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giovedì 3 aprile 2014

La Madonna rubata che salvava dal degrado



E' di questo pomeriggio una notizia sconcertante, apparsa su un noto sito di informazione casertano: una statuetta della "Madonna dei Raggi" è stata rubata a Mondragone, zona mare, viale Europa precisamente. Ma non è tutto. La Madonna era stata collocata da alcuni cittadini con uno scopo ben preciso e che sarebbe interessante approfondire anche dal punto di vista antropologico. Quale?
E' di questo pomeriggio una notizia sconcertante, apparsa su un noto sito di informazione casertano: una statuetta della "Madonna dei Raggi" è stata rubata a Mondragone, zona mare, viale Europa precisamente. Ma non è tutto. La Madonna era stata collocata da alcuni cittadini con uno scopo ben preciso e che sarebbe interessante approfondire anche dal punto di vista antropologico. Quale?



Ebbene, per dissuadere i barbari ad abbandonarvi sacchi di spazzatura che degradavano quel luogo, un gruppo di persone aveva pensato bene di collocarvi una madonnina, in modo tale da provare a scoraggiare gli sversamenti. E l'idea ha funzionato. La strada in questione, da qualche mese, aveva ritrovato grazie alla statuetta un certo decoro, per la gioia dei residenti, le maestre ed i bambini che frequentano un asilo materno. Fino a ieri, ed ora?

A quanto i residenti, fautori dell'iniziativa, non intendono mollare.

In effetti, l'ingegnosità di questa trovata è senz'altro da riconoscere. Pensate solo un momento: la gente che fino al giorno prima era mal abituata a lasciare tranquillamente il suo sacco d'immondizia, di fronte alla madonnina hanno cominciato ad esitare, quindi cambiato idea. Perchè? Proprio questo sarebbe interessante scoprire, ossia che cosa ha operato una statuetta nelle menti per indurle ad invertire l'idea di partenza. Certo, qualcuno ora risponderà che sarà andato a buttarlo altrove il sacchetto ed aggiungo non possiamo mica pensare di collocare santi e madonne dappertutto. 

E voi cosa ne pensate? Qual'è la vostra idea che suggerireste per dissuadere i barbari ad abbandonare rifiuti, nelle piazze, strade e campagne?







venerdì 7 marzo 2014

Crolliamo. [Anche dentro]. Ricostruiamo dalle macerie.


Altri crolli importanti: un grido dei luoghi che abbiamo abbandonato a se stessi. Crolla una grossa parete di un'antica abitazione privata del centro storico di Carinola (P. Umberto) a ridosso di Rio Pozzano. 


E nella stessa giornata cede una parte di fabbricato in via San Matteo, confinante con Palazzo Marzano, bellezza architettonica catalana che pero' non interessa a nessuno, o quasi. Le cause sono diverse, i crolli si sono verificati in due abitazioni dove non vive nessuno, vetuste, alle quali si sommano le piogge insistenti delle ultime settimane, infine la poca o assente manutenzione. 

Di fatto, non prendersi cura dei luoghi significa non prendersi cura di noi stessi, delle nostre vite. Viviamo nei nostri paesi come se non fossero veramente i nostri, nelle nostre terre, dove "all'ulivo si abbraccia la vite", lasciando che l'erbacce le invadano, avvolgano alberi da frutto. Lasciamo che i barbari abbandonino nelle campagne cose di ogni tipo, anche automobili. 

Eppure, dalla cura dei luoghi si puo' ripartire, o almeno in altri comuni del Sud è quanto avviene oggi http://www.lalunaeicalanchi.it/, nella convinzione che ci sono altre possibilità di rivivere i paesi, sforzandosi di incrociare azioni civili e buone pratiche amministrative. Ritrovando lo spirito di vivere in comunità ad esempio. 

A Carinola un sistema di associazioni funzionali come quello che abbiamo non basta, anche se fanno tanto per la creazione di eventi e che vanno sicuramente incentivate: il vero problema è che la programmazione politico-amministrativa è del tutto assente, o almeno inefficace, in termini di tutela e di valorizzazione dei luoghi, sia naturali, architettonici, archeologici.

