Cari Quiquirìni,
qui é la Redazione Immaginaria di Virgolaz che vi scrive da Milano.
Il 28 novembre prossimo (stasera, ndr) dedicheremo il nostro appuntamento mensile di musica, arte e socialità al "Sud ribelle & protagonista". Lo faremo un po' perché una parte dei partecipanti ai nostri gruppi di lavoro fa parte della cosiddetta "2G" meridionale (con ben due membri dal comune di Carinola), un po' perché giudichiamo il momento sufficientemente propizio per parlare in modo non omologato delle piccole e grandi mafie, organiche al modello sociale che ci sommerge, che inquinano in vario modo le nostre esistenze.
Proporremo con tutta la semplicità di cui siamo capaci una nostra narrazione collettiva basata su brevi letture di Roberto Saviano, Musiche dal Sud (prevalentemente Pino vecchio stile & tradizione napoletana), "Immagini & Parole" pescate -tra l'altro- dal vostro sito. Tanto per rimanere in tema, a pochi metri da noi si svolgerà uno spettacolo di una nota scuola milanese di musica e danza africana con la quale stiamo concordando ulteriori ponti di solidarietà creativa.
Ci rivolgiamo a voi perché pensiamo che l'unica reazione possibile allo stato delle cose sia quella che proviene dal basso, perché apprezziamo i blog aperti a tutte le posizioni, perché leggendovi spassionatamente abbiamo fatto nostri nuovi punti di vista e perché, in ultima istanza, "the revolution is faceless".
Nel percorso che ci ha portato a questo appuntamento abbiamo studiato quintali di carta (inviata in parte alla redazione quiquirìna) e ci siamo progressivamente scoperti presuntuosi nel pensare di riuscire a produrre una convincente sintesi informativa che non fosse "provinciale", scontati e qualche volta retorici nelle proposte, ingenui razzisti nella collocazione geografica del concetto "mafia" e inadeguati nella visione complessiva del problema.
Inizialmente pensavamo di lanciare al mondo una provocazione antimeridionale o filo-camorrista nel tentativo di "desavianizzare" Saviano, che oggi incarna il simulacro del dogma della lotta a gomorra con cui molti pensano di mettersi la coscienza a posto senza nemmeno alzarsi dalla poltrona (e soprattutto lasciando a Roberto tutti i rischi del caso).
Pensavamo così di scremare tra i sommersi e i salvati della cultura mafiosa e di fare uscire allo scoperto tutti i potenziali "Saviani" che pure esistono e conducono ogni giorno la propria lotta personale contro l'impero del male a Milano come a Carinola.
Ci siamo resi conto dell'enormità della nostra ambizione e abbiamo scoperto che la realtà é più surreale di ogni possibile provocazione.
Era necessario fare un passo indietro e ripartire da capo tutti assieme.
Eccoci dunque qui, "in braghe di tela", a chiedervi con tutta l'umiltà di cui siamo capaci un messaggio per fare un passo avanti nel nostro ragionamento, un contributo culturale costruttivo per mettere un altro tassello nel mosaico della resistenza alla barbarie. Garantiamo che lo faremo rispettosamente nostro, lo tratteremo con riguardo e lo inseriremo nelle doverose repliche a tutti coloro che ci chiederanno conto di che ruolo pensiamo di svolgere nella battaglia contro il "sistema".
Perchè non si può stare sempre a guardare.
La Redazione Immaginaria
si, ma in italiano? noi qui siam sempliciotti di campagna, tante parole strane non le capiamo. "ponti di solidarietà creativa" e "scremare tra i sommersi e i salvati della cultura mafiosa"... bah.
RispondiEliminaSai, il sud e la camorra non sono argomenti per dilettare giovani milanesi radical chic all'ora dell'aperitivo.
Detto questo, vi auguro buon divertimento stasera, tanto alla fine e' na festa, no? Di solito i dibattiti "culturali" dei comunistoidi in quello si traducono.
Con affetto
Allora qui c'è qualcosa che non mi torna. Io abito in provincia di Milano ma vi assicuro, amici carinolesi, che la gente qui non parla così! Ossia non usa questi termini ostrogoti e forbiti senza far capire niente! Ve lo assicuro amici! Neanche se partecipate a corsi con tema culturale come sto facendo io ultimamente! Anzi è proprio in queste occasioni che le persone davvero colte, davvero profonde, che vogliono davvero lasciare un messaggio o farti capire le cose che cercano di essere più semplici e comprensibili in modo da farsi capire da chi li ascolta. E solo in questo modo si può davvero costruire qualcosa se è DAVVERO questo l'obbiettivo. Ma visto che invece appare chiaro non sia così, se dobbiamo metterci a usare parole a caso tanto per fare i fighi milanesi da happy hour allora grazie dell'invito ma statevene lì con i vostri bonghi, la vostre t-shirt del Che, le vostre bandiere della Pace a far finta di essere dei poveracci senza soldi quando magari avete il papi con la porsche. Di questi comunisti da centri sociali ne abbiamo fin troppi in Italia e non hanno mai costruito niente fino adesso solo chiacchiere e chiacchiere e dialettica sprecata... Volevo solo assicurare ai mie compaesani che non tutti a Milano sono così...per fortuna.
RispondiEliminaRoberto Saviano è minacciato di morte dalla per aver scritto "Gomorra" I capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di tacere. Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Il caso Saviano è un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini italiani. E' intollerabile che arrivano questi commenti. Un saluto agli amici Milanesi e buona serata.
RispondiEliminaE' intollerabile che tu non abbia capito un c...o di quello che ho scritto, dovremmo dire. Che c'entra Saviano con i commenti che sono stati scritti? che sconforto che mi viene....
RispondiEliminaPer Uno ha detto. A me non interessa chi sono questi giovani l'importante che se ne parla anche a Milano. Poi che tu vuoi fare la guerra a quelli di sinistra a me non importa io non la faccio ne a quelli di destra ne a quelli di sinistra la cosa più importante per me è quella di sconfiggere le mafie.
RispondiEliminasi ma intanto ricordiamo a questi amici di milano come è stato trattato saviano l'altro giorno dal vostro consiglio comunale e dalla sindachessa
RispondiEliminache gli hanno fatto a saviano il consiglio e il sindaco di milano?
RispondiEliminaSono di sinistra , sono del sud , sono di Carinola, apprezzo lo sforzo di questi ragazzi milanesi che vogliono "calarsi" nella nostra realtà , credo con l'intento di darci una mano.
RispondiEliminaUna notizia Ansa.it il giorno dopo il concerto contro le mafie di Castel Volturno riportava che si erano fatti vivi dei delinquenti che avrebbero chiesto il pizzo alla ditta o agli organizzatori della manifestazione , che stavano montando il palco.
