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giovedì 30 giugno 2011

Napoletani beffati dal loro eroe

A parte alcuni noti giornalacci politicizzati, dediti solo alle calunnie e alla diffusione di bugie d’ogni genere, quasi tutti i giornali degni di questo nome pubblicano grosso modo questo titolo : “NAPOLETANI BEFFATI DAL LORO EROE…!”
Sì perché a Napoli, nel frattempo, continua l’emergenza RIFIUTI e TARSU nonostante le promesse in campagna elettorale di De Magistris……
Leggo infatti che ci sono 50 MILIONI DI EURO RISCOSSI PER I RIFIUTI, MAI GIRATI ALLE AMMINISTRAZIONI, SPOSTATI SU ALTRI CONTI CORRENTI, PER FARLI POI FINIRE NELLE TASCHE DEI CONSIGLIERI E DEGLI AMMINISTRATORI FURBETTI delle varie giunte SINISTRATE BASSOLINO-IERVOLINO. Secondo quello che si legge sulla stragrande maggioranza degli organi di stampa le cose stanno in questi termini : “Mercoledì 29 giugno 2011 - C'è meno spazzatura in strada, ma la situazione resta esplosiva. Ieri a terra c'erano in città 1560 tonnellate di spazzatura a fronte delle 1720 di domenica. E questo significa che i mezzi dell'Asia stanno continuando senza sosta a raccogliere la spazzatura per portarla agli impianti Stir e ai siti di trasferenza. Il Re Mida dei rifiuti, colui che vorrebbe trasformare la spazzatura in oro, deve ancora fare i conti con una serie di impicci. Il tempo scorre e tutti si chiedono se mai sarà in grado di mantenere la sua promessa. Ma le ore sono corte e i napoletani diventano sempre più furibondi. Chi l'avrebbe mai detto che proprio loro, quelli che pagano una tassa sui rifiuti fra le più alte d'Italia, sarebbero stati beffati così clamorosamente? A ben 32 milioni di euro ammonterebbe il gettito della tanto odiata tassa sulla monnezza, che però non sarebbe mai finito nelle casse magre del Comune. L'Aip (Azienda Italiana Pubblicità) , con sede a Milano, era la società, oggi fallita, incaricata di riscuotere questo ed altri balzelli per conto di alcuni enti. Proprio la Guardia di Finanza di Milano aveva cominciato ad indagare sulla misteriosa scomparsa di circa 50 milioni di euro, riscossi e mai girati alle amministrazioni. In buona sostanza, secondo quanto ritiene il gip, l'Aip non faceva altro che spostare il denaro su altri conti correnti, per farlo poi finire nelle tasche dei consiglieri e degli amministratori furbetti delle passate Amministrazioni di sinistra targate IERVOLINO-BASSOLINO. E così, mentre qualcuno è finito ai domiciliari per peculato e bancarotta fraudolenta, importanti dirigenti sono indagati. Spicca fra questi Ida Alessio Vernì, compagna di Raffaele Tecce, ex senatore di RIFONDAZIONE COMUNISTA. Quattro anni di riscossione tributi e il Comune di Napoli non si era mai chiesto che fine avessero fatto. L'amministrazione Iervolino aveva già mostrato i suoi limiti al tempo in cui, per fronteggiare l'aggravarsi della crisi, il Presidente Berlusconi aveva dovuto inviare sul posto il commissario Bertolaso. Ma i cittadini, non contenti, hanno voluto premiare alle ultime amministrative l'icona vivente delle inchieste archiviate, il beneamato “Giggino”(anche noi a Carinola ne abbiamo uno e non pare tanto diverso e migliore…..). Con il risultato che, anche stavolta, traboccano le promesse (come quella sulla raccolta differenziata). Ma quante di queste, e non è solo un gioco di parole, dovranno essere archiviate???

Rassegnato dalla stampa

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