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lunedì 8 febbraio 2016

Carinola senza futuro

Da qualche mese si discute di città futura, di rilancio del comune, di innesto di forze fresche e di associazioni progressiste che dovrebbero rilanciare il comune di Carinola. Ottimi propositi, corredati da ottime frasi ad effetto, pronunciate però da persone inaridite dagli anni e da un vecchio modo di operare. Questi discorsi sono fatti da una oligarchia vecchia di decenni logorata da dibattiti al solo fine del desiderio di potere e la legislatura trascorsa ne è un esempio lampante. I nomi sono quelli di sempre, De Risi, Russo, Di Biasio, Marrese, Di Maio, affiancati da qualche accolito di secondo ordine. Già hanno iniziato a riunirsi, anche tramite interposte persone ed appena finita la barzelletta della proposta di lista unica si disporranno in due liste contrapposte. La lista unica è inattuabile perché l’obiettivo di ognuno di loro è ricoprire la carica di sindaco e, purtroppo o per fortuna, c’è un solo posto disponibile. Se fosse possibile come con le vecchie normative di ruotare, facilmente avrebbero raggiunto l‘accordo sulla lista unica. Fare il sindaco a Carinola per loro non è difficile in quanto gli interventi da realizzare sono gli stessi da trent’anni a questa parte. Portare avanti l’inutile piano regolatore e come da trenta anni distribuire compensi al sempiterno ing. Di Santa Croce, a geologi , agronomi, tecnici ed amministrativi vari. Elargire contributi ai tantissimi poveri di Nocelleto senza verificarne l’isee, incarichi a tutti gli avvocati dei dintorni e se capita qualche incarico tecnico per qualche lavoretto finanziato dalla regione, oltre a pagare regolarmente la Sacom e l’impresa di raccolta rifiuti. Per i fondi non ci sono problemi, si attinge dai proventi delle tasse più alte d’Europa decurtate dalla percentuale per qualche società esterna individuata dal sindaco. Volendo si può anche assumere qualche tecnico amico o anche qualche nuovo impiegato comunale, purché abbia la residenza fuori comune in modo tale da evitar litigi. Atti già visti e ripetuti negli anni che non danno alcuna difficoltà nel ripeterli a nessuno di questi personaggi vecchi del mestiere. A fianco di queste osservazioni che possono sembrare critiche ma sono la realtà, bisogna anche esprimere alcune considerazioni in difesa dei dinosauri carinolesi. Sono gli unici che si interessano giornalmente, anche se a modo loro, della cosa pubblica che bene o male ha bisogno di essere guidata. L’assenza di partecipazione delle masse popolari e dei giovani in particolare, ha comportato la vita eterna dei soliti noti con nessi e connessi. Purtroppo tranne qualche timido tentativo nel periodo elettorale non c’è interesse per la vita politica del comune da parte dei giovani. Azione che deve essere giornaliera e che comporta anche sacrificio personale ed a volte economico. La mancata progettualità, la mancanza di sogni dei giovani si manifesta anche nella situazione di questo blog aperto per esprimere le loro idee che evidentemente mancano. Difficile raccogliere frutti senza aver seminato in concorrenza con agricoltori che lavorano giorno e notte come Russo, Marrese , Dimaio e Dibiasio. La mancanza di partecipazione dei giovani e delle loro idee certamente moderne condanna questo comune a renderlo senza futuro e sempre più arretrato.


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domenica 21 luglio 2013

Strani Pensieri


Sono uno dei tanti ragazzi di questo comune.


Uno di quelli che ha dovuto lasciare il carinolese per la stessa motivazione che ha spinto quasi tutti i ragazzi carinolesi a farlo: "quella di cercare un futuro", un "futuro" parola divenuta troppo rara in queste zone.

Sono stato via quasi un decennio e dopo diverso tempo, come si nota la differenza di crescita in un ragazzino nel non vederlo per un certo periodo di tempo, a differenza di chi ci vive a contatto giornalmente, ho avuto un'impressione che definirei tristissima: questo comune sta morendo e lo sta facendo ad una velocità preoccupante.

Ricordo quando sono partito, si scherzava sul fatto che se pur essendo un comune piccolo e desolato, almeno l'estate sembrava rinascere. Non succede più, siamo in estate e non è cambiato niente; i giovani sono sempre di meno; le possibilità di lavoro praticamente nulle o quasi; le strade sempre più rovinate; le piazze sembrano essere il residuo di città in rovina; sempre meno persone in giro; molti locali chiusi o lo stanno facendo, ecc...

Dovè il sindaco in tutto questo?
Dove sono i consiglieri?
Dove sono gli assessori? E tutte quelle promesse di rinascita del comune? Di lavoro? Di sostegno e proggetti per i giovani?

Sono certo che si staranno impegnando tutti fino all'esasperazione per proteggere il nostro territorio dato che è anche il loro. 

Stanno cercando di rilanciare questo comune. Non stanno certo pensando a restituire favori ricevuti, finanziamenti o altro.
Sono persone di un certo livello. Non stanno certo inserendo nel nuovo piano regolatore un sito di stoccaggio rifiuti che potrebbe dare il colpo di grazia a questo comune o a tutto il territorio.
Non si perderanno mica a vecchie ripicche risalenti al periodo delle elezioni.
No loro sono diversi da tutti gli altri...dopotutto l'hanno detto loro.
Spero ed invito tutti i cittadini del carinolese ad aprire gli occhi, indipendentemente dal pensiero politico...è la vostra casa. 

Abbiatene cura!!
Un saluto a tutti!!
Melkor

venerdì 28 giugno 2013

Altrimenti, ci arrabbiamo...

Linee di indirizzo del Piano Urbanistico Comunale: quindici pagine che cominciano male e finiscono peggio. Nel mezzo, bisogna riconoscerlo, tante belle idee e proposte per rilanciare il territorio che per il momento possiamo solamente leggere nella delibera n°19 del 28 febbraio scorso. Si tratta di un atto partorito dall'assessore all'Urbanistica e che servirà come base per i progettisti del Puc, strumento strategico di pianificazione e sviluppo, su cui la Giunta De Risi Marrese Russo, ha aperto pure un Forum. Speriamo solo che questo non serva solo a far scena.


Dicevamo, si parte male quando all'inizio dell'atto d'indirizzo si definisce Carinola la "Bomboniera del litorale Domitio". Perchè storpiare le cose? Pensiamo che sarebbe stato piu' semplice e nobile riprendere la definizione Rosi-Venturi, "Carinola, Pompei del Quattrocento", originale, dal forte richiamo turistico e con valenza storica. Qualcuno sembra che l'abbia già fatto notare, ora speriamo nel buon senso.

Nel mezzo,quindi, troviamo tanti "Piani", recupero dei centri storici, percorsi turistici, sicurezza idreogeologica del territorio, impianti fotovoltaici, naturalmente Bandiera Blu, addirittura rilancio del mercato settimanale, sostegno ad agriturismi, insomma sembra di leggere un piano di sviluppo d'un Comune della Toscana o del Veneto.

Benissimo, solo che scivolando verso la fine s'incontra il Piano energetico comunale e tra i punti, la costruzione di un impianto di compostaggio della frazione organica dei rifiuti. Cos'è sta roba?Bene, non vorremmo avere pregiudizi se non ci fossero stati negli anni scorsi almeno tre loschi tentativi d'impiantare discariche, affari e malaffare a Carinola. Tanto per cominciare nel programma elettorale ImpegnoinComune, semmai si parla di isole ecologiche, ma mai di siti di compostaggio. O allora si tratta di un sito a sola ricezione comunale? E se si quali garanzie, dove sarà localizzato e chi lo gestirà? 
Comunque, non provateci nemmeno stavolta, altrimenti ci arrabbiamo.

mercoledì 30 gennaio 2013

Fece anche bene?



