il figlio di Umberto Bossi, Renzo
Da tempo si legge su tutti i giornali e si sente dire in tutte le trasmissioni televisive di approfondimento politico che al nord quasi tutti gli operai che votavano comunista adesso votano lega. Tutti si sbizzarriscono a dare le motivazioni più consone al proprio pensiero. Chi sostiene che la lega sia più vicina ai lavoratori ed ai loro territori, chi sostiene che siano rimasti delusi dalla loro lunga militanza nel partito comunista. Inoltre alcuni sostengono che votino lega perchè questo partito fa loro intravedere la liberazione dal giogo romano fatto di tasse e di privilegi. Logicamente le tasse sono per i lavoratori e i privilegi per i politici che bivaccano a Roma.Quelle fiere ed oneste popolazioni delle valli prealpine da generazioni si sono dedicate al lavoro agricolo ed industriale dando credito alle promesse di chi carpiva il loro voto promettendo uno stato più giusto e meno esoso nella raccolta delle tasse. Per decenni hanno seguito quei pifferai votandoli senza riserve senza notare in cambio alcun miglioramento delle strutture o dei servizi, tantomeno una riduzione delle tasse. Invece di ricevere l'aiuto sperato e promesso, dallo stato solo leggi e leggine tese a complicare la loro attività e ad emungere quante più tasse e balzelli possibili . L'unico risultato visibile era quello dei vari personaggi che nominati onorevoli si arricchivano ed erano quasi infastiditi dalla loro presenza tranne che nelle tornate elettorali. Un giorno dalle sorgenti del Po emerse Alberto da Giussano del XX secolo, all'anagrafe un certo Umberto Bossi, che incominciò a predicare la crociata contro gli oppressori e ladroni di Roma. Come i comunisti promettevano loro benessere ed uguaglianza con la consegna del potere nelle mani dei lavoratori questi prometteva il benessere e la sicurezza economica e sociale con la secessione da Roma. Il suo programma era rendere quei territori indipendenti e tutte le tasse versate dovevano essere spese sul territorio per migliorare i servizi la sicurezza e principalmente contribuire alla riduzione delle tasse stesse. Iniziò subito una campagna informativa sugli sperperi di Roma ladrona e di tutti gli sfaccendati meridionali, che a suo dire, vivevano alle spalle del nord. Inutile precisare che alcune affermazioni erano vere mentre altre solo fandonie ingigantite per raccogliere quanti più consensi possibili. Le classi lavoratrici furono le più leste a raccogliere il messaggio ed in forze andarono ad ingrossare le fila del nuovo partito che prometteva autonomia e benessere. In pochi anni la lega è diventato un partito di rilevanza nazionale e di importanza strategica per la maggioranza che sostiene il governo. Importanti ministeri come quello degli interni e del tesoro sono stati e sono appannaggio degli esponenti della lega che in cambio dei posti di prestigio hanno trasformato la guerra per la secessione in guerra per il federalismo sostenendo che fosse la stessa cosa per loro. Le operose popolazioni del nord continuano a lavorare, pagare tasse esorbitanti ed aspettare che Bossi porti la rivoluzione fiscale e sociale. Bossi sostiene che tramite il federalismo le regioni del nord con gli immensi fondi a disposizione in pochi anni saranno trasformate con la realizzazione di infrastrutture all'avanguardia e con la creazione di una polizia locale sarà annientata la delinquenza che ormai la fa da padrona anche nel più piccolo villaggio. Ma quando si farà questo non si sa, presto molto presto si avrà il federalismo e la realizzazione di quanto promesso. Per adesso è necessario continuare a votare lega sempre più numerosi in modo da avere tantissimi deputati, tantissimi consiglieri regionali, tantissimi consiglieri provinciali e comunali che insieme agli altri si arricchiranno alle loro spalle. Al federalismo ci si penserà tra qualche anno, allora si diminuirà il numero di deputati, di consiglieri, di assessori, di comunità montane, di consigli di amministrazione inutili e si aboliranno anche le province, per adesso si sta benissimo così almeno gli eletti. Sicuramente i neo leghisti ex comunisti non faranno mancare il loro apporto compatto e numeroso che adesso, come prima, servirà solo al benessere degli eletti e dei loro portaborse. Il loro capo per mettere alla prova la loro fedeltà ha candidato una trota di nome Renzo ed è sicurissimo che anche la trota verrà votata ed eletta dai leghisti quasi tutti ex comunisti.
post-moderno
In Italia, purtroppo, facce di culo come quella della foto vengono stravotate. Basta sparare cazzate a raffica che gli italiani gli accordano la preferenza: la storia si ripete?
RispondiEliminaA ME PARE PIù UNA FACCIA DA CRETINO.
RispondiEliminaSE NON SBAGLIO è STATO BOCCIATO PER BEN TRE VOLTE ALL'ESAME DI MATURITà.
POI PAPINO GLI HA "COMPRATO IL DIPLOMA" ISCRIVENDOLO IN UN ISTITUTO PRIVATO.
BATTIATO DICE: POVERA ITALIA....
