Nell’anno 1518, per la munificenza dell’abate nocelletese don Stefano Cecha, morto il 24 ottobre dello stesso anno, venne istituito a Carinola un Collegio Laicale per l’istruzione della gioventù del Comune. Tale Collegio poteva contare sulla rendita annua di ducati duemila ed in esso erano riservati quattro posti gratuiti per i giovani poveri della frazione di Nocelleto.
La retta annua di ducati 24 permetteva a molti padri di famiglia di educare i propri figli in quel Collegio convenevolmente, con la conseguenza che l’istruzione, nel Comune, raggiunse vette invidiabili: Carinola era senz’altro uno dei territori più istruiti del Regno, e questo era un vanto!
Il Collegio fiorì a tal punto che contò ben più di settanta convittori, e dall’inventario redatto il 21 Aprile 1690 per ordine della Real Camera di quel tempo, la rendita del Collegio stesso venne calcolata ad oltre ducati tremila annui.
Nel 1700 circa, le vistose rendite volontariamente destinate dal benemerito don Stefano Cecha ad
un Collegio Laicale, vennero dai Vescovi di Carinola arbitrariamente incorporate in quelle dell’antico Seminario. Ahi, che passo falso!... Fu questo l’inizio di una serie di errori della Chiesa locale che penalizzarono per sempre l’intera comunità carinolese.
La volontà del testatore fu rispettata sì, mantenendo i quattro posti gratuiti e una camerata per i giovani laici, ma la retta annuale venne aumentata gradatamente da 24 ducati a 30, da 30 a 40, da 40 a 50. Pochi giovani, ora, avevano la possibilità di accedere al Collegio e il Comune precipitò di nuovo nell’analfabetismo.
L’abuso andò sempre più crescendo a danno dello sventurato Collegio Laicale Carinolese e, dopo la morte dell’ultimo vescovo di Carinola Monsignor Salvatore De Lucia, avvenuta il 13 Febbraio 1813, il Seminario di Carinola venne abusivamente trasportato a Teano con gravissimo danno per il Comune. A seguito però delle vivissime rimostranze fatte dalla popolazione e dalle autorità locali di allora, il Seminario stesso fu restituito a Carinola con Real Decreto del 15 Agosto 1815.
Ciò che poi infine determinò il tracollo della provvida istituzione dell’abate don Stefano Cecha fu il Concordato intercorso il 27 Giugno 1818 tra la Corte Papale di Roma e quella Borbonica di Napoli, con il quale, essendo stato soppresso il Vescovado di Carinola e aggregato a quello di Sessa, il Seminario, con la sua cospicua rendita, andò ad impinguare le finanze del Seminario Diocesano di Sessa Aurunca! Ahi, che botta per Carinola!...
E qui bisogna aprire una parentesi e sottolineare che, con Real Decreto del 15 agosto 1789, Ferdinando IV di Borbone aveva istituito a favore del Seminario di Carinola tre posti gratuiti assegnando ad esso, per tale scopo, le rendite dei beni appartenenti alle Cappellanie laicali di S. Giovanni e S. Ilario, i quali beni davano complessivamente la rendita di ducati 159 e grana 12 pari a L. 676,25.
Per effetto del suddetto fatalissimo Concordato, le rendite godute fino ad allora dai giovani carinolesi per la loro istruzione, furono tutte incorporate al Seminario di Sessa! Il lascito dell’abate don Stefano Cecha, creato a favore della gioventù carinolese, svanì completamente così come svanì il lascito concesso da Ferdinando IV a favore del Seminario di Carinola!
Vari reclami, nel corso degli anni, mirarono alla restituzione delle rendite del Seminario e del Collegio Laicale Cecha a Carinola, ma inutilmente. I vescovi, sotto il governo borbonico, erano superiori a qualunque legge e quelli di Sessa non vollero cedere di un passo! Tuttavia si ottenne almeno che nel Seminario Diocesano di Sessa, venissero educati, con vantaggi materiali, i giovani del Comune di Carinola. Questo fino al 1860.
Nel 1860, per le ben note vicende politiche, il Seminario di Sessa fu momentaneamenete chiuso e il Vescovo Girardi esiliato a Genova. Carinola, tramite una Commissione eletta allo scopo, sollecitava le nuove autorità competenti ad aprire un Liceo nel nostro Comune e nel contempo, chiedeva la restituzione delle rendite abusivamente tolte all’antico Collegio Laicale Cecha. Ma il Ministero della Pubblica Istruzione insisteva su una conciliazione tra le due parti, proponendo una sezione laicale nel Seminario di Sessa, con l’apertura di un Ginnasio-Convitto che prendesse il nome di Sessa-Carinola, avendo entrambi i Comuni uguali diritti.