Questo è l'interrogativo che molti si pongono in questi giorni, ovviamente la domanda si riferisce alle affermazioni di Berlusconi. Lui ha sostenuto che Mussolini sbagliò ad emanare  le leggi razziali ma fece anche cose positive. Tralasciando le motivazioni elettorali che lo hanno spinto a profferire quelle frasi la domanda resta. La risposta della sinistra dedita solo alla distruzione dell'avversario, in quel caso anche materialmente, è netta, nulla da salvare del ventennio fascista. Al contrario i pochi testi di storia che riportano quel periodo asseriscono che furono anni di progresso economico e civile per il popolo italiano almeno per i primi quindici anni. 
Si ricorda l'istituzione dell'Inps dell'Inail, del genio civile, dell'iri, delle bonifiche che diedero lavoro a tante persone fermando l'emigrazione che fino ad allora era l'unico mezzo per salvarsi dalla miseria. Furono anni in cui l'italia conquistò primati in tutti i campi, nelle costruzioni navali, in quelle aeronautica, nella carpenteria pesante e nelle opere pubbliche all'avanguardia. 

L'agricoltura fu modernizzata e assistita con contributi statali che fece fare un grande progresso ai coltivatori migliorando i loro raccolti e le loro entrate  Il tutto fu rovinato con l'emanazione delle  leggi razziali e con l'entrata in guerra a fianco della Germania che costò tanti lutti agli italiani.  Comunque l'assetto sociale ed economico della nazione è rimasto fino ad oggi insieme alle grandi opere. Oltre alle bonifiche , quasi tutti i tribunali, il foro italico, l'eur per citare solo le opere principali. La previdenza sociale e contro le malattie è stata creata da Mussolini compreso l'indennità di disoccupazione e le pensioni. Era un sistema così ben studiato che la sinistra  e company non ancora è riuscita a distruggerlo completamente.

Chi nega queste realtà è in mala fede anche perché non sanno quali opere moderne contrapporre a quelle né in campo sociale che in campo economico. Siccome sono nani politici si salvano con gli insulti e con l'oblio tacciando chi ricorda anche le positività come fascista. Chissà se è fascista chi legge i libri di storia senza pregiudizio o chi tiene gran parte dei cittadini nella miseria pensando solo ad arraffare denaro.

Storia patria

mercoledì 23 gennaio 2013

VOTATE VOTATE



Con la presentazione delle liste dei candidati al parlamento la poderosa macchina elettorale sta girando a pieno regime. Vero che le spese elettorali in Italia sono le più alte del modo in compenso si dà la possibilità a chiunque di partecipare e anche di avere un rimborso elettorale. Ce n'è per tutti i gusti, dai pensionati ai rivoluzionari con Ingroia e rivoluzionari moderati, fratelli d'Italia, amnistia e libertà per i carcerati, lega nord e grande sud, liberi da equitalia e tantissimi altri per tutti i gusti. 

A questi bisogna aggiungere i partiti tradizionali sui quali si dovrebbe concentrare il voto della maggior parte degli elettori. La Campania è una delle regioni più contese dai candidati al senato visto che alla camera sono tutti d'accordo per far vincere il Pd. La battaglia è al senato perché chi riesce a prendere un notevole numero di senatori avrà maggior forza contrattuale nella composizione del nuovo governo. Tutti dicono di voler vincere ma in realtà nessuno vuole una vittoria netta in modo da riproporre la stessa maggioranza che si è avuta l'anno scorso. Tutti insieme è bello, un ministro ed un sottosegretario per uno non fa male a nessuno, poi ci sono i consigli d'amministrazione delle banche degli enti, della rai, ecc. ecc.. Ce n'è per tutti. 

Chi paga? 

I cittadini ovviamente con le tasse che saranno ancora aumentate certamente non pagheranno i politici che già 
che già lavorano tanto per il bene dell'Italia e per gli italiani. Adesso come dicono i politici di professione la parola passa agli elettori. 

Dando uno sguardo ai candidati della circoscrizione cui appartiene Carinola si ha ampia possibilità di scelta. Chi vuole votare per il pd vota Letta, ne vota uno ne prende due. Deve far votare anche i parenti se vuole far entrare la Picierno l'unica casertana presente in lista. Purtroppo l'altro casertano, Caputo, lo hanno brutalmente eliminato nonostante fosse arrivato primo alle primarie. Per il pdl c'è la coppia Carfagna Degirolamo insieme a tutti napoletani così li difendono. Chi vota sinistra e libertà avrà il piacere di eleggere Vendola così si potrà sposare. Gli elettori Udc potranno votare la coppia Zinzi Demita in modo da perpetuare il nome in politica. I più seri voteranno futuro e libertà in modo da eleggere la coppia Fini Bocchino simboli dell'onestà e della coerenza. Al senato oltre a Berlusconi, Buttiglione,Casini, si potrà votare anche un altro giovanotto cioè Monti che ci aiuterà a peggiorare la nostra situazione economica anche nel 2013. Insieme a questi baldi giovanotti si potrà votare anche Katanga pseudonimo del console Vattani candidato della destra di Storace.

 Non manca nulla e nessuno tutti pronti a sacrificarsi per il bene del popolo ed impegnarsi a tutelare i loro interessi. Si potrà scegliere liberamente a chi dare il proprio voto ma si potrà scegliere liberamente anche di mandarli tutti a quel paese votando Il movimento Cinque Stelle così da pulire un pò il parlamento italiano inquinato dal malaffare.



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mercoledì 14 novembre 2012

Carinola Partito Democratico o Partito Dibiasio?


Sono mesi che in tutta Italia ci si accapiglia per definire il leader del partito democratico alle prossime elezioni poitiche. Cinque i concorrenti sulla carta ma in pratica due, Renzi e Bersani, quasi sicuramente uno di questi due capeggerà le liste del partito. Ovunque si discute di rottamazione o di usato sicuro, intendendo con questi termini se si vuole un forte rinnovamento dei quadri dirigenti o confermare quelli attuali. Anche in provincia di Caserta la discussione e la lotta fra le diverse posizioni è aperta. In quasi tutti i comuni sono nati comitati elettorali per qualcuno dei concorrenti, Falciano del M., Cancello Arnone, Mondragone ecc. solo a Carinola è tutto fermo. Qui una volta la politica raggiungeva il suo apogèo, qui si anticipavano le mosse che poi venivano riprese a livello nazionale,  adesso tutto è fermo. 

Il partito democratico dovrebbe essere anche a Carinola un contenitore di tutte le anime della politica dal centro alla sinistra come lo è a livello nazionale. dovrebbe tornare come era qualche anno fa, centristi insieme ad esponenti della sinistra ed una innaffiata di socialisti legati insieme a Pasquale Di Biasio.

Quella associazione di diverse anime durò per oltre un decennio ed assicurò al comune di Carinola una buona stabilità amministrativa. Sulla bontà dell'azione amministrativa si lascia libertà di giudizio a tutti. Adesso  tutto è bloccato c'è solo il fantasma di Di Biasio che aleggia nel comune mentre tutti gli altri sono apparentemente disinteressati. Non si comprende il motivo di questo silenzio quando invece sarebbe il momento di ricompattare il partito intorno allo stesso capo o tentare un forte rinnovamento. Forse sono tutti impegnati a fingersi sostenitori del Nuovo Psi o meglio del suo importante rapresentante carinolese. 

L'unico che ha tentato di tornare insieme al vecchio condottiero è stato il giovane leader di Coraggio e Libertà prontamente stoppato dai componenti del suo gruppo. Se tutti resteranno fermi Di Biasio avrà il cento per cento del partito a sua disposizione e non se ne servirà per gli interessi di  Carinola  ma solo per avere qualche altro incarico ben remunerato. 

