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lunedì 8 febbraio 2016

Carinola senza futuro

Da qualche mese si discute di città futura, di rilancio del comune, di innesto di forze fresche e di associazioni progressiste che dovrebbero rilanciare il comune di Carinola. Ottimi propositi, corredati da ottime frasi ad effetto, pronunciate però da persone inaridite dagli anni e da un vecchio modo di operare. Questi discorsi sono fatti da una oligarchia vecchia di decenni logorata da dibattiti al solo fine del desiderio di potere e la legislatura trascorsa ne è un esempio lampante. I nomi sono quelli di sempre, De Risi, Russo, Di Biasio, Marrese, Di Maio, affiancati da qualche accolito di secondo ordine. Già hanno iniziato a riunirsi, anche tramite interposte persone ed appena finita la barzelletta della proposta di lista unica si disporranno in due liste contrapposte. La lista unica è inattuabile perché l’obiettivo di ognuno di loro è ricoprire la carica di sindaco e, purtroppo o per fortuna, c’è un solo posto disponibile. Se fosse possibile come con le vecchie normative di ruotare, facilmente avrebbero raggiunto l‘accordo sulla lista unica. Fare il sindaco a Carinola per loro non è difficile in quanto gli interventi da realizzare sono gli stessi da trent’anni a questa parte. Portare avanti l’inutile piano regolatore e come da trenta anni distribuire compensi al sempiterno ing. Di Santa Croce, a geologi , agronomi, tecnici ed amministrativi vari. Elargire contributi ai tantissimi poveri di Nocelleto senza verificarne l’isee, incarichi a tutti gli avvocati dei dintorni e se capita qualche incarico tecnico per qualche lavoretto finanziato dalla regione, oltre a pagare regolarmente la Sacom e l’impresa di raccolta rifiuti. Per i fondi non ci sono problemi, si attinge dai proventi delle tasse più alte d’Europa decurtate dalla percentuale per qualche società esterna individuata dal sindaco. Volendo si può anche assumere qualche tecnico amico o anche qualche nuovo impiegato comunale, purché abbia la residenza fuori comune in modo tale da evitar litigi. Atti già visti e ripetuti negli anni che non danno alcuna difficoltà nel ripeterli a nessuno di questi personaggi vecchi del mestiere. A fianco di queste osservazioni che possono sembrare critiche ma sono la realtà, bisogna anche esprimere alcune considerazioni in difesa dei dinosauri carinolesi. Sono gli unici che si interessano giornalmente, anche se a modo loro, della cosa pubblica che bene o male ha bisogno di essere guidata. L’assenza di partecipazione delle masse popolari e dei giovani in particolare, ha comportato la vita eterna dei soliti noti con nessi e connessi. Purtroppo tranne qualche timido tentativo nel periodo elettorale non c’è interesse per la vita politica del comune da parte dei giovani. Azione che deve essere giornaliera e che comporta anche sacrificio personale ed a volte economico. La mancata progettualità, la mancanza di sogni dei giovani si manifesta anche nella situazione di questo blog aperto per esprimere le loro idee che evidentemente mancano. Difficile raccogliere frutti senza aver seminato in concorrenza con agricoltori che lavorano giorno e notte come Russo, Marrese , Dimaio e Dibiasio. La mancanza di partecipazione dei giovani e delle loro idee certamente moderne condanna questo comune a renderlo senza futuro e sempre più arretrato.


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sabato 13 luglio 2013

PUC arma di distrazione di massa



         
    La storia infinita del piano urbanistico comunale di Carinola continua trascinandosi ormai da un ventennio. La stesura del nuovo piano regolatore, come si definiva allora, fu affidata ai tecnici dal compianto sindaco Matano. Lui era convinto di portarlo in consiglio per l'approvazione nel giro di pochi mesi: sono passati quasi venti anni ma non si arriva ad una proposta definitiva. 

            Intanto si sono fatte sull'argomento varie campagne elettorali, particolarmente le ultime. L'attuale sindaco promise in campagna elettorale di approvarlo entro Natale: ci fu una piccola dimenticanza nel non dire il Natale di quale anno e pertanto è ancora in discussione. Per oltre due anni è stato tenuto nei cassetti senza nemmeno guardarlo, poi all'improvviso ha conquistato la scena politica. Questo risveglio improvviso ha qualcosa di sospetto visto che in questi mesi l'amministrazione comunale sta portando a termine operazioni politicamente discutibili in tema di assunzione di personale. Il sindaco forestiero ha assunto il tecnico comunale suo compeasano, ha assunto il comandante dei vigili del paese dove il suo sponsor politico prende molti voti oltre alle tante consulenze ed incarichi legali "pesanti" dati fuori dai confini di Carinola. 
      
        Tutto questo tra feste di benvenuto con le congratulazioni e la documentazione di qualche avvocato locale specializzato in incidenti stradali passato da qualche anno al giornalismo.

         L' imminente assunzione di nuovi vigili, visti questi precedenti,  fa pensare che è pronto ad assumere anche vigili non di Carinola. In voti rendono molto di più. I posti dati agli stranieri infatti in termini di voti rendono molto di più che se dati ai locali. E' risaputo che se si prendono i locali ne accontenti uno ma ne scontenti cento. 

           Per evitare polemiche aspre e che qualche gattino apra gli occhi all'improvviso è scoppiato il caso sito di compostaggio. Questa discussione molto accesa sull'argomento anche se utile sembra innescata apposta per distrarre i cittadini. Un comune che ha il record mondiale di mancanza di posti di lavoro è assurdo che assuma persone estranee al territorio, oltreteutto sono pagate con le tasse dei carinolesi. 
          
           Sicuramente questo non accade nei comuni limitrofi dove un sindaco che tentasse qualcosa di simile in serata si troverebbe licenziato. Qui non se ne discute e si fa in modo che ci si distragga con altri argomenti. Tutti dovrebbero sapere che con la legge pensionistica attuale quando si occupa un posto lo si tiene fino alla morte perciò è una occasione unica. Assumere personale residente vuol dire anche far restare soldi nel comune che aiuterebbero un' economia locale tanto disastrata. 
Queste riflessioni al sindaco e co. non interessano, loro devono seguire le direttive che arrivano dall'alto per restare a vita sul comune. Non si comprende come i cittadini comuni con problemi occupazionali gravi accettino supinamente queste azioni al dir poco scandalose. Forse non li si fa riflettere su questi argomenti inducendoli a pensare ad altro

          Ogni mezzo per distogliere l'opinione pubblica da queste tematiche è buono. Quello del PUC è il migliore anche se non lo si approverà mai per non privarsi di una importante arma di distrazione delle masse popolari.

L'osservatore carinolese



sabato 13 aprile 2013

Amministrare meglio per vivere meglio


Questo dovrebbe essere il manifesto dell'amministrazione ovvio quanto il "differenziare meglio per vivere meglio". Questo il titolo dei numerosi manifesti affissi nelle bacheche comunali che avvisano i cittadini che saranno tenuti dei sit in nelle piazze per informarli sulla raccolta differenziata.


Una di queste manifestazioni  con tanto di gazebo e volantinaggio si terrà domenica a Casanova in piazza Magg. De Rosa. Ogni iniziativa è degna di plauso ed anche questa se chi la porta avanti è una amministrazione normale. E' da criticare se fatta dall'amministrazione di Carinola che lamenta sempre mancanza di fondi per le necessità più urgenti. Qualcuno dovrebbe far notare al sindaco che le frazioni del comune non sono tutte uguali come cultura e senso civico. Senza voler fare dell'inutile razzismo si può affermare che Casanova è stata sempre all'avanguardia nel rispettare le norme dettate dal  comune. Quando è stata istituita la differenziata la prima volta a Casanova è andata a regime dopo pochissimi giorni in quanto attuata fedelmente da tutti anche se non tanto da parte della ditta appaltatrice. Se si fosse tenuto conto dell'esperienza passata si sarebbe considerata la spesa per la manifestazione alquanto inutile per la frazione Casanova. I fondi stanziati per la divulgazione potevano essere impegnati per comprare i sacchetti colorati previsti dalla nuova regolamentazione e distribuirli ai cittadini come si faceva all'inizio. Con questo semplice atto ci si rende simili a tutti i comuni italiani che distribuiscono i sacchetti per la differenziati compresi nel  costo della bolletta della Tarsu.  Un buona amministrazione organizzerebbe la distribuzione dei sacchetti ed il controllo della raccolta e delle zone comunali interessate dal fenomeno del sacchetto selvaggio. Oltre questa semplicissima azione si dedicherebbe alla manutenzione delle strade delle fognature e dell'acquedotto funzioni amministrative semplicissime che un qualunque discreto amministratore dovrebbe saper fare. Trovare i fondi necessari sta nella razionalizzazione della spesa come in questo semplicissimo caso. Per gli altri lavori basterebbe " razionalizzare" i compensi per le spese legali, per i consulenti o per gli addetti al piano e si avrebbero nella disponibilità tantissimi fondi da destinare alle piccole ma indispensabili esigenze della vita del comune. 
Tornando alla manifestazione di domenica il sindaco potrebbe annullarla e destinare la somma nell'acquisto di sacchetti e volantini che potrebbero distribuire qualcuno degli operai licenziati permettendo loro un piccolo guadagno. Troppo tardi per attuare la proposta? Sarà per la prossima trovata pubblicitaria sperando che chi amministra provi a farlo sempre meglio per far vivere meglio gli amministrati.