Credo che ci sia un rapporto tra i crolli materiali e quello dei valori, delle idee, che stiamo vivendo; ma credo pure che possiamo ritrovare la forza di ricostruire cominciando dal far crollare definitivamente quel che resta di una classe politica al governo del Comune arretrata, patetica, superficiale. 

E poi seminare.


"Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti possa cambiare il mondo.
 In realtà è l'unico modo in cui è sempre successo." 

(Margaret Mead)


(foto concesse da Domenico Tuozzi)

M.A.S.

sabato 13 luglio 2013

PUC arma di distrazione di massa



         
    La storia infinita del piano urbanistico comunale di Carinola continua trascinandosi ormai da un ventennio. La stesura del nuovo piano regolatore, come si definiva allora, fu affidata ai tecnici dal compianto sindaco Matano. Lui era convinto di portarlo in consiglio per l'approvazione nel giro di pochi mesi: sono passati quasi venti anni ma non si arriva ad una proposta definitiva. 

            Intanto si sono fatte sull'argomento varie campagne elettorali, particolarmente le ultime. L'attuale sindaco promise in campagna elettorale di approvarlo entro Natale: ci fu una piccola dimenticanza nel non dire il Natale di quale anno e pertanto è ancora in discussione. Per oltre due anni è stato tenuto nei cassetti senza nemmeno guardarlo, poi all'improvviso ha conquistato la scena politica. Questo risveglio improvviso ha qualcosa di sospetto visto che in questi mesi l'amministrazione comunale sta portando a termine operazioni politicamente discutibili in tema di assunzione di personale. Il sindaco forestiero ha assunto il tecnico comunale suo compeasano, ha assunto il comandante dei vigili del paese dove il suo sponsor politico prende molti voti oltre alle tante consulenze ed incarichi legali "pesanti" dati fuori dai confini di Carinola. 
      
        Tutto questo tra feste di benvenuto con le congratulazioni e la documentazione di qualche avvocato locale specializzato in incidenti stradali passato da qualche anno al giornalismo.

         L' imminente assunzione di nuovi vigili, visti questi precedenti,  fa pensare che è pronto ad assumere anche vigili non di Carinola. In voti rendono molto di più. I posti dati agli stranieri infatti in termini di voti rendono molto di più che se dati ai locali. E' risaputo che se si prendono i locali ne accontenti uno ma ne scontenti cento. 

           Per evitare polemiche aspre e che qualche gattino apra gli occhi all'improvviso è scoppiato il caso sito di compostaggio. Questa discussione molto accesa sull'argomento anche se utile sembra innescata apposta per distrarre i cittadini. Un comune che ha il record mondiale di mancanza di posti di lavoro è assurdo che assuma persone estranee al territorio, oltreteutto sono pagate con le tasse dei carinolesi. 
          
           Sicuramente questo non accade nei comuni limitrofi dove un sindaco che tentasse qualcosa di simile in serata si troverebbe licenziato. Qui non se ne discute e si fa in modo che ci si distragga con altri argomenti. Tutti dovrebbero sapere che con la legge pensionistica attuale quando si occupa un posto lo si tiene fino alla morte perciò è una occasione unica. Assumere personale residente vuol dire anche far restare soldi nel comune che aiuterebbero un' economia locale tanto disastrata. 
Queste riflessioni al sindaco e co. non interessano, loro devono seguire le direttive che arrivano dall'alto per restare a vita sul comune. Non si comprende come i cittadini comuni con problemi occupazionali gravi accettino supinamente queste azioni al dir poco scandalose. Forse non li si fa riflettere su questi argomenti inducendoli a pensare ad altro

          Ogni mezzo per distogliere l'opinione pubblica da queste tematiche è buono. Quello del PUC è il migliore anche se non lo si approverà mai per non privarsi di una importante arma di distrazione delle masse popolari.