Tessera n. 1        

martedì 14 agosto 2012

Amaro ritorno


Ieri di ritorno dalla Spagna subito ho reperito notizie sulle ultime vicende carinolesi. Ho notato che  ancora una volta la classe dirigente ha permesso il perpetuarsi di violenze e danneggiamenti per l'economia di Carinola. Non è tollerabile la dichiarazione resa dal Primo Cittadino e pubblicata nel sito Carinola.net. A mio avviso il Sindaco, la sua giunta e la maggioranza consiliare dovevano intervenire anche con proteste clamorose per evitare tale soppressione, e non lasciare tale compito alla minoranza o ad alte forze politiche non presenti in Consiglio Comunale. Forse non ci si rende conto che senza tali strutture l'economia carinolese subirà una battuta di arresto non solo nella frazione capoluogo, in cui la maggior parte delle attività commerciali sarnno destinate alla chiusura, ma anche in tutte le frazioni circostanti che ogni giorno attendono ed assistono al passaggio degli utenti della sede staccata del Tribunale. 
È proprio vero. Non solo tale maggioranza non riesce a muovere nessun passo per proteggere e garantire l'ormai atteso sviluppo del settore agricolo nascondendosi dietro alla frase ""non ci sono soldi"", ma questi riescono brillantemente a perdere la seconda fortuna della nostra terra, ovvero la sede staccata del Tribunale. 
Mi diceva qualche anno fa un imprenditore del Nord ""tutti sono capaci a realizzare opere con capitali a disposizione, ma solo i migliori riescono a realizzarle con zero risorse""....a ciò mi va di aggiungere che chi oggi amministra Carinola ne riesce a carpire fondi per incentivare l'agricoltura, che ricordo essere la prima attività economica praticata nel comune di Carinola, ne riesce a conservare le poche risorse che il martoriato territorio ha. Un ringraziamento allora lo devo a chi riesce in questa ridicola opera e a tutti coloro che perseverano nel sostenere tali persone.

anonimo

venerdì 13 luglio 2012

OMMMMMMMMMM....


Voce bassa, occhi socchiusi, viso disteso ed avvolto in vesti orientali, abbiamo quasi fatto fatica a riconoscere il nostro big della politica, regista di vittorie lampanti, e di commissariamenti coatti. 

Un bagliore alabastrino lo avvolge, mentre invoca divinità dai nomi irripetibili. Raggiunto in Nepal, dove si trova per un viaggio molto speciale - La Ricerca del Cambiamento - si è subito aperto con la stampa planetaria, affrontando con serenità anche la calda questione Tribunale. «E’ assurdo tutto cio’. Non posso crederci, percio’ mi sono imbarcato su un battello di pescatori indiani, non potendo piu’ soffrire le crude parole dell’ Olandese. Credetemi,  non dirò più fregnacce, mai piu’ promesse vaghe, finanziamenti e posti vari: non  prometterò più niente alla mia gente, ma solo di poter trovare la pace interiore. Credetemi questo posto, questi monaci, queste tigri mi hanno cambiato letteralmente la vita. Forse adotterò un elefante, spero di poterlo far vedere ai carinolesi!” Gia’ il cambiamento è in lui, ora lo percorre e lo libera. Espressione iperlogorata dalla vecchia classe politica locale, il cambiamento rappresenta la parola più detta dai balconi per far abboccare i poveri elettori idealisti, mentre gli altri, i faccendieri ed i disperati stanno già pensando ad altro, i primi agli affari e alle buste i secondi a frigoriferi e alle televisioni al plasma. 

Al comando di due amministrazioni, la prima caduta per sua volontà, questo grosso pesce della politica casertana non riesce purtroppo a concretizzare nel suo piccolo comune un margine di cambiamento, cosi’ ha pensato di cercarlo da solo, altrove. Fatto di un’ altra stoffa, di seta, come quella che indossa,  riserva molte sorprese per il popolo. “Si, è tempo di cambiare ed i primi a farlo dobbiamo essere noi. Insegnero’ il digiuno e la preghiera, a rispettare la natura e la fauna che la abita! Insegnero’ a rispettare gli altri. Infine a meditare durante i consigli e credo che Antimo sara’ assessore delegato”. Mille idee, tanti propositi, ma quando tornerai a Carinola? “Tornare? Sarebbe assurdo, al contrario qui aspetto i carinolesi, tutti e naturalmente Giggi per primo. Ma a questo punto dovete concedermi spazio, perché voglio invitare degli amici speciali in segno di pace. Gennaro,  Mattia, Marcantonio, venite vi ospitero’ tra i monaci e le tigri che veglieranno su di voi.” 

Programma ambizioso, forse un tantino troppo, e chissà se questi ultimi tre accetteranno di restare con le tigri! Ma la domanda è: riuscirà a fondare una nuova Carinola in Nepal? Lo scopriremo fra qualche tempo. Intanto, Ommm....Ommmm…

Buddha

venerdì 22 giugno 2012

Ritorno al passato



Ormai sono cinque anni che il comune di Carinola vive un continuo travaglio amministrativo. Si è iniziato con l'amministrazione Mannillo che nonostante l'impegno non riuscì a resistere più di due anni. Dopo una lunga e sofferta parentesi commissariale anch'essa punteggiata da tensioni riguardanti le bollette ed i cimiteri si è arrivati alla giunta Derisi. Questa che sembrava alla sua nascita dotata di una solidità imbattibile dopo qualche settimana si è rivelata ancora più rissosa della precedente. Eppure le premesse per un mandato proficuo per la cittadinanza c'erano tutte. Una squadra affiatata sotto un unico comando con agganci pesanti in regione ed i provincia,sembrava che tutto fosse possibile. Invece  si è iniziata una guerra sotterranea che oltre a non produrre atti amministrativi sembra portare ad un ennesimo scioglimento. Se non ci sarà un' inversione di rotta con la sottoscrizione di un serio e leale patto di legislatura la fine sembra molto probabile. Se al contrario  continueranno con giochetti e sgambetti reciproci sicuramente andranno allo scoglimento. Sembra che Carinola sia avvolta da una maledizione che non permette una vita amministrativa serena ma sempre tormentata e sull'orlo della rottura. Chi non è superstizioso e non crede alle maledizioni ha l'impressione che ci sia un puparo che manovri tutti attraverso fili invisibili.


 La sua bravura principale è quella di far credere ai manovrati di essere pienamente indipendenti e di non seguire le direttive di nessuno. Invece queste continue scaramucce sembrano avere un unico scopo, l'arrivo dell'uomo della provvidenza. Uno che riesca a tenere insieme sempre una maggioranza solida anche se variabile e far concludere tutto il ciclo amministrativo. Una sola persona può riuscire nell'impresa, quello che ci è riuscito per dieci anni  forse ci riproverà e ci riuscirà di nuovo. Sembra una utopìa invece è fattibilissimo, forse qualche incontro  con l'attuale politico potente di Nocelleto già si è avuto e si aspettano i risultati.  Forse anche i suoi più acerrimi oppositori inconsapevolmente sperano nel suo ritorno per avere di nuovo una amministrazione normale che si interessi dei problemi degli abitanti. 

