Ho l’impressione che da un po’ di tempo su questo blog ci si stia allontanando dalla realtà, per dedicarsi a discorsi astrusi e senza fondo di realtà: chi “santifica” il sindaco e chi lo vorrebbe sulla graticola, chi si lamenta dell’immondizia nascosta qua e la, chi predica di diverse concezioni dell’amore addirittura!
Scherzo ovviamente ma, ironie a parte, voi non avete capito niente cari miei! Secondo voi Mannillo pensa a queste filosoferie da studiosi? Al Mannillo ora interessa tutt'altro, ossia di attuare la fase B del suo vero programma elettorale. Quale era la fase A? Vi chiederete…. Beh semplice, l’obiettivo della fase A era, semplicemente, vincere le elezioni, e può essere quindi considerata “mission accomplished”.
Allo scopo di compiere la prima fase, tuttavia, il nostro eroe ha dovuto fare patti con praticamente tutto e il contrario di tutto: amici, parenti, nemici, alleati ed ex alleati, perfino con le farmaciste, una delle tante famiglie intime di Grimaldi. Tant’e’ che il giorno della vittoria elettorale molti ricordano ancora che in certi punti del Comune non era facile capire se ad essere diventato sindaco fosse stato Gennaro Mannillo o Massimo Grimaldi.
Da ciò nasce un problema fondamentale: dove si può andare con una coalizione di gente che, politicamente parlando ma in alcuni casi anche umanamente, si schifa a vicenda? Ecco che il buon Mannillo, da bravo “raccoglitore di palle al balzo” (opportunista, direbbero i maliziosi), si appresta ora a estirpare le erbacce che gli si arrampicano alle caviglie e che lo lasciano con i piedi bloccati, e attende il momento opportuno.
La ghiotta occasione gli si sta presentando con le imminenti elezioni per il consiglio europeo.Tutti gli adepti del centro destra carinolese, infatti, ci tengono a presentarsi uniti in un unico gruppone della PDL, e per svariati motivi: chi vuole essere eletto presidente (Antonio Russo?) per aspirare a qualche incarico provinciale, chi per essere ricandidato alle elezioni regionali (Grimaldi?) dietro la sponsorizzazione di un simile gruppo e aspirare anche ad una eventuale riconferma, chi (Di Lorenzo?) semplicemente per prendersi la paternità di tutto il numero dei suffragi per spenderli nelle segreterie del partito.
Il Mannillo, da bravo navigatore, invece di assistere aspettando l’onda che lo potrebbe, se non travolgere, almeno ridimensionare, parte all’attacco e sfrutta l'occasione per realizzare la fase B del suo progetto politico. Allora ecco che comincia a pontificare sul nuovo assetto dei gruppi e della lora nuova collocazione nel consiglio comunale con gli assessorati spettanti. Per fare la nuova assegnazione o ripartizione, a seconda dei punti di vista, è necessario "l'azzeramento degli incarichi attuali".
Di Lorenzo, nelle affermazioni del sindaco fatte pubblicare subito dai giornali, ha sentito puzza di bruciato ed ha compreso che il vero obiettivo del cosiddetto "azzeramento" e' il suo partito. Le varie farfalline che si posano di fiore in fiore e qualche volta anche su qualche cacca gli hanno riferito di incontri di Mannillo con Grimaldi e suoi collaboratori. Siccome è bravo in matematica politica, ha intuito il piano di nuove alleanze per isolarlo, o come minimo per togliere un assessore ad Alleanza Nazionale per darlo a qualcuno di sua diretta "appartenenza" (Pia Zampi?). Egli ha quindi subito ha preteso il mantenimento dello status quo delle cariche attuali, ma la schermaglia continua e i risultati si avranno a breve.
Su chi vincerà ci sono pochi dubbi: sicuramente il Mannillo che attualmente, eliminato Pasquale Di biasio, è una spanna più in alto degli altri per furbizia e tempestività.
I momenti inaspettati sono spesso motivo di confusione per gli sprovveduti, mentre sono grandi occasioni per chi sa cosa vuole. Ma una domanda e' lecita: cosa vuole?