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mercoledì 14 dicembre 2011

Fetida acqua stagnante

L'immobilismo dell'amministrazione non è cosa nuova, ma al di là dei soliti giudizi politici e non, ciò che mi infastidisce è la strafottenza di alcuni assessori rispetto alle responsabilità che hanno verso i propri cittadini. Gli assessori scelti e voluti da Grimaldi nulla stanno proponendo, nulla stanno facendo. Le giunte sono quasi ridotte a mere formalità. Gli specifici rami gestionali sono ormai secchi ancor prima di dare qualche bocciolo. Fallimentare la scelta di Passaretti, che si è semplicemente limitato a vedere i boschi bruciare e a piazzare qualche cestino. Politiche sociali inesistenti, idee nuove relative all'urbanistica: zero. Cultura uccisa. E forse chi più provoca delusione e fastidio è proprio l'assessore alla cultura Antonio Giorgio che, per volere di Grimaldi, ricopre un ruolo che non sa assolutamente ricoprire.
Si dice, che Grimaldi abbia volutamente scelto questa poltrona per Giorgio proprio per mostrare la sua incapacità e bruciarlo per sempre. Un gioco che, se vero, sicuramente non regala nulla di buono ad una comunità che nella cultura potrebbe ritrovare molte risorse. Purtroppo, Giorgio, tronfio di strafottenza, preferisce fare il fantasma anziché smentire la sua incapacità amministrativa.
Giorgio non ha mai partecipato ad una giunta, non ha mai proposto un piccolissimo progetto, non ha mai espresso una piccola idea. Buio assoluto. L'assessore alla cultura, diversamente da un giovane amministratore come Passaretti, ha una lunga esperienza politica che dovrebbe suggerirgli di fare un passo indietro per evitare ulteriori delusioni da parte di chi lo ha votato.

Poi, non si esclude che l'assessore in questione sia così preso a dare una mano a chi gli ha espresso fiducia che proprio non conviene mollare. Supposizioni, nulla di più, che non possono distrarci dal vuoto che l'assessore sta offrendo con il suo irresponsabile modo di "non" fare. L' assessore alla cultura dovrebbe rendersi conto che comportandosi così non fa del bene a nessuno. Non fa del bene alla comunità e neppure a se stesso in quanto uomo politico, quindi uomo pubblico con precisi doveri. Non ha mai presieduto un evento culturale, non conosce, se non per sentito dire, le associazioni presenti sul territorio e non ha mai chiesto aiuto e non ha mai dato aiuto.
Questo l'errore più grande, non allungare la mano verso i giovani e meno giovani che potrebbero proporre, consigliare, costruire in nome della cultura sotto il coordinamento dell'assessorato al ramo. Ma dall'assessore nessun segnale. A questo punto, non si comprende il motivo per cui non lasci la sedia e perchè il sindaco non dia una bella strigliata all'assesore Giorgio che, forse, sta assecondando i piani di Grimaldi. L'unico vero responsabile di questo nulla.

Facocerointellettuale

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