Gazzettino di Carinola

martedì 27 settembre 2011

Luigi il battista




Ormai sono mesi che imperversa la polemica politica sull'inefficienza ordinaria e progettuale dell'amministrazione comunale di Carinola. Come si sa essa è capeggiata da un personaggio alquanto singolare, un ideologo tra i migliori che abbiano mai calpestato il suolo carinolese. Sentirlo parlare quando illustra le sue idee  tutti restano a bocca aperta  speranzosi nella loro concretizzazione. Questa è la polemica giornaliera, l'amministrazione è ferma, ufficialmente perchè non ha fondi in bilancio. Se  si ascolta il sindaco ed il suo supervisore contabile sulla situazione finaziaria  si viene colti dall'irrefrenabile desiderio di mettere mano al portafoglio per aiutare questo povero comune. Come contraltare ci sono le dichiarazioni dell'ex sindaco che afferma di aver lasciato le casse comunali in perfetto ordine e forse anche troppo.. Chi ha ragione fra i due è difficile dirlo, in molti si fa luce una terza convinzione. Sono sempre di più quelli che considerano l'attuale sindaco di Carinola il battista di Grimaldi. Non bisogna intendere l'aggettivo nel senso meno nobile, cioè servitore maggiordomo, ma nel senso biblico. Giovanni riportato nei vangeli ,considerato santo dai cristiani ma anche dai musulmani e dagli ebrei,  fu denominato il battista che vuol dire precursore. Tale fu per Gesù Cristo, lui preparò  la via al Signore che arrivò dopo di lui. Grazie a lui riuscì a divulgare il suo pensiero ed a trovare tanti seguaci. Questo sembra il compito dell'attuale sindaco di Carinola stare fermo e risparmiare in modo che il suo successore possa fare miracoli che solo con i soldi si fanno.

Ogni giorno, tanti si convincono di questo assistendo all'inerzia di questo sindaco sempre più energico solo nel parlare. A Carinola non si parla di progetti, di personale, di mostre, manifestazioni culturali, occupazione giovanile, temi tanto cari a questo sindaco ma solo di risparmi, tagli ed aumento di tasse. Si è arrivati perfino a licenziare il comandante dei vigili per chiederne mezzo ad un comune limitrofo per risparmiare mezzo stipendio. Molti pensano che la carriera di Grimaldi nell'alta politica fra qualche hanno sarà conclusa e quindi dovrà accontentarsi di governare Carinola. Si pensa che alla scadenza del consiglio regionale attuale o anche qualche anno prima, si generi una crisi pilotata a Carinola con nuove elezioni dove Grimaldi si presenterebbe come sindaco. Allora si ritornebbe alla vita amministrativa normale, si troverebbero i fondi necessari per tutte le esigenze del comune, si tornerebbe a parlerebbe di Por e di Pon, termini sconosciuti a questo sindaco e sicuramente sarebbe assunto anche il nuovo comandante dei vigili, forse di Nocelleto. Questo quadro politico che vede l'attuale sindaco come il precursore di un altro  che porterebbe  un periodo dorato per questo comune sembra ogni giorno meno fantastico.

Ci si convince sempre di più che questo sindaco sia incapace di liberasi dalla cappa che lo tiene prigioniero ed inattivo facendo desiderare a tutti la sua sostituzione. La bocciatura di Russo come assessore, il licenziamento del comandante dei vigili, aggravata dalla mancata sostituzione, il concorso bloccato al settore lavori pubblici, il senso di sbandamento del personale, avalora la tesi del boicottaggio occulto a questa amministrazione. Senbra che il suo destino sia segnato, potrà anche restare in carica per qualche anno ma sempre ferma ed inefficiente. Questa inerzia aumenterà  l'attesa del messia che libererà il popolo da questa iattura e darà a tutti aspettative di benessere e progresso. Comunque l'attuale sindaco avrà la soddisfazione di restare nella storia per aver preparato le vie al vero sindaco. La sua opera non sarà vana e sarà ricordato per sempre come Luigi il Battista di Grimaldi.

Marco

venerdì 15 luglio 2011

La protesta dei baristi carinolesi

Stamattina si è tenuto l'incontro dei proprietari dei bar di tutto il carinolese col sindaco ed esponenti dell'amministrazione. Dietro il tavolo insieme al sindaco erano seduti il super assessore alle finanze, il comandante dei vigili urbani, l'astro nascente della politica nocelletese e due amministratori casanovesi. Tema unico della riunione: la tassa sull' occupazione dei suoli pubblici che dovrebbe essere di due euro al metro quadro. Ha iniziato il sindaco cercando con vari giri di parole di scaricare la responsabilità dell'esoso balzello sui commissari.

Secondo la sua versione quelli lo hanno ascritto in bilancio ed ora loro sono tenuti a riscuoterlo. Forse lui ed il suo super assessore non conoscono come si fanno le variazioni di bilancio o forse non vogliono. Approfittando della impreparazione a riunioni simili della controparte ha avuto buon gioco nel dimostrare l'obbligatorietà di quella tassa. Ha continuato il padrone di tutti  conti comunali che sulla stessa linea del sindaco ha cercato di convincere gli astanti dei vantaggi derivanti dell'esoso esborso. Per essere più convincente è arrivato a paragonare le piazze carinolesi a piazza Navona facendo intendere a cosa si fossero ispirati lui ed i commissari. Oltre alla tassa spropositata  ha ordinato di  chiudere entro l'una di notte ed invitare gli artisti che intervengono alle serate di cantare sottovoce e senza accompagnamento musicale.
L'intervento di questi signori è alquanto preoccupante per chi guarda un pò più lontano dell'argomento in questione. Carinola è l'unico comune d'Italia che non ha una azienda che dia lavoro ad una decina di addetti. L'unica attività sono pochi esercizi commerciali tra cui un pò di bar che danno lavoro anche a qualche ragazzo e ragazza. Ultimamente si sono organizzati con ospitate  di musicisti che riescono a raccogliere tanti giovani che passano la serata insieme. Importante che questi restino nel comune,  per il fatto economico in quanto quello che spendono resta in loco. Inoltre non andando a Gaeta o peggio verso Napoli, non rischiano brutti incontri o pericoli sulla strada. A questi neo amministratori  queste considerazioni non interessano, non hanno figli o se li hanno risiedono altrove.

Non si rendono conto di distruggere un' attività commerciale positiva dal lato economico e sociale. L'aggregazione dei giovani di tutto il comune è l'obiettivo che tanti hanno invano perseguito per anni ora è stato raggiunto grazie ai bar. Questo grande risultato è messo in pericolo da una politca ottusa o forse, malignando, il loro obiettivo sia la distruzione di questo fenomeno.  I giovani uniti fanno tanta paura, meglio incontrarli in modo da poterli condizionare e controllare. Quello che manca ai politici odierni, a tutti i livelli, è la totale mancanza di qualunque strategia per creare lavoro: stanno bene loro, stanno benissimo tutti.

A convalida di questo, l'accenno che il signore delle finanze comunali ha fatto sulla gestione dei parcheggi. Ha previsto che il pagamento avvenga con le machinette. Non è stato nemmeno  sfiorato dal pensiero di sistemare qualche giovane come si fa in tutte le città dove c'è un alto tasso di disoccupazione giovanile. Troppo complicato creare una coperativa, assumere giovani che poi devono essere pagati ed assicurati ecc. molto più semplice installare delle macchinette.

Difficile vivere in un comune dove vengono richieste tasse degne di una grande metropoli e servizi degni di un villaggio del sud America. Drammatica conclusione è il graduale spopolamento delle nostre zone dove resteranno solo il sindaco ed i suoi collaboratori, solo loro perchè anche i loro figli saranno costretti ad abbandonare questa terra.

