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mercoledì 28 maggio 2014

Ehy gente sentito?c'è Giggi su Whatsapp..!





COMUNE DI CARINOLA
Provincia di Caserta
Ufficio del Sindaco

AVVISO PUBBLICO DI AVVIO DI ATTIVITÀ SPERIMENTALI DI MONITORAGGIO DIFFUSO E SEGNALAZIONE DEI DISSERVIZI ATTRAVERSO RAPPORTI DIRETTI DEI RESIDENTI CON IL PRIMO CITTADINO, CON L’AUSILIO DELLE TECNOLOGIE TELEMATICHE E ATTIVAZIONE DELLA WEB COMMUNITY “DILLO AL SINDACO”.

IL SINDACO
RENDE NOTO E AVVISA
che è sua intenzione, in via sperimentale, mettere in essere un’attività di relazione non mediata con i cittadini e con i residenti dei vari quartieri e frazioni e/o con loro rappresentanti, al fine della segnalazione diretta delle inefficienze, delle carenze e delle disfunzioni nei pubblici servizi, con particolare riferimento all’erogazione dell’acqua corrente, alla manutenzione delle strade e alla raccolta dei rifiuti.
I diffusi dispositivi informatici e le tecnologie telematiche rendono praticabile, on line, tali attività di corrispondenza immediata e all’uopo sarà aperto, nella nota applicazione “whatsapp”, un gruppo di conversazione cui saranno chiamati ad iscriversi tutti coloro che intenderanno collaborare nelle attività di controllo puntuale del territorio, indicando con la messaggistica le criticità da rendere note al Sindaco .
Al  gruppo whatsapp sarà dato il nome di “DILLO AL SINDACO”  e chiunque, tra i cittadini, vorrà parteciparvi, singolarmente o in rappresentanza informale di altri cittadini, potrà comunicarlo alla Segreteria del Sindaco inviando all’indirizzo segreteria@comune.carinola.ce.it  e-mail in cui fornirà generalità, residenza e il numero di telefono corrispondente al collegamento on line con cui accederà all’applicazione. I richiedenti riceveranno il numero di telefono del Sindaco da aggiungere alla propria rubrica.
Il gruppo “DILLO AL SINDACO” sarà seguito direttamente dal Sindaco, che parteciperà in prima persona alle conversazioni, che saranno tracciabili, visibili a tutti e senza la possibilità di intervenire in modo anonimo, vista la correlazione tra il numero di telefono fornito e il proprietario del numero stesso.
Carinola, lì 27 Maggio 2014
                                                                                                                                  Il Sindaco

                          Luigi Salvatore Angelo De Risi

venerdì 28 marzo 2014

IL BEL PAESE DEI BUROCRATI


In italia c'è un mostro che lavora in silenzio ed indisturbato per complicare la vita dei cittadini. Questo è la burocrazia ai vertici della quale ci sono amici e parenti dei politici. Pecularietà principale del burocrate è l'irresponsabilità dei propri atti pertanto si può permettere qualunque errore o abuso senza pagare. Esempio molto chiaro di quanto scritto sopra è la vicenda tares a Carinola. Tutto è stato sistemato con un manifesto dell'""amministrazione comunale"" che annuncia che gli errori saranno corretti.Nessun responsabile, nessuno che rimborsi almeno il costo della carta e delle spese postali. Oltre questa penosa vicenda attualmente un altro provvedimento burocratico tormenta i cittadini carinolesi. Dal 2010 qualche grande esperto governativo ha fatto approvare un dlgs, precisamente il n.205/2010 che vieta la bruciatura delle sterpaglie e dei residui della potatura. Il decreto all'art 13 assimila i rami di olivo , di vite, di pesco ecc. ai normali rifiuti e come tali devono esser trattati.Il provvedimento non dà indicazioni di come smaltire questi ""rifiuti"" nè disposizioni ai sindaci di attrezzarsi per raccoglierli.Ha creato il problema ed i cittadini devono arrangiarsi per risolverlo, ognuno con la propria inventiva. Chi riesce a triturali con un trattore è a metà dell'opera ma chi ha i terreni in collina deve inventare altri metodi. I più usati sono quelli di accatastarli in una parte dl terreno o lasciarli direttamente al suolo come nel caso di sfoltimento dei boschi. Questo probabilmente provocherà incendi in estate. Altri li buttano nei canaloni e facilmente contribuiranno a fermare le acque con possibilità di qualche inondazione in inverno. Al burocrate questi problemi non interessano, lui non è mai stato in campagna nè conosce una pratica agricola e delle difficoltà che ha creato, nè gli interessano. Ai probabili incendi e inondazioni bisogna aggiungere le malattie fitosanitarie che si propagheranno per la mancata bruciatura dei rami infetti. Pagherà il burocrate nel caso si verifcassero queste disgrazie? Certamente no, lui vive nel bel paese.Come al solito pagheranno i cittadini sudditi con nuove tasse e disagi, per loro è sempre più un bruttissimo paese.


Coltivatore carinolese

martedì 28 gennaio 2014

La nascita della Pro Loco


La seconda riunione per la formazione della Pro Loco a Carinola si è svolta lunedi' sera con la partecipazione allargata alle associazioni attive sul territorio. Si è formato un comitato promotore il quale si riunirà a breve per elaborare un atto costitutivo, lo statuto, un bilancio preventivo quindi le attività da sviluppare. Chiunque è invitato ed è libero  d'iscriversi per poter partecipare all'assemblea costituente la Pro Loco il giorno 06 FEBBRAIO ore 19,00 - Palazzo Petrucci. 

In questa sede sarà votato e approvato il direttivo della Pro Loco, lo statuto e il bilancio preventivo. 

