Sono settimane, se non mesi, che la vita politica carinolese è bloccata sulla questione dell'ubicazione del polo scolastico. Come la questione giustizia sta bloccando il governo italiano, così questo problema sta bloccando l'amministrazione comunale di Carinola. Si parla apertamente di problema anche se due milioni di euro non dovrebbero essere un problema: a tanto ammonta la somma messa a disposizione del comune dalla regione Campania per la realizzazione del polo scolastico.
Il progetto finanziato prevedeva la realizzazione di un polo scolastico unico, ovvero un solo complesso scolastico per tutto il comune. Il progetto prevedeva asilo nido, scuola materna, elementari e medie, oltre ad annessi servizi di mensa, ed impianti sportivi. Questo il progetto presentato e sponsorizzato da tutti, soprattutto dal vicesindaco De Risi che l’ha fatto sempre suo anche in campagna elettorale.
Descritto così, sembrerebbe incomprensibile la discussione che si è aperta e che continua in seno alla maggioranza ed anche all'opposizione. Passati al progetto esecutivo, il sindaco ha avuto le prime perplessità, la principale delle quali è che la somma a disposizione era sufficiente solo per un primo lotto dei lavori. La somma, decurtata dalle spese tecniche, per la sicurezza, per l'esproprio del terreno e altre spesucce generali, non era sufficiente nemmeno per ultimare la struttura grezza dell'erigendo edificio. Allora il sindaco ha elaborato una sua proposta alternativa su come disporre della somma. Il suo progetto consisteva nel cambiare il progetto da polo scolastico unico in principale. Sembrerebbe un semplice cambio di denominazione, invece è uno stravolgimento totale del progetto iniziale, con risvolti economici e politici non indifferenti.
Per essere chiari il Polo Unico è il progetto caro a De Risi, il polo principale è il progetto del sindaco approvato dalla giunta a variante di quello finanziato. Proviamo a chiarire i principali vantaggi e svantaggi per la popolazione derivanti dalla realizzazione di uno dei due progetti.
- Principale vantaggio del polo unico sarebbe usufruire di una struttura moderna e sicura fornita di tutti i comfort e le attrezzature moderne sia didattiche che ludico-sportive. Sul piano politico-sociale favorirebbe una maggiore integrazione tra le frazioni e una maggiore omogeneizzazione nel loro tasso culturale. Gli inconvenienti sarebbero la chiusura di tutte le strutture scolastiche attualmente operanti sul territorio con la conseguente creazione di una folta popolazione scolastica pendolare. Questo dovrebbe comportare la creazione di un efficiente ed articolato servizio di trasporto per gli studenti con una notevolissima spese per la comunità. Inoltre si avrebbe un forte calo del personale occupato poiché con l'accorpamento non si avrebbero più classi di 15-20 ragazzi ma di 25-30 come previsto dalle disposizioni ministeriali. Altro inconveniente, forse il principale: la struttura sarebbe realizzata in vari lotti quindi con l'esigenza di più finanziamenti la cui erogazione non sarebbe assicurata nel tempo. Si rischierebbe di creare un'altra cattedrale nel deserto come quella adiacente alla chiesa di Nocelleto, che non si sa quando diventerà un impianto fruibile.
- D'altra parte, la trasformazione del progetto da polo unico in polo principale permetterebbe di realizzare, con la somma a disposizione, degli interventi sugli edifici scolastici di Carinola centro, in particolare sull'edificio della scuola elementare ed il completamento della scuola materna incompiuta da anni di cui molti ignorano l'esistenza. Si metterebbe in sicurezza l'edificio della scuola elementare e si metterebbe in funzione una scuola materna pubblica completamente arredata e funzionante. I vantaggi di questa proposta sarebbero l'ultimazione in tempi brevi del progetto e, cosa non da poco, la sufficienza dei fondi disponibili. I fondi a disposizione dovrebbero bastare anche per sistemare la palestra esistente, della quale si potrebbero servire le tre strutture adiacenti. La realizzazione di questo progetto permetterebbe il mantenimento dello stesso numero di personale scolastico o addirittura di incrementarlo con l'apertura della scuola materna. Limiterebbe il fenomeno della migrazione scolastica in modo da poterla gestire con più efficienza. I risvolti negativi sarebbero l'abbandono definitivo della realizzazione di un impianto scolastico moderno ultrafunzionale e l'ulteriore congestionamento del traffico intorno al tribunale. Su questo punto ci si augura che i tecnici, in caso si realizzasse il polo principale, come sembra, prevedano un senso unico su via S. Biagio verso Casale e Ville.
Le vicende politiche collegate sono note a tutti, almeno quelle ufficiali: il vicesindaco ha continuato a difendere il progetto del polo unico contro il suo sindaco, finendo in minoranza nella giunta e nel gruppo consiliare di maggioranza in quanto è stata approvata la proposta del sindaco. Le sue dimissioni, ventilate ma non ancora formalizzate, dovrebbero essere un atto dovuto e non discrezionale. Un altro fronte si è aperto anche nell'opposizione, dove qualche furbone con la scusa del polo scolastico sta tentando di impadronirsi del PD. Sembra che l'azione non sia riuscita perchè condotta in malo modo ma pare che sia ancora in atto. La politica purtroppo poche volte si interessa delle esigenze dei cittadini e, come in questo caso, invece di cercare la soluzione migliore, ricorrendo magari ad un referendum popolare, è stato trasformato nell'ennesima occasione per la resa dei conti o per rivalse personali. Questa la situazione del comune di Carinola, che lo rende sempre più uguale alla situazione politica regionale e nazionale, dove ci si batte solo per il proprio interesse col pretesto di curare gli l'interessi dei cittadini, ogni giorno più sudditi.
Victor