De Magistris è sindaco di Napoli. Un altro "Giggino" (così viene chiamato dai suoi amici) che però ha in comune con il nostro Giggino, purtroppo, solo il nome. Rappresentante di un nuovo modo di fare politica, fatto di idee concrete e non di intrighi, saltimbanchi e cambiacasacca a tradimento, una persona pulita che non è mai sceso a compromessi con i poteri forti. La sua vittoria è la dimostrazione che l'impegno a favore della legalità alla lunga paga, e sopratutto che il nostro capoluogo regionale si è finalmente svegliato. Ciò lascia ben sperare anche per il nostro futuro locale, dove per il momento le coscienze sembrano ancora addormentate e dove si è preferito continuare con il "meno peggio", dando il comune in mano a una banda di politicanti da quattro soldi con a capo un pagliaccio politico, che solo a sentirlo parlare, con i suoi discorsi vacui di chi non ha il minimo senso della realtà, mi viene da piangere.
Ma ripenso ai risultati di Napoli e Milano - e un sorriso stampato sul viso, oggi, non me lo toglie nessuno.
Ovvio, queste alla fine sono piccole cose se ci si pensa bene, nel senso che ci vuole ben altro che una sconfitta del governo alle comunali, per cambiare un Paese complessamente infognato come il nostro. Ma forse è arrivato quel segno tanto atteso che l'aria sta cambiando.
Se persino Milano volta pagina, dopo 20 anni, magari il berlusconismo si sta sgretolando. Visto che lui ha contribuito a farla, Milano.
O almeno si comincia ad avvertire quella nausea tipica prima di un'indigestione. Quell'alito pesante.
Tutto e' meglio di quello che abbiamo dovuto tollerare in questi ultimi anni. L'ignoranza becera, la papponeria, il ladrocinio legittimato. Legittimato a tal punto che improvvisamente non si sono dovuti manco piu' nascondere, i criminali, visto che gli si e' creato un habitat favorevole. Sono usciti dalle loro tane e gongolano in doppio petto, trionfanti.
Eppur si muove - nonostante l'intossicazione mentale-televisiva, la lobotomizazzione degli adolescenti, il fumo negli occhi, il populismo sudamericano, la piacioneria sboccata da bar che tanto piace a certi italiani, le promesse di soldi facili ... la gente gli ha votato contro. E dico tutti, pure quelli che sventolavano le bandiere ai suoi comizi.
Vuol dire, probabilmente, che tutta quella schiera di gente che fino a ieri ci ha mangiato sopra, chi piu' chi meno, ora si trova improvvisamente a bocca asciutta. Non ce n'e' piu' per nessuno. Neanche gli scarti, sono rimasti, di quel festoso banchetto andato avanti per anni.
Onesti o criminali, il pane e' finito. E chi prometteva la moltiplicazione di pani e di pesci si ritrova ad arringare piazze vuote.
Se qualcuno ha la voglia e la forza di far cambiare rotta alla politica italiana, questo e' il momento giusto. Se veramente ci fosse qualcuno.
Se qualcuno cogliesse il segnale e lo incanalasse, non dico a rivoluzionare il sistema, ma almeno a renderlo piu' razionale, vivibile.
Non per noi, sinceramente, ormai la nostra generazione e' andata cosi', c'e' poco da riparare. Per i figli che metteremo al mondo, un giorno, si spera.
Basco Amaranto
Basco Amaranto
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