Ebbene, senza essere troppo naif, cerchiamo di proporre un contributo a chi vuole impegnarsi nella Pro Loco. Gli sforzi per rilanciare le attività di promozione in un Comune come il nostro sono enormi, occorre tanta determinazione, competenza e idee che altrove hanno funzionato. Le difficoltà sono dietro l'angolo, come il rischio che vi s'infiltri la mala-politica, l'affiatamento nel gruppo direttivo, l'appoggio della comunità locale. Ma tutto cio' è superabile, in quanto ci sono menti giovani e competenti nel gruppo promotore a cui si affiancano uomini e donne con tanta esperienza e conoscenza del  territorio. 

E ora per aprire un dibattito costruttivo vediamo insieme quali potrebbero essere le attività e le idee per favorire lo sviluppo turistico e naturale del territorio. Cosa suggerireste alla Pro Loco? E' possibile creare occupazione con la valorizzazione dei prodotti, la cultura ed il turismo a Carinola? E come?


Danton





mercoledì 14 novembre 2012

Carinola Partito Democratico o Partito Dibiasio?


Sono mesi che in tutta Italia ci si accapiglia per definire il leader del partito democratico alle prossime elezioni poitiche. Cinque i concorrenti sulla carta ma in pratica due, Renzi e Bersani, quasi sicuramente uno di questi due capeggerà le liste del partito. Ovunque si discute di rottamazione o di usato sicuro, intendendo con questi termini se si vuole un forte rinnovamento dei quadri dirigenti o confermare quelli attuali. Anche in provincia di Caserta la discussione e la lotta fra le diverse posizioni è aperta. In quasi tutti i comuni sono nati comitati elettorali per qualcuno dei concorrenti, Falciano del M., Cancello Arnone, Mondragone ecc. solo a Carinola è tutto fermo. Qui una volta la politica raggiungeva il suo apogèo, qui si anticipavano le mosse che poi venivano riprese a livello nazionale,  adesso tutto è fermo. 

Il partito democratico dovrebbe essere anche a Carinola un contenitore di tutte le anime della politica dal centro alla sinistra come lo è a livello nazionale. dovrebbe tornare come era qualche anno fa, centristi insieme ad esponenti della sinistra ed una innaffiata di socialisti legati insieme a Pasquale Di Biasio.

Quella associazione di diverse anime durò per oltre un decennio ed assicurò al comune di Carinola una buona stabilità amministrativa. Sulla bontà dell'azione amministrativa si lascia libertà di giudizio a tutti. Adesso  tutto è bloccato c'è solo il fantasma di Di Biasio che aleggia nel comune mentre tutti gli altri sono apparentemente disinteressati. Non si comprende il motivo di questo silenzio quando invece sarebbe il momento di ricompattare il partito intorno allo stesso capo o tentare un forte rinnovamento. Forse sono tutti impegnati a fingersi sostenitori del Nuovo Psi o meglio del suo importante rapresentante carinolese. 

L'unico che ha tentato di tornare insieme al vecchio condottiero è stato il giovane leader di Coraggio e Libertà prontamente stoppato dai componenti del suo gruppo. Se tutti resteranno fermi Di Biasio avrà il cento per cento del partito a sua disposizione e non se ne servirà per gli interessi di  Carinola  ma solo per avere qualche altro incarico ben remunerato. 

Tessera n. 1        

domenica 14 ottobre 2012

De Risi sarà dimissionato?




Sui quotidiani di oggi si legge che l'amministrazione di Carinola è a rischio scioglimento in quanto non ha raggiunto il cinquanta per cento di differenziata nella raccolta rifiuti. Siccome la legge prevede tassativamente di raggiungere almeno il cinquanta per cento la fine di De Risi sembra segnata. Sicuramente, visti i potenti protettori di cui gode, si troverà una scappatoia per farlo restare in sella. 

Quello che colpisce maggiormente è la giustificazione che il sindaco dà all'ipotesi di scioglimento. Lui asserisce che la raccolta dei rifiuti viene eseguita da una ditta esterna e se quella non ha raggiunto la percentuale prefissata per legge non è colpa del sindaco. Seguendo la moda di questi giorni afferma che la cattiva gestione dei rifiuti è fatta a sua insaputa. Lui non lo sa ma i cittadini sì in quanto subiscono gli effetti di un servizio precario e tanti soffrono nel vivere in mezzo alla sporcizia nonostante le somme che sborsano. Come simbolo del degrado basta percorrere la tangenziale di Casale per ritrovarsi nella peggiore periferia di Napoli. Qualcuno spieghi a questo sindaco che  nel momento che è stato eletto è diventato il responsabile di tutti gli atti dell'amministrazione, raccolta rifiuti compresa. I vigili ed i funzionari del comune che vengono pagati con le tasse dei cittadini, alcuni con doppio stipendio, hanno l'obbligo di controllare l'operato della ditta appaltante ed in caso di inadiempienze di sanzionarla. Il sindaco a sua volta ha l'obbligo di controllare i dipendenti e costringerli a quel lavoro. Troppo comodo dire io non sapevo o non mi compete, il sindaco deve sapere tutto e deve avere competenza su tutto. 

Si spera che in un prossimo futuro si approvi una legge che sancisca anche la sua responsabilità materiale non solo politica su tutte le eventuali inadiepienze del'amministrazione... Questo in futuro, per adesso si aspetta l' espletamento della gara per assegnare l'appalto rifiuti ad una nuova ditta per i prossimi anni.  Ascoltando qualche amico molto informato sembra che le speranze di un miglioramento del servizio siano poche in quanto sembra che la nuova gara d'appalto sia stata cucita addosso a qualche ditta amica degli amici.

Informato sui fatti

mercoledì 7 marzo 2012

Raccolta e bonifica

Raccolta differenziata e bonifica del territorio, l’amministrazione stretta tra due fuochi. Continua lo stato di agitazione di gran parte del cantiere Esogest che lavora sul Comune, ma ad assicurare i servizi essenziali, con gravi ricadute sulla percentuale e sullo spezzamento delle strade, continuano a pensarci solamente i cinque operatori con contratto a tempo determinato.