Barman arrabbiato

giovedì 7 luglio 2011

L'erede dello sceriffo di Nottingham

Tutti conoscono questo personaggio che nella leggenda di Robin Hood estorceva soldi al popolo per soddisfare i lussi del principe Giovanni. Dopo tanti secoli abbiamo il suo erede in Italia, è un certo Tremonti che svolge lo stesso compito di detto sceriffo. C'è una piccola differenza fra i due, quello toglieva ai poveri, questo toglie a tutti, ma il fine è lo stesso per entrambi, foraggiare il principe e la corte.
Il problema odierno è che non essendoci più la monarchia, con la scusa della repubblica di re e principi non si sa più quanti ne siano. Sommando ministri, deputati, senatori, consiglieri regionali, provinciali, comunali, di circoscrizione, di comunità montane, di consorzi ed enti vari, molti sconosciuti al grande pubblico, si arriva ad un numero con molti zeri. Inutile sottolineare che intorno a questi nobil uomini girano un numero enorme di amici e collaboratori che usufruiscono degli stessi benefici, se non di più. Senza dimenticare il braccio esecutivo come la magistratura di vari tipi. Costituzionale, ordinaria, contabile, civile, militare, con le forze dell'ordine che devono essere ben pagate per difendere la patria e chi la governa, soprattutto.
Tutta questa massa di persone superpagate comportano un buco enorme per lo stato che il povero sceriffo deve provvedere a colmare di continuo. Finita l'era della finanza creativa dove vendeva palazzi e spiagge è arrivato a tassare tutto, peggio del suo predecessore. Automobili, case, pensioni, banche assicurazioni, regioni, comuni, province, sanità, scuola, mezzi pubblici, qualunque attività insomma. Inutile dire che tutti si rifanno con il popolo, nessuno si illude che una assicurazione o una banca paghi le tasse, se le rifarà aumentando i costi dei servizi, sicuri che lo sceriffo non li sanzionerà. Il povero sceriffo non sa più quale tassa inventarsi per portare nelle casse della casta le somme necessarie per i loro lussi. Loro hanno bisogno di abiti costosi, gioielli, auto superpotenti, aerei e di tanti tanti servitori. Chi non paga viene punito col sequestro di tutti i suoi averi anche se ha un debito piccolissimo, senza sconti per nessuno.
Al contrario dello sceriffo di tanti anni fa che era combattuto e bistrattato questo viene anche sostenuto ed applaudito da gran parte di quel popolo tartassato da lui. Lui promette un futuro migliore e che un giorno che non verrà mai:  ridurrà in povertà tutta la casta al governo. In attesa di quel giorno bisogna versare perchè le spese sono tante ed improcrastinabili.
Un'altra fortuna, forse la più grande, ha il moderno sceriffo, non c'è Robin Hood. Non esiste un personaggio che denunci i suoi abusi e lo combatta. Tutti con lui, potenti e deboli, tutti che pendono dalle sue labbra, i primi perchè da lui dipende il loro portafoglio, i secondi perchè aspettano il giorno che li libererà da tutti i balzelli che lui stesso ha messo. Finchè non uscirà un Robin Hood lo sceriffo potrà continuare indisturbato a svuotare le tasche degli italiani per ingrassare i suoi pari.

John

giovedì 30 giugno 2011

Napoletani beffati dal loro eroe

A parte alcuni noti giornalacci politicizzati, dediti solo alle calunnie e alla diffusione di bugie d’ogni genere, quasi tutti i giornali degni di questo nome pubblicano grosso modo questo titolo : “NAPOLETANI BEFFATI DAL LORO EROE…!”
Sì perché a Napoli, nel frattempo, continua l’emergenza RIFIUTI e TARSU nonostante le promesse in campagna elettorale di De Magistris……
Leggo infatti che ci sono 50 MILIONI DI EURO RISCOSSI PER I RIFIUTI, MAI GIRATI ALLE AMMINISTRAZIONI, SPOSTATI SU ALTRI CONTI CORRENTI, PER FARLI POI FINIRE NELLE TASCHE DEI CONSIGLIERI E DEGLI AMMINISTRATORI FURBETTI delle varie giunte SINISTRATE BASSOLINO-IERVOLINO. Secondo quello che si legge sulla stragrande maggioranza degli organi di stampa le cose stanno in questi termini : “Mercoledì 29 giugno 2011 - C'è meno spazzatura in strada, ma la situazione resta esplosiva. Ieri a terra c'erano in città 1560 tonnellate di spazzatura a fronte delle 1720 di domenica. E questo significa che i mezzi dell'Asia stanno continuando senza sosta a raccogliere la spazzatura per portarla agli impianti Stir e ai siti di trasferenza. Il Re Mida dei rifiuti, colui che vorrebbe trasformare la spazzatura in oro, deve ancora fare i conti con una serie di impicci. Il tempo scorre e tutti si chiedono se mai sarà in grado di mantenere la sua promessa. Ma le ore sono corte e i napoletani diventano sempre più furibondi. Chi l'avrebbe mai detto che proprio loro, quelli che pagano una tassa sui rifiuti fra le più alte d'Italia, sarebbero stati beffati così clamorosamente? A ben 32 milioni di euro ammonterebbe il gettito della tanto odiata tassa sulla monnezza, che però non sarebbe mai finito nelle casse magre del Comune. L'Aip (Azienda Italiana Pubblicità) , con sede a Milano, era la società, oggi fallita, incaricata di riscuotere questo ed altri balzelli per conto di alcuni enti. Proprio la Guardia di Finanza di Milano aveva cominciato ad indagare sulla misteriosa scomparsa di circa 50 milioni di euro, riscossi e mai girati alle amministrazioni. In buona sostanza, secondo quanto ritiene il gip, l'Aip non faceva altro che spostare il denaro su altri conti correnti, per farlo poi finire nelle tasche dei consiglieri e degli amministratori furbetti delle passate Amministrazioni di sinistra targate IERVOLINO-BASSOLINO. E così, mentre qualcuno è finito ai domiciliari per peculato e bancarotta fraudolenta, importanti dirigenti sono indagati. Spicca fra questi Ida Alessio Vernì, compagna di Raffaele Tecce, ex senatore di RIFONDAZIONE COMUNISTA. Quattro anni di riscossione tributi e il Comune di Napoli non si era mai chiesto che fine avessero fatto. L'amministrazione Iervolino aveva già mostrato i suoi limiti al tempo in cui, per fronteggiare l'aggravarsi della crisi, il Presidente Berlusconi aveva dovuto inviare sul posto il commissario Bertolaso. Ma i cittadini, non contenti, hanno voluto premiare alle ultime amministrative l'icona vivente delle inchieste archiviate, il beneamato “Giggino”(anche noi a Carinola ne abbiamo uno e non pare tanto diverso e migliore…..). Con il risultato che, anche stavolta, traboccano le promesse (come quella sulla raccolta differenziata). Ma quante di queste, e non è solo un gioco di parole, dovranno essere archiviate???

