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martedì 26 gennaio 2010

Il giorno della (s)memoria: il campo di concentramento di Gaza


Enormi manifesti comunali campeggiano sulle belle locandine d’affissione per ricordare uno sterminio che molti vorrebbero dimenticare o di cui molti altri non hanno mai sentito parlare. Campi di concentramento, reticolati, enormi ciminiere stanno lì fotografate a ricordare agli italiani e ai carinolesi che la shoa ebraica è stato uno degli eccidi più crudeli di cui una parte di umanità si è macchiata.

Uno dei più crudeli….Ma non il solo… Tanti sono gli stermini di cui non si parla.

Il popolo ebraico ha oggi la soddisfazione di veder commemorato quel suo grande dolore del passato in tutto il mondo, mettendo sotto gli occhi di tutti la propria immagine di vittima eterna che non ha uguali nella Storia e che, proprio per questa unicità, gode di qualsiasi giustificazione per le sue azioni. Anche del fatto che da vittima si sia trasformato in carnefice.
Il potere cammina con il potere. Ci va a braccetto. Ci va a puttane insieme. E l’Italia, una delle otto potenze mondiali, non può non ricordare l’olocausto ebraico per far piacere agli Stati Uniti e allo stesso Israele.

Il mio giorno della memoria, oggi, sarà leggermente diverso e ricorderà non la vittima Israele, ma le vittime di Israele; coloro che nessuna potenza commemora o vuole ricordare e che anzi vengono indicati come i cattivi della situazione: i palestinesi, quel popolo di straccioni e fetenti che osa opporsi al potere politico e militare israeliano e che osa avere pretese come una casa, un pezzo di terra, del cibo, delle scuole, delle cure mediche. Che osa pretendere semplicemente una vita! Quel popolo su cui piove fosforo bianco e piombo fuso con la scusa che Hamas ha lanciato contro Israele razzi Qassam.

Oggi i palestinesi vivono confinati nella Striscia di Gaza, dove si rifugiarono dopo esser fuggiti o espulsi dalle loro terre nel 1948. Vivono in otto campi profughi gestiti dall’ONU. La Striscia è circondata da una barriera di metallo voluta da Israele e da una zona tampone di 300 metri anch’essa controllata dagli israeliani. Anche dopo il cosiddetto “ritiro” d’Israele dai territori della Striscia nel 2005, l’assedio è continuato e dal 2006 tutti i valichi di accesso sono chiusi o controllati dall’esercito israeliano, con conseguenze disastrose per la popolazione palestinese. Non passano scorte alimentari, non passano medicinali e carburante, né materiale edile per la ricostruzione. Non passa nulla se non quando vuole e ciò che vuole Israele. L’unica cosa che veramente passa è l’odio israeliano.
La chiusura dei valichi è la principale causa di sofferenza della popolazione che vive senza scorte alimentari e senza il carburante necessario a far funzionare i generatori elettrici. Il popolo che fidava solo sugli aiuti umanitari, dopo la vittoria di Hamas, si vede privato anche di questi a causa dei congelamenti degli aiuti internazionali che hanno reso la situazione ancora più disastrosa. L’emergenza sanitaria è grave; i feriti delle incursioni aeree israeliane non sanno dove andare per curarsi perché gli israeliani negano il permesso di andare sia in Israele che in Egitto. Costretto a vivere in un territorio blindato dove vengono affamati di proposito uomini, vecchi, donne e bambini, il popolo palestinese sta vivendo, giorno per giorno, una tragedia che viene nascosta agli occhi del mondo perché chi ha mezzi per diffonderla, non lo fa. Intanto si continua a commemorare, anno dopo anno, le vittime della shoa ebraica offerte al mondo intero sull’altare dell’ipocrisia mediatica.

Ma io non ci sto. Non posso starci. Non mi sento di avere misericordia per chi non ha misericordia.



Nuvola Rossa



6 commenti:

  1. La storia la scrivono i vincitori per cui loro sono i buoni e gli altri i cattivi oltre che loro hanno ragione e i vinti hanno torto. I Palestinesi hanno perso quindi sono cattivi ed hanno torto.

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  2. Concordo con te. Anche il mio personale giorno della memoria è rivolto agli "eccidi del sottosuolo" come direbbe Dostoevkij.. un giorno forse, in questa giornata, si arriverà a scendere in piazza in nome di quei popoli che vengono uccisi da chi ora ci costringe a piangere per i suoi morti di 60 anni, facendoci dimenticare quelli di oggi..
    Free Palestine... abbasso i sionisti fondamentalisti che governano israele e larga parte del mondo.

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  3. Hai detto delle sacrosante verità, Nuvola Rossa.
    concordo in pieno con tutto ciò che hai scritto.

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  4. "Ricordare perchè certe atrocità non si ripetano" stanno continuamente dicendo ai Tg. Peccato che proprio chi propone tale ricordo, ripeta le stesse atrocità su degli inermi. Come si fa a voler insegnare una lezione di storia, quando lo stesso professore non l'ha imparata?....

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  5. Un senatore leghista ha inoltrato una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro della P. Istruzione perchè in una scuola elementare del Nord si è svolto un progetto legato alla figura di Anna Frank attraverso anche la lettura del suo diario. Le motivazioni dello stolto sono state mosse dal fatto che il diario contiene episodi troppo forti per degli innocenti bambini. Ma questi uomini chi cavolo li vota? Come possiamo andare avanti con gente di questo calibro?

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