Pensate a che punto siamo: Chiedere il pizzo ad una manifestazione organizzata contro di loro.
Purtroppo questa è la realtà che ci circonda e con essa tutti gli intrallazzi pubblici e privati o tra pubblici e privati o tra società pubbliche , controllate dalla camorra ,ed Enti pubblici locali controllati da politici corrotti e senza scrupoli.
Poi c'è la paura che segue alle minacce di morte o quel che è più grave alla incolumità della famiglia di hi si oppone.
In queste realtà si dovrebbe muovere il dissenso con la consapevolezza che lo Stato con tutte le sue forze in campo riesce solo in minima parte, a contrastare questi fenomeni. Resta forte il dubbio di quanto voglia veramente farlo , ma qui andiamo a scavare nel torbito.
E’ apprezzabile lo sforzo è gratificante sapere di avere delle persone che solidarizzano con noi da Milano superando il razzismo alimentato dalla lega che vuole fare di tutta l’erba un fascio senza dividere il buono dal marcio.
E’ importante sapere che queste pagine sono seguite da persone, che pur non avendo le nostre stesse vicissitudini e magari con problemi esistenziali meno evidenti, si preoccupano di far diventare il problema della camorra un fatto nazionale e non locale, magari usando termini stereotipati che in alcune realtà fanno parte del linguaggio comune, perché solo se tutta la Nazione prende coscienza del fenomeno si può ottenere qualcosa di veramente importante.
Grazie ragazzi , accettate democraticamente , come credo facciate, le critiche negative, che spesso nascono dalla sfiducia e dalla rassegnazione per un fenomeno che ha radici lontane e che riesce a mimetizzarsi camaleonticamente nella società ed a succhiarne l’anima con una facilità disarmante. O anche dall’essere contro ad ogni costo riducendo tutto alla contrapposizione politica , grazie alla quale l’uno deve dire il contrario dell’altro, a prescindere dall’argomento trattato.
Saviano, sta facendo la sua parte conla rinuncia a vivere la sua vita deve aver tutta la solidarietà possibile e non solo.
Noi facciamo il possibile , ma le parole sappiate non bastano.
Alè
Quando, dopo l'Unità d'Italia, i piemontesi arrivarono a sud da padroni e cominciarono a parlare con i contadini, questi ultimi li guardavano sbalorditi e dicevano: "ma chisti che cazzu ricunu? Che lengua parlanu?". Ecco, dopo circa 150 anni, noi facciamo le stesse domande. Non c'era una totale comprensione allora, non c'è adesso. Realtà diverse. Sentire diverso. Ma bisogna saper leggere tra le righe per capire ciò che voglio dire....
RispondiEliminaPer parlare della mafia e della camorra bisogna conoscere la mafia e la camorra; e per conoscere la mafia e la camorra bisogna vivere dove esse più si palesano. Per comprendere la mafia e la camorra bisogna partire da molto lontano, soprattutto nell'intimo sentire dell'individuo. Le carte, le ricerche, le grandi parole da conferenza non sono altro che retorica. La camorra la si può conoscere e comprendere solo nell'atavica rassegnazione delle persone, nella loro paura, nella loro passività e anche nella loro indifferenza. Perchè? Perchè oggi come allora, manca la fiducia, quella vera, nelle istituzioni. Le grandi manovre che questo governo sembra fare per combattere il fenomeno, sono e rimangono dei grossi bluffs politici. E chi sa usare il cervello questo lo sa. L'unico atteggiamento che rimane è quello difensivo dell'indifferenza.
Combattere la camorra significa cambiare l'intimo sentire delle persone, attraverso una continua ed adeguata istruzione e attraverso un solido e dignitoso lavoro. Ma questo richiede tempo. Tanto tempo.
Se non diamo il giusto significato alla parola camorra non ci capiremo mai. Io sono di quelli in disaccordo con Saviano. Quella che racconta lui è delinquenza, feroce ma delinquenza, che prospera in quanto la camorra, che sta al di sopra, la fa prosperare. Non dico di più perchè ho paura della camorra vera. Chi vuole e può intendere che intenda.
RispondiEliminaCari Virgolaz,
RispondiEliminaspero che dopo questa sera ci farete sapere come è andata la vostra serata e che cosa avete fatto e detto.
Penso ce lo meritiamo. O no?
azz ma stu quiquiri è robbabona è na cosa nazionale vengono anche unvutati a milano bravi bravi io che vivo a milanoci vado magari scopro chi so i quiquirini casanovesi bravi.
RispondiEliminaUagliù, la camorra è un male sociale serio e va affrontato con serietà. Siamo molto contenti dell'interesse degli amici di Milano, ma allo stesso tempo sono un po' perplesso. Non bastano gli studi, i dibattiti, i confronti, ma come dice l'amico/a delle 15,07, ci vorrebbe una full immersion negli ambienti di camorra per capire veramente da dove parte, come si diffonde
RispondiEliminae su cosa si appoggia questo problema. Solo conoscendolo profondamente in ogni piega, si può pretendere di capirlo e sradicarlo. E ancora concordo con l'amico già citato: il lavoro e l'istruzione sono le vere armi per combattere questa calamità.
per 17:20 mica c'è bisogno che fai a milano, fesso!
RispondiEliminaSe aveste pubblicato prima questo post per questa serata magari, mi organizzavo e dalla provincia di Milano, potevo andarci pure io a questo evento con la mia bacchetta magica.....Uffaaaaaaaaaaaaaaa...
RispondiEliminaUn saluto a tutti
Saviano & il Cantanapoli Jazzisticamente Modificato
RispondiEliminaStanchi ma orgogliosissimi dell'esito qualitativo del raduno percussivo autogestito assieme a Congaplace, riprendiamo il cammino con un altro pezzetto della nostra narrazione. Il tema sarà "sud ribelle protagonista" in stretta collaborazione con i settentrionalissimi Camuni della Fomanblus Band. Gaetano che legge pilloletture di Roberto Saviano, le invenzioni della redazione fotografica e il contributo dei nostri amici del Quiquirì casertano a completare il quadro per l’ennesima volta davvero emozionante umanamente, culturalmente e artisticamente.Copia incolla da Virgolaz.it
Comunicazione Ufficiale:
RispondiEliminaCon gli ultimi commenti siamo arrivati al livello culturale del blog più basso sin dalla sua apertura.