MASANIELLO INCAZZATO
x 19.34 e oo.8 lo vedete quel dito alzato sulla maglietta del trota? Sapete che vuol dire? Ebbene è per voi e per quello che ha scritto l'articolo.
RispondiEliminaCHe ignoranti i leghisti e che ignorante quello del commento 09.24
RispondiEliminaragazzi l'italia è un paese di caste, si può essere bravi quanto vuoi, ma se non conosci nessuno non sarai mai nessuno, è l'amara realtà!!! Un giovane sfiduciato
RispondiEliminaun articolo sulla lega:
RispondiEliminaquando mi siedo sopra sto cesso
tutto sommato necessito
di quel poco di lettura che mi apra l'apertura
aaa che piacere il pluffare dello stronzo
per 16.57: due sono le cose: o ti porti il computer al cesso, cosa igienicamente abbastanza discutibile,oppure ti sei appena cagato addosso mentre leggevi sulla scrivania
RispondiEliminaVorrei ricordare a quel vegente delle ore 9,24 che il dito alzato del fallito leghista è anche rivolto a lui se non se ne è accorto, ammesso che in quel posto abbia ancora sensibilità!
RispondiEliminaLeghisti fa soprattutto rima con RAZZISTI, OPPORTUNISTI, QUALUNQUISTI E FASCISTI... e scusate se è poco!
RispondiEliminaQuesto il dito, e non solo il dito,lo mette a quel posto a me a te e a tutti nonostante l'apetto non troppo intelligente. Da Aprile prossimo gli daranno oltre diecimila euro al mese ala faccia nostra e di Roma ladrona da cui hanno imparato come si campa bene.
RispondiEliminaX anonimo delle 9.58 hai pienamente ragione, Altrochè criticare Roma, anzi, ne hanno preso esempio e sono riusciti a fare di meglio! illudere le persone che lavorano che saranno trattati come meritano...certo come no! E poi vogliamo parlare del figlio di bossi??? è una vergogna! un emerito imbecille che non sa manco prendersi un diploma considerando poi quanto i prof lo tratteranno con i guanti bianchi...un oltraggio a tutti i bravi e intelligenti giovani che ci sono in italia!!!che pena di paese...
RispondiEliminaBeh ! che il figlio di Bossi non sia uno scienziato non è una novità... MA IN UNA
RispondiEliminaITALIA DOVE TONINO DI PIETRO (deputato dell'Italia dei valori...Immobiliari....) FA IL PARLAMENTARE DELLA REPUBBLICA.... non c'è tanto da meravigliarsi...!
Nonna Papera.
Cara Nonna Papera
RispondiEliminaringrazia iddio che ci sono ANCHE persone come DI PIETRO e non solo Paperon De' Paperon che la fa da padrone... fa anche rima.
Nonna papera ma fammi il piacere la lega c'è anke grazie ai meridionali ignoranti come voi!!
RispondiEliminaSull'Espresso di questa settimana sono pubblicate tutte le poltrone che spettano alla lega. Fra queste c'è anche quella di amministratore delegato delle poste. TRa poco ci fregherano anche i postini.
RispondiEliminax 18.39
RispondiElimina...hai ragione, prima i postini erano tutti democristiani...
vogliono posti e poste!!
RispondiEliminaDi Pietro oltre ad essere un ignorante acclarato ha anche un passato e un presente molto molto misteriosi...........poi riguardo alle poltrone, Di Pietro ha suo figlio che non è affatto il massimo del buono esempio...anzi !! Quando è stato indagato il diligente Cristiano Di Pietro si è dimesso...SI' ma dal partito ! MICA DALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE !! ah no è ! se no avrebbe perso la "zuppa"....
RispondiEliminaAlla redazione del Quiquirì.
RispondiEliminaVi ho inviato un articolo che speravo venisse pubblicato, ma finora ancora niente. Confido nella vostra onestà intellettuale e nella vostra attenta salvaguardia della pluralità di opinione e espressione.
L'amico di zio Paperone
x amico di zio paperone: non temere il tuo post e' in coda per la pubblicazione
RispondiEliminaGrazie e buon lavoro ragazzi !
RispondiEliminaL'amico di zio Paperone.
Nil admirari! Bossi è d'estrazione comunista e pertanto nel suo dna c'è un livore antitaliano e razzistico insopprimibili. E poi ad alimentare la sua frustrazione incide assai la macchia indelebile sul suo blasone di trinariciuto analfabeta, una macchia tanto più vistosa nel clima del 150° dell'Italia unita: l'altro Bossi, quello risorgimentale che peccò di 'accoglienza' ospitando in casa il Duce delle Camicie Rosse fuggiasco. Il rosso garibaldino combinato col vessillo bianco della peste guelfa meneghina e col verde della sua attuale camicia producono uno sciòc da farlo secco. Sursum corda! Non sarà lui e nemmeno la canizza (post comunista) e ancor meno le giravolte di Casini e Fini a spiantare l'Italia! Nel segno di Roma non praevalebunt. -. silvalentauser@hotmail.it
RispondiElimina