Cittadino casanovese

mercoledì 14 novembre 2012

Carinola Partito Democratico o Partito Dibiasio?


Sono mesi che in tutta Italia ci si accapiglia per definire il leader del partito democratico alle prossime elezioni poitiche. Cinque i concorrenti sulla carta ma in pratica due, Renzi e Bersani, quasi sicuramente uno di questi due capeggerà le liste del partito. Ovunque si discute di rottamazione o di usato sicuro, intendendo con questi termini se si vuole un forte rinnovamento dei quadri dirigenti o confermare quelli attuali. Anche in provincia di Caserta la discussione e la lotta fra le diverse posizioni è aperta. In quasi tutti i comuni sono nati comitati elettorali per qualcuno dei concorrenti, Falciano del M., Cancello Arnone, Mondragone ecc. solo a Carinola è tutto fermo. Qui una volta la politica raggiungeva il suo apogèo, qui si anticipavano le mosse che poi venivano riprese a livello nazionale,  adesso tutto è fermo. 

Il partito democratico dovrebbe essere anche a Carinola un contenitore di tutte le anime della politica dal centro alla sinistra come lo è a livello nazionale. dovrebbe tornare come era qualche anno fa, centristi insieme ad esponenti della sinistra ed una innaffiata di socialisti legati insieme a Pasquale Di Biasio.

Quella associazione di diverse anime durò per oltre un decennio ed assicurò al comune di Carinola una buona stabilità amministrativa. Sulla bontà dell'azione amministrativa si lascia libertà di giudizio a tutti. Adesso  tutto è bloccato c'è solo il fantasma di Di Biasio che aleggia nel comune mentre tutti gli altri sono apparentemente disinteressati. Non si comprende il motivo di questo silenzio quando invece sarebbe il momento di ricompattare il partito intorno allo stesso capo o tentare un forte rinnovamento. Forse sono tutti impegnati a fingersi sostenitori del Nuovo Psi o meglio del suo importante rapresentante carinolese. 

L'unico che ha tentato di tornare insieme al vecchio condottiero è stato il giovane leader di Coraggio e Libertà prontamente stoppato dai componenti del suo gruppo. Se tutti resteranno fermi Di Biasio avrà il cento per cento del partito a sua disposizione e non se ne servirà per gli interessi di  Carinola  ma solo per avere qualche altro incarico ben remunerato. 

Tessera n. 1        

sabato 15 settembre 2012

L’indifferenza uccide



L’indifferenza uccide. 

Una scritta su un muro, un batter di mani, un passo di un romanzo, un film di Monicelli, una canzone dei Beatles, fare l’amore sotto la pioggia, il Natale, la febbre, un viaggio in India, il mare al tramonto, le prime ciliegie, la vendemmia, la mamma di domenica. 

Quante emozioni raccolte e sprigionate tutti i giorni. Ma quante per il nostro paese, la comunità di cui facciamo parte? Quanto amiamo davvero la città invisibile in cui viviamo? Tanto certamente, ma non sappiamo o piuttosto non vogliamo mostrarglielo.
Cosi’ a partire dal giorno dopo il voto comunale, provinciale, nazionale ed europeo che sia, sprofondiamo nel sonno dell’indifferenza, cominciando dalle cose che si deliberano in Comune tutti i giorni; seppellendo i problemi e le bellezze del nostro ambiente naturale, umiliato, violentato, sottrattoci giorno dopo giorno. 

Lasciamo correre per i servizi per cui paghiamo e che per tutta risposta si tramutano in mezzi favori, fumo negli occhi, quando va bene. Indigniamoci, come consiglia Stephen Hessel. Scuotiamoci dal sonno che ci imprigiona in questa fumosa cortina di indifferenza. Mentre certa politica si trasforma in divisione settaria (Pd e Pdl soprattutto), le iniziative apertamente popolari si possono contare sulla dita di una mano negli ultimi anni. Troppo poche. Leggevamo su questo sito di portare davanti al comune (quindi davanti la Nostra Cas(s)a Pubblica) sacchetti di rifiuti per protestare contro il sindaco. 

Sicuramente la stampa avrebbe acceso i riflettori, qualcosa sarebbe accaduto, il popolo avrebbe mostrato che sa tirare fuori i denti, i politici avrebbero avuto un buon motivo per nutrire maggiore riguardo verso la comunità. Non sappiamo cosa sarebbe cambiato ma un’azione, spontanea, improvvisa e feroce del popolo mette paura. Diverso quando un’iniziativa viene portata avanti da un professionista della politica. L’ex assessore alle finanze sta facendo rumore con una raccolta firme per l’Imu. Molti vi vedono ambiguità, altri la sostengono non trovandovi nulla di male. Ma non è di questo che stavamo parlando, ma della nostra genetica indifferenza verso cio’ che di bello e di brutto ci circonda. 

L’indifferenza partorisce la facilità a delegare qualcun’ altro (a volte sempre lo stesso ) di occuparsi degli affari comunali. Come invertire la rotta? Nelle scuole. Gli insegnanti, durante le ore di educazione civica, dovrebbero parlare agli alunni sempre piu’ dei problemi e delle risorse del territorio, di ambiente, di partecipazione attiva alla vita amministrativa, di sentirsi parte di una comunità, di associazionismo. Ecco, noi abbiamo anche un consiglio comunale dei ragazzi: bene rompete il muro di indifferenza che ci imprigiona. Rompiamolo anche noi. Tutti. Oraaaaaaaaaa!

Masase

venerdì 13 luglio 2012

OMMMMMMMMMM....


Voce bassa, occhi socchiusi, viso disteso ed avvolto in vesti orientali, abbiamo quasi fatto fatica a riconoscere il nostro big della politica, regista di vittorie lampanti, e di commissariamenti coatti. 

Un bagliore alabastrino lo avvolge, mentre invoca divinità dai nomi irripetibili. Raggiunto in Nepal, dove si trova per un viaggio molto speciale - La Ricerca del Cambiamento - si è subito aperto con la stampa planetaria, affrontando con serenità anche la calda questione Tribunale. «E’ assurdo tutto cio’. Non posso crederci, percio’ mi sono imbarcato su un battello di pescatori indiani, non potendo piu’ soffrire le crude parole dell’ Olandese. Credetemi,  non dirò più fregnacce, mai piu’ promesse vaghe, finanziamenti e posti vari: non  prometterò più niente alla mia gente, ma solo di poter trovare la pace interiore. Credetemi questo posto, questi monaci, queste tigri mi hanno cambiato letteralmente la vita. Forse adotterò un elefante, spero di poterlo far vedere ai carinolesi!” Gia’ il cambiamento è in lui, ora lo percorre e lo libera. Espressione iperlogorata dalla vecchia classe politica locale, il cambiamento rappresenta la parola più detta dai balconi per far abboccare i poveri elettori idealisti, mentre gli altri, i faccendieri ed i disperati stanno già pensando ad altro, i primi agli affari e alle buste i secondi a frigoriferi e alle televisioni al plasma. 

Al comando di due amministrazioni, la prima caduta per sua volontà, questo grosso pesce della politica casertana non riesce purtroppo a concretizzare nel suo piccolo comune un margine di cambiamento, cosi’ ha pensato di cercarlo da solo, altrove. Fatto di un’ altra stoffa, di seta, come quella che indossa,  riserva molte sorprese per il popolo. “Si, è tempo di cambiare ed i primi a farlo dobbiamo essere noi. Insegnero’ il digiuno e la preghiera, a rispettare la natura e la fauna che la abita! Insegnero’ a rispettare gli altri. Infine a meditare durante i consigli e credo che Antimo sara’ assessore delegato”. Mille idee, tanti propositi, ma quando tornerai a Carinola? “Tornare? Sarebbe assurdo, al contrario qui aspetto i carinolesi, tutti e naturalmente Giggi per primo. Ma a questo punto dovete concedermi spazio, perché voglio invitare degli amici speciali in segno di pace. Gennaro,  Mattia, Marcantonio, venite vi ospitero’ tra i monaci e le tigri che veglieranno su di voi.” 

