....Mancavano pochi giorni all’appuntamento con la data fatidica del suffragio per eleggere il reggente della contea di Calenum, che avrebbe sostituito il conte Biasox. (Vedi Biasox il principe della politica).
Il conte aveva messo a punto personalmente l’elenco dei valvassori che dovevano affiancare Antimus Mutus per portarlo sul trono della contea che lui intendeva affidargli per un periodo limitato e sotto la sua tutela. Elementi di spicco della lista erano Franciscus Biasox II e il NH Joannes de Bufalirinis oltre ai cerusici dei contadi e al suo consigliere legal-finanziario Abner da San Ruosi. Quest’ultimo per la verità non era molto entusiasta di dover essere un portatore d’acqua di Antimus, che lui considerava inferiore, ma non aveva avuto la forza di rifiutare l’ordine impartitogli da Biasox, seppur erano stati in molti i plebei a consigliarglielo. Questi aveva fatto il giro dei vari contadi abbassandosi a parlare con i villici, anche se a debita distanza e dal balcone più alto disponibile. Nei suoi discorsi declamava le sue imprese a loro difesa e soprattutto delle tasse che non aveva messo cercando di far intendere che aveva evitato di metterne di più pesanti.
Nei suoi discorsi, Biasox non molto velatamente faceva intendere che a regnare sarebbe stato sempre lui e che Antimus Mutus non era altro che il suo prestanome. Era tanta la considerazione che aveva di sé stesso che pensava che i servi della gleba lo avrebbero seguito in ogni suo desiderio e, preso dalla foga oratoria affermò che, se fosse stato candidato lui invece di Mutus, il suffragio si sarebbe risolto con esito unanime in suo favore. Al seguito del conte viaggiava un carro della vicina contea di Paparconia, che distribuiva dei marchingegni inventati da poco che servivano per lavare gli indumenti ed altri per rinfrescare cibi e bevande. Inoltre i suoi segretari invitavano i giovani a colloqui per avviarli a posti di lavoro, assicurando che avrebbero solo dovuto recarsi presso il palazzo del conte ricevendo uno stipendio senza lavorare. Inoltre, per essere sicuro del risultato, aveva predisposto anche la catena di Sant’Antonio che consisteva nel portar fuori dal seggio una scheda che veniva votata dai suoi segretari, data al servo della gleba che la consegnava nel seggio, il quale poi riportava quella bianca senza farsi scorgere dai sorveglianti elettorali. Oltre a ciò i suoi fedelissimi facevano girare dei ciclostilati con su scritti i nomi degli inadempienti al dovere del voto, i quali venivano avvisati con lusinghe o minacce di recarsi alle urne al più presto. Fece arrivare perfino un carico di schiavi musulmani ai quali aveva concesso per l'occasione il diritto di voto. Questi lavoravano clandestinamente nelle aziende agricole di Franciscus de Giallibus ed erano alloggiati nella sua masseria. Il conte era sicuro del risultato positivo dei suoi piani, ma non aveva fatto i conti con Maxim de Grimaldellis Elettoralis, chiamato così perché tempo prima era riuscito con uno stratagemma a farsi eleggere nel gran consiglio del regno di Maradonia con pochissimi voti. Questi, conoscendo bene tutti i trucchi del conte Biasox per essere stato per anni un suo collaboratore, siccome si era alleato con Giano de Fontanavecchia si impegnò a vanificare tutti gli stratagemmi messi in essere dal Conte. Arrivò addirittura ad organizzare un coro di giovinastri che al passaggio del conte incominciarono ad urlare "te ne vai sì o no—te ne vai sì o no" irritandolo al punto da richiedere l’intervento di Antoninus Biasox III che mise subito in fuga i contestatori. Inoltre organizzò un folto gruppo di suoi sostenitori che si recavano in ogni piazza dei contadi dove si recava Giano de Fontanavecchia facendo credere ai villici che tutto il popolo di Calenum si era unito a lui. Lo stratagemma funzionò: vedendo tutta quella folla al seguito dell’antagonista di Antimus, tutti i servi della gleba indecisi si convinsero che veramente era possibile liberarsi di Biasox, non votando il reggente designato da lui. Il giorno del suffragio votarono compatti per Giano, ma mentre venivano controllate le schede restarono tutti silenziosi e preoccupati perché pensavano che Biasox avrebbe cambiato in qualche modo il risultato in suo favore. Invece sotto lo sguardo vigile delle guardie in abito verdognolo inviate dall’imperatore, le schede furono lette e contate correttamente e Giano de Fontanavecchia fu nominato reggente della contea . Al momento della proclamazione, mentre la marchesina di Corpusbufalorum veniva colta da leggero malore, e i vassalli alleati di Biasox sentivano un incontenibile bisogno di recarsi in bagno, i servi della gleba si diedero alla pazza gioia. Incominciarono con urla, fischi e battimani che si protrassero per tutta la notte principalmente sotto il palazzo del conte il quale, vista la malaparata, si era allontanato dalla contea e i maligni fecero circolare la voce che si era recato nelle sue proprietà acquistate con i fondi della contea nel vicino regno pontificio. Tutti i servi della gleba erano felici e si sentivano sazi di libertà perché si erano liberati dalla tirannia del conte Biasox ma………………
continua, prossimamente su questo blog.