Ma che volete da sti poveracci di Milano? Che si vengano a fare un soggiorno a Castel Volturno o a Secondigliano? O meglio per quelli come chi ha scritto il primo commento che è contro le "feste" contro una o un'altra cosa, forse è meglio diventare tutti un pò leghisti e invitare tutti i milanesi a dimenticarci?.. Si forse è meglio.. però giusto per avere qualcosa da fare.
bha io non capisco io credo che i ponti sono sempre importanti e finchè ci si comporta con diffidenza si è sempre rilegati ad un isolamento di vedute che vanno sempre in una sola strada ovvero quella della stagnazione. l'iniziativa rigurda un aromento che coinvolge tutto il territorio nazionale visto che l'interesse delle mafie rigurda tutta l'italia. e poi è sempre così sono gli "straniere" ad avere interesse e passione verso il nostro territorio e non chi ci abita.un quiquirista nordico/carinolese.
RispondiElimina+Sono certo che i ragazzi di virgolaz.it passano sopra le bassezze d chi non apprezza gli sforzi di chi , tra l'altro , ha messo la faccia su un manifesto affisso a Milano con il proprio nome ed il cognome Saviano , grande gesto di solidarietà e di coraggio visto che il problema è soprattutto nostro.
RispondiEliminaSe questo non basta allora come dice 16.09 cosa vogliamo pretendere un soggiorno a secondilgiano?
Ragazzi voliamo alto.
Alè
news da gomorra,
RispondiElimina1 percorro abitualmente la ragnatela di strade a ridosso della domiziana e ad oggi non ho ancora incontrato una pattuglia di carabinieri, polizia, esercito. Ma non erano stati rafforzati i controlli?
TUTTE BALLE
2 la campagna stragista voluta dai casalesi ha avuto il suo effetto: si continua a pagare il pizzo e a pensare che con i rappresentanti dello stato "è salutare parlare il meno possibile".
3 caserta e la sua provincia è un luogo da cui fuggire via
X 16.09 e tutti quelli che vengono dopo.
RispondiEliminaScusatemi, ma io nei commmenti precedenti ai vostri, non ci vedo delle offese agli amici di Milano!Ci vedo un invito a parlare in maniera più semplice, alla portata di tutti, alla quiquirina certo, ma pur sempre un invito. E ci vedo dei contributi di riflessione per la loro serata. Che ci sarebbe di male se venissero a passare una giornata a Castelvolturno o Secondigliano? Vedendo l'ambiente e conoscendo le persone che vi abitano, potrebbero avere sicuramente un'idea più completa del fenomeno che vogliono affrontare.... Cosa fanno i giornalisti o gli studiosi che parlano di guerra?.. vanno in guerra! E' esattamente la stessa cosa. Voi direte: non è necessario. Certo, non è necessario andare in Sicilia per parlare di mafia o a Secondigliano per parlare di camorra, ma se ci vai personalmente hai una visione più completa e una comprensione migliore della cosa. Se non sei del sud e vivi a sud, non capisci il sud!
Io credo invece, che ai ragazzi di Milano siano stati dati dei buoni imput. Sta poi a loro svilupparli come meglio credono opportuno. Saluti a tutti.
Cari amici di Virgolaz,
RispondiEliminaho visto e letto il video che avete inserito il 29 Novembre sul vostro sito. Io lo chiamerei semplicemente così: IL NORD UCCIDE IL SUD.
La storia si ripete. In maniera diversa, ma si ripete. Chi ha orecchie e cervello per intendere, intenda.Saluti.
Le previsioni del tempo per una volta non hanno sbagliato, davano abbondanti nevicate e questa mattina puntualmente a Milano scendono grossi fiocchi. Mia figlia di due anni e mezzo corre eccitata per tutta la casa per andare a vedere la neve da una finestra all’altra. La città si ricopre lentamente di un manto bianco che ne modera la sobria bruttezza. Normalmente sarei di buon umore in queste condizioni meteorologiche ma questa sera suoniamo per Saviano e metà del gruppo di lavoro arriva da Val Camonica, Brianza … e Toscana.
RispondiEliminaFortunatamente già a metà mattina le previsioni annunciano un miglioramento nel pomeriggio e l'sms “siamo in marcia” che arriva nel pomeriggio da Edolo (BS) fa sparire le ultime nubi all’orizzonte.
Il Barrios è l’avamposto che Comunità Nuova di Gino Rigoldi ha voluto costruire nel mezzo di una delle periferie più degradate della città (la Barona) e conseguentemente la frequentazione delle nostre serate è assolutamente varia.
Gli unici ospiti fissi sono i numerosi ragazzi del quartiere con il loro pesante carico di problematicità, droga e carichi penali di vario tipo. Un membro della Redazione Immaginaria è quasi finito in ospedale per le botte prese a causa di una parola di troppo durante una nostra serata. La presentazione dello spettacolo dedicato a Roberto Saviano (anche per provare ad infrangere i “miti” di questi ragazzi) non mi lascia quindi senza preoccupazioni.
Alle 21.00 il locale è già pieno dei partecipanti alla serata di cultura africana (Karamogò) che inizierà di li a poco nel vicino teatro. Faccio in tempo a distribuire un po’ di volantini con il programma della “carovana antimafia della Lombardia 2008” e a discutere con qualcuno di loro di mafia ed Expo-2015.
Mando giù un respiro profondo pensando a mia figlia e mi avvicino anche ai pericolosi indigeni con le locandine in mano. Ringhiano, ma alla fine si tengono qualche locandina e qualcuna delle ragazze (per fortuna esistono le donne) si mette addirittura a leggere.
Posso andare finalmente a prendere alla fermata della metropolitana l’inviato del Quiquirì.
Al nostro rientro il nostro pubblico ha dato il cambio ai ragazzi di Karamogò e i Bluesman della Val Camonica hanno iniziato a intrattenere i presenti con il loro suono caldo e pastoso.
Si comincia.
Di tutto il gruppo di lavoro di circa trenta persone hanno defezionato solo un poeta siciliano, un chitarrista con il colpo della strega e una presa "scart" che ci siamo dimenticati a casa.
A metà dello spettacolo un ragazzo del quartiere salta sul palco gridando come un matto e io penso: “è arrivato il momento, adesso ci si fanno in nome dei mafiosi della zona”, e invece no.
Si gira al pubblico insultandolo perché nessuno sta ballando nonostante “i ragazzi” (che poi siamo noi) “hanno portato una cosa bellissima alla Barona”. Per calmarlo lo mandano –come al solito- vicino al mio pianoforte, lui si porta anche la ragazza per guardare i movimenti delle mie mani e di quelle del “Ruvido”, il chitarrista dei FomanBlus. Passiamo anche qualche minuto a parlottare sotto voce durante l’esibizione.
Avessimo fatto cambiare idea anche solo a lui, ne sarebbe valsa la pena.
Finiamo verso le 2.15 e c’è ancora gente, faccio in tempo a dar via ancora volantini. Non trovo Eliana del coordinamento di Milano di “io sono Saviano” con la quale vorrei scambiare quattro chiacchiere sulla iniziativa nazionale del 20 dicembre alla quale parteciperemo.
