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venerdì 15 luglio 2011

La protesta dei baristi carinolesi

Stamattina si è tenuto l'incontro dei proprietari dei bar di tutto il carinolese col sindaco ed esponenti dell'amministrazione. Dietro il tavolo insieme al sindaco erano seduti il super assessore alle finanze, il comandante dei vigili urbani, l'astro nascente della politica nocelletese e due amministratori casanovesi. Tema unico della riunione: la tassa sull' occupazione dei suoli pubblici che dovrebbe essere di due euro al metro quadro. Ha iniziato il sindaco cercando con vari giri di parole di scaricare la responsabilità dell'esoso balzello sui commissari.

Secondo la sua versione quelli lo hanno ascritto in bilancio ed ora loro sono tenuti a riscuoterlo. Forse lui ed il suo super assessore non conoscono come si fanno le variazioni di bilancio o forse non vogliono. Approfittando della impreparazione a riunioni simili della controparte ha avuto buon gioco nel dimostrare l'obbligatorietà di quella tassa. Ha continuato il padrone di tutti  conti comunali che sulla stessa linea del sindaco ha cercato di convincere gli astanti dei vantaggi derivanti dell'esoso esborso. Per essere più convincente è arrivato a paragonare le piazze carinolesi a piazza Navona facendo intendere a cosa si fossero ispirati lui ed i commissari. Oltre alla tassa spropositata  ha ordinato di  chiudere entro l'una di notte ed invitare gli artisti che intervengono alle serate di cantare sottovoce e senza accompagnamento musicale.
L'intervento di questi signori è alquanto preoccupante per chi guarda un pò più lontano dell'argomento in questione. Carinola è l'unico comune d'Italia che non ha una azienda che dia lavoro ad una decina di addetti. L'unica attività sono pochi esercizi commerciali tra cui un pò di bar che danno lavoro anche a qualche ragazzo e ragazza. Ultimamente si sono organizzati con ospitate  di musicisti che riescono a raccogliere tanti giovani che passano la serata insieme. Importante che questi restino nel comune,  per il fatto economico in quanto quello che spendono resta in loco. Inoltre non andando a Gaeta o peggio verso Napoli, non rischiano brutti incontri o pericoli sulla strada. A questi neo amministratori  queste considerazioni non interessano, non hanno figli o se li hanno risiedono altrove.

Non si rendono conto di distruggere un' attività commerciale positiva dal lato economico e sociale. L'aggregazione dei giovani di tutto il comune è l'obiettivo che tanti hanno invano perseguito per anni ora è stato raggiunto grazie ai bar. Questo grande risultato è messo in pericolo da una politca ottusa o forse, malignando, il loro obiettivo sia la distruzione di questo fenomeno.  I giovani uniti fanno tanta paura, meglio incontrarli in modo da poterli condizionare e controllare. Quello che manca ai politici odierni, a tutti i livelli, è la totale mancanza di qualunque strategia per creare lavoro: stanno bene loro, stanno benissimo tutti.

A convalida di questo, l'accenno che il signore delle finanze comunali ha fatto sulla gestione dei parcheggi. Ha previsto che il pagamento avvenga con le machinette. Non è stato nemmeno  sfiorato dal pensiero di sistemare qualche giovane come si fa in tutte le città dove c'è un alto tasso di disoccupazione giovanile. Troppo complicato creare una coperativa, assumere giovani che poi devono essere pagati ed assicurati ecc. molto più semplice installare delle macchinette.

Difficile vivere in un comune dove vengono richieste tasse degne di una grande metropoli e servizi degni di un villaggio del sud America. Drammatica conclusione è il graduale spopolamento delle nostre zone dove resteranno solo il sindaco ed i suoi collaboratori, solo loro perchè anche i loro figli saranno costretti ad abbandonare questa terra.

Barman arrabbiato

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