Sarebbe troppo lungo elencare tutti i passaggi e le vertenze di questa dolorosa vicenda, fatto sta che non se ne ricavò un ragno dal buco; intanto, subito dopo l’Unità d’Italia, intervennero le Leggi sulla Soppressione, Conversione e Liquidazione dell’Asse Ecclesiastico e i beni dei Seminari di Sessa e di Carinola passarono al Demanio dello Stato!...
Quello che oggi ci resta del lascito di don Stefano Cecha e di quella vertenza protrattasi per circa un secolo, è un semplice manifesto informativo che il Ginnasio-Convitto “Agostino Nifo” di Sessa affigge, ogni anno, sui nostri muri. Quanto ha perso Carinola nel corso degli anni!.
Fonte: documenti di famiglia privata.
CLIO
La retta annua di ducati 24 permetteva a molti padri di famiglia di educare i propri figli in quel Collegio convenevolmente, con la conseguenza che l’istruzione, nel Comune, raggiunse vette invidiabili: Carinola era senz’altro uno dei territori più istruiti del Regno, e questo era un vanto!
Il Collegio fiorì a tal punto che contò ben più di settanta convittori, e dall’inventario redatto il 21 Aprile 1690 per ordine della Real Camera di quel tempo, la rendita del Collegio stesso venne calcolata ad oltre ducati tremila annui.
Nel 1700 circa, le vistose rendite volontariamente destinate dal benemerito don Stefano Cecha ad
un Collegio Laicale, vennero dai Vescovi di Carinola arbitrariamente incorporate in quelle dell’antico Seminario. Ahi, che passo falso!... Fu questo l’inizio di una serie di errori della Chiesa locale che penalizzarono per sempre l’intera comunità carinolese.
La volontà del testatore fu rispettata sì, mantenendo i quattro posti gratuiti e una camerata per i giovani laici, ma la retta annuale venne aumentata gradatamente da 24 ducati a 30, da 30 a 40, da 40 a 50. Pochi giovani, ora, avevano la possibilità di accedere al Collegio e il Comune precipitò di nuovo nell’analfabetismo.
L’abuso andò sempre più crescendo a danno dello sventurato Collegio Laicale Carinolese e, dopo la morte dell’ultimo vescovo di Carinola Monsignor Salvatore De Lucia, avvenuta il 13 Febbraio 1813, il Seminario di Carinola venne abusivamente trasportato a Teano con gravissimo danno per il Comune. A seguito però delle vivissime rimostranze fatte dalla popolazione e dalle autorità locali di allora, il Seminario stesso fu restituito a Carinola con Real Decreto del 15 Agosto 1815.
Ciò che poi infine determinò il tracollo della provvida istituzione dell’abate don Stefano Cecha fu il Concordato intercorso il 27 Giugno 1818 tra la Corte Papale di Roma e quella Borbonica di Napoli, con il quale, essendo stato soppresso il Vescovado di Carinola e aggregato a quello di Sessa, il Seminario, con la sua cospicua rendita, andò ad impinguare le finanze del Seminario Diocesano di Sessa Aurunca! Ahi, che botta per Carinola!...
E qui bisogna aprire una parentesi e sottolineare che, con Real Decreto del 15 agosto 1789, Ferdinando IV di Borbone aveva istituito a favore del Seminario di Carinola tre posti gratuiti assegnando ad esso, per tale scopo, le rendite dei beni appartenenti alle Cappellanie laicali di S. Giovanni e S. Ilario, i quali beni davano complessivamente la rendita di ducati 159 e grana 12 pari a L. 676,25.
Per effetto del suddetto fatalissimo Concordato, le rendite godute fino ad allora dai giovani carinolesi per la loro istruzione, furono tutte incorporate al Seminario di Sessa! Il lascito dell’abate don Stefano Cecha, creato a favore della gioventù carinolese, svanì completamente così come svanì il lascito concesso da Ferdinando IV a favore del Seminario di Carinola!
Vari reclami, nel corso degli anni, mirarono alla restituzione delle rendite del Seminario e del Collegio Laicale Cecha a Carinola, ma inutilmente. I vescovi, sotto il governo borbonico, erano superiori a qualunque legge e quelli di Sessa non vollero cedere di un passo! Tuttavia si ottenne almeno che nel Seminario Diocesano di Sessa, venissero educati, con vantaggi materiali, i giovani del Comune di Carinola. Questo fino al 1860.
Nel 1860, per le ben note vicende politiche, il Seminario di Sessa fu momentaneamenete chiuso e il Vescovo Girardi esiliato a Genova. Carinola, tramite una Commissione eletta allo scopo, sollecitava le nuove autorità competenti ad aprire un Liceo nel nostro Comune e nel contempo, chiedeva la restituzione delle rendite abusivamente tolte all’antico Collegio Laicale Cecha. Ma il Ