Sono giorni che cerco di comprare inutilmente in zona Il Fatto Quotidiano, il nuovo giornale d’informazione creato da Padellaro, Travaglio, Correas, Gomez e altri. Non arriva in nessuna edicola del circondario e sembra che la distribuzione non lo preveda. Almeno per il momento.
Caserta, una delle province peggiori d’Italia secondo le varie indagini ISTAT, si rivela la peggiore anche in fatto di distribuzione dell’informazione. Non ci avevo mai fatto caso prima d’oggi, ma ora mi rendo conto che anche la catena della distribuzione dell’informazione è nelle mani sbagliate. Nei nostri paesi di provincia si distribuiscono solo giornali come La Gazzetta di Caserta, Il Corriere di Caserta, Il Mattino e qualche testata più famosa che comunque non crea grossi problemi all’informazione dominante.
Ora io mi chiedo: cosa c’è sotto? E’ una questione di controllo di monopolio dell’informazione che riguarda solo l’aspetto economico o la provincia di Caserta deve essere volutamente mantenuta a un livello informativo molto allineato? Spero che non sia questa seconda ipotesi quella che si nasconde sotto un gesto così allarmante, altrimenti dobbiamo preoccuparci sul serio. Si può essere d’accordo o meno con quello che dicono i giornalisti in genere, ma la pluralità dell’informazione è di fondamentale importanza in un paese democratico e va garantita a tutti; spetta poi al cittadino che legge farsi una propria idea, secondo la propria sensibilità e cultura, sulle notizie che gli vengono propinate in un modo o nell’altro. Quando la catena della distribuzione informativa non garantisce più questa pluralità di informazione a cui tutti i cittadini hanno diritto, beh allora non si può parlare più di democrazia, ma di vero e proprio regime mascherato sotto una parola meno allarmistica come può essere appunto la parola ‘democrazia’. Che rimane purtroppo solo una parola.
FreeMan