Sono le 3.00, la serata è finita, Roberto di Comunità Nuova viene da me e Marina (la nostra cantante) quasi commosso, altri vengono a congratularsi per la buonissima musica e l’iniziativa semplice ma molto efficace.
Domani Emma mi sveglierà alle 7.30 come al solito per farmi visitare i suoi peluche. Con Virgolaz & DescargaLab riprenderemo la strada che ci porta alla prossima tappa della nostra narrazione.
Sono davvero stanco.
Ma non si può stare sempre a guardare.
Grazie, amico della Redazione Immaginaria per il tuo resoconto della serata. Aspettiamo ora quella del nostro amico.
RispondiEliminaDa quello che hai scritto devo dire che, tutto sommato, stiamo meglio noi a Carinola!
Il vostro inviato ci ha fatto sapere al telefono che avrà problemi a collegarsi per qualche giorno...
RispondiElimina...appena tornerà operativo metterà online le sue impressioni.
dopo aver letto questo post mi è venuto quasi il vomito.
RispondiEliminaChi è questo presuntuoso che mischia come se niente fosse camorra, mafia, africa etc etc etc.
chi è questo vile che difende (!?) Saviano e poi si firma " La redazione immaginaria"?
Ma pensa ai problemi che hai tu a milano
Il più grande clan mafioso lo avete creato voi: IL CLAN DEI MILANESI
Capo indiscusso : Silvio B.
Perchè I MILANESI non hanno riconosciuto la cittadinanza a Saviano e Biagi ( buonanima )?
Visto che vi credete i dottori dei malesseri degli altri, spiegatelo voi a noi o meglio voi a voi!!(poichè noi lo abbiamo già capito) ma saremmo curiosi di sapere la vostra opinione..
Un'ultima cosa.
Quanto avete guadagnato con serata?
E che fine hanno fatto i soldi della gente che, magari per DARCI solidarietà, sono venuti alla vostra "serata"?
Ah Milanè statt' a casa
E dite a due Casanovesi che stanno con Voi che i panni sporchi si lavano in famiglia...
Un terrone doc ( ciento pè ciento)
non vi smentite mai : campate di retorica.
RispondiEliminaA' lavurà !!!
x virgolaz:
RispondiEliminaperchè non ritorni a Casanova e fai feste tipo quelle che organizzate a Milano?
perchè non ritorni a Casanova e ti impegni nel tuo piccolo a cambiare le cose che ti hanno fatto andar via ?
devo presumere che ai preferito un lavoro "raccomandato"?
non ti offendere, ma le chiacchiere stanno a zero.
Oramai tutto sanno tutto di tutti.
Non abbiamo bisogno di gente che ci ricordi che esiste la camorra. Lo sappiamo sin da bambini!
Pensa ad educare bene la tua bambina (non ho dubbi che lo stai già facendo ottimamente) ed a prepararla per il futuro. Sai bene quanto sia difficile l'integrazione a Milano
ciao
Quelli che dicono che i panni si lavano a casa propria daccordo, ma cosi si e fatto fino adesso e di risultati si son visti pochi questo perche ce troppa omerta!!! invece per criticare tutti si fanno avanti CASANOVESE DOC!!!!!! bisognia cominciare ora perche spetta il popolo a cridare fuori dai propri confini la verità, che fin ora non si e fatto nulla tanto fin quando non capita non gliene freca niente... Cio a tutti
RispondiEliminaCome vedi, caro amico di Virgolaz, le teste non sono tutte uguali! Per fortuna devo dire, ma che vuoi farci. Così è!
RispondiEliminacioè che spaventa e da forza alla criminalità è proprio la distanza dei popoli. quando i galli di uno stesso pollaio litigano la volta si mangia le galline.
RispondiEliminacome prassi siamo scivolati nella rissa.
RispondiElimina' vero che la realtà qui è diversa , è vero che atti di coraggio e di denuncia fatti a Milano hanno un quoziente rischio più basso , è vero però che gli altri se ne potrebbero fregare e invece tentano di aprire un varco.
Certamentetra srivere i commenti anonimi , come tra l'altro facciamo anche noi , e scrivere i nomi e cognomi correlati ai fatti come ha fatto Roberto Saviano c'è una diffrenza indescrivibile ma non siamo tutti uguali e non tutti , specie se con famiglia efigli alle spalle , possono permettersi di mettere a rischio le loro vite, però è anche vero che tacere è peggio che parlare.
Appreziamo le iniziative Milanesi per quello che sono e , se ne siamo capaci, organiziamo noi quelle efficaci che molti ventilano nei post ma dove nessuno di noi ci mette la faccia .
E' anche vero che restare qui cercando di cambiare è ben diverso d chi getta la spugna e va a fari un futuro altrove , ma speso la vita non consente il lusso della scelta facile facile ma ti mette di fronte alla cruda realtà che noi tutti conosciamo.
Tra l'altro non è che chi ci amministra a tutti i livelli ci dia le garanzie necessarie ad orgizzare il nostro futuro e la vita non è che sia poi tanto lunga da consentirci queste attese.
Andiamo comunque avanti perchè anche nelle contrapposizioni si cresce e si maturano convinzioni più o meno giuste.
Ri-Posto un commento di qualche giorno fa che si deve essere perso nell'etere.
RispondiEliminaRingrazio a nome di Virgolaz tutti coloro che sono intervenuti, nessuno escluso, perché l'opinione a cui é dovuto il maggior rispetto é in primo luogo quella che non si condivide.
Reputo giusto oltre che doveroso replicare alle illazioni ad personam rispetto alla mia presunta raccomandazione che mi sento di smentire tanto con tranquillità quanto con fermezza. Se l’anonimo autore ritiene di voler circostanziare meglio le proprie affermazioni sono a completa disposizione per chiarire ogni dubbio.
Grazie di nuovo a tutti,
Andrea
Virgolaz Crew
Gli amici della Campania possono aderire alla manifestazione del 20 dicembre contro le mafie seguendo i lavori del blog regionale al seguente link:
RispondiEliminahttp://iosonosaviano.ning.com/group/Campania
"Le minacce allo scrittore Roberto Saviano non l'hanno fermata. E nemmeno le minacce subite direttamente durante un processo hanno potuto impedire a Rosaria Capacchione, coraggiosa giornalista del Mattino di Napoli di pubblicare questo libro.
RispondiEliminaIl clan dei casalesi è ormai una case history importante quando si parla di profitti criminali. La giornalista racconta come funzione il business criminale della camorra, come il giro di affari, che non è limitato alla sola Campania abbia valicato da tempo i confini della regione dove è nato e ha proliferato.