Ma quanto potrà durare questa situazione? Certamente non tantissimo. Indiscrezioni parlano di un incontro informale tra Esogest e i vertici della maggioranza nella giornata di sabato. Ma il quadro resta complicato. La questione si alimenta dei debiti pregressi, di decina di migliaia di euro e all’orizzonte è già pronta la scadenza biennale del contratto. Come fare? Indubbiamente la questione è controversa, opaca e logicamente penalizza l’ambiente urbano e i cittadini stessi, costretti a sopportare disservizi continui da quando l’Esogest ha in gestione il ciclo dei rifiuti. Altro problema invece quello della bonifica del territorio, ora al lavoro si sono messi anche i Carabinieri della locale stazione, intenti a perlustrare il territorio in lungo ed in largo, in cerca di cumuli di rifiuti isolati da segnalare, ma pure preparati a beccare, qualora si dovesse presentare, l’occasione per pizzicare quanti inquinano con abbandoni di sacchetti, ingombranti e rifiuti speciali. Infatti, depositate l'altra mattina in Comune ben due segnalazioni di cumuli nella frazione Nocelleto. Intanto, il sindaco Luigi de Risi e l’ufficio tecnico sono al lavoro da giorni per organizzare la bonifica per i cumuli di competenza comunale, mentre scattano le ordinanze per quelli che cadono su terreno privato. Insomma, cresce l’attenzione per le problematiche ambientali che gravano da anni su un territorio che può essere recuperato con sforzi sia economici ma soprattutto morali da parte della comunità. Certamente a sollecitare le istituzioni in questo senso ci hanno pensato anche le associazioni locali, protagoniste di una serie di segnalazioni e denunce, in particolare per la rimozione di etèrnit. Ma ora serve lo scatto di orgoglio e grande collaborazione dei cittadini. Fallire questa occasione significa restare legati a pratiche barbare e oltretutto molto dannose anche per la nostra salute.

Misor

venerdì 24 febbraio 2012

Bonifica del territorio?


Ricognizione dei cumuli di rifiuti eseguita dalla Polizia Municipale, conclusi i lavori giovedì mattina, prima dell' incontro voluto dal sindaco Luigi de Risi per pianificare e stimare la bonifica del territorio, in un tavolo tecnico a cui parteciperà la responsabile del settore ecologia Maria de Cristofaro ed il neo-comandante dei Vigili Nicola Di Biasio, subentrato dopo la rinuncia di Flavio Fiorillo, nell’ambito della rotazione prescritta. Chiesti i preventivi alle ditte, ora si attendono i risultati. Intanto il comandante Di Biasio mostrerà alcune decine di foto scattate e stampate in seguito alla ricognizione partita dopo un ordine di servizio del sindaco, deciso a dare una ripulita al territorio urbano ed extraurbano, dove insistono cumuli ed abbandoni di sacchetti e di rifiuti. Casanova, Nocelleto, Casale, San Donato, Ventaroli.

Il Comune sta attraversando un pessimo momento dal punto di vista ecologico, gli abbandoni sono quotidiani, l’omertà e la strafottenza la fanno da padroni. Infatti, sono in molti quelli che si domandano: che cosa accadrà una volta pulito tutto il Comune? Occorre assolutamente la collaborazione dei cittadini, oltre alla messa in campo di misure di controllo ed ordinanze volte ad incutere timore in coloro che senza un briciolo di rispetto per il posto in cui vivono inquinano le strade, i ciglioni, le campagne ed i burroni. Diciamo subito che la bonifica comporterà dei costi straordinari, che si aggiungeranno a quelli già di per sé salati della raccolta differenziata porta a porta. Dagli uffici continuano a ripetere che meno rifiuti prodotti significa meno tasse. Ma ciò non può bastare: l’assessore al ramo Fabio Passaretti deve assolutamente escogitare un piano che nel giro di tre anni conduca ad una riduzione dei rifiuti prodotti e porti alla sensibilizzazione dei cittadini sugli abbandoni selvaggi.

michele sorvillo

domenica 19 febbraio 2012

Episcopio in dirittura d'arrivo



Arriverà il Rotary Club all’Episcopio (e a Palazzo Petrucci) prossimamente per una visita d’eccezione, ma restano ancora chiusi i battenti della meravigliosa basilica paleocristiana, oramai pronta per essere aperta, ma solo prima degli ultimi necessari interventi. E questo lo sa bene il sindaco Luigi de Risi che manderà i Vigili per risolvere la strana questione delle acque bianche. Oggetto di un grosso finanziamento pubblico, dopo cinque lunghi anni sembra finito il lavoro della Modugno costruzioni.
Ma ancora insistono le barriere. Come mai? Tanto per cominciare si attendono i banchi di legno per la chiesa, quindi la Curia e l’amministrazione si stanno impegnando per una cerimonia d’inaugurazione la cui data però sfugge ancora. Marzo, aprile, maggio, non si sa bene. Così dopo un sopralluogo si capisce subito che di cose da fare ce ne sono ancora parecchie.
Asfaltata la strada che dalla piazza conduce alla Basilica, a questo punto è improrogabile un intervento per far cessare lo scorrere delle acque bianche che allagano parte della strada appena messa a nuovo. Assieme a questo occorre fare ampia pulizia ai margini, togliendo rovi ed erbacce. Infine, pensare seriamente a come pubblicizzare l’apertura al pubblico sui canali mediatici più importanti.
Sito internet, brochure, chi se ne occuperà visto che non funziona la Pro-Loco? Bisogna accorciarsi le maniche e lavorare bene per trasformare Ventaroli in meta di studi e di ricerche, visite guidate e luogo di eventi capace di risvegliare turismo di nicchia (unita ad altre mete architettoniche del Comune), avendo di fatto tutte le carte in regola per potervi aspirare.
La Basilica di Santa Maria in foro Claudio, affonda le sue radici nel VI secolo dopo Cristo. I lavori, cominciati a seguito dell’arrivo di fondi Por nel duemilasei, pari a un milione e trecentomila euro circa, si sono interrotti diverse volte.
Ricco di caratteristici affreschi risalenti alla prima metà dell'XI sec, con interventi in varie epoche storiche, l’ultimo dei quali nel dopoguerra, l’Episcopio si rivelerà una volta aperto al pubblico, con adeguata pubblicità, un luogo ideale per visite turistiche, eventi culturali, concerti. Possibile che vi si possa ritornare a celebrare i sacramenti e le messe domenicali.