L'osservatore carinolese



mercoledì 1 maggio 2013

LETTA & HOLLANDE, LA NUOVA COPPIA

E' finita da pochi minuti la conferenza stampa di Enrico Letta e di François Hollande, a margine del loro primo incontro politico, che a Parigi scende la pioggia su un pomeriggio dove non ci sono concerti nelle piazze ma almeno tre manifestazioni ( due di sinistra  ed una di estrema destra) nella sola capitale.  I due rispondono alle domande dei giornalisti  dopo aver spiegato i punti del loro confronto all'Eliseo e gli obiettivi che si propongono per i prossimi mesi: unione bancaria europea, abbassamento tassi di interesse, sblocco delle risorse per creare lavoro nei piu' giovani, alleggerimento delle politiche del rigore per rilanciare crescita e sviluppo. Evidentemente i due hanno stretto un forte patto in Europa, che con Monti sarebbe stato impensabile: fatto il lavoro sporco, ottenuto il posto in Senato, ora puo' riposarsi in santa pace. Letta, l'uomo dalle ampie vedute e dalle larghe intese, due giorni dopo la fiducia  prende a braccetto la Francia. Ma ora dovranno convincere la Germania ed i Paesi vicini alla locomotiva che è giunto il momento di prendere un nuovo cammino per mostrare un altro volto dell'Europa, quella che non punisce, che non tassa solamente ma che sia capace di creare benessere. Un altro miraggio? La sfida è enorme.

Enrico Letta si è espresso in un buon francese, ha convinto la  stampa per la sua determinazione, ma per lui la vera sfida sarà quella di convincere il Parlamento italiano, dove già la battaglia per i sottosegretari sembra piu' importante della battaglia per la creazione del lavoro.

Intanto, oggi primo maggio, in Francia si protesta per le politiche di rigore, per tre milioni di disoccupati e per le scelte di Hollande che non convincono. In Italia pic-nic e concertone a Roma, mentre a Taranto si lotta.

Cosa ne sarà dell'Europa diciamo fra dieci  anni?La Cina già grande potenza mondiale, gli Stati Uniti che raggiungono l'indipendenza energetica, Paesi in via di sviluppo ( nel continente africano come altrove) che conoscono margini di crescita rigogliosa, mentre noi europei  bloccati dalla fine del lavoro.
Proviamo a rialzarci.

Mi So

martedì 27 settembre 2011

Ancora furti di rame


Carinola. Ancora beffati da alcuni malviventi, che sicuramente ci hanno preso gusto. Rubati domenica sera i cavi Telecom, riallacciati nemmeno tre settimane fa: il caso sprofonda nel giallo se pensiamo che da dieci notti una pattuglia dei Carabinieri aveva gli occhi incollati al posto incriminato. Festa della Vendemmia, seconda sera, una corsa a Casale per intervenire su una scazzottata di giovinastri e i cavi spariscono. Le due frazioni di san Donato e San Ruosi ritornano per l’undicesima volta isolate dalla comunicazione. Ed ora chissà quanti giorni passeranno prima che gli operatori della Site tornino per riallacciare i cavi, tagliati sempre nello stesso punto, sulla provinciale 44, dove il sindaco Luigi de Risi aveva annunciato di voler piazzare una telecamera. Ovviamente l’annuncio è rimasto tale. Che cosa si nasconde dietro questo caso?La comunità è disperata, nonostante le pattuglie notturne delle forze dell’ordine le famiglie si sentono abbandonate. La soluzione potrebbe essere quella di interrare i cavi. In corso una petizione delle utenze interessate. Tuttavia il caso si trasforma in un tenebroso affare. La pattuglia dei Carabinieri non fa in tempo ad andare a Casale per intervenire, ed i ladri già entrano in azione. Troppo strano. Serve Scotland Yard?