Le organizzazioni criminali hanno raggiunto un livello di governance altissimo nell’economia del riciclaggio con un profondo livello di infiltrazione nei vari gangli della società, arrivando a influenzare un bel pezzo dell’economia italiana. (fonte: Valori, Nov2008)"
ROSARIA CAPACCHIONE, L’ORO DELLA CAMORRA, BUR 2008.
"IL PRINCIPE (MAFIOSO) E LA FACCIA DELL'ITALIA
RispondiEliminaQual’è il vero volto della mafia? E’ quella che si vede in TV? I corrotti e i Criminali sono una malattia della nostra società, elementi costitutivi del potere, a parte poche eccezioni (la costituente, mani pulite, il maxiprocesso a cosa nostra). Ricordate “il Principe” di Macchiavelli? In Politica qualsiasi mezzo è lecito. C’è un braccio armato (anche le stragi sono utili alla politica del principe), ci sono i volti impresentabili dei Riina, Provengano, Lo Piccolo, e poi c’è la borghesia mafiosa e presentabile che frequenta i salotti buoni e riesce a piazzare i suoi uomini in parlamento. Ma il potere è lo stesso, la mano è la stessa. Il libro è questo: racconta i fuori scena del potere, quello che non si vede e non è mai stato raccontato ma chi decide, fa politica e piega le leggi ai propri interessi.
Ci avviamo verso una democrazia mafiosa? Gli italiani possono reagire, è già successo."
IL RITORNO DEL PRINCIPE
Saverio Lodato, Vincenzo Scarpinato Chiarelettere 2008.
ehi redazione non avete postato la mia richiesta di informazioni. che per caso virgolaz vi ha minacciati solo perchè gli ho chiesto quanto ha guadagnato con la serata "saviano" ? oh virgolaz è uno di voi, trasferitosi anche lui , con un lavoro raccomandato a Milano?
RispondiEliminaNon abbiamo bisogno di qualcuno che ci ricorda che Rosaria C. è una donna con le pa**e.
Anzi sono io che vi devo esortare a fare come lei, ovvero a mettere la firma sui post che scrivete, se quello che dite è vero.
ma poichè scrivete e pubblicate ciò che vi pare o meglio ciò che vi conviene in modo trasversale o meglio ancora, cose non vere, è normale che non possiate metterci la faccia e la firma. Sai quante cause?
Un'ultima cosa: è inutile giustificare ciò con il fatto che le idee non hanno volto o cazzate del genere...
Le idee senza i fatti non servono a nulla...
P.s.: vogliamo parlare di chi ha deturpato nel corso degli anni le colline della montagna della GranGelsa con case abusive poi magari condonate a suon di mazzette? non vi interessa la tutela dell'ambiente...ah già dimenticavo. una di queste case è di un vostro caro amico che è molto lontano in questo momento e fondatore del quiquiri...chiedeteglielo.. vi dirà che non è vero... ovviamente. Oppure giustificherà il padre dicendo che prima facevano tutti così... ma vaff...
Se pubblicherete questo post o no m 'interessa poco. Ciò che mi interessa è dirvi tutto ciò..
Ah un ultima cosa: pppprrrrrrr
ciao caro amico non preoccuparti non sono lontano anzi sono molto vicino....riguardo alle tue affermazioni (per quel che mi riguarda) puoi andare a leggere le carte sul comune. Che non mettiamo le firme è una fortuna per te che, visto che parli senza documentarti, cacceresti dei bei soldi per le cause di cui tu stesso parli. A presto!
RispondiEliminax 19.54 parli di firmi e poi ... ti firmi in quel modo, sei un pò volgare mi sembra. Ogni tanto spunta qualcuno che vuole la firma degli altri senza apporre la sua. A meno che quella non sia la tua originale.
RispondiEliminaLa serata dedicata a R. Saviano si é tenuta presso il Barrios Café (www.barrios.it) di Don Gino Rigoldi.
RispondiEliminaIl Barrios é una struttura con importanti finalità sociali che fa capo ad una Comunità di recupero delle tossicodipendenze nonché di altre forme di disagio e di emarginazione molto attiva a Milano, in provincia di Milano e in tutta la regione Lombardia (per maggiori dettagli www.comunitanuova.it).
Comunità Nuova ha versato al Laboratorio artistico DescargaLab complessivi 200 Euro in qualità di rimborso spese.
Questi ultimi sono stati utilizzati:
- per metà come rimborso benzina al Gruppo musicale FomanBlus che é venuto appositamente da Edolo (BS) percorrendo 174 km ad andare ed altrettanti a tornare (Fonte: GoogleMap).
- per l'altra metà a copertura dei costi di affitto anticipate per affittare gli spazi nei quali si sono svolte le prove in vista dello spettacolo.
La serata ha visto la partecipazione di qualche centinaio di persone e, nonostante i prezzi volutamente calmierati del Barrios, dovrebbe aver determinato un buon incasso (se l’informazione è ancora disponibile analiticamente la metto a online sabato prossimo).
L’incasso, detratti i costi e gli stipendi dei ragazzi di Comunità Nuova che hanno servito al Bar, é andato a contribuire all'attività della Comunità di recupero di cui sopra.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Andrea
Virgolaz Crew
N.B.
Sul tema “raccomandazione” ribadisco quanto ho affermato qualche commento più su.
non ho bisogno di mettere la mia faccia e la mia firma visto che IO non vado in giro a fare accuse fondate su cazzate, a sputtanare la gente, e ad infangare l'onore di tante persone oneste, solo perchè non hanno i miei stessi orientamenti politici, o perchè mi stanno antipatici o perchè hanno cambiato partito... capito?
RispondiEliminapppprrrr
p.s. chi di spada ferisce di spada patisce..
per pppprrrr (visto che questo è il tuo nome): bella stronzata. Solo poche linee sopra hai fatto accuse fondate su cazzate e hai pure il coraggio di parlare... io ho capito che sei uno di quelli che come lavoro porta o che vorrebbe portare il caffè a Mannillo...però da questo a dare lezioni ce ne passa ...
RispondiEliminax Virgolaz Crew innanzitutto ti chiedo scusa per i commenti maliziosi di qualche rappresentante del più meschino popolino casanovese. Ti prego di non affannarti più di tanto a dare ragguagli sull'introito della manifestazione, non li convincerai mai.Questi sono abituati a organizzare manifestazioni esclusivamente per guadagnarci qualcosa perciò non crederanno mai che tu lo abbia fatto per beneficenza. Ti rinnovo la richiesta di lasciarli perdere, è gente troppo bassa e mi rammarico che la redazione pubblichi i loro commenti da fogna. Per questa gentucola valori e scopi sociali sono parole sconosciute e cosa grave sono convintissimi che nessuno le conosca. Convinciti che per chi vive nella fogna il mondo è abitato solo da zoccole. Non ti curar di loro e continua con le tue lodevoli iniziative. Un saluto da chi ammira queste iniziative.