Michele Sorvillo

martedì 14 febbraio 2012

Rosa Shocking

Stamattina su vari mezzi d'informazione e blog, più o meno addomesticati, è comparso il comunicato stampa dell'assessore provinciale Rosa di Maio. Nel comunicato informava delle sue dimissioni da assessore provinciale nelle mani del partito. Questa prassi consolidata nella prima repubblica si ripete ancora oggi anche se meno frequentemente. Non sono vere dimissioni ma minacce velate alla controparte, in questo caso al presidente dell' amministrazione provinciale. Questa tecnica ricattatoria, al limite del codice penale se messa in atto da un privato, è consentita alla politica più retriva. In questo modo si cerca di regolare i conti o le spartizioni, a volte velatamente, a volte apertamente, come in questo caso.

Tutti sanno che all'origine dello scontro ci sono le nomine ai vertici della sanità casertana per le quali non è stato accontentato il presidente della provincia Zinzi. Per lui come per tutti i politici di professione, mettere dei propri referenti ai vertici delle aziende sanitarie e degli ospedali è di vitale importanza per la loro attività politica. Evidentemente quei posti garantiscono risorse di ogni genere per i politici che le decidono.

Non si tratta di appalti o posti pubblici per i quali facilmenti si raggiunge l'accordo sulla spartizione, ma di poltrone uniche dal potere immenso. Ufficialmente, questi posti sono slegati dalla politica, poi, chissà per quale motivo, da questi scaturiscono crisi a tutti i livelli.

L’ assessore Di Maio suo malgrado è finita e forse sarà travolta in un gioco più grande di lei. Sembra chiaro, e forse tra le righe del comunicato lo ha ammesso, che non è una sua iniziativa, ma che è costretta da poteri superiori. La sua mancata ribellione al diktat non può essere giudicata come scarsa personalità, ma solo effetto della legge attuale.
Per questa legge l'assessore è un nominato da qualcuno e pertanto solo a lui deve rispondere, e non all'elettorato. Le storture del sistema nei momenti di crisi come questo sono evidenti e queste situazioni quasi imbarazzanti. Da domani l'assessore continuerà ad esercitare le sue funzioni tranne la principale: deliberare in giunta. Inutile precisare che senza l'indirizzo deliberativo della giunta l'attività è ferma, ma ai politici non importa. Per loro queste sono le attività indispensabili da svolgere, anche se inutili in un ente inutile che necessaramente dovrebbe essere abolito.

Certamente i politici troveranno qualche scappatoia per conservare questo contenitore di poteri e privilegi dove continuare a passare le loro giornate tra giochetti e trabocchetti a spese dei cittadini. E la nostra Rosa comunale? Purtroppo diventerà ogni giorno più shocking in viso.


unochesa











giovedì 15 dicembre 2011

Succede a Gomorra


Carinola. Auditorium, una ditta vicina al clan dei casalesi tenta, per due volte, di mettere le mani sui lavori. Il calcestruzzo del clan casertano prova ad infilarsi nel Comune. Ma la cosa strana è che fu la stessa Stazione unica appaltante ad aggiudicare i lavori nel 2009 dopo l’arrivo di un finanziamento regionale per il completamento dei lavori di adeguamento statico e funzionale di un edificio comunale per attività culturali. Parliamo dell’Auditorum in via Platani, costretto a restare all’ombra della decadenza per tutto quanto avviene negli uffici amministrativi e nei tribunali. Siamo nel 2009, amministrazione Mannillo, quando giunge dalla Regione un finanziamento di un milione e seicento mila euro destinato al rifacimento funzionale dell’ex carcere mandamentale. La gara sarà aggiudicata in Provincia, presso la Stazione unica appaltante, dopo l’adesione al nuovo ufficio della legalità. Raffaele Pezzella arriva primo. Passano un paio di anni e la Prefettura dopo alcuni accertamenti, si accorge che la ditta Pezzella ha qualcosa che non va sul suo curriculum penale.
Così scatta l’interdittiva antimafia, giunge il decreto all’Ufficio Tecnico. La patata bollente passò allora in mano ai commissari straordinari, precisamente finì sulla scrivania dell’allora responsabile Utc, Antonio Lombardo, il quale però senza indugi revocò la gara con un procedimento di annullamento. Tuttavia la ditta Pezzella non si arrende - dopo l’emissione di un’ interdittiva antimafia della Prefettura e la conseguente revoca dei lavori - decide di trascinare il ricorso davanti al Tar della Campania. Ma anche qui gli va male. Infatti, il nove dicembre scorso, è stata emessa la sentenza, nella quale si legge come “La società ricorrente (dunque la ditta Pezzella ndr) denuncia innanzitutto carenza di motivazione del decreto di revoca e della presupposta misura interdittiva. Il motivo è infondato”, assicurano i giudici del Tar. Infatti, “Vale premettere – si legge ancora nella sentenza -che il Pezzella è stato già destinatario di informative prefettizie (n. prot. n. 531/12b.16/ant/area 1^ del 20 marzo 2008 e prot. n. 531/12b.16/ant/area 1^ del 20 marzo 2008), nelle quali il giudizio di sussistenza di pericolo di condizionamento da parte della criminalità organizzata viene basato dal Prefetto di Caserta sul coinvolgimento dello stesso in un procedimento penale diretto contro esponenti del clan Farina”.

