Molte volte nel corso della vita di ogni individuo, davanti a fatti che a sé stessi sembrano evidenti, ma che sono ignorati dagli altri, ci si domanda se sia fantasia o realta’. Come per dire che non si crede a quello che si vede chiaramente.
Come quando sento che milioni di persone hanno votato Berlusconi, quando sento che milioni di persone seguono l’Isola dei Famosi o il Grande Fratello. Come quando migliaia di persone applaudono il sindacalista di turno che palesemente invece di difendere i loro interessi aspira solo a sedersi al fianco di chi dovrebbe combattere.
In questi ultimi giorni ho seguito un acceso dibattito sulla base NATO, ora ex, di Casanova. Ho sentito esternare fantasie di ogni genere su cosa sia nascosto o depositato in quella galleria e quale sia la sua funzione odierna. C’e’ chi sostiene che vi siano stipate le scorie dei reattori nucleari, chi bombe atomiche, e chi addirittura dei missili con testate nucleari puntati contro qualche paese nemico non meglio precisato. I meno fantasiosi si accontentano di immaginarla piena di bidoni schiumosi di materiali tossici o di amianto cancerogeno. Tutti uniti in un carosello di invenzioni fantastiche per dimostrare la particolare pericolosità di quel sito che secondo loro è pronto ad esplodere e distruggere tutto quello che vi è intorno, persone e cose.
Ho notato con mio stupore che moltissimi interlocutori si sono fatti prendere da queste notizie di fantasia. Ognuno ha aggiunto la sua: chi vuole interessare le autorità locali o nazionali, oltre che le televisioni, chi vuol e andare ad ispezionare personalmente, chi vuol acquistare un contatore Geiger e altre astrusità, come nei migliori film di fantasia.
Non hanno pero’ pensato che se anche vi fossero depositati i materiali di cui si ciancia, essi sarebbero ben protetti dalla spessa parete della montagna, quindi non sono di alcun pericolo immediato per chi sta intorno. Questa perciò è fantasia.
La realtà, che e’ triste invece, e’ il materiale che si trova depositato all’esterno della base. Quello si vede e si sente, non è difeso da niente e nessuno, chiunque lo può avvicinare. Non si sa se sono solo rifiuti urbani e non si sa se sotto vi è stato sepolto materiale tossico o radioattivo …. e visto a confine di quale zona ci troviamo, cio è piu’ che possibile .
Tutti fantasticano su cosa si trovi all’interno e nessuno vede cosa succede all’esterno: in questi giorni di pioggia intensa, da quelle immondizie fuoriesce un brodo denso e abbondante che scorre verso valle. Nessuno osserva l’amara realtà di un inquinamento continuo, che si verifica ad ogni pioggia, dei terreni e delle falde acquifere sottostanti augurandosi che sia solo m…….Questo caso come tanti altri dimostra che la fantasia se in mano a persone abili può sostituire o far sparire la realtà portando gli ignari interlocutori a preoccuparsi di un pericolo ipotetico o che potrebbe accadere, ignorando quello vero che realmente minaccia la loro salute e deteriora per sempre l’ambiente in cui vivono.
Imaginaria