Programma ambizioso, forse un tantino troppo, e chissà se questi ultimi tre accetteranno di restare con le tigri! Ma la domanda è: riuscirà a fondare una nuova Carinola in Nepal? Lo scopriremo fra qualche tempo. Intanto, Ommm....Ommmm…

Buddha

giovedì 5 luglio 2012

Il Marcio Dentro


In tempi così difficili per tutti è bene pungolare in continuazione coloro che poco amministrano il nostro infelice Comune a fare finalmente delle nuove e sane scelte a favore della creazione di forme occupazionali, anche temporanee, che possano dare sollievo alle famiglie, quindi ai giovani che popolano il territorio. Come? Occorre avere coraggio, idee e buon senso. 
Ho letto della creazione di un elenco comunale per lavori estivi retribuiti con dei buoni. Molti non sanno di cosa si tratta, altri lo condannano  a priori. A mio avviso, potrebbe essere un piccolo passo avanti, purchè vi sia trasparenza ed assenza di qualsiasi speculazione politica dei più deboli, abitudine che purtroppo alcuni dei dinosauri hanno innata ed il piccolo idolo Grimaldi pur non riesce ad abbandonare. Smettetela di raccontare baggianate, non crede più nessuno alle vostre vili promesse. Come sarete ricordati? Malissimo se continuate con questo passo ignobile. In ogni caso spero si siano iscritti in molti, senza passare per questo o per quell’altro, ed ora aspettiamo con curiosità i risultati di questo progetto. Ovviamente bisogna guardare lontano, anticipare i cambiamenti, o almeno farsi trovare pronti. Ed ecco ad esempio che si ripropone un problema storico per il Comune a cui sarebbe bene pensare in  questi giorni, ovvero a come  sostenere i piccoli e medi imprenditori agricoli locali, costretti spesso a svendere il lavoro di un anno intero, sotto pioggia e sole. Cosa ne è stato del bilancio partecipato?Pochi lo sanno. Cosa ne sarà del raccolto estivo degli agricoltori carinolesi? Rispondi tu, Massimo il Grande Ingannevole, tanto sai sempre cosa dire pur di umiliarci. Ma ecco cosa avviene altrove, in Emilia ad esempio, dove piccoli mercati ortofrutticoli sono costruiti per gli imprenditori agricoli di due o tre comuni promotori, nei quali si stabiliscono dei vantaggi rispetto a coloro che vengono da fuori a vendere i loro prodotti. Immaginate un piccolo mercato ortofrutticolo a San Donato o sull’ Appia dove troviamo per la maggiore banchi con frutta e verdura coltivata nel Comune di Carinola. Sarebbe un nuovo modo di fare agricoltura, economia e comunità sopratutto, concependo il ‘piccolo circuito agricolo’, ossia una rivoluzione tutta carinolese,  a favore delle famiglie di agricoltori che si specializzano nella biodiversità dei prodotti mediterranei, senza dimenticare che all’occorrenza potrebbe essere utile un bel po’ di manodopera in più se il gioco riuscisse. Ma come non crederci se pensiamo alle nostre mele, ciliegie, albicocche, pesche, zucchine, melanzane, broccoli, cavoli, cipolle che finirebbero per attirare utenze anche dai comuni vicini a dispetto delle spese nei grandi centri commerciali, piuttosto lontani e freddi. Due volte a settimana, il mercoledi’ ed il sabato, ed il gioco è fatto. Massimo il Grande Ingannevole voleva invece un grande centro da fare non so dove e con non so chi ed a favore di chissà cosa. Come è vero che pur di ingannare qualcuno si inganna da solo.
Da quando sono piccolo assisto a tutti i comizi. Ora sono grande e grosso e un mercato ortofrutticolo resta sepolto negli scaffali dell’ufficio elettorale dove decine di programmi, lunghi ed articolati, giacciono all’ombra del coraggio, del buon senso e della voglia di fare bene per tutti noi.  
MASASE

venerdì 22 giugno 2012

Ritorno al passato



Ormai sono cinque anni che il comune di Carinola vive un continuo travaglio amministrativo. Si è iniziato con l'amministrazione Mannillo che nonostante l'impegno non riuscì a resistere più di due anni. Dopo una lunga e sofferta parentesi commissariale anch'essa punteggiata da tensioni riguardanti le bollette ed i cimiteri si è arrivati alla giunta Derisi. Questa che sembrava alla sua nascita dotata di una solidità imbattibile dopo qualche settimana si è rivelata ancora più rissosa della precedente. Eppure le premesse per un mandato proficuo per la cittadinanza c'erano tutte. Una squadra affiatata sotto un unico comando con agganci pesanti in regione ed i provincia,sembrava che tutto fosse possibile. Invece  si è iniziata una guerra sotterranea che oltre a non produrre atti amministrativi sembra portare ad un ennesimo scioglimento. Se non ci sarà un' inversione di rotta con la sottoscrizione di un serio e leale patto di legislatura la fine sembra molto probabile. Se al contrario  continueranno con giochetti e sgambetti reciproci sicuramente andranno allo scoglimento. Sembra che Carinola sia avvolta da una maledizione che non permette una vita amministrativa serena ma sempre tormentata e sull'orlo della rottura. Chi non è superstizioso e non crede alle maledizioni ha l'impressione che ci sia un puparo che manovri tutti attraverso fili invisibili.


 La sua bravura principale è quella di far credere ai manovrati di essere pienamente indipendenti e di non seguire le direttive di nessuno. Invece queste continue scaramucce sembrano avere un unico scopo, l'arrivo dell'uomo della provvidenza. Uno che riesca a tenere insieme sempre una maggioranza solida anche se variabile e far concludere tutto il ciclo amministrativo. Una sola persona può riuscire nell'impresa, quello che ci è riuscito per dieci anni  forse ci riproverà e ci riuscirà di nuovo. Sembra una utopìa invece è fattibilissimo, forse qualche incontro  con l'attuale politico potente di Nocelleto già si è avuto e si aspettano i risultati.  Forse anche i suoi più acerrimi oppositori inconsapevolmente sperano nel suo ritorno per avere di nuovo una amministrazione normale che si interessi dei problemi degli abitanti. 

Gazzettino di Carinola

sabato 17 dicembre 2011

Stazione Appaltante ed altro

Caro Michele, il pezzo che hai proposto dimostra tutto il merito grazie al quale hai conseguito il tesserino di giornalista/pubblicista. Hai ricostruito una vicenda emblematica con estrema precisione e profondità di indagine. Come altri te ne sono grato e della tua professionalità mi giovo a piene mani per sapere ed approfondire. Ovviamente sta ora a noi lettori porre riflessioni ed esprimere opinioni e commenti.

Lo faccio immediatamente (il post è appena uscito, e tra l’altro è in onda Servizio Pubblico con Vendola) anche perché della circostanza sono stato forse il primo a scrivere sul Quiquirì nel Maggio del 2010  in un articolo che, non a caso, si intitolava UN GIORNO IMPORTANTEPER LA LEGALITA’. In quell’occasione manifestai aperto giubilo per il fatto che il Comune di Carinola avesse aderito, tra i primi,  alla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Caserta. Sottolineai che la gara per l’Auditorium (o meglio per il COMPLETAMENTO DEI LAVORI DI ADEGUAMENTO STATICO E FUNZIONALE DI UN EDIFICIO COMUNALE PR ATTIVITA’ CULTURALI SITO IN CARINOLA ALLA VIA PLATANI n. 8) che stava per aver luogo il 10/06/2010 sarebbe stata la prima aggiudicata a Carinola con la nuova procedura a titolarità prefettizia. Mi spinsi a dire che quella era l’alba di un nuovo giorno. Un’alba ancor più luminosa se si considera che, qualche mese prima, il Comune di Carinola sottoscrisse con la Prefettura di Caserta anche il Protocollo di Legalità, un insieme di procedure atte a controllare le ditte partecipanti alle gare di appalto (ed anche quelle aventi con queste ultime rapporti di sub-appaltatori o di fornitori) anche dopo l’aggiudicazione dei lavori, con l’impegno a bloccare il relativo contratto o ad invalidarlo se già sottoscritto, nel caso di intervenuti elementi interdittivi antimafia o anche di elementi considerabili discrezionalmente ostativi dal punto di vista della notizia e dell’accertamento di eventuali rapporti o condotte non legali.