E ancora più avanti si legge come “L’attuale giudizio di pericolosità mafiosa, oltre a riprendere gli elementi già scrutinati in sede giurisdizionali, prende le mosse dalla nota dei Carabinieri di Caserta del 25 settembre 2010 che evidenzia un ulteriore episodio (oggetto di procedimento penale sfociato in un’ordinanza di custodia carceraria) in cui il Pezzella è accusato di aver pagato un’ulteriore tangente agli esponenti del medesimo clan, nell’ambito dell’esecuzione di lavori in sub-appalto nel Comune di Santa Maria a Vico. Tale episodio è stato ripreso nella relazione stilata in data 16 febbraio 2011 dal Nucleo Investigativo Interforze della Provincia di Caserta, istituito presso la locale Stazione Unica Appaltante, unitamente alla circostanza che il Pezzella è stato incriminato e sottoposto alla misura custodiale (ordinanza n. 53 del 21.1.2011 del G.i.p. presso il Tribunale di Napoli) per una serie di false fatturazioni in favore della società Beton Campania s.r.l., produttrice di calcestruzzo”.
MicSor

mercoledì 14 dicembre 2011

Fetida acqua stagnante

L'immobilismo dell'amministrazione non è cosa nuova, ma al di là dei soliti giudizi politici e non, ciò che mi infastidisce è la strafottenza di alcuni assessori rispetto alle responsabilità che hanno verso i propri cittadini. Gli assessori scelti e voluti da Grimaldi nulla stanno proponendo, nulla stanno facendo. Le giunte sono quasi ridotte a mere formalità. Gli specifici rami gestionali sono ormai secchi ancor prima di dare qualche bocciolo. Fallimentare la scelta di Passaretti, che si è semplicemente limitato a vedere i boschi bruciare e a piazzare qualche cestino. Politiche sociali inesistenti, idee nuove relative all'urbanistica: zero. Cultura uccisa. E forse chi più provoca delusione e fastidio è proprio l'assessore alla cultura Antonio Giorgio che, per volere di Grimaldi, ricopre un ruolo che non sa assolutamente ricoprire.
Si dice, che Grimaldi abbia volutamente scelto questa poltrona per Giorgio proprio per mostrare la sua incapacità e bruciarlo per sempre. Un gioco che, se vero, sicuramente non regala nulla di buono ad una comunità che nella cultura potrebbe ritrovare molte risorse. Purtroppo, Giorgio, tronfio di strafottenza, preferisce fare il fantasma anziché smentire la sua incapacità amministrativa.
Giorgio non ha mai partecipato ad una giunta, non ha mai proposto un piccolissimo progetto, non ha mai espresso una piccola idea. Buio assoluto. L'assessore alla cultura, diversamente da un giovane amministratore come Passaretti, ha una lunga esperienza politica che dovrebbe suggerirgli di fare un passo indietro per evitare ulteriori delusioni da parte di chi lo ha votato.

Poi, non si esclude che l'assessore in questione sia così preso a dare una mano a chi gli ha espresso fiducia che proprio non conviene mollare. Supposizioni, nulla di più, che non possono distrarci dal vuoto che l'assessore sta offrendo con il suo irresponsabile modo di "non" fare. L' assessore alla cultura dovrebbe rendersi conto che comportandosi così non fa del bene a nessuno. Non fa del bene alla comunità e neppure a se stesso in quanto uomo politico, quindi uomo pubblico con precisi doveri. Non ha mai presieduto un evento culturale, non conosce, se non per sentito dire, le associazioni presenti sul territorio e non ha mai chiesto aiuto e non ha mai dato aiuto.
Questo l'errore più grande, non allungare la mano verso i giovani e meno giovani che potrebbero proporre, consigliare, costruire in nome della cultura sotto il coordinamento dell'assessorato al ramo. Ma dall'assessore nessun segnale. A questo punto, non si comprende il motivo per cui non lasci la sedia e perchè il sindaco non dia una bella strigliata all'assesore Giorgio che, forse, sta assecondando i piani di Grimaldi. L'unico vero responsabile di questo nulla.

Facocerointellettuale

martedì 29 novembre 2011

A.A.A. PUC cercasi...

Chi sta lavorando così alacremente sul Puc (Piano Urbanistico Comunale) che non trova nemmeno il tempo di parlarne e di dirlo in giro? GiGGi? L’Ingegnere Martullo? Chissà! Eppure nel programma di M’Impegno il Comune ( con tutti i filistei ) si parlava molto chiaro: approvazione del Puc entro il 2011. Cazzarola, ma allora l’hanno già approvato e nessuno se ne è accorto?
Siamo seri. Sui giornali il sindaco dice che si è in dirittura d’arrivo, in realtà le riunioni di maggioranza si sono interrotte a luglio. Qualcuno può rispondere che cinque o sei incontri sono bastati; benissimo, ma allora che cosa si sta aspettando?
In gioco c’è tantissimo. Per prima cosa la trasformazione del territorio a lungo termine e tutto questo passa per il recupero e la tutela degli spazi architettonici, la salvaguardia della natura, quindi dell’ambiente e della difesa del suolo dai rischi derivanti da calamità naturali.
Altro discorso per l’articolazione delle reti infrastrutturali e dei sistemi di mobilità. Infine, ma non in ordine d’importanza, l’individuazione delle aree di edificazione- urbane ed extraurbane - aree artigianali, commerciali e industriali. In tempi come questi un Puc che ascolta l’Europa, quindi che si predispone all’arrivo di investimenti e finanziamenti, sarebbe una porta aperta allo sviluppo del lavoro nel Comune o almeno che permetta di programmare ed avviare attività che nel giro di pochi anni possano trasformarsi in lavori veri e propri.
Intanto, tutto questo silenzio, ci spaventa. Che cosa state combinando? Sindaco, allora, che ne è del Nostro Puc? Dov’è nascosto? Giggi trovalo e fallo vedere a tutti!
E adesso, però, se siamo ancora in tempo vorremo lanciare un’idea. Avviare un censimento degli edifici e dei capannoni sfitti ed abbandonati in tutto il Comune. Per fare cosa? Mercati dei piccoli produttori che lavorano in bio, spazi per fiere-mercati coperti in caso di pioggia, eventi, teatri, cinema, ovviamente traendo fondi regionali ed europei. E’ vero Giggi che sei stato Bruxelles? Raccontaci qualcosa…