Il Conte del Grillo
Il conte aveva messo a punto personalmente l’elenco dei valvassori che dovevano affiancare Antimus Mutus per portarlo sul trono della contea che lui intendeva affidargli per un periodo limitato e sotto la sua tutela. Elementi di spicco della lista erano Franciscus Biasox II e il NH Joannes de Bufalirinis oltre ai cerusici dei contadi e al suo consigliere legal-finanziario Abner da San Ruosi. Quest’ultimo per la verità non era molto entusiasta di dover essere un portatore d’acqua di Antimus, che lui considerava inferiore, ma non aveva avuto la forza di rifiutare l’ordine impartitogli da Biasox, seppur erano stati in molti i plebei a consigliarglielo. Questi aveva fatto il giro dei vari contadi abbassandosi a parlare con i villici, anche se a debita distanza e dal balcone più alto disponibile. Nei suoi discorsi declamava le sue imprese a loro difesa e soprattutto delle tasse che non aveva messo cercando di far intendere che aveva evitato di metterne di più pesanti.
Nei suoi discorsi, Biasox non molto velatamente faceva intendere che a regnare sarebbe stato sempre lui e che Antimus Mutus non era altro che il suo prestanome. Era tanta la considerazione che aveva di sé stesso che pensava che i servi della gleba lo avrebbero seguito in ogni suo desiderio e, preso dalla foga oratoria affermò che, se fosse stato candidato lui invece di Mutus, il suffragio si sarebbe risolto con esito unanime in suo favore. Al seguito del conte viaggiava un carro della vicina contea di Paparconia, che distribuiva dei marchingegni inventati da poco che servivano per lavare gli indumenti ed altri per rinfrescare cibi e bevande. Inoltre i suoi segretari invitavano i giovani a colloqui per avviarli a posti di lavoro, assicurando che avrebbero solo dovuto recarsi presso il palazzo del conte ricevendo uno stipendio senza lavorare. Inoltre, per essere sicuro del risultato, aveva predisposto anche la catena di Sant’Antonio che consisteva nel portar fuori dal seggio una scheda che veniva votata dai suoi segretari, data al servo della gleba che la consegnava nel seggio, il quale poi riportava quella bianca senza farsi scorgere dai sorveglianti elettorali. Oltre a ciò i suoi fedelissimi facevano girare dei ciclostilati con su scritti i nomi degli inadempienti al dovere del voto, i quali venivano avvisati con lusinghe o minacce di recarsi alle urne al più presto. Fece arrivare perfino un carico di schiavi musulmani ai quali aveva concesso per l'occasione il diritto di voto. Questi lavoravano clandestinamente nelle aziende agricole di Franciscus de Giallibus ed erano alloggiati nella sua masseria. Il conte era sicuro del risultato positivo dei suoi piani, ma non aveva fatto i conti con Maxim de Grimaldellis Elettoralis, chiamato così perché tempo prima era riuscito con uno stratagemma a farsi eleggere nel gran consiglio del regno di Maradonia con pochissimi voti. Questi, conoscendo bene tutti i trucchi del conte Biasox per essere stato per anni un suo collaboratore, siccome si era alleato con Giano de Fontanavecchia si impegnò a vanificare tutti gli stratagemmi messi in essere dal Conte. Arrivò addirittura ad organizzare un coro di giovinastri che al passaggio del conte incominciarono ad urlare "te ne vai sì o no—te ne vai sì o no" irritandolo al punto da richiedere l’intervento di Antoninus Biasox III che mise subito in fuga i contestatori. Inoltre organizzò un folto gruppo di suoi sostenitori che si recavano in ogni piazza dei contadi dove si recava Giano de Fontanavecchia facendo credere ai villici che tutto il popolo di Calenum si era unito a lui. Lo stratagemma funzionò: vedendo tutta quella folla al seguito dell’antagonista di Antimus, tutti i servi della gleba indecisi si convinsero che veramente era possibile liberarsi di Biasox, non votando il reggente designato da lui. Il giorno del suffragio votarono compatti per Giano, ma mentre venivano controllate le schede restarono tutti silenziosi e preoccupati perché pensavano che Biasox avrebbe cambiato in qualche modo il risultato in suo favore. Invece sotto lo sguardo vigile delle guardie in abito verdognolo inviate dall’imperatore, le schede furono lette e contate correttamente e Giano de Fontanavecchia fu nominato reggente della contea . Al momento della proclamazione, mentre la marchesina di Corpusbufalorum veniva colta da leggero malore, e i vassalli alleati di Biasox sentivano un incontenibile bisogno di recarsi in bagno, i servi della gleba si diedero alla pazza gioia. Incominciarono con urla, fischi e battimani che si protrassero per tutta la notte principalmente sotto il palazzo del conte il quale, vista la malaparata, si era allontanato dalla contea e i maligni fecero circolare la voce che si era recato nelle sue proprietà acquistate con i fondi della contea nel vicino regno pontificio. Tutti i servi della gleba erano felici e si sentivano sazi di libertà perché si erano liberati dalla tirannia del conte Biasox ma………………
continua, prossimamente su questo blog.