Rassegnato dalla stampa

domenica 19 giugno 2011

La cera si consuma e la processione non cammina

Con questo detto antico si faceva notare a qualcuno che trascorreva il tempo senza concludere niente. Osservando il primo mese di vita della neonata amministrazione carinolese si ha proprio questa impressione. La processione è stata formata, abbiamo il sacerdote che la guida, i fratelli che reggono il moccolo, il popolo che attende e bisbiglia, tutti fermi senza conoscere il motivo.
Nulla di quanto prospettato in campagna elettorale ha preso forma nè messo in cantiere, anzi nemmeno in discussione. Si nota uno stallo incomprensibile che tiene tutti paralizzati, dal sindaco all'ultimo consigliere comunale. L'unico che si dimena è l'assessore alle finanze Tonino Pagano che fa finta di non conoscere la situazione debitoria dell'ente. Ogni giorno attraverso vari canali fa filtrare notizie sulla situazione disastrosa delle cassa comunali. In verità non riesce ad uccellare molti, tranne chi vuole credergli, in quanto tutti sapevano che Di Biasio aveva ripulito tutti i cassetti.
Questo per onestà bisogna dirlo, il debito non è ascribile per intero all'amministrazione Mannillo, ma ad almeno un ventennio di finanza allegra. Con la stessa onestà, senza voler essere partigiano, bisogna ricordare che i giorni seguenti l'elezione di Mannillo furono molto diversi. Ognuno presentava qualche progetto, qualcuno fu addirittura presentato attraverso il Quiquirì. Sempre per amore della verità bisogna riconoscere che furono tutti attenzionati e qualcuno anche realizzato.
Adesso il nulla, parola d'ordine: non ci sono soldi, non ci possiamo muovere. E' stata fatta una sola riunione sul piano regolatore, senza riuscire a celare minimamente la sua veste propagandistica. Infatti invece di discutere sulle indicazioni da dare al tecnico, gli si è fatto esporre per l'ennesima volta il suo lavoro. Si è cercato di far credere che sia compito del tecnico preparare il PUC, quando tutti sanno benissimo che alcune scelte spettano alla politica. La politica deve scegliere in quali zone espandere il comune ed in quali zone collocare le attività produttive, non può certo deciderlo il tecnico.
Se la processione non cammina qualche intoppo ci sarà ma alla cittadinanza non è dato saperlo. Il ritornello è sempre lo stesso , colpa dela mancanza di liquidità. Per definire le aree del piano regolatore, la riorganizzazione degli uffici comunali, l'individuazione di un area per il mercato ortofrutticolo, per regolamentare la sosta selvaggia o per ripulire le strade, serve liquidità? Certamente no, ci vuole il funzionamento della politica, e questa è ferma.
La cassa si può anche rimpinguare con un anticipo di cassa, meccanismo perfettamente legale ed a conoscenza del responsabile delle finanze. Non lo si può fare senza il consenso della politica. Se questa è ferma, le voci di un forte dissidio all'interno della maggioranza che circolano si fanno sempre più fondate. Si sente, sempre con più insistenza, sussurrare di ribaltoni e di mosse inattese di Russo e Marrese. Molti sostengono la legittimità dei loro mugugni e molti loro sostenitori li spingono a remare contro. Se questi rumors risultassero fondati, per Carinola continuerebbe la stagione di crisi che porterebbe inevitabilmente ad un nuovo scioglimento del consiglio.
Per evitare il rinnovarsi di tale iattura, sarebbe più sensato scioglere i nodi che tengono legata l'amministrazione. Innanzitutto far conoscere ai cittadini le motivazioni di questo stallo dando loro modo di giudicare. Invece si continua con la politica oligarchica, quella che decide tutto al suo interno discriminando la massa dei cittadini. Questi hanno la riprova di aver sbagliato ancora una volta votando vecchi tromboni incapaci di suonare che perciò dovevano essere rottamati. Chi non ha votato per la rottamazione dei tromboni è responsabile di questa situazione di stallo, e sono parecchi a Carinola, quasi tremila.

Il priore

sabato 18 giugno 2011

La caduta degli dei: una lettura del referendum


Quando la merda comincia a diventare tanta, ma proprio tanta, tutti hanno paura di sporcarsi e si allontanano, lasciando che ad affogarci dentro sia uno solo. Pensano forse di salvare le loro facce di culo, di acquisire di nuovo una fisionomia quasi umana. Ma non è così.
Quelli che oggi ci governano ed occupano i posti più privilegiati, sapevano perfettamente con chi avevano a che fare, e se non lo sapevano al 100% lo sapevano al 70, all’80, al 90/%. Sapevano esattamente chi era Silvio Berlusconi, come si era arricchito, come aveva accresciuto il suo potere, perché era sceso in politica e con quali mezzi era riuscito a diventare Presidente del Consiglio, a parte la sua vita privata che coinvolge anche il pubblico; eppure hanno accettato di far parte della squadra per loro calcolo. Senza pensare ad altro, hanno protetto quell’uomo contro ogni logica pur di portarsi a casa uno stipendio scandaloso e maturare, in 5 anni, una pensione ancora più vergognosa. Alla faccia dei nostri 40 anni di contribuzione per raggiungere una pensione da fame!
C’è gente che ha una concezione verticale della politica: chi sta su ha il diritto di schiacciare chi sta più giù, di decidere, di legiferare, disporre, deliberare per gli altri. Così ha fatto Berlusconi credendo di essere l’indispensabile, l’ intramontabile, l’onnipotente. Credeva di aver fondato un anno 1 di un’era nuova, la sua, e molti glielo hanno fatto credere. In realtà, con l’imposizione delle sue idee e quelle della Lega su tutto e tutti è riuscito solo a creare un’aria cupa, pesante, di divisione e separazione che denota una mancanza di rispetto e di amore per tutto il Paese. E il Paese questo l’ha percepito fortemente e più fortemente l’ha respinto.
Gli italiani hanno detto SI per dire no a questa struttura verticale della politica, preferendo invece una struttura orizzontale, reticolata, dove il cittadino condivide, interagisce, partecipa alle scelte che lo riguardano da vicino e dove sceglie in prima persona il proprio futuro. Perché democrazia è partecipazione, come cantava una volta Giorgio Gaber, e non imposizione.
Ora che il volere del popolo è chiaro e si oppone all’ imposizione della casta, molti sciacalli cominciano ad abbandonare la tana, a cominciare dai leghisti e finire ad un minaccioso Ferrara, che cercano di pararsi il culo perché hanno subodorato che la caduta è molto vicina.
Ma noi non ci allarmiamo più di tanto: sappiamo che insieme a Sansone cadranno tutti i Filistei.