L’enfasi non fu fuori luogo, caro Michele, in quanto da allora è cambiato molto. Come bene hai fatto notare, già dalla prima applicazione l’accoppiata Stazione Unica Appaltante - Protocollo della Legalità ha dimostrato di funzionare. Hai scritto, infatti, che ad aggiudicarsi la gara in parola fu la ditta PEZZELLA RAFFAELE con sede in CASERTA (CE) in VIA PATTURELLI, 141. Tale ditta risultò, in un primo momento e forse (con il senno di poi) un po’ a sorpresa, in regola con i requisiti la cui documentazione veniva richiesta dal bando di gara, requisiti come quelli riguardanti l’assenza di interdittive o di sentenze passate in giudicato che ponessero alla ditta cause ostative alla partecipazione. Tutte le notizie, prima fornite in autodichiarazione, poi attraverso le certificazioni probanti rese in originale, risultavano a posto. Anche il Certificato della Camera di Commercio conteneva, evidentemente, la famosa “dicitura antimafia” che consente alle stazioni appaltanti di conoscere eventuali divieti.  Ciò si evince dai verbali di verifica documentale, di apertura delle offerte, di aggiudicazione provvisoria e di aggiudicazione definitiva (quest’ultimo firmato dall’ing. Lombardo, presidente della Commissione in qualità di Dirigente del settore Tecnico dell’Ente aggiudicatario – la gara fu infatti interamente espletata durante la gestione di Vittoria Ciaramella). Tali verbali hanno data 15/06/2010, 22/10/2010, 02/08/2010, 06/08/2010 e 31/01/2011 (agg.def.). A fronte e all’analisi, anche approfondita, delle carte presentate, le cose non potevano che andare in quel modo e, se non ci fosse stata la nuova procedura della Stazione Unica Appaltante, la ditta Petrella avrebbe cominciato subito i lavori. Lombardo, insomma, firmò l’aggiudicazione definitiva e non poteva fare altrimenti e di lì a poco l’appalto sarebbe stato contrattualizzato. Purtroppo per la ditta vincitrice, tuttavia, la Stazione Unica Appaltante prevede un’ulteriore fase di verifica, anche post-aggiudicazione, che invece prima non veniva contemplata. Infatti gli art.12 e.13 delle “MODALITÀ' OPERATIVE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA STAZIONE APPALTANTE UNICA PROVINCIALE” approvate con deliberazione commissariale n. 148 del 29/09/2009 (anche la Provincia era commissariata dopo la fuga mistica di De Franciscis) hanno istituito il Nucleo Investigativo interforze atto a verificare il grado di legalità dei soggetti concorrenti con l’obiettivo che, qualora dalle indagini effettuate anche dopo le sedute di gara “emergano elementi relativi a forme di collegamenti, condizionamenti o infiltrazioni di tipo mafioso nei confronti di un'impresa partecipante a gara d'appalto, la Stazione Appaltante, su informativa del Nucleo predetto, comunicherà tale situazione al Presidente della Commissione di gara” al fine di bloccare la stipula del contratto con la ditta risultata vincitrice ma con problemi di vicinanza alla criminalità organizzata. Per giunta la Stazione Unica Appaltante, onde ottemperare al Protocollo di Legalità, usa inserire, nei disciplinari di sua titolarità, la seguente clausola (nel caso del bando dell’Auditorium al TITOLO VIII -DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARSI DA PARTE DELL’ AGGIUDICATARIO E DISPOSIZIONI DA ATTUARSI PRIMA DELLA STIPULA DELCONTRATTO): “L’ aggiudicatario deve trasmettere all’Ente appaltante entro dieci giorni dall’aggiudicazione il Modulo GAP, prescritto dalle istruzioni emanate dal Ministero dell’Interno, in attuazione della legge 10.12.1982 n. 726” . Il GAP è un documento in cui si elencano i dati più importanti della ditta aggiudicatrice di un appalto, degli eventuali sub-appaltatori di cui ci si vuole avvalere ed anche dei titolari delle forniture di cui l’appaltatore avrà bisogno per completare l’opera. Questo per permettere alla Prefettura ed al Nucleo Interforze di proseguire nelle indagini. E difatti, dopo l’obbligo di consegna del Modulo Gap, la Stazione Unica Appaltante avverte, nel disciplinare, che “nell’ipotesi in cui la Prefettura rilevi la sussistenza di cause ostative all’affidamento dell’appalto, ai sensi della legge 13.9.1982 n. 646, la stazione appaltante non ratifica l’esito della gara”.
Ricapitoliamo. Pezzella presentò a suo tempo tutte le carte in regola in sede di gara e, come si evince dal Verbale di aggiudicazione definitiva firmato da Lombardo (presidente Commissione Stazione Unica) nel Gennaio 2011, vinse l’appalto. Entro i canonici dieci giorni presentò il GAP ma a quel punto, come bene ha fatto notare Michele, il Nucleo Interforze cominciò a comunicare qualcosa. Quel qualcosa (citazione di alcuni episodi di versamenti illeciti alla criminalità da parte dello stesso Raffaele Pezzella, di cui l’ultimo il 25 Settembre 2010 – episodio comunque successivo alla data in cui la ditta Pezzella presentò i documenti di gara validi) è contenuto nella nota inviata all’ing. Lombardo e alla Prefettura. A seguito della nota Lombardo bloccò (per Protocollo di Legalità) la stipula del contratto mentre la Prefettura produsse addirittura l’interdittiva antimafia piena. Il ricorso al TAR di Pezzella (ovviamente respinto) ha fatto perdere altri mesi, ma sono stati mesi ben spesi.

In poche parole, se l’Amministrazione Comunale di Carinola non avesse aderito alla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Caserta e al Protocollo di Legalità e non l’avesse fatto alla prima ora, oggi Raffaele Pezzella, interdetto successivamente dalla Prefettura per questioni di camorra, starebbe comunque lavorando a Carinola su di un appalto di oltre un milione e mezzo di euro.

Fu l’alba di un nuovo giorno, non mi pento di quello che scrissi nel Maggio del 2010. L’Amministrazione di Gennaro Mannillo cambiò le consuetudini. Forse non vi era nemmeno la piena coscienza della ruscita in termini concreti dell’adesione alla SAU della Provincia di Caserta. Ci si privò della titolarità dell’affidamento degli appalti, in favore della legalità. Fu un’adesione convinta ma quasi istintuale, congenita al mandato di discontinuità che gli elettori avevano impresso a quella consiliatura. Oggi possiamo apprezzare a fondo gli effetti e la forza di quel cambiamento procedurale. Cambiamento epocale. Chiusi tutti i varchi: la criminalità, l’illegalità, non passa.

A distanza di due anni vorrei che si comparasse quanto raccontato da Michele con un altro episodio emblematico: l’affidamento, sia pur momentaneo, all’Ecotransider srl del servizio di ricezione della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata del Comune di Carinola. L’Ecotransider, durante la gestione commissariale del nostro comune a seguito della cacciata dell’Amministrazione Mannillo, partecipò alla gara di appalto nel Maggio 2011, presso la SUA, classificandosi al secondo posto. Presentò le carte secondo quanto richiesto da bando e risultò, verbali alla mano, in regola con i requisiti, sia amministrativi, sia di salvaguardia dell’ambiente. A vincere fu l’Esogest srl che offrì un prezzo migliore ma, dopo qualche mese, per cause logistiche, dovette interrompere il servizio fornito. Il Comune di Carinola, a quel punto, avrebbe dovuto rimettere velocemente la questione in mano alla Stazione Unica, la quale avrebbe di certo interpellato l’Ecotransider srl, seconda classificata alla gara, riaggiudigando in suo favore i lavori. Non senza richiedere, tuttavia, la compilazione del GAP che avrebbe permesso al Nucleo Interforze di fare le indagini, sia pur veloci. E le indagini avrebbero sicuramente fatto venire alla luce che l’Ecotransider, nel Maggio del 2011 e comunque dopo l’espletamento della gara di appalto, è stata oggetto di una visita ispettiva da parte dei Commissari Prefettizi di Gricignano di Aversa e dell’Arpac, che riscontrarono delle gravi irregolarità nella gestione del sito di stoccaggio, addirittura in ordine alla natura (!) dei rifiuti ospitati a giacenza. A seguito di quella ispezione i Commissari stilarono una durissima ordinanza con cui chiedevano alla Regione Campania di revocare le autorizzazioni. Ma la Giunta Comunale di Carinola, in questo caso, si comporta in modo sconcertante. Snobba completamente la Stazione Unica Appaltante ed affida direttamente (tra l’altro a prezzi maggiorati rispetto ai dettami del Codice degli Appalti Pubblici di cui al Dlgs 163/2006) all’Ecotransider i lavori sospesi dall’Esogest, non chiedendo alcuna documentazione a corredo (nemmeno le autorizzazioni che, dopo sei mesi, non sarebbero più valide)e tantomeno facendo compilare il GAP destinato al nucleo interforze. La procedura regolare si sarebbe potuta avviare e concludere in un paio di giorni. Non c’era tempo hanno risposto in Consiglio Comunale all’interrogazione in proposito mossa dal Gruppo Coraggio e Libertà. Un passo indietro, anzi cento passi indietro. In questa maniera si comunica che per l’illegalità il nostro comune  offre di nuovo uno spiraglio d’entrata.