Il Conte del Grillo
Bravo Conte! Sempre pungente e divertente, non come altri blogger della zona che chissà chi cazzo si credono di essere... aspetto con ansia il prossimo capitolo!
RispondiEliminaa me sembra una stronzata...
RispondiEliminaConte ma mica sei di parte????? mi sa proprio di si!!!!!!!!!!!!!!!!!guarda visto che sei cosi spiritoso perchè nn mi dici il tuo nome oppure sei cosi spiritoso x quanto fifone...perche nn ti assumi le responsabilita di quello che dici!!!!sei solo un bugiardo chissa quale promessa ti hanno fatto dall'altra parte....
RispondiEliminabugiardo sei un falso
Ti sbagli: il conte parla di una storia successa secoli fa...ora è tutto completamente diverso! hai la coda di paglia?
RispondiEliminaio la coda di paglia......x niente
RispondiEliminapure perchè sono un semplice cittadino di nocelleto...però è brutto infangare la gente di cose nn fatte.......poi scusa tu che centri!!!io ho chiesto semplicemente al conte che se lui si reputa una persona seria ed è sicuro di quello che dice di dirci il suo nome e cognome!!!
più in basso di questo non potevate scendere!!!
RispondiEliminae poi vi meravigliate se i commenti sono offensivi... vi dovreste solo vergognare. perchènon fate cenno ai colloqui che ha fatto fare grimaldi? non vi conviene mettervi contro chi vi ha comprati!!! e voi sareste quelli imparziali? vergogna vi siete venduti al nuovo potente di turno siete il peggio del peggio!!!
n.b. siete anche male informati grimaldi e di biasio non hanno mai collaborato, anzi attenti perchè i vostri "capi" per questo potrebbero anche punirvi!!!
....e bravo il Conte del Grillo,ma adesso perchè non ci fai conoscere la tua vera idendità? Ora che che il Conte Biasox è stato sconfitto, alle prossime elezioni potremmo eleggere te a rappresentante della contea di Calenum.
RispondiEliminaVoglio darti un consiglio,nei tuoi prossimi capitoli cerca di non nominare altri personaggi tipo:M.Grimaldellis,A.Russox,o il coordinatore generale della Contea di Calenum Antonius Paganibus grande amico di Don Luis de Santa Crus,potresti avere problemi molto più seri di quelli avuti con Giano de Fontanavecchia.
Aspetto con ansia i prossimi.
"Un servo della gleba"
Non vi smentite mai.E'liberta'di satira.Ma come al solito non ci arrivate a capire non e' colpa vostra,siete solo accecati dall'ira.
RispondiEliminaMi sembra incredibile che non riusciate a comprendere la sana ironia espressa nel post leggendovi accuse e insulti. Qualcuno non ha nemmeno capito che ho definito Maxim collaboratore di Biasox per intendere che usano gli stessi mezzucci per procurarsi consensi. Questo blog mi sembra finito sotto osservazione di fans accaniti di una fazione o dell'altra. Per me è solo un sano passatempo nel quale provo a coinvolgere gli altri. Se non ci riesco e si ha l'impressione che voglio denigrare qualcuno non me ne volete non sono Montanelli nè mi ci credo. Il Conte del Grillo
RispondiEliminaCome fa male la VERITA?
RispondiEliminaMa io credo e confido nella giustizia DIVINA.
Conte del grillo è inutile che fai lo splendido!!!lo sappiamo con certezza che ti hanno comprato...anzi meglio che sto zitto altrimenti vengono fuori delle verità da paura!!!!
RispondiEliminasana ironia? quet'articolo è pieno di accuse,sono riferimenti per nulla celati a reati che sarebbero stati commessi, almeno predetevi la responsabilità di ciò che scrivete!!