RispondiEliminaIL 20 DICEMBRE A NAPOLI SI TERRÀ LA MANIFESTAZIONE “IO SONO SAVIANO, NO A TUTTE LE MAFIE”.
RispondiEliminaDicembre 20, 2008 at 11am
piazza Dante, Napoli
L’evento si svolgerà in due fasi: alle ore 11.00, un corteo partirà da Piazza Dante ed attraverserà parte di Napoli per poi giungere a piazza Vittoria; alle ore 14.30 inizierà un dibattito aperto al pubblico, inframezzato da momenti musicali e teatrali, che avrà luogo nella suggestiva struttura della Villa Comunale di Napoli, nello spazio antistante la Cassa Armonica, posizionata al centro della Villa stessa.
L'evento si svolgerà in contemporanea con altre 5 città d'Italia - Roma, Milano, Palermo, Cagliari e Messina - con le quali verranno effettuati dei collegamenti in diretta.
Io Sono Saviano è un movimento spontaneo ed apartitico, nato sul web dall'iniziativa di semplici cittadini accomunati dal desiderio di giustizia. E' un fenomeno straordinario e sorprendente in quanto fortemente voluto e partecipato da persone che non ricoprono ruoli particolari nella lotta alla criminalità, ma che hanno sentito la necessità di dare un forte messaggio: “Noi non ci rassegneremo a sopravvivere in una realtà sempre più spesso inquinata dal malaffare”.
Il movimento nasce anche dalla necessità di dare un seguito alle manifestazioni di solidarietà nei confronti dello scrittore Roberto Saviano, che un pentito ha indicato come prossimo obiettivo dell’ala stragista dei Casalesi, capeggiata dal latitante Giuseppe Setola.
E’ importante sottolineare, però, che la manifestazione del 20 dicembre non è il punto di arrivo di un’esperienza comune nata in un caso particolare, ma rappresenta il primo passo di un movimento che ha lo scopo di tenere costantemente viva l’attenzione dell’opinione pubblica, per far sì che l’interesse mostrato in questa occasione non si esaurisca.
Parlarne è importante. Far sentire il nostro dissenso lo è ancora di più.
In Campania ci si è ormai assuefatti al fenomeno camorristico, lo si vive come qualcosa di ineluttabile, si danno per scontati anche i più piccoli soprusi, ci si è abituati a pensare che tutto ciò sia normale consuetudine e che nulla si possa fare per migliorare lo stato delle cose. La camorra è ormai infiltrata nelle pubbliche amministrazioni, nelle piccole e medie imprese, la camorra è radicata sul territorio perché sopperisce alle carenze di uno Stato che sembra fin troppo spesso dimenticare quale sia la sua funzione.
Ma non è così che deve andare, ed per tutte queste ragioni, e molte altre ancora, che occorre gridare il dissenso verso ciò che, in maniera strisciante, si è insinuato in un tessuto economico, sociale e culturale, corrompendolo dall'interno.
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E' prevista la partecipazione di:
* Gigi di Fiore - Giornalista, inviato de Il Mattino, esperto di camorra
* Chiara Marasca - Giornalista, Corriere del Mezzogiorno, Osservatorio sulla Camorra
* Marcello Ravveduto - Storico, docente alla Federico II
* Francesca Pilla - Giornalista, Il Manifesto, esperta di cronaca locale
* Luciano Brancaccio - Sociologo, docente alla Federico II
* Amato Lamberti - Sociologo, docente alla Federico II
* Donato Ceglie - Magistrato
* Raffaello Maggi - Magistrato
* Fabrizio Caliendo - Imprenditore
Associazioni:
* La Terra Dei Fuochi
* Libera
* Contracamorra
Gruppi Musicali:
* Marenia
* Bidonvillarik
Quante storie inutili per un nome posto sotto un articolo o un commento! Chi si vuole firmare si firmi, chi non si vuole firmare non si firmi.
RispondiEliminaE ricordati amico/a delle 23,13, non sono affatto cazzate le cose che si scrivono sul blog, e si scrivono per salvare anche la tua bella faccia da certi poteri e certi intrallazzi nascosti che favoriscono i pochi e penalizzano i molti, oltre che sottolineare sempre e comunque, su questo blog, la cura e il rispetto del territorio dove credo vivi anche tu. Se poi sei uno di quelli che vivono delle elemosine dei capoccioni e della loro luce riflessa, be' fatti tuoi!
Se ti senti così offeso dall'anonimato, basta che cominci a firmarti tu, oppure c'è un altro modo per snobbare il blog: evitalo. Non leggere, non commentare, non fare nulla. Sono sicuro che nessuno sentirà la tua mancanza.
quoto al 100% "per chi vive nella fogna il mondo è abitato solo da zoccole".
RispondiEliminasi sa... per far alzare le quaglie ci vogliono cani buoni! Non vanno bene i...bastardi
RispondiEliminal'"onda", quella vera, sta arrivando! tremate ladri!
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_17/napoli_assessori_arresti_33234354-cc07-11dd-bd86-00144f02aabc.shtml
cje ci siano piu' zoccole a Torino non c'e' dubbio.... solo che si parlava di fogna in senso figurato e il fatto che non lo capisci rafforza la validita' della frase
RispondiEliminaper rprprprp o chiunque altro continua a lamentarsi dell'anonimato, senza pero' mettere il proprio nome: puoi scrivere una mail a redazione@ilquiquiri.com. Se scrivi firmandoti, avrai una risposta firmata.
RispondiEliminap.s. questo blog non fa servizio pubblico: e' appunto un blog e nessuno di costringe a leggerlo.
Per notizie pubbliche www.ansa.it
Per virgolaz 9.59. Io ci sarò e cercherò di documentare la giornata. Saluti!
RispondiEliminaNoi saremo all'evento di Milano e cercheremo di fare lo stesso.
RispondiEliminaA presto!
bravi , questo è il primo passo.....il secondo è quello di non comprare + droghe....ma mi sa che per il secondo passo ci vorrà molto tempo.....
RispondiEliminaSono d'accordo con te. Una cosa fondamentale su questo e' avere un approccio educativo e non colpevolizzante sulla questione. Io personalmente ho smesso di fumare canne quando ho capito, tramite persone informate, quale sistema vado ad alimentare con ogni euro che spendo in queste cose.
RispondiEliminaDedicato a chi sostiene che l'impegno civile non serve a nulla:
RispondiEliminawww.laterradeifuochi.it
I ROGHI DELL’IMMONDIZIA VENTI ARRESTI A NAPOLI
RispondiEliminaRIFIUTI: Tra i reati contestati il traffico illegale
Non è solo un caso se la zona dell’entroterra nord di Napoli nell’estate del 2004 veniva definita «il triangolo della morte»dalla rivista americana Lancet Oncology a causa dell’elevato tasso di diossina nell’aria.