Ultima considerazione. Che bel progetto è quello dell’Auditorium. E’ straordinario. Se la redazione del Quiquirì non l’avesse spedisco copia di tutto (Documento 1 e Documento 2). Un’opera meravigliosa. Progettata dall’Arch.Fiorillo su incarico dell’Amministrazione Comunale. Per la prima volta dopo tanti anni giovani tecnici locali valorizzati. Da quanto tempo non si procedeva all’affidamento della progettazione di un’opera così importante ad un tecnico di gran valore ma col cognome meno abituale. Oggi l’arch.Fiorillo è meritatamente a capo dell’Ufficio Tecnico di Carinola, dopo aver superato un percorso irto di insidie e dopo aver dovuto ricorrere alla giustizia amministrativa.

Un abbraccio, caro Michele, che estendo a tutti.

                                                                                                                                    L’Olandese

martedì 27 settembre 2011

Ancora furti di rame


Carinola. Ancora beffati da alcuni malviventi, che sicuramente ci hanno preso gusto. Rubati domenica sera i cavi Telecom, riallacciati nemmeno tre settimane fa: il caso sprofonda nel giallo se pensiamo che da dieci notti una pattuglia dei Carabinieri aveva gli occhi incollati al posto incriminato. Festa della Vendemmia, seconda sera, una corsa a Casale per intervenire su una scazzottata di giovinastri e i cavi spariscono. Le due frazioni di san Donato e San Ruosi ritornano per l’undicesima volta isolate dalla comunicazione. Ed ora chissà quanti giorni passeranno prima che gli operatori della Site tornino per riallacciare i cavi, tagliati sempre nello stesso punto, sulla provinciale 44, dove il sindaco Luigi de Risi aveva annunciato di voler piazzare una telecamera. Ovviamente l’annuncio è rimasto tale. Che cosa si nasconde dietro questo caso?La comunità è disperata, nonostante le pattuglie notturne delle forze dell’ordine le famiglie si sentono abbandonate. La soluzione potrebbe essere quella di interrare i cavi. In corso una petizione delle utenze interessate. Tuttavia il caso si trasforma in un tenebroso affare. La pattuglia dei Carabinieri non fa in tempo ad andare a Casale per intervenire, ed i ladri già entrano in azione. Troppo strano. Serve Scotland Yard?

Da Gazzetta di Caserta

venerdì 15 luglio 2011

La protesta dei baristi carinolesi

Stamattina si è tenuto l'incontro dei proprietari dei bar di tutto il carinolese col sindaco ed esponenti dell'amministrazione. Dietro il tavolo insieme al sindaco erano seduti il super assessore alle finanze, il comandante dei vigili urbani, l'astro nascente della politica nocelletese e due amministratori casanovesi. Tema unico della riunione: la tassa sull' occupazione dei suoli pubblici che dovrebbe essere di due euro al metro quadro. Ha iniziato il sindaco cercando con vari giri di parole di scaricare la responsabilità dell'esoso balzello sui commissari.

Secondo la sua versione quelli lo hanno ascritto in bilancio ed ora loro sono tenuti a riscuoterlo. Forse lui ed il suo super assessore non conoscono come si fanno le variazioni di bilancio o forse non vogliono. Approfittando della impreparazione a riunioni simili della controparte ha avuto buon gioco nel dimostrare l'obbligatorietà di quella tassa. Ha continuato il padrone di tutti  conti comunali che sulla stessa linea del sindaco ha cercato di convincere gli astanti dei vantaggi derivanti dell'esoso esborso. Per essere più convincente è arrivato a paragonare le piazze carinolesi a piazza Navona facendo intendere a cosa si fossero ispirati lui ed i commissari. Oltre alla tassa spropositata  ha ordinato di  chiudere entro l'una di notte ed invitare gli artisti che intervengono alle serate di cantare sottovoce e senza accompagnamento musicale.
L'intervento di questi signori è alquanto preoccupante per chi guarda un pò più lontano dell'argomento in questione. Carinola è l'unico comune d'Italia che non ha una azienda che dia lavoro ad una decina di addetti. L'unica attività sono pochi esercizi commerciali tra cui un pò di bar che danno lavoro anche a qualche ragazzo e ragazza. Ultimamente si sono organizzati con ospitate  di musicisti che riescono a raccogliere tanti giovani che passano la serata insieme. Importante che questi restino nel comune,  per il fatto economico in quanto quello che spendono resta in loco. Inoltre non andando a Gaeta o peggio verso Napoli, non rischiano brutti incontri o pericoli sulla strada. A questi neo amministratori  queste considerazioni non interessano, non hanno figli o se li hanno risiedono altrove.

Non si rendono conto di distruggere un' attività commerciale positiva dal lato economico e sociale. L'aggregazione dei giovani di tutto il comune è l'obiettivo che tanti hanno invano perseguito per anni ora è stato raggiunto grazie ai bar. Questo grande risultato è messo in pericolo da una politca ottusa o forse, malignando, il loro obiettivo sia la distruzione di questo fenomeno.  I giovani uniti fanno tanta paura, meglio incontrarli in modo da poterli condizionare e controllare. Quello che manca ai politici odierni, a tutti i livelli, è la totale mancanza di qualunque strategia per creare lavoro: stanno bene loro, stanno benissimo tutti.

A convalida di questo, l'accenno che il signore delle finanze comunali ha fatto sulla gestione dei parcheggi. Ha previsto che il pagamento avvenga con le machinette. Non è stato nemmeno  sfiorato dal pensiero di sistemare qualche giovane come si fa in tutte le città dove c'è un alto tasso di disoccupazione giovanile. Troppo complicato creare una coperativa, assumere giovani che poi devono essere pagati ed assicurati ecc. molto più semplice installare delle macchinette.

Difficile vivere in un comune dove vengono richieste tasse degne di una grande metropoli e servizi degni di un villaggio del sud America. Drammatica conclusione è il graduale spopolamento delle nostre zone dove resteranno solo il sindaco ed i suoi collaboratori, solo loro perchè anche i loro figli saranno costretti ad abbandonare questa terra.

Barman arrabbiato

lunedì 11 luglio 2011

Socialismo o avidità?



Solo stamattina ho letto un manifesto a firma di Antonio Zannini che afferma di combattere da sessant'anni per il socialismo e la democrazia. Lui sostiene che l'atto con il quale il sindaco di Carinola ha deciso che gli amministratori non godranno di alcuna indennità è sbagliato. Sostiene che lo stipendio per i politici sia una conquista del socialismo e pertanto annullarla è un atto reazionario. Ci ricorda  i tempi in cui la politica era possibile solo ai possidenti e quindi l'indennità  fu una conquista di alta democrazia. Tutto vero e tutto giusto, tranne di aver dimenticato di fare un cenno della stortura odierna di quella nobile conquista democratica. Ha dimenticato di aggiungere una nota per ricordare che quella indennità pretesa a supporto della vita democratica è diventata una fonte di avidità pertanti, forse troppi politici.
Hanno aggiunto ad una indennità esagerata tanti altri privilegi per cui non sono più degli amministratori della cosa pubblica bensì dei padroni. Non denunciando questa vergognosa situazione che costringe i lavoratori a cedere metà del proprio salario per sostentare la politica, ha dato l'impressione di condividere questa situazione. 
Chi conosce chi ha scritto quel manifesto sa che lui ha venduto parecchie proprietà di famiglia per la politica e non che le abbia acquisite con essa. Per chi non lo conosce però ha dato l'impressione di voler difendere i privilegi della casta giustificandoli con nobili ideali. Su un punto bisogna dargli pienamente ragione, non si doveva operare d'imperio. Ogni amministratore doveva essere invitato in consiglio comunale a dichiarare in piena libertà se volesse o no godere  dell'indennità. Sulle questioni economiche bisogna lasciare libere le persone di esprimere il proprio pensiero. Quando si tratta di portafoglio si mette in mostra la generosità o  l'avidità di una persona. C'è chi approfitta anche di pochi euro e chi, anche per una somma interessante, è pronto a rinunciarci. Questo manifesto ha portato all'attenzione un grosso problema dello stato italiano ovvero il  costo della politica. Sostenendo la tesi dell'indennità come conquista democratica si giustifica anche l'abuso che si fa di questo istituto. Considerata la crisi economica che attanaglia la nostra società è giunto il momento di rivedere questi meccanismi. Bisogna liberare le risorse imbrigliate nei gangli dell'avidità personale per usarle per incentivare lo sviluppo economico sociale, cioè di tutti.