RispondiEliminaah dimenticavo voi siete quelli che le responsabilità le danno sempre agli altri!!!
gridate gridate... maronna e comme stann'amari!
RispondiEliminasono mesi che il conte del grillo scrive su questo blog e il suo stile non e' mai cambiato... sara' invece cambiato lo stato d'animo di alcuni suoi lettori? mi sa proprio di si! Poi hanno anche piu' tempo di leggerlo perche; stanno piu' tempo a casa da un po' di tempo a questa parte.
Invece di sputare solo veleni
RispondiEliminacercate di essere piu' propositivi
e accettate sportivamente la
sconfitta.Lasciamoli governare
e poi vedremo se hanno operato
bene.Avrete tempo di rifarvi.
x12.30
RispondiEliminaQuest' articolo non è pieno di accuse, è pieno di DENUNCE, di cose che, ti piacciono o no, sono accadute. Purtroppo non è possibile apportare prove tangibili per una denuncia legale, ma almeno lascia denunciare moralmente ciò che di sporco e meschino succede anche nel nostro comune! Per fortuna cìè ancora gente che osserva, che vede e che ha il coraggio di dire, anche con la satita, NO COSI NON VA BENE!
Si è proprio vero il Conte Biasox è stato sconfitto insime ai suoi 390 servi della gleba.
RispondiEliminaIl servo di Giano de Fontanavecchia.
Le denunce non si fanno ANONIME o sotto mentite spoglie, le DENUNCE si fanno innanzi alla legge, la satira è tutt'altro. VERGOGNA!
RispondiEliminax15.42 e simili, scambiando uno scherzo per denunce, date l'impressione di sapere molto di più del conte del grillo. Visto che avete la coda di paglia perchè non ve la bruciate e ci dite cosa è successo veramente in campagna elettorale?
RispondiEliminaIl CONTE DEL GRILLO viste le rimostranze espresse nei confronti del post, chiede ai frequentatori del blog se vogliono leggere la puntata successiva. Il tono è sempre lo stesso, siete avvertiti.
RispondiEliminaio voglio leggere la puntata successiva...sn molto curiosa, ma sei avvertito anche tu che i miei commenti saranno sempre gli stessi...cioè imparziali...ho commentato molte volte i vari post a volte a tuo favore a volte no e continuerò a farlo...come tu secondo me devi continuare a scrivere...c'è sempre la libertà di scegliere cosa fare...
RispondiEliminagrillo, aspetto di leggere il seguito della storiella però dopo comincia a proporre qualcosa ai nuovi amministratori.Io sono da pochissimi anni in questo paese e mi piacerebbe non vedere più l'immondizia per strada,invece vorrei vedere per strada qualche vigile urbano (non nei bar o circoli vari).Non sprecare tantissimi euro per l'estate carinolese; basta con le NAPOLITANATE!!!Cisarà pure qualche altra altrnativa alla chitarra e mandolino o no?.Disporre dei supporti per le affissioni di qualsiasi manifesto o locandine invece dei pannelli di cartone come per le recenti elezioni.Costruire qualche marciapiede in più nelle ''ville''e asfaltare quache stradina.Insomma basta con le beghe, diamo una mano tutti perchè anche questo paese possa entrare nel mondo civile.Non e' il premio Nuvolone o il premio giornalistico che ci fa grandi agli occhi del ''MONDO''.
RispondiEliminacaro conte complimenti per l'ironia e per la dialettica, anche il contenuto non e niente male, ti prego solo di sottolineare la differenza netta tra di biasio e il grimaldi, e soprattutto di ricordare che non hanno mai collaborato anzi sempre su posizioni diverse e meno male altrimenti massimo i nostri voti non li avrebbe mai presi.
RispondiEliminaIl regno Biasox continua, poichè il vero successore è il suo vice-sindaco nonché suo stipendiato.
RispondiEliminaSi nota già dai primi atti amministrativi.
Voi della nouvelle-house ve ne accorgerete presto.
Essendo il nuovo servo della gleba vs simile...
AZZ...GRILLO DICI LA VERITà
RispondiEliminaLA CATENA DI SANT'ANTONIO...L'HA FATTA PASQUALUM DE MACELLOBULIS CON L'AUSILIO DI TANO...SONO STATI CACCIATI FIOR DI MILIONI DA MAXIMUS DE REGIONI IMPERIO....MARC'ANTONIO DA NOCELLETI HA FATTO FARE 1000 COLLOQUI..SENZA ESITO POSITIVO....E SOPRATTUTTO è INTERVENUTA LA LEGGE DIVINA
IL CENTROSINISTRA HA VINTO DI NUOVO A CARINOLA
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