Penni Vendolo

lunedì 31 ottobre 2011

Malcontento generale

Il malcontento impera da nord a sud in quasi tutte le classi sociali, che si vedono tartassate da ogni lato. I diritti dei lavoratori e dei cittadini si fanno sempre più aleatori fino a scomparire del tutto. La società italiana sembra andare verso una nuova forma di schiavismo dove la casta la fa da padrone e i cittadini sono gli schiavi che subiscono ogni sorta di soprusi, che vengono venduti e rivenduti finché servono. Abbandonati a se stessi quando non servono più.
Il malessere che serpeggia in tutta la Nazione suscita scioperi, manifestazioni, proteste più o meno violente contro i governanti, ma anche contro certi amministratori che non hanno considerazione dei problemi reali dei cittadini. E allora la distanza tra le due parti si fa sempre più grande, incolmabile, e la possibilità di intendimento sempre più difficile.

I cittadini carinolesi, dopo la batosta della bolletta dell’acqua, si sentono ancora una volta traditi, abusati, approfittati e protestano come possono nelle piazze, nelle strade, nei bar, nei negozi. I vaffa… e ri pozzun’accire volano in sordina, ma anche ad alta voce perché qualcuno non ha la minima paura di sbraitare contro gli amministratori e l’Equitalia che pescano continuamente e pesantemente nelle tasche dei carinolesi, senza regole e senza tener conto di nulla.

Qualcuno, più ingegnoso o più furbo, si diverte a scrivere volantini e li lascia dove può, invitando la gente a svegliarsi, a protestare, facendo anche capire che non è vero che non ci siano soldi nelle casse comunali, ma che questa amministrazione avrebbe ereditato dalla precedente un milione e trecentomila euro. Sarà vero?

Se sia vero o no, a noi poveri cristi non è dato di saperlo perché la politica carinolese, come quella nazionale, naviga sotto sotto, in acque scure. Una cosa però è senz’altro vera: che i cittadini non sono soddisfatti né dell’operato di quest’ amministrazione né della poca considerazione che essa ha per loro. E' un'amministrazione senza infamia e senza lode, che se non ci fosse affatto sarebbe la stessa cosa.

Il baratro tra l'istituzione Comune e i cittadini si fa dunque sempre più profondo. Ci sarà mai qualcuno che riuscirà a colmarlo?.... possibilmente, non di monnezza.

Sisalvichipuò!

sabato 29 ottobre 2011

Teano si, Teano no....

La maggioranza respinge la mozione Pdl sul ritiro della delibera d’indirizzo, che ha partorito la Convenzione sulla Polizia Municipale con la città di Teano, con soli sette voti a favore dell’irricevibilità della mozione stessa, così come proposto dal sindaco Luigi de Risi.
Ma in aula scoppiano scintille, Antonio Russo si assenta dall’aula al momento del voto, Antimo Marrese si astiene, e pochi minuti prima il vicesindaco Luigi Verrengia, con un intervento niente affatto sibillino, apre ad una ridiscussione interna della questione Convenzione. Piovono tanti “se” e parecchi “ma”; la maggioranza scricchiola palesemente in Consiglio comunale.
La tensione sale. Ma andiamo con calma. Tutto comincia dalla lettura di un documento in cui il sindaco ha spiegato come la delibera non si possa revocare in quanto “ è un atto di indirizzo, quindi non si è sostanziato in effetti concreti” e ancora che la “delibera non ha generato nulla”. Dunque “la revoca è irricevibile”.
Fin qui tutto bene, ma le grane per Luigi de Risi vengono dalla sua stessa maggioranza. Antonio Russo, con un intervento pacatissimo quanto duro, dice in poche parole che “il percorso va rivisto, questa soluzione non è praticabile sia per motivi tecnici che politici”, quindi apre dubbi sulla legittimità stessa della Convenzione fatta attraverso la normativa dell’Unione dei Comuni: “Ma Carinola e Teano non sono nella stessa unione”, annuncia secco l’ex assessore ai lavori pubblici. Insomma, Antonio Russo, senza giri di parole, avverte il sindaco che sulla Convenzione non intende seguirlo. E a lui fa eco Antimo Marrese, quindi il vicesindaco Luigi Verrengia che nel tentativo di mediare si lascia sfuggire - forse volutamente - troppi se e tantissimi forse sulla futura approvazione della Convenzione.
Il messaggio è chiaro. Dalla minoranza poi nulla di buono. Pasquale Galdieri, con dati alla mano, mette in difficoltà il sindaco sul rapporto costi benefici di questa scelta di fondersi con la Polizia Municipale di Teano, invocando alla fine una proroga del comandante Mario Tuozzi. Sulla votazione poi il capogruppo Pdl Franco Giacca abbandona l’aula prima che tutti avessero alzato la mano, probabilmente provato dall’impossibilità di replicare, ma forse ancora di più dalle parole del sindaco, che a proposito della mozione dice che “è scritta male”.
Prova a metterci una toppa il capogruppo Impegno in Comune Rosa di Maio, ma ormai la frittata è fatta. L’assessore provinciale, unica voce per ribattere a tutti – interni ed esterni – e a tutto, ripara sull’attacco dell’Unione dei Comuni, in quanto non sarebbe vincolante, quindi parla di una “Convenzione temporanea”. Infine però sui pareri del responsabile Comando Vigili , spiega che pur avendo “grande rispetto per il Comandante, è un parere non necessario, in quanto non vincolante”. E Mario Tuozzi, seduto in platea, arriccia il naso.

giovedì 20 ottobre 2011

Incompetenti o strafottenti?