Erminio

da sempre contro la casta

domenica 19 giugno 2011

La cera si consuma e la processione non cammina

Con questo detto antico si faceva notare a qualcuno che trascorreva il tempo senza concludere niente. Osservando il primo mese di vita della neonata amministrazione carinolese si ha proprio questa impressione. La processione è stata formata, abbiamo il sacerdote che la guida, i fratelli che reggono il moccolo, il popolo che attende e bisbiglia, tutti fermi senza conoscere il motivo.
Nulla di quanto prospettato in campagna elettorale ha preso forma nè messo in cantiere, anzi nemmeno in discussione. Si nota uno stallo incomprensibile che tiene tutti paralizzati, dal sindaco all'ultimo consigliere comunale. L'unico che si dimena è l'assessore alle finanze Tonino Pagano che fa finta di non conoscere la situazione debitoria dell'ente. Ogni giorno attraverso vari canali fa filtrare notizie sulla situazione disastrosa delle cassa comunali. In verità non riesce ad uccellare molti, tranne chi vuole credergli, in quanto tutti sapevano che Di Biasio aveva ripulito tutti i cassetti.
Questo per onestà bisogna dirlo, il debito non è ascribile per intero all'amministrazione Mannillo, ma ad almeno un ventennio di finanza allegra. Con la stessa onestà, senza voler essere partigiano, bisogna ricordare che i giorni seguenti l'elezione di Mannillo furono molto diversi. Ognuno presentava qualche progetto, qualcuno fu addirittura presentato attraverso il Quiquirì. Sempre per amore della verità bisogna riconoscere che furono tutti attenzionati e qualcuno anche realizzato.
Adesso il nulla, parola d'ordine: non ci sono soldi, non ci possiamo muovere. E' stata fatta una sola riunione sul piano regolatore, senza riuscire a celare minimamente la sua veste propagandistica. Infatti invece di discutere sulle indicazioni da dare al tecnico, gli si è fatto esporre per l'ennesima volta il suo lavoro. Si è cercato di far credere che sia compito del tecnico preparare il PUC, quando tutti sanno benissimo che alcune scelte spettano alla politica. La politica deve scegliere in quali zone espandere il comune ed in quali zone collocare le attività produttive, non può certo deciderlo il tecnico.
Se la processione non cammina qualche intoppo ci sarà ma alla cittadinanza non è dato saperlo. Il ritornello è sempre lo stesso , colpa dela mancanza di liquidità. Per definire le aree del piano regolatore, la riorganizzazione degli uffici comunali, l'individuazione di un area per il mercato ortofrutticolo, per regolamentare la sosta selvaggia o per ripulire le strade, serve liquidità? Certamente no, ci vuole il funzionamento della politica, e questa è ferma.
La cassa si può anche rimpinguare con un anticipo di cassa, meccanismo perfettamente legale ed a conoscenza del responsabile delle finanze. Non lo si può fare senza il consenso della politica. Se questa è ferma, le voci di un forte dissidio all'interno della maggioranza che circolano si fanno sempre più fondate. Si sente, sempre con più insistenza, sussurrare di ribaltoni e di mosse inattese di Russo e Marrese. Molti sostengono la legittimità dei loro mugugni e molti loro sostenitori li spingono a remare contro. Se questi rumors risultassero fondati, per Carinola continuerebbe la stagione di crisi che porterebbe inevitabilmente ad un nuovo scioglimento del consiglio.
Per evitare il rinnovarsi di tale iattura, sarebbe più sensato scioglere i nodi che tengono legata l'amministrazione. Innanzitutto far conoscere ai cittadini le motivazioni di questo stallo dando loro modo di giudicare. Invece si continua con la politica oligarchica, quella che decide tutto al suo interno discriminando la massa dei cittadini. Questi hanno la riprova di aver sbagliato ancora una volta votando vecchi tromboni incapaci di suonare che perciò dovevano essere rottamati. Chi non ha votato per la rottamazione dei tromboni è responsabile di questa situazione di stallo, e sono parecchi a Carinola, quasi tremila.

Il priore

mercoledì 1 giugno 2011

Analisi primo Consiglio Comunale (2)

Che noia fare un’analisi su Massimo, ma in qualche modo bisogna pure afferrare il senso delle scelte prodotte nel primo consiglio comunale, svoltosi ieri a Palazzo Petrucci, in una sala consiliare capovolta per l’occasione. Quindi cominceremo proprio da questo. Invertita la disposizione dei tavoli, ci si è ritrovati in una sala molto più ariosa, dove il popolo era sopra, gli amministratori qualche gradino più sotto. Ma per ora sembra solo simbologia derisiana. La notizia invece è un'altra, ed è fin troppo semplice fare sarcasmo sui due dinosauri, Marrese e Russo, fuori dalla giunta e da incarichi per la prima volta, variamente ringraziati per il “passo indietro”, seduti nei pressi del presepe, uno accanto all’altro, scambiandosi mezzi sorrisi, tentando di smorzare il colpo, la botta, la mazzata, o come volete chiamarla, di Massimo Grimaldi. Poco lontani dai Re magi ( ossia i tre assessori esterni, Tonino Pagano, Antonio Giorgio, Fabio Passaretti) , i due sembravano quasi volersi abbracciare per consolarsi dal freddo politico.
Certo Giggi ha avuto fermezza, ma prima, madonna, quante ne ha tentate. Correva voce di parecchi assessorati proposti nelle ultime 48ore, da Casanova a Nocelleto, passando per Carinola. AAA si cercavano disperatamente volti puliti, professionisti, ragazzi e ragazze da mettere in giunta, ed alla fine ha accettato un ventitreenne, Fabio Passaretti, un bravo ragazzo, tranquillo, studente di ingegneria. Ovviamente di Nocelleto. Ma perché non individuarli prima che si trionfasse, permettere una formazione, farli arrivare in giunta a poco a poco, magari quasi alla fine della turnazione?Perchè all’ultimo momento? Massimo Grimaldi così ha deciso, premiando solo Luigi Verrengia con la vicesindacatura per tenerlo buono per il dopo-Giggi. Infilando due suoi componenti nelle commissione elettorale ( il diligente Nardelli ed il piccolo Di Spirito) ha poi espresso il desidero che Carinola restasse senza assessore, in cambio Peppe del Prete si accontenta della presidenza del Consiglio. E ancora il piccolo Di Spirito vicepresidente.
Massimo, in poche parole ha fatto capire a tutti che ha lo scettro in mano, ma questo Russo e Marrese lo sapevano fin dall’inizio eppure hanno accettato di remare per lui e per Giggi. (Essere più forti, trionfare, sedersi sul comune, questo dolore che Carinola sopporta). Ma con queste scelte di forza Massimo fa capire soprattutto a chi non lo ha votato, a chi voterà, che con lui si può far tutto. Dalla mattina alla sera siedi in consiglio comunale, entri nelle commissioni, diventi assessore. Sei grande, famoso. Tutto questo a costo dello svilimento del significato di formazione politica-amministrativa. Con lui fai prima l’amministratore e poi la formazione.
Ma qual è il prezzo che Carinola paga? Certamente è molto pericoloso questo metodo, in quanto chi si affaccia alla politica per la prima volta ha bisogno di formarsi da solo, farsi da solo, pensare da solo, decidere da solo, ovviamente con un gruppo fidato alle spalle. Ma per ora la gente vuole questo.