Mister No

giovedì 16 giugno 2011

Non è mai tardi


La politica nei propositi, grazie all’esercizio dell’arte delle chiacchiere, è profondamente realista.
Il miracoloso avvento di Silvio Berlusconi,  per quello che ci viene detto dal senso comune, avrebbe proiettato il modo d’intendere l’attività di governo in una nuova dimensione, da molti, chiamata seconda Repubblica.
Sicuramente, per molte versi, è vero.
I partiti, all’apparenza,  non sarebbero più un covo di corrotti mercanti.
E’ stato definitivamente debellato il reato di illecito finanziamento ai partiti.
Purtroppo, il nuovo modo di interpretare le cose, ha introdotto molte virtù ma, tuttavia, ha confermato innumerevoli vizi.
Vi siete accorti che, a fronte di una presunta diffusa moralizzazione, i burocrati, i mangia pane a tradimento, hanno mantenuto intatti i loro privilegi?
Basterebbe, senza troppi sforzi,  girare per le nostre città per incontrare, per strada, una quantità innumerevole di auto blu.
Autovetture ed autisti hanno un costo…..non per chi ne usufruisce, ma per i cittadini!!!
Siamo certi che molti scrocconi di Stato hanno diritto ad avere un trattamento da nababbo?
Secondo me, senza ombra di dubbio,  solo i principali esponenti del Governo ed i Magistrati a forte rischio, meriterebbero di essere accompagnati nei loro spostamenti.
Gli altri si attacchino al tram od utilizzino la bicicletta!
Non è giusto che molti italiani vivano alle soglie della povertà quando, invece, quattro sanguisughe viziose, si permettono lussi che potrebbero essere restituiti ai cittadini sotto forma di economie.
Sono modalità di ostentazione, diritti acquisiti che sembrerebbero derivanti da Virtù divine, delle quali, sono certo, ne possiamo fare traanquillamente a meno.
La politica, se si vuole mantenere, con la massima trasparenza, ricorra a forme lecite di auto finanziamento.
Ai deputati ed ai senatori venga tolto l’immeritato privilegio di potersi spostare gratuitamente su tutto il territorio nazionale.
Gli venga garantito un solo biglietto di andata e di ritorno per Roma.
La politica dovrebbe trasformarsi in un Onore e non un onere da risarcire!
Bisognerebbe abolire le Provincie, le Comunità Montane, le A.S.I., gli A.T.O. e tutti quei “poltronifici” che consentono a scrocconi e lacchè di tutte le estrazioni, di stare bene alle nostre spalle.
IL MIO E’ UN RAGIONAMENTO TRASVERSALE, CHE SIA BEN CHIARO !!!
E’ una richiesta di tagli che potrebbe investire altri mille settori della cosa pubblica.
Bisogna fare una rivoluzione democratica.
Dobbiamo trovare il coraggio di dare una spallata ai privilegi di chi si nutre a sbafo e sulla nostra pelle.
Lo capisco e’ più facile a dirlo che a farlo……..ma, chi non inizia, mai finisce!
La gente è stufa di dire grazie a chi, facendo il proprio dovere, pretenderebbe pure dei ringraziamenti.
Mi riferisco al pubblico impiego ed alla sanità!
L’inerzia dei pubblici uffici è diventata intollerabile.
Dirigenti e Funzionari, fanno il bello ed il cattivo tempo….basta ad esempio guardare anche i dipendenti comunali a Carinola…..
Si atteggiano, senza averne i meriti, ad unti del Signore…….
Bisognerebbe dire basta!!!
Bisogna continuare nella politica dei tagli……ma imboccando la strada giusta!!
Non possono essere penalizzati i salari delle persone mentre la Casta dei nullafacenti continua ad arraffare sempre e continuamente tutto!!
Scendano tutti dal piedistallo, abbandonando il loro vile egoismo, iniziando a pensare, una volta per tutte, al bene comune!!!
Vorrei che Silvio, infischiandosene degli equilibri politici, del sostegno dei divoratori del benessere altrui, iniziasse a demolire tutto.
Trovi la forza di cambiare la parte peggiore di questa Italia che, senza troppa riconoscenza, segue il vento ed i vincitori.
Credo che Destra e Sinistra debbano impegnarsi in tal senso.
Non è mai tardi per cambiare.
L’Italia lo vuole………


Speranzoso

mercoledì 1 giugno 2011

Analisi primo Consiglio Comunale (2)

Che noia fare un’analisi su Massimo, ma in qualche modo bisogna pure afferrare il senso delle scelte prodotte nel primo consiglio comunale, svoltosi ieri a Palazzo Petrucci, in una sala consiliare capovolta per l’occasione. Quindi cominceremo proprio da questo. Invertita la disposizione dei tavoli, ci si è ritrovati in una sala molto più ariosa, dove il popolo era sopra, gli amministratori qualche gradino più sotto. Ma per ora sembra solo simbologia derisiana. La notizia invece è un'altra, ed è fin troppo semplice fare sarcasmo sui due dinosauri, Marrese e Russo, fuori dalla giunta e da incarichi per la prima volta, variamente ringraziati per il “passo indietro”, seduti nei pressi del presepe, uno accanto all’altro, scambiandosi mezzi sorrisi, tentando di smorzare il colpo, la botta, la mazzata, o come volete chiamarla, di Massimo Grimaldi. Poco lontani dai Re magi ( ossia i tre assessori esterni, Tonino Pagano, Antonio Giorgio, Fabio Passaretti) , i due sembravano quasi volersi abbracciare per consolarsi dal freddo politico.
Certo Giggi ha avuto fermezza, ma prima, madonna, quante ne ha tentate. Correva voce di parecchi assessorati proposti nelle ultime 48ore, da Casanova a Nocelleto, passando per Carinola. AAA si cercavano disperatamente volti puliti, professionisti, ragazzi e ragazze da mettere in giunta, ed alla fine ha accettato un ventitreenne, Fabio Passaretti, un bravo ragazzo, tranquillo, studente di ingegneria. Ovviamente di Nocelleto. Ma perché non individuarli prima che si trionfasse, permettere una formazione, farli arrivare in giunta a poco a poco, magari quasi alla fine della turnazione?Perchè all’ultimo momento? Massimo Grimaldi così ha deciso, premiando solo Luigi Verrengia con la vicesindacatura per tenerlo buono per il dopo-Giggi. Infilando due suoi componenti nelle commissione elettorale ( il diligente Nardelli ed il piccolo Di Spirito) ha poi espresso il desidero che Carinola restasse senza assessore, in cambio Peppe del Prete si accontenta della presidenza del Consiglio. E ancora il piccolo Di Spirito vicepresidente.
Massimo, in poche parole ha fatto capire a tutti che ha lo scettro in mano, ma questo Russo e Marrese lo sapevano fin dall’inizio eppure hanno accettato di remare per lui e per Giggi. (Essere più forti, trionfare, sedersi sul comune, questo dolore che Carinola sopporta). Ma con queste scelte di forza Massimo fa capire soprattutto a chi non lo ha votato, a chi voterà, che con lui si può far tutto. Dalla mattina alla sera siedi in consiglio comunale, entri nelle commissioni, diventi assessore. Sei grande, famoso. Tutto questo a costo dello svilimento del significato di formazione politica-amministrativa. Con lui fai prima l’amministratore e poi la formazione.
Ma qual è il prezzo che Carinola paga? Certamente è molto pericoloso questo metodo, in quanto chi si affaccia alla politica per la prima volta ha bisogno di formarsi da solo, farsi da solo, pensare da solo, decidere da solo, ovviamente con un gruppo fidato alle spalle. Ma per ora la gente vuole questo.

DeLucis

Analisi primo Consiglio Comunale (1)

Con la riunione del consiglio comunale di ieri si è completato l'organigramma della squadra che collaborerà col neo sindaco di Carinola. Con la nomina della giunta, del presidente del consiglio e commissioni varie, gli adempimenti preliminari sono stati tutti ultimati e bisogna solo operare. Non ci sono più ostacoli all'inizio dell'azione di questo sindaco che ha sempre eruttato progetti in tutti i campi, da quello delle finanze comunali a quello dell'economia, senza tralasciare lo sport e il sociale. Se realizzerà la metà dei progetti che ha predicato in tanti anni, Carinola diventerà una piccola Svizzera. L'eminenza grigia della lista ha pensato a tutto mettendogli tutti i mezzi a disposizione, lui ci deve mettere solo l'impegno.
Mai nessun sindaco ha potuto avere a disposizione tanti mezzi ed agganci amministrativi come questo. Ha un assessore proviciale eletto con lui, ha il presidente del bilancio regionale che lo protegge, inoltre, cosa non da poco, una giunta oltremodo docile.
Sua eminenza con una grandiosa manovra politica ha eliminato i dinosauri che avrebbero potuto intralciare il lavoro della giunta.Veramente encomiabile questa operazione che ha portato all'estinzione dei due dinosauri sopravvissuti. Dopo aver eliminato Mannillo, Di Lorenzo e Di Biasio adesso ha ingabbiato anche Marrese e Russo dopo averli sfruttati elettoralmente. Prime mosse azzeccatissime da parte dell'allenatore che ha fornito anche una squadra che più arrendevole di così non si poteva trovare: Giorgio, Verrengia, Passaretti non sono dei piantagrane, tantomeno Pagano, da sempre grande elettore del sindaco. Questi ora non ha alcuna giustificazione o alibi per sottrarsi alla concretizzazione dei suoi programmi. Nessuno lo disturberà e tutti lo aiuteranno, anche se qualcuno  volesse ostacolarlo non ha la forza per farlo, visto che in consiglio ci sono tutti gruppi politici singoli.. Non potrà certo essere disturbato dall'ipotetico gruppo dei due dinosauri eliminati,  adesso contano i numeri non i voti. Un consigliere di cinquecento preferenze vale uno, quanto quello di centocinquanta.
Quindi il sindaco può e deve lavorare in tutta serenità, abituandosi anche  a pensare prima di parlare, cosa non facile per lui. Ieri sera ha confermato questo suo difetto cronico gaffando nei confronti della maggioranza, nei confronti di Di Spirito e dell'opposizione nei confronti della lista di Zannini. Ha rivelato coram populi che Di Spirito non ha voluto cariche e che non voleva nemmeno quella simbolica di vice presidente del consiglio per paura di dover parlare. Ha poi apostrofato i componenti della lista  Coraggio e Libertà col termine "guagliuni". Bene ha fatto Zannini a rintuzzarlo fermamente, ricordandogli che tutti i componenti la sua lista ed anche i supporters, sono stimati professionisti. La reazione dell'altro  arriverà quando capirà. Si spera che in futuro faccia attenzione alle sue parole ricordandosi di essere il sindaco e non un politicante da bar. Tutto a gonfie vele dunque, perciò sindaco lavora e se possibile in silenzio.