Da Gazzetta di Caserta

sabato 30 luglio 2011

Così vero, così irreale

Quando una persona lascia per sempre questo stupido mondo non è mai una cosa bella; meno che mai lo è se quella persona è una giovane donna sola.
Ci si abitua, tuttavia, a sentire queste notizie che diventano sempre più parte di una quotidianità che però non ci appartiene. Fino a quando qualcosa non viene a spezzare il sottile filo della normalità.
E Casanova si è trovata all’improvviso proiettato nella realtà mediatica che tutti i giorni ci bombarda con immagini crude, fredde, ma anche così lontane. Come appartenessero ad un sogno o ad un incubo sognato da qualcun altro.
Poi, all’improvviso, quel sogno diventa reale, visibile, tangibile: davanti ad una casa si raggruppano carabinieri, poliziotti e uomini della scientifica con le loro tute bianche e la mascherina sul volto perché una donna è morta da circa dieci giorni e nessuno se n’era accorto.
Se non fosse spietatamente vero, sembrerebbe una scena di uno di quei film polizieschi che siamo abituati a vedere o, ancora peggio, uno delle tante tragedie che rimbalzano sui teleschermi.

Ma anche questa è una tragedia; una vera tragedia della solitudine accaduta proprio da noi.

Ora, non voglio alimentare la curiosità morbosa di chi ama leggere dettagli macabri e raccapriccianti; voglio solo farmi delle domande. Come può accadere tutto questo in uno dei nostri paesi? Come è possibile non accorgersi che una vicina non si vede e non si sente da più giorni? Come si può non capire in quale disperata solitudine si è costretti a vivere e a morire?... Eppure, si può. L’indifferenza, la piaga più grossa della moderna società, rende tutto possibile. Anche in un paese come il nostro.

Il sentirci immuni da certe cose, in realtà ci rende solo più fragili e impreparati. Non vogliamo ammettere che neanche noi siamo più gli stessi; non siamo più quelli che sapevano ascoltare, che sapevano vedere e tendere la mano. Quelli che sapevano perdere i giorni e le notti per chi ne aveva bisogno. Ora, anche noi tiriamo dritti per la nostra strada senza mai guardarci intorno, muti e sordi verso tutti; preoccupati solo della difesa del nostro piccolo mondo.
E mentre l’amministrazione sonnecchia, il popolo vivacchia nelle piazze o si accapiglia miseramente per questo e per quel politico, c’è chi muore nel più drammatico silenzio, completamente ignorata dalla sua gente che neanche sa di quell’esistenza.

n.n.

domenica 5 giugno 2011

Ultime dalla stampa on-line

Articolo tratto da casertace.net

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Un lettore ci pone il questito all'indomani della notificazione al medico e neo primo cittadino di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, che, di qui a due o tre mesi, potrebbe condurre al suo rinvio a giudizio


Salve, Vi scrivo per portavi a conoscenza che tra i 34 medici indagati nell'inchiesta "Asl - Piedimonte Matese" figura anche Luigi Salvatore Angelo De Risi (Luigi Di Risi il nome usato in modo errato nell'articolo). De Risi il 16 maggio è stato eletto Sindaco di Carinola (CE) nelle fila del NPSI. Leggendo il vostro articolo e gli articoli delle altre redazioni inerenti sempre alle stesse indagini a Carinola si è scatenata una polemica perchè ci sono dei giuristi che ritengono che in caso di condanna in primo grado di un sindaco per tale reato sia previsto il commissariamento del comune!!! Potete approfondire??? Grazie.
Lettera firmata


LA RISPOSTA DEL DIRETTORE:

Non è cominciata, dunque, certo bene l’avventura di Luigi De Risi, all’anagrafe Luigi Salvatore Angelo De Risi alla guida del Comune di Carinola. Il suo nome, infatti, risulta presente nell’elenco dei 34 medici indagati dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per il reato di peculato. Un’indagine chiusasi con l’invio delle comunicazione ai sensi dell’articolo 416 bis del codice di procedura penale e che di qui a uno massimo due mesi, quando gli indagati stessi avranno, eventualmente, presentato alla procura stessa elementi a loro discolpa, attraverserà un altro bivio importante: quelle delle più che possibili, a questo punto, richieste di rinvio a giudizio, con annessa fissazione dell’udienza preliminare, alla fine della quale, ascoltate accusa e difesa, il giudice, che in questa funzione, si chiama, appunto, giudice per l’udienza preliminare (gup), deciderebbe, nel caso, se mandare o meno a processo gli indagati.