DeLucis

Analisi primo Consiglio Comunale (1)

Con la riunione del consiglio comunale di ieri si è completato l'organigramma della squadra che collaborerà col neo sindaco di Carinola. Con la nomina della giunta, del presidente del consiglio e commissioni varie, gli adempimenti preliminari sono stati tutti ultimati e bisogna solo operare. Non ci sono più ostacoli all'inizio dell'azione di questo sindaco che ha sempre eruttato progetti in tutti i campi, da quello delle finanze comunali a quello dell'economia, senza tralasciare lo sport e il sociale. Se realizzerà la metà dei progetti che ha predicato in tanti anni, Carinola diventerà una piccola Svizzera. L'eminenza grigia della lista ha pensato a tutto mettendogli tutti i mezzi a disposizione, lui ci deve mettere solo l'impegno.
Mai nessun sindaco ha potuto avere a disposizione tanti mezzi ed agganci amministrativi come questo. Ha un assessore proviciale eletto con lui, ha il presidente del bilancio regionale che lo protegge, inoltre, cosa non da poco, una giunta oltremodo docile.
Sua eminenza con una grandiosa manovra politica ha eliminato i dinosauri che avrebbero potuto intralciare il lavoro della giunta.Veramente encomiabile questa operazione che ha portato all'estinzione dei due dinosauri sopravvissuti. Dopo aver eliminato Mannillo, Di Lorenzo e Di Biasio adesso ha ingabbiato anche Marrese e Russo dopo averli sfruttati elettoralmente. Prime mosse azzeccatissime da parte dell'allenatore che ha fornito anche una squadra che più arrendevole di così non si poteva trovare: Giorgio, Verrengia, Passaretti non sono dei piantagrane, tantomeno Pagano, da sempre grande elettore del sindaco. Questi ora non ha alcuna giustificazione o alibi per sottrarsi alla concretizzazione dei suoi programmi. Nessuno lo disturberà e tutti lo aiuteranno, anche se qualcuno  volesse ostacolarlo non ha la forza per farlo, visto che in consiglio ci sono tutti gruppi politici singoli.. Non potrà certo essere disturbato dall'ipotetico gruppo dei due dinosauri eliminati,  adesso contano i numeri non i voti. Un consigliere di cinquecento preferenze vale uno, quanto quello di centocinquanta.
Quindi il sindaco può e deve lavorare in tutta serenità, abituandosi anche  a pensare prima di parlare, cosa non facile per lui. Ieri sera ha confermato questo suo difetto cronico gaffando nei confronti della maggioranza, nei confronti di Di Spirito e dell'opposizione nei confronti della lista di Zannini. Ha rivelato coram populi che Di Spirito non ha voluto cariche e che non voleva nemmeno quella simbolica di vice presidente del consiglio per paura di dover parlare. Ha poi apostrofato i componenti della lista  Coraggio e Libertà col termine "guagliuni". Bene ha fatto Zannini a rintuzzarlo fermamente, ricordandogli che tutti i componenti la sua lista ed anche i supporters, sono stimati professionisti. La reazione dell'altro  arriverà quando capirà. Si spera che in futuro faccia attenzione alle sue parole ricordandosi di essere il sindaco e non un politicante da bar. Tutto a gonfie vele dunque, perciò sindaco lavora e se possibile in silenzio.

Sfreccero

giovedì 19 maggio 2011

Ora basta!



Sono giorni che la tornata elettorale a Carinola si è conclusa ma pare che tantissimi non se ne sono accorti. Si continua ad inveire contro Derisi, Grimaldi, Nardelli ecc, come se si dovesse votare di nuovo domenica prossima. Uno dei pricipali smemorati è proprio questo blog, edita post a ripetizione che criticano i suddetti personaggi. Ormai è fatta, bisogna voltare pagina prendendo atto dei risultati.

Abbiamo il nuovo sindaco, persona estrosa e bizzarra, che ha anche delle idee, forse pazze, ma le ha. Tutti insieme costringiamolo a fare, vediamo se è capace di concretizzare o è solo un chiacchierone. Il suo portafoglio elettorale è pieno oltre che dei voti familiari della moglie e della sua professione medica anche della sua capacità di proporre idee assurde. Le sue dissertazioni con i suoi vestiti rossi, per ricordare i suoi ideali giovanili, hanno fatto di lui un personaggio. Sono meravigliato di leggere tante critiche nei suoi confronti su questo blog perchè lui è uguale ai quiquirini. Forse non lo avete mai incontrato, perciò non conoscete le sue fantasticherie.. Lui è come voi, vive nel fantanstico mondo di Alice, ambiente, ordine, pulizia, innovazione tecnologica ecc. Mettete insieme tutte le proposte più velleitarie che avete scritto in tanti anni e state certi che sono anche le sue. Lui si è sempre difeso, con chi lo accusava di non aver realizzato mai nulla, di non aver potere. Ora è sindaco pertanto potrebbe fare o meglio dovrebbe fare.

 Il consiglio comunale è stato eletto e nel miglior modo possibile, ha una maggioranza chiara, depurata dalle figure non allineate quali, Zampi, Giorgio e Tulipano, tra qualche giorno nominerà la giunta e si potrà immediatamente procedere. Parliamo di cosa fare, premiamo sul sindaco che scenda dalle nuvole ed infili le mani nella terra, interessandosi per prima cosa dei servizi essenziali e dei relativi costi ,poi del resto. Tutte le amministrazioni si danno un termine di cento giorni per varare l'attività che vorrebbero svolgere nel periodo del mandato. Inviamogli i nostri messaggi ed aspettiamolo al varco di questa scadenza, dopo mazzate se ha continuato solo a vagheggiare,se invece avrà iniziato a fare, anche se malvolentieri, inviargli qualche apprezzamento. 

Anche l'unico rappresentante dell'opposizione che abbiamo in consiglio potrebbe proporre qualche punto del programma della lista Coraggio e libertà, simile a quello della lista del sindaco. Se realizzasse qualche punto in comune dei due programmi , non deve far mancar il suo voto ed il plauso dei suoi sostenitori, altrimenti......... 

Di questo si deve parlare adesso, ORA BASTA critiche e risentimenti è il momento di passare alla fase propositiva ed aspettare il neo sindaco alla prova dei fatti. Su quelli lo dobbiamo apprezzare o condannare, non su altro.

Il pragmatico

mercoledì 18 maggio 2011

I Dati

Le elezioni amministrative hanno decretato la vittoria della lista capeggiata da De Risi e ha evidenziato alcune dinamiche politiche da non sottovalutare e da prendere ovviamente in analisi. Ciò che più salta all’occhio è la splendida e riuscita strategia politica attuata da Grimaldi il quale ancora meglio di Di Biasio ha chiaramente accentrato tutta l’amministrazione sulla sua figura. Ancora meglio di di Biasio proprio per il fatto che grazie alla sua strategia attuata in questi anni e concretizzatasi dopo il verdetto delle elezioni dei giorni scorsi, ha eliminato qualsiasi gioco di forza all’interno della maggioranza, appena insediata, in modo da non poter più correre rischi e di poter usufruire di una certa stabilità politica.

Mannillo (Tulipano,  Zampi, Montano), Di Lorenzo e per ultimo Giorgio sono stati prima acquisiti e poi scaricati. I primi politicamente distrutti, il secondo illuso e quindi scaricato. Infatti Giorgio avrebbe rappresentato una corrente potenzialmente destabilizzante all’interno della sua composizione in quanto legato storicamente ai Di Biasio e  per  Grimaldi è ovviamente più utile Di Spirito  in quanto, diciamoci la verità, poco può proporre, poco può rappresentare. A questo punto è chiaro che Casanova è stata politicamente azzerata con la bocciatura di Mannillo e Di Lorenzo che non sono riusciti ad “infilare” all’interno della macchina amministrativa nessuno dei loro. Un dato che anche se apparentemente negativo è decisamente positivo per i ragazzi di Coraggio e Libertà che a solo Casanova hanno avuto la fiducia di 212 elettori  grazie alle loro facce e alle loro idee, senza promettere posti di lavoro fantasma e senza un euro. I ragazzi di CeL nella frazione di Casanova hanno sconfitto la vecchia guardia aprendo così una nuova stagione politica e un nuovo movimento che con una buona programmazione potrebbe aumentare vertiginosamente il consenso. L’unico rammarico per CeL è che per pochi voti non ha potuto vedere un consigliere d’opposizione in più che molto probabilmente sarebbe stato Bertone, negando così ai casanovesi una vera e attiva rappresentanza di Casanova. Forse colpa di qualche “vecchio(a)” della politica casanovese che avrebbe potuto tranquillamente incalanare i suoi voti verso questi ragazzi invece di dirottarli su Carmine Di Lorenzo il quale, nonostante il tutoraggio di alcuni, ritorna alla vita privata con un pugno di mosche in mano. Cinque anni di De Risi che salvo capricci dovrebbe amministrare stabilmente Carinola, 5 anni d’opposizione per Coraggio e Libertà che messo da parte l’entusiasmo deve necessariamente lavorare duro per aumentare i consensi e la credibilità senza, ovviamente, farsi mangiare dalle dinamiche politiche nostrane. A questo punto possiamo solo dire che i vincitori sono due: Grimaldi e Coraggio e Libertà, gli sconfitti sono i Di Biasio (ma ancora fortissimi) e i deceduti (politicamente parlando) sono Mannillo e Di Lorenzo.
Zampi-Montano-Tulipano non pervenuti. 