Sono in arrivo le cartelle esattoriali relative al consumo di acqua delle famiglie carinolesi. In arrivo perchè non ancora tutti l'hanno ricevuta. Quando la consegna sarà completata gli uffici comunali saranno pieni di cittadini giustamente infuriati. Giustamente perchè la cartella riporta il riferimento al consumo di acqua dell'anno 2009 mentre sembra sia riferita anche ad altri due anni.
Bisogna procedere con i “se” ed i “sembra”, perchè anche da una lettura attenta non si evince che l'importo non sia relativo solo all'anno 2009. Ovviamente gonfiando la cifra relativa all'acqua potabile si gonfia anche l'importo relativo alla voce acque reflue ed a quella relativa alla depurazione. La cifra che ne esce, per chi non ha fatto attenzione al consumo, è logicamente esorbitante. Non essendovi il dettaglio delle somme, sono giustificate anche le lamentele in quanto si pensa al consumo di un solo anno.

Sorvolando sul perchè a Carinola l'acqua debba essere pagate tre volte, se non quattro, comprendendo anche la tangente da versare al consorzio di bonifica di Caserta; sorvolando sul fatto che non esistono i depuratori e si paga la depurazione; sorvolando sul perchè si faccia pagare una tassa aggiuntiva sulle acque reflue quando è pacifico che la maggior parte dell' acqua è usata per servizi domestici e quindi defluisce, quello che è ancora più incomprensibile è il perchè venga stilata una cartella in modo così confusionario. Per mancanza di tempo? Per mancanza di personale? Le tesi, come al solito, sono disparate ma le più accorate sono o l'incompetenza o il dispregio dei cittadini trattati da sudditi. Non si sa quale tesi sia la più accreditata, nell’uno o nell'altro caso, per i responsabili non cambia nulla. non è prevista alcuna sanzione per chi materialmente ha compilato quelle cartelle, non è prevista alcuna punizione per i politici che dovrebbero controllare l'operato dei dipendenti.

Quando si parla di casta intoccabile non ci si illuda che siano solo i parlamentari o i magistrati: è molto più ampia. Unica soddisfazione, per chi se la può permettere, portare negli uffici comunali una vivace protesta, senza esagerare, altrimenti si viene messi alla porta. Tutto questo nell'indifferenza di gran parte della cittadinanza carinolese, non per mancanza di coraggio, ma semplicemente perchè loro il problema acqua non lo hanno. Come mai? vi chiederete. Semplicissimo: non hanno il contatore e quindi non ricevono nessuna cartella, la loro acqua lasciano che la paghino gli altri.

Ercolino

I conti non tornano

Ancora un pezzo dalla Gazzetta di Caserta per tenere informati i nostri lettori sugli ultimi sviluppi della complicata situazione tra il Comune di Carinola e la Esogest che sembra non trovi la strada verso una conciliazione tra le parti, con conseguente disagio della cittadinanza.

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Carinola. Altro incontro con Luca Sorbo, ma nulla di fatto. I rapporti non migliorano, ma più che altro i conti non tornano. “ Loro hanno delle cifre, noi delle altre. Vedremo come andrà a finire” spiega l’assessore alla finanze Tonino Pagano, impegnato in queste ore anche con il bilancio consuntivo da portare al prossimo consiglio comunale. Ma intanto il braccio di ferro con Esogest prende le movenze di una noiosa telenovela: lunedì mattina scontro sulle cifre, l’assessore Pagano lancia la sfida di rescindere il contratto e di riscriverlo. Luca Sorbo non accetta.
A complicare i rapporti le difficoltà di pagamento dell’Ente alla società, i controlli sui servizi, la delicata faccenda Selleccola, sulla quale si è andati a finire in Tribunale. “C’è un loro ricorso, dopo che l’amministrazione si è opposta alla loro citazione in giudizio. In ballo ci sono trecentomila euro che loro chiedono per la bonifica, ma non esiste che l’Ente sborserà questa spropositata cifra” Insomma, lo scontro, come spesso accade nelle pubbliche amministrazioni, finisce sul terreno finanziario, terreno però che sembra minato per la Esogest, che ha incontrato sul suo cammino un assessore alla finanze disposto a tutto pur di assicurare risparmi per l’Ente, determinato a cancellare la parola sprechi dal vocabolario dell’amministrazione. Dal piano finanziario a quello pratico. Ieri mattina si annuncia uno stato di agitazione dei dipendenti per il mancato pagamento delle buste paga. In pomeriggio si riesce a mediare, ma la frazione Casanova alle diciotto del pomeriggio sembra una piattaforma per discariche di indifferenziato. A complicare le cose i cani randagi, attirati, sebbene sia secco indifferenziato, da odore di cibo. Le strade sono sporchissime, i cittadini protestano. Infine conto alla rovescia per l’arrivo degli ultimi dati sulla raccolta differenziata, dopo i buoni risultati per la plastica del mese scorso, e la percentuale in generale attestatasi sul 50%. Imperativo chiudere per il trentuno dicembre con una percentuale superiore al 51%, pena una sanzione aggiunta della Provincia, la quale si prepara a gestire con la GISEC, il ciclo integrato dei rifiuti in Terra di Lavoro.
Le associazioni ambientaliste sollecitano l’assessore all’ecologia Fabio Passaretti a promuovere prima di fine anno almeno un convegno per sensibilizzare sulle tematiche della differenziata.
Dal giovane assessore apertura e disponibilità a collaborare.