Il reato contestato a De Risi rende ancor più delicata la sua situazione, dato che il peculato appartiene proprio a quella categorie delle patologie dei funzionari della pubblica amministrazione. De Risi, dunque, secondo l’ipotesi accusatoria che si va, mano mano, consolidando nella testa dei magistrati inquirenti, da dipendente pubblico, cioè da dipendente di un’ospedale dell’Asl “Caserta uno” avrebbe introitato guadagni illegali, dopo aver dichiarato l’adozione del regimeintramoenia, non trasferendo all’Asl la parte di incassi (fifty fifty, cinquanta e cinquanta) che gli derivavano dall’esercizio dell’attività di medico specialista privato, in aggiunta a quella di medico nella’ambito di una struttura ospedaliere pubblica. Siccome De Risi è diventato sindaco di Carinola lo scorso 16 maggio, appoggiato da una lista civica che faceva perno sulla regia politica del consigliere regionale del Nuovo Psi, Massimo Grimaldi, uomo vicinissimo al governatore della Campania, Caldoro è evidente che un’accusa di peculato finisce, comunque, per pesare nell’attività di un sindaco, per di più tanto collegato con autorevolissimi ambienti istituzionali, quand’anche si tratti di un’accusa che non è stata ancora provata in un processo e, dunque, tocchi una persona innocente fino a sentenza definitiva di Cassazione passata in giudicato.
Per il momento, Casertace non prende posizione e attende gli eventi, proponendosi, però, di seguire, con attenzione, l’evoluzione del percorso giudiziario.
E veniamo alla polpa della lettera giuntami: a Carinola, qualcuno dice che il peculato, in caso di condanna di primo grado dell’imputato porti automaticamente alla decadenza dalla carica pubblica ricoperta. Non è proprio così, ma neanche si tratta di una fregnaccia a assoluta.
Dò un contributo di chiarezza al lettore: cominciamo a dire che la contestazione che viene fatta a De Risi riguarda il primo e non il secondo comma dell’articolo 314 del codice penale: dunque si tratta di “peculato” e non della sua variabile più blanda di “peculato d’uso”, che si fonda, a differenza della versione ordinaria del reato, sul trattenimento temporaneo da parte del funzionario pubblico dei beni di proprietà altrui, allo scopo di farne, appunto, “uso temporaneo”. La precisazione è importante perché questa, in passato, fu materia dibattuta nel casodella decadenza del sindaco di Messina, fino a che una sentenza della Corte costituzionale, innescata da una contestazione di legittimità sollevata dalla Cassazione, non chiuse il casoconsiderando incostituzionale un articolo del decreto legislativo che metteva a riparo dall’ineleggibilità e, dunque, dalla sospensione, chi era stato condannato per la fattispecie meno grave di peculato d’uso e, dunque, equiparando, per gli effetti relativi al mantenimento delle cariche pubbliche il peculato pieno a quello d’uso,

Quello ipotizzato per De Risi è, dunque, peculato, diciamo così, pieno. E allora non resta altro da fare che ricorrere alle norme contenute nel Testo Unico degli enti locali, precisamente al combinato degli articoli 58 e 59, i quali, da un lato elencano tutti i reati che, in caso di sentenza definitiva passata in giudicato e in caso di patteggiamento decretano l’annullamento, dunque, la cancellazione dell’elezione del condannato, dall’altro, proprio nell’articolo 59 associano il provvedimento meno afflittivo della sospensione a chi ha riportato condanne non definitive per quei reati, tra cui c’è proprio quello dell’articolo 314, cioè il peculato.

Per farla breve, siccome una condanna di primo grado, al pari di una condanna di secondo grado, non è condanna definitivasi ci limita alla semplice sospensione. Ordunque, se De Risi, da qui a uno o due anni (questo dipende dai tempi della giustizia) fosse condannato per peculato, sarebbe automaticamente sospeso dalla carica di sindacoSospeso e non decaduto. Il che significa che non si andrebbe automaticamente a nuove elezioni, ma sarebbe il suo vice a guidare le sorti del Comune di Carinola,
Spero di essere stato chiaro.

Gianluigi Guarino