Datolo

sabato 14 maggio 2011

Eliminare l'anomalia Carinolese

Il comune di Carinola è uno dei pochissimi in provincia di Caserta che non ha come sindaco un medico. Il sindaco di Sessa era e sarà un medico, quello di Mondragone anche, pure quello di Francolise senza dimenticare Falciano che non aveva scampo, visto che i candidati erano due medici. Anche il presidente della provincia è medico, addirittura primario, non conosco i suoi pazienti, ma se prende tutti quei voti saranno vivi, forse perché li manda dai suoi amici. Anche Carinola deve uniformarsi alla mafia bianca che impera su questa sfortunata provincia. Il medico non è pagato per curare ma per stare qualche ora in ospedale o nello studio. Lui presta la sua opera a chi gli pare pertanto è indispensabile averne uno amico.

Nella campagna elettorale si è parlato di mercato ortofrutticolo, marciapiedi,  piste ciclabili, posti di lavoro, uno solo ha candidamente affermato a cuore aperto di non promettere niente di tutto questo. Lui promette a chiunque si rivolga a lui di aiutarlo a vivere ed anche gratis. Può sembrare una offerta minoritaria rispetta alle altre, ma non è così almeno per gli anziani, che sono la maggioranza degli abitanti. Un giovane può votare con coraggio ed in piena libertà chi vuole ma un anziano, in queste zone, deve pensare alla sopravvivenza. Se non si rivolge ad un medico amico sicuramente finirà prima del tempo. Gli ospedali, i centri medici, le strutture sanitarie in genere, sono solo un posto dove occupare gli amici degli amici che curano solo gli amici ed i familiari. 
Gli altri devono accontentarsi di quello che gli capita ed affidarsi alla loro buona sorte. Se succedesse  in qualche altra zona d'Italia quello che capita qui, ovvero che ogni medico è anche amministratore del comune o altro,  forse l'autorità giudiziaria interverrebbe per stroncare questo miserevole voto di scambio. Qui non succede, qui i magistrati sono impegnati a combattere la “camorra”, fingendo di non comprendere che questo fenomeno è peggio della camorra, ed è inoltre considerato praticamente come normale dalla popolazione. Chi è tentato di cercare soluzioni politiche coraggiose si sentirà in difficoltà nel guardare negli occhi quello che lo deve aiutare a vivere se non lo ha votato. Se poi il medico in questione si interessa di cuore, allora devi affidarti alle sue mani se vuoi vivere, non hai altra scelta. Non si può essere uomini liberi da morti, pertanto tutti compatti voteranno il nostro candidato medico: saranno vivi qualche giorno in più… anche se da schiavi moderni.

Matusalemme

p.s si informa il solito commentatore che non capisce che il post è ironicamente serio

martedì 10 maggio 2011

Chi è stato?


Alcune sere fa, nella piazza di Casanova è esploso un grosso petardo durante l'intervento dello sponsor della lista Derisi, Massimo Grimaldi. Sembra si trattasse di un grosso petardo non di dinamite. Si era pensato a qualcosa di molto più pericoloso a causa del forte boato al momento dello scoppio. La paura di danni alle persone per un momento è stata forte, visto il gran numero di ascoltatori presenti nella piazza. 
I commenti all'episodio sono stati tanti e diversificati, tutti concordi su un solo punto, ossia è stata una bravata. Bravata di qualche sconsiderato che non ha calcolato il danno che avrebbe potuto arrecare al malcapitato che fosse stato investito dall'esplosione. Le accuse reciproche tra nocelletesi e casanovesi si sprecano. I primi sostengono che qualche casanovese non gradisce la presenza di Grimaldi a Casanova perchè reo del defenestramento del sindaco precedente. Per questo motivo hanno esploso il petardo a scopo intimidatorio. I secondi, cioè i casanovesi, sostengono che simili azioni sono lontano dal loro modo di pensare e di vivere che non li porterebbe mai a compiere simili azioni. Inutile aggiungere che il cattivo di turno abbia affermato che i nocelletesi sono più adusi a queste azioni. L'opinione di tutti si è compattata sul pensiero che a compiere il gesto criminale sia stato un ammiratore di Grimaldi e non un suo nemico. Questi, forse intendeva festeggiare il dicorso del suo beniamino, come fanno i napoletani quando entra la squadra in campo. 
Tutte congetture ma tutti d'accordo su di un punto: simili atti non si devono più ripetere, in particolare a Casanova, una frazione con una lunga storia di civiltà alle spalle. Per evitare incidenti simili nei prossimi comizi tutti sono tenuti a vigilare affinchè l'eventuale sconsiderato di turno sia fermato in tempo.

Dicos

lunedì 9 maggio 2011

Il Gingerino

Attenzione:  il gingerino è una bevanda altamente alcoolica da assumere con moderazione. 

Solo lui poteva rinnovare il modo di fare politica, rendere il vecchio comizio un momento di divertimento, una gioia per l’elettorato che con il sorriso stampato sulla faccia applaude ad ogni battuta. Di chi stiamo parlando? Ma ovvio, di Giggino De Risi anzi, da oggi, del Gingerino De Risi grazie alla sua fantastica idea dell’aperitivo politico. Una formula innovativa che già sta determinando moda e  imitazioni su tutto il territorio nazionale. Infatti oggi anche Berlusconi, prima della seduta in tribunale, ha offerto Campari e Crodino a tutti ma ovviamente senza ricavarne il grande successo che il Gingerino carinolese ha ottenuto con la sua geniale, inimitabile idea.
Il Gingerino dice che l’aperitivo è un modo semplice, diretto per comunicare con gli elettori, spiegando il programma chiaramente a tu per tu, evitando la pesantezza del politichese che caratterizza il comizio dai balconi. 


Semplicemente giusto. 


Ma come si svolge l’aperitivo politico? Facile. Prima di ogni comizio il Gingerino de Risi offre stuzzichini e aperitivi a tutti i suoi fans e quando il grado alcolico aumenta ecco che parte con il programma, sparando cazzate a destra e a  sinistra in maniera, appunto, semplice e diretta senza il politichese ma con tanto paraculismo. Tutti bevono e magnano, bevono e magnano e il Gingerino parla, promette, fa il simpatico, il figo con tutti. Figuratevi che dopo il 5° Campari bevuto dai presenti, il Gingerino ha promesso di portare la maratona di New York a Carinola, di trasferire Disneyland a S. Donato e perfino di eliminare la TARSU (bhè su questo argomento anche i più ubriachi sono rimasti perplessi). 
Poi, dopo l’aperitivo politico, Gingerino e i suoi, un po’ traballanti, salgono sul palco  con non poche difficoltà e iniziano a leggere il discorso.  Ma l’aperitivo politico  ha delle controindicazioni: purtroppo non tutti i candidati di Impegno Il Comune reggono l’alcool, pensiamo infatti a Nardelli, che a Nocelleto non riusciva nemmeno a leggere, non perché non sia capace di leggere i pensierini scritti dal Grimaldone (anche se i maligni sostengono che fosse lucido e che invece è proprio ciuccio) ma perché non ha fatto come il Gingerino che beve solo Crodino. Si, proprio così, Gingerino quando espone le sue idee è lucido non è ubriaco. Anche se i suoi concetti sembrano assurdi e fuori dal tempo vi assicuro che il Gingerino beve solo Crodino e  l’alcool  lo lascia ai suoi elettori che mezzi stonati non capiscono e applaudono. 
Ovviamente c’è sempre chi esagera: infatti l’altro giorno, a Casanova, un seguace del Gingerino dopo aver tracannato qualche aperitivo di troppo, ha creduto che le elezioni fossero finite e che il comune fosse finalmente impegnato. Preso dall’entusiasmo ha iniziato con il lancio dei fuochi d’artificio per festeggiare. Il gingerino senza scomporsi ha guardato il suo pubblico e ha detto: “Tranquilli non è successo niente, tutti al Bar offro io!!” e tutti, applaudendo, sono andati a bere. 


Grazie Gingerino per averci dimostrato ancora una volta che sei inimitabile. Dopo la filosofia del “faccio il cazzo che mi pare” hai donato a Carinola un nuovo modo di fare politica e appena diventerai sindaco siamo sicuri che vedremo sempre il consiglio comunale pieno di gente sbronza che approva delibere pur non capendoci una minchia accompagnati da festosi applausi dai tuoi poco sobri sostenitori.

So Ele Assim