Venti persone ieri sono state arrestate tra Napoli e Caserta per aver organizzato un traffico illecito di rifiuti speciali in quella zona. Si tratta di un’organizzazione criminale che gli inquirenti responsabili dell’inchiesta soprannominata «Terra dei fuochi» hanno sgominato con l’apporto dei carabinieri del Noe di Napoli, il Nucleo per la tutela ambientale. Nell’operazione sono stati sequestrati anche sette impianti produttivi e otto autocarri. L’indagine ha portato alla luce «un agguerrito sodalizio criminale che da anni aveva organizzato un ingente traffico illecito». Nelle campagne abbandonate tra Arzano, Afragola e Marigliano da decenni ogni notte venivano appiccati incendi per smaltire rifiuti in maniera illegale. Dagli pneumatici, alla plastica agli indumenti alle scarpe. Materiali che se sottoposti ad alte temperature possono diventare letali per la salute dei cittadini e per il raccolto dei campi. Gli scarti di questi prodotti venivano abbandonati e dati alle fiamme cospargendo i terreni circostanti di sostanze pericolose e liberando nell’aria sostanze nocive quali diossine e furani. All’organizzazione criminale per agire bastava una semplice licenza di commercio: riceveva così indumenti post consumo ed accessori non trattati: rifiuti su cui poi effettuavano una selezione. Quello che restava veniva smaltito nei roghi notturni della terra dei fuochi.
Decisivo nell’inchiesta sarà stato l’apporto dell’associazione omonima «La terra dei fuochi» che ogni giorno da un anno raccoglie video denunce sul posto organizzando vere e proprie spedizioni di cittadini che a qualsiasi ora del giorno e della notte si recavano nei pressi dei roghi per documentare come in realtà l’emergenza rifiuti in Campania non ha mai avuto una fine. «L’emergenza va avanti da venti anni – dicono gli organizzatori dell’iniziativa – come ci è stato riferito da qualche esponente delle istituzioni i magistrati hanno ritenuto il nostro sito web una raccolta inconfutabile di prove di reato. La nostra denuncia alla procura è partita dal forum web, abbiamo raccolto oltre 700 firme contro questo scempio».
Uno scempio ambientale che è andato avanti anche nei giorni in cui si gioiva per la «benedizione» di Berlusconi sull’emergenza rifiuti campana. L’associazione è nata proprio a luglio nei giorni in cui si gridava al miracolo del Cavaliere. Un gruppo di ragazzi di Villaricca, Giugliano e Qualiano ha dato il via alla loro rivoluzione iniziando a documentare con video gli incendi di rifiuti speciali (dall’eternit agli pneumatici) che distruggono ogni notte le campagne del triangolo della monnezza.
Un’azione civile per documentare come sono le notti nella Terra dei Fuochi. Su www.laterradeifuochi.it sono visibili decine di video che raccontano gli scenari notturni di quel pezzo di hinterland campano, con tanto di data e riferimenti geografici. Nella home page si legge Altro che inceneritori: «La terra in cui viviamo è
la terra dei fuochi. E di certo, non è stata una nostra invenzione. Produciamo, respiriamo e mangiamo veleno». Giornalismo fatto in casa. Un vero e proprio angolo per le denunce quotidiane in cui è possibile consultare video d’inchiesta. Il video-tipo inquadra la prima pagina di un quotidiano del giorno per provare che l’incendio che divampa davanti all’obiettivo è fresco di giornata. Si tratta di video shock in cui si vede andare in fiamme qualsiasi cosa, da pezzi di amianto che bruciano insieme a computer, elettrodomestici e pneumatici fino a mobili e scarti industriali. Le zone preferite dai killer ambientali sono l’area dell’Asse Mediano, grande arteria che collega Napoli ai comuni dell’hinterland settentrionale. «Dal 2002 avevamo parlato della Terra dei fuochi – spiega Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania - ora la nostra denuncia è diventata la denominazione dell'inchiesta.Un affare colossale stimato solo in Campania di oltre 600 milioni di euro all'anno».
Ilaria Urbani
NAPOLI
Il Manifesto 20/12/2008
LIBERA MILANO PROMUOVE UNA RACCOLTA DI FIRME TRA I CITTADINI:
RispondiElimina“VOGLIAMO SAPERE PERCHÉ IL COMUNE DI MILANO
NON COSTITUISCE LA COMMISSIONE COMUNALE ANTIMAFIA”
È partita lo scorso 4 dicembre, in occasione della conclusione della Carovana antimafie in Lombardia, la raccolta di firme tra i cittadini promossa da Libera Milano per presentare al Comune di Milano una interrogazione popolare al Comune di Milano, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto comunale.
L’importante iniziativa di mobilitazione popolare si è resa necessaria a fronte del sostanziale silenzio sulle ragioni che impediscono la costituzione di una Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie nella nostra città.
Un silenzio ancora più inspiegabile alla luce di quanto contenuto nelle sentenze dei più importanti processi del decennio scorso alle cosche attive nel milanese e, da ultimo, anche nella relazione della precedente Commissione antimafia sulla ‘ndrangheta (approvata significativamente all’unanimità dalle forze politiche), dove tra l’altro si legge che Milano e il suo hinterland sono “il centro nevralgico della gestione di attività illecite aventi connessioni con vaste zone del territorio nazionale”.
A conferma delle preoccupazioni recepite dalla relazione in questione, devono poi ricordarsi le recenti e numerose operazioni condotte dalle forze dell’ordine e dalla magistratura che hanno consentito di delineare un quadro allarmante della potenza della criminalità organizzata, prevalentemente di matrice calabrese e campana, presente sul territorio lombardo e milanese.
Non si comprende quindi perché non dare corso alle richieste provenienti da forze politiche, associazioni, cittadini che chiedono al Comune di Milano di dotarsi di un organismo altamente qualificato che si avvalga dei più importanti contributi scientifici, tecnici, civili e umani che la città di Milano può mettere in campo dell’approfondimento e nella predisposizione di percorsi di prevenzione dei fenomeni mafiosi, lasciando alla magistratura e alle forze dell’ordine il compito della repressione dei crimini Libera Milano promuove una iniziativa che serva a dare voce ai cittadini di Milano, perché è loro diritto avere risposte in merito allo stato delle infiltrazioni delle associazioni criminali nelle principali attività economiche e produttive milanesi in particolare e lombarde in generale.
