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sabato 17 dicembre 2011

I professionisti della legalità



Dante e la bolgia degli ipocriti
Un fatto di cronaca di questi giorni mi ha colpito profondamente. L'arresto del sindaco di Marsala che da sempre si dichiarava antimafia ed invece è sospettato di farne parte organicamente.  Mi sono ricordato del grande giornalista e scrittore siciliano Leonardo Sciascia. Questi scrisse un articolo, rimasto memorabile, sui professionisti dell'antimafia. Sosteneva con prove inoppugnabili che il dichiararsi antimafia si fosse trasformato in un mezzo di potere. A tal proposito citava nomi di giudici che avevano avuto avanzamenti di carriera, rispetto ad altri più meritevoli, solo perchè dichiaratisi antimafia. Dopo tanti anni ho l'impressione che non siano avvenuti tanti cambiamenti. Allora avevamo i professionisti dell'antimafia, oggi quelli della legalità. Magistrati, poliziotti, preti, avvocati, politici,  personaggi in cerca di notorietà, girano in lungo ed in largo inneggiando alla legalità. Questo fatuo inneggiare a qualcosa di ovvio è sempre tenuto sugli altari da certa stampa servile e prona a qualunque rappresentante del potere. 
Anche a Carinola si sono tenuti  diversi convegni sulla legalità con la sfilata dei soliti noti. Quasi sempre si servono di ragazzotti inesperti o addirittura di bambini come platea ai loro dicorsi inneggiando alla legalità. Oggi come tanti anni fa, meditando attentamente su questi convegni, si conviene sulla loro scarsa utilità per la comunità, ma che apportano piccoli o grandi vantaggi per i predicatori del momento. Una considerazione su tutte: la legalità è uguale per tutti, non l'illegalità. Questa non è la stessa per tutti i territori, non si può paragonare l'illegalità esistente a Carinola con quella dell'Agro aversano o di Scampìa. Perciò se si volesse essere costruttivi in ogni territorio si dovrebbero metere in risalto le illegalità esistenti, chi sono i responsabili, chi dovrebbe combatterle e le modalità per eliminarle. Restando a Carinola, quali sono le illegalità più diffuse? Incendi boschivi, parcheggio selvaggio, furti, smaltimento irregolare dei rifiuti e loro dispersione dell'ambiente, oltre alla sospetta regolarità dei pochi appalti pubblici. 
Monitorare precisamente tutte le ilegalità ed eliminarle non sarebbe un lavoro tanto gravoso. Se si discutesse dei problemi della comunità e si proponessero soluzioni adeguate allora sì che si che farebbe un buon servizio. Ci sarebbe solo un piccolo problema - nella discussione si potrebbe dover arrivare a parlare di rsponsabili - e questo a Carinola, come in tutta Italia non si può fare. A chi può conviene quindi discutere astrattamente di legalità senza mai entrare in problematiche pratiche.  Molti di questi predicatori  potrebbero risolvere tante criticità  con un minimo di impegno, ma per loro c'è più convenienza ad impegnarsi nei convegni. Loro parlano, i politici si mettono in mostra, i giornalisti scrivono, i ragazzi applaudono e l'illegalità prospera.

 Movimento anti illegalità

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