Dalla Gazzetta di Caserta

venerdì 14 ottobre 2011

Mediocri o incompetenti?

Molte volte la mediocrità e l'incompetenza si mescolano senza riuscire a distinguere l'una dall'altra. L'attuale amministrazione di Carinola è proprio uno di questi casi, non si comprende se il suo immobilismo è dovuto a scarsa preparazione o ad incompetenza.
Uno degli ultimi atti approvati fa propendere il giudizio più verso l'incompetenza che verso la mediocrità.
La vicenda del responsabile dell'ufficio tecnico comunale sa tanto di farsa napoletana. Viene da ridere nel ricordarla anche se a tanti che aspettano una licenza o un' autorizzazione viene da piangere.
Sembra che a Carinola non sapessero che in caso di parità di punteggio prevale il più giovane e non, come una volta, il più anziano. Loro sono fermi ai tempi di Totò quando l'anzianità faceva grado. A causa di questa loro lacuna, un concorso semplicissimo per titoli si è trasformato in una tragedia. Nomine, revoche, incarichi e re-incarichi.
In tutta la vicenda non bisogna dimenticare i due tecnici effettivi del Comune colpiti da forti scariche di diarrea nel leggere la loro nomina a responsabili dell'UTC. Che si trattasse di un concorso semplicissimo non vi sono dubbi visto che pochi mesi fa uno analogo era stato indetto ed espletato dai commissari prefettizi. Il vincitore individuato fra una rosa di dieci candidati fu nominato e prese servizio senza alcun ricorso. Invece il concorso indetto dalla giunta, attualmente in carica, è finito davanti al Tar Campania che ha sentenziato per adesso la sospensiva.
Senza essere dei fini giuristi, si comprende dal significato letterale del termine che bisogna sospendere tutto in attesa della sentenza definitiva. Non si comprende perchè si è voluto attentare alla salute dei due tecnici comunali, ancora ammalati, e forse anche a quella di chi dovrebbe essere il futuro responsabile dell'UTC carinolese.
La nomina dell'arch. Fiorillo sembra alquanto affrettata, ispirata da cattivi consiglieri. Nessuno ha considerato che il Tar potrebbe anche confermare la prima nomina e pertanto tutti gli atti firmati dal Fiorillo sarebbero illegittimi.
Sono valutazioni che amministratori capaci farebbero, ignorando i " bravissimi " assegnati loro da avvocati servili, specializzati solo in incidenti automobilistici.
Se il neo dirigente tecnico prenderà in considerazione il rischio di annullamento dei suoi atti, facilmente finirà a letto con la stessa malattia dei tecnici Veneziano e Gagliardi. Se succedesse una iattura simile o che si tirasse solo a campare in attesa della sentenza, avremo la quasi certezza che non si tratta solo di mediocrità.

Luther

domenica 9 ottobre 2011

Carinola: servizi dovuti

Carinola. Servizi, debiti e differenziata, faccia a faccia giovedì mattina fra Luca Sorbo, responsabile della società Esogest e l’assessore alle finanze Tonino Pagano. Tutto questo sotto gli occhi del caposettore Maria de Cristofaro, durante un incontro programmato per fare il punto della situazione sull’erogazione dei servizi previsti nel contratto (in scadenza a dicembre 2012), tema caldo questo a cui si contrappongono le ripetute sollecitazioni della direzione Esogest, che cerca di ottenere una pianificazione finanziaria di rientro dei debiti accumulati negli ultimi cinque anni.
In effetti la società dei fratelli Sorbo, arriva in Comune con ordinanza a firma dell’ex sindaco Pasquale di Biasio, costretto, dopo mesi di emergenza, ad attivare la raccolta differenziata nel 2008: da allora la società si è aggiudicata due gare d’appalto gestendo di fatto il ciclo dei rifiuti sul comune. Partecipa quindi, durante la gestione Mannillo, alla bonifica di Selleccola - nodo cruciale e polemico dal punto di vista finanziario fra la società e l’amministrazione - e ad altre operazioni di pulizia extra contrattuali - accumulando nel corso dei mesi debiti con l’Ente.

Ma di questo se ne riparlerà giovedì prossimo, quando ci sarà anche l’assessore al ramo Fabio Passaretti. Intanto la discussione sull’erogazione dei servizi sembra giunta ad una sorta di tregua, dopo la brutta lettera arrivata ad inizio settembre, la quale per ora ha avuto come unico disagio quello di affidare lo smaltimento dell’umido a costi maggiori ad un’altra società. Ma qualcosa sembra muoversi.
La Esogest, si sta occupando – ovviamente senza costi aggiuntivi - di pulire le caditoie comunali, così come previsto del contratto, partendo da Nocelleto, frazione soggetta all’allagamento di diverse strade, sia per insufficienza dei sistemi di drenaggio, ma pure perché la rete fognaria è da anni ostruita. Da Nocelleto si passerà alle altre frazioni, per cercare di rimediare alla mancata pulizia delle fogne, servizio lontano da almeno venti anni.
Altro servizio che potrebbe attivarsi con una certa continuità è quello del lavaggio strade con apposito mezzo. Un servizio latitante questo, mai visto in cinque anni.
Delicata infine la questione finanziaria: l’Esogest annuncia un calcolo dei debiti che sfiora il milione e centomila euro, secondo l’assessore alle finanze la situazione deficitaria dell’Ente non supera i settecentomila euro. Una bella forbice fra i due calcoli.


Dalla Gazzetta di Caserta