È possibile firmare la richiesta di interrogazione al Comune di Milano a partire da lunedì 15 dicembre 2008 presso i seguenti punti di raccolta firme:
- ARCI Milano, via Adige 11, Milano;
- ACLI Milano (segreteria di Presidenza), via della Signora 3, Milano;
- LEGAMBIENTE Lombardia, via Mercadante 4, Milano.
Per maggiori informazioni: milano@libera.it
Avv. Ilaria Ramoni
Referente di Milano e Provincia Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
(Tel.:3287526828)
http://www.libera-lombardia.it/?page_id=100
A 100 PASSI DAL DUOMO – MAFIA E POTERE A MILANO
RispondiEliminaPresso il Comune di Milano presentato il volume con gli atti del convegno
È stato presentato questa mattina a Milano il volume che raccoglie i contributi e le testimonianze del dibattito in ricordo di Peppino Impastato “A 100 passi dal Duomo - Mafia e Potere a Milano”, che si è tenuto lo scorso 16 settembre presso il Comune di Milano.
Il volume presentato oggi è un utile strumento per riprendere i contenuti di una manifestazione che in termini di presenze registrò una folta partecipazione, inaspettata da un lato ma assolutamente incoraggiante dall’altro, segno di una volontà di conoscere e capire i meccanismi di infiltrazione mafiosa a Milano.
Il volume, pubblicato dai gruppi consiliari del Comune di Milano, Uniti con Dario Fo e Rifondazione Comunista in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, presenta tutti gli interventi della giornata di studi dedicata al ricordo di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia a Cinisi (PA) il 9 maggio 1978 perché le sue denuncie e il suo impegno politico avevano svelato il sistema di potere allora imperante in quel territorio.
Oltre agli interventi dei presidenti dei due gruppi consiliari Basilio Rizzo (Uniti con Dario Fo) e Vladimiro Merlin (Rifondazione Comunista), nel libro si trovano anche quelli di Emilio Molinari, Giancarlo Caselli, Gianni Barbacetto, Nando dalla Chiesa, Francesco Forgione, Giovanni Impastato, Manfredi Palmeri, Franco Calamida e Jole Garuti.
“Dalla rilettura delle parole pronunciate in quella occasione – ha dichiarato Basilio Rizzo – si coglie l’attualità del messaggio politico e civile di Impastato, un messaggio volto a fare della lotta alle mafie una battaglia collettiva e sociale, oltre che una necessità democratica”.
“Il modo migliore per ricordare Impastato – ha concluso l’Avv. Ilaria Ramoni, referente di Libera Milano – è dare concretezza al suo impegno civile qui e oggi. Ecco perché stiamo raccogliendo le firme per chiedere al
Consiglio Comunale di Milano ragione del perché non istituisce la Commissione comunale antimafia. Vogliamo una risposta”.
I volumi saranno distribuiti da gruppi consiliari del Comune di Milano Uniti con Dario Fo, Rifondazione Comunista e da Libera nel corso delle prossime iniziative antimafia in programma sul territorio milanese.
Milano, 22 dicembre 2008
Un'altro paio di appuntamenti anti-mafie da segnarsi:
RispondiElimina1) 19 marzo 2009 - Casal di Principe: MANIFESTAZIONE IN RICORDO DI DON DIANA. La manifestazione si terrà con la partecipazione degli studenti e degli scout dell'agesci, in occasione del quindicesimo anniversario della morte di Don Peppe Diana.
2) 21 marzo 2009 - Napoli: XIV GIORNATA DELLA MEMORIA. E' la giornata in ricordo delle vittime delle mafie organizzata da "Libera" e "Avviso Pubblico". Lo slogan di quest'anno é "l'etica LIBERA la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie".
www.libera.it
Le proposte per il 21 marzo a Napoli
RispondiElimina"L'etica LIBERA la bellezza"
Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie
XIV GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE
Come ogni anno dal 1996, si celebra col primo giorno di primavera la Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Quest'anno Libera ha scelto come territorio protagonista la Campania, dove si svolgerà una tre giorni di incontri sul tema della lotta alle mafie.
Il 19 marzo a Casal di Principe per ricordare l'anniversario della morte di don Peppe Diana.
Il 20 a Napoli, in Duomo, per far incontrare i familiari delle vittime delle mafie.
Il 21 a Napoli, in corteo per le vie del centro città e al pomeriggio in seminari dedicati. Come di consueto è prevista la lettura lungo il percorso dei nomi delle vittime delle mafie (circa 700) che
corrispondono a volti spesso dimenticati, vittime della criminalità organizzata.
Per gli studenti sono proposte le seguenti modalità di preparazione alla Giornata:
a) "Regoliamoci", terzo bando di concorso nazionale svolto in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, rivolto agli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di I e II grado. Il tema scelto quest'anno è l'ambiente, declinato in tre diverse categorie a seconda dell'ordine di scuole.
b) "Gli sguardi della memoria, le mani dell'impegno", percorso da fare in classe, nelle scuole di ogni ordine e grado: attraverso questo creeremo in piazza Plebiscito lo sguardo collettivo verso la memoria e l'impronta collettiva dell'impegno. Ogni classe che parteciperà al progetto dovrà lavorare sulla rappresentazione che vorrà dare alla memoria e all'impegno. A ogni classe aderente sarà assegnata una vittima delle mafie ("La scuola adotta una vittima di mafia"), alla quale sarà dedicato lo sguardo di memoria. Gli studenti potranno scegliere liberamente in che modo
interpretare la memoria. In ogni sguardo sarà presente il nome della vittima assegnata alla classe, in modo da rappresentare la lunga lista letta nell'arco della giornata. In piazza Plebiscito sarà presente lo stand "LIBERA l'impegno!", un gazebo in cui grandi e piccoli potranno prendere un palloncino su cui scrivere la propria promessa d'impegno, "firmare" con la propria impronta e liberarla nel cielo insieme a quella degli altri.
c) "Ricordiamole con uno spot", rassegna straordinaria del Marano Ragazzi Spot Festival per il 21 marzo. Prevede la realizzazione di spot dedicati alla memoria di una vittima o delle vittime: gli elaborati saranno presentati nel corso di un'anteprima del Festival.
d) "Af-fare comune", un itinerario tra i temi della memoria, dell'impegno e della responsabilità, strutturato in cinque possibili percorsi che aiutino l'insegnante o l'operatore a coinvolgere gli
studenti e a prepararsi alla Giornata.
e) "Esserci, conoscerci e riconoscerci": a ogni gruppo partecipante è chiesto di arrivare alla manifestazione con un segno distintivo, come ad esempio uno striscione, uno stendardo o altra forma di rappresentazione, per rendere il corteo colorato come un mosaico composto da tante tessere.
Per informazioni:
educazionelegalita@libera.it , campania.21marzo@libera.it
oppure telefonare a 0817968801 - 0817968732 - 0817968734