Sfreccero

lunedì 30 maggio 2011

Viva Giggino!

De Magistris è sindaco di Napoli. Un altro "Giggino" (così viene chiamato dai suoi amici) che però ha in comune con il nostro Giggino, purtroppo, solo il nome. Rappresentante di un nuovo modo di fare politica, fatto di idee concrete e non di intrighi, saltimbanchi e cambiacasacca a tradimento, una persona pulita che non è mai sceso a compromessi con i poteri forti. La sua vittoria è la dimostrazione che l'impegno a favore della legalità alla lunga paga, e sopratutto che il nostro capoluogo regionale si è finalmente svegliato. Ciò lascia ben sperare anche per il nostro futuro locale, dove per il momento le coscienze sembrano ancora addormentate e dove si è preferito continuare con il "meno peggio", dando il comune in mano a una banda di politicanti da quattro soldi con a capo un pagliaccio politico, che solo a sentirlo parlare, con i suoi discorsi vacui di chi non ha il minimo senso della realtà, mi viene da piangere. 

Ma ripenso ai risultati di Napoli e Milano - e un sorriso stampato sul viso, oggi, non me lo toglie nessuno.
Ovvio, queste alla fine sono piccole cose se ci si pensa bene, nel senso che ci vuole ben altro che una sconfitta del governo alle comunali, per cambiare un Paese complessamente infognato come il nostro. Ma forse è arrivato quel segno tanto atteso che l'aria sta cambiando. 
Se persino Milano volta pagina, dopo 20 anni, magari il berlusconismo  si sta sgretolando. Visto che lui ha contribuito a farla, Milano. 
O almeno si comincia ad avvertire quella nausea tipica prima di un'indigestione. Quell'alito pesante.
Tutto e' meglio di quello che abbiamo dovuto tollerare in questi ultimi anni. L'ignoranza becera, la papponeria, il ladrocinio legittimato. Legittimato a tal punto che improvvisamente non si sono dovuti manco piu' nascondere, i criminali, visto che gli si e' creato un habitat favorevole. Sono usciti dalle loro tane e gongolano in doppio petto, trionfanti. 
Eppur si muove - nonostante l'intossicazione mentale-televisiva, la lobotomizazzione degli adolescenti, il fumo negli occhi, il populismo sudamericano, la piacioneria sboccata da bar che tanto piace a certi italiani, le promesse di soldi facili ... la gente gli ha votato contro. E dico tutti, pure quelli che sventolavano le bandiere ai suoi comizi. 
Vuol dire, probabilmente, che tutta quella schiera di gente che fino a ieri ci ha mangiato sopra, chi piu' chi meno, ora si trova improvvisamente a bocca asciutta. Non ce n'e' piu' per nessuno. Neanche gli scarti, sono rimasti, di quel festoso banchetto andato avanti per anni.

Onesti o criminali, il pane e' finito. E chi prometteva la moltiplicazione di pani e di pesci si ritrova ad arringare piazze vuote.
Se qualcuno ha la voglia e la forza di far cambiare rotta alla politica italiana, questo e' il momento giusto. Se veramente ci fosse qualcuno.
Se qualcuno cogliesse il segnale e lo incanalasse, non dico a rivoluzionare il sistema, ma almeno a renderlo piu' razionale, vivibile. 
Non per noi, sinceramente, ormai la nostra generazione e' andata cosi', c'e' poco da riparare. Per i figli che metteremo al mondo, un giorno, si spera.


Basco Amaranto


mercoledì 18 maggio 2011

I Dati

Le elezioni amministrative hanno decretato la vittoria della lista capeggiata da De Risi e ha evidenziato alcune dinamiche politiche da non sottovalutare e da prendere ovviamente in analisi. Ciò che più salta all’occhio è la splendida e riuscita strategia politica attuata da Grimaldi il quale ancora meglio di Di Biasio ha chiaramente accentrato tutta l’amministrazione sulla sua figura. Ancora meglio di di Biasio proprio per il fatto che grazie alla sua strategia attuata in questi anni e concretizzatasi dopo il verdetto delle elezioni dei giorni scorsi, ha eliminato qualsiasi gioco di forza all’interno della maggioranza, appena insediata, in modo da non poter più correre rischi e di poter usufruire di una certa stabilità politica.

Mannillo (Tulipano,  Zampi, Montano), Di Lorenzo e per ultimo Giorgio sono stati prima acquisiti e poi scaricati. I primi politicamente distrutti, il secondo illuso e quindi scaricato. Infatti Giorgio avrebbe rappresentato una corrente potenzialmente destabilizzante all’interno della sua composizione in quanto legato storicamente ai Di Biasio e  per  Grimaldi è ovviamente più utile Di Spirito  in quanto, diciamoci la verità, poco può proporre, poco può rappresentare. A questo punto è chiaro che Casanova è stata politicamente azzerata con la bocciatura di Mannillo e Di Lorenzo che non sono riusciti ad “infilare” all’interno della macchina amministrativa nessuno dei loro. Un dato che anche se apparentemente negativo è decisamente positivo per i ragazzi di Coraggio e Libertà che a solo Casanova hanno avuto la fiducia di 212 elettori  grazie alle loro facce e alle loro idee, senza promettere posti di lavoro fantasma e senza un euro. I ragazzi di CeL nella frazione di Casanova hanno sconfitto la vecchia guardia aprendo così una nuova stagione politica e un nuovo movimento che con una buona programmazione potrebbe aumentare vertiginosamente il consenso. L’unico rammarico per CeL è che per pochi voti non ha potuto vedere un consigliere d’opposizione in più che molto probabilmente sarebbe stato Bertone, negando così ai casanovesi una vera e attiva rappresentanza di Casanova. Forse colpa di qualche “vecchio(a)” della politica casanovese che avrebbe potuto tranquillamente incalanare i suoi voti verso questi ragazzi invece di dirottarli su Carmine Di Lorenzo il quale, nonostante il tutoraggio di alcuni, ritorna alla vita privata con un pugno di mosche in mano. Cinque anni di De Risi che salvo capricci dovrebbe amministrare stabilmente Carinola, 5 anni d’opposizione per Coraggio e Libertà che messo da parte l’entusiasmo deve necessariamente lavorare duro per aumentare i consensi e la credibilità senza, ovviamente, farsi mangiare dalle dinamiche politiche nostrane. A questo punto possiamo solo dire che i vincitori sono due: Grimaldi e Coraggio e Libertà, gli sconfitti sono i Di Biasio (ma ancora fortissimi) e i deceduti (politicamente parlando) sono Mannillo e Di Lorenzo.
Zampi-Montano-Tulipano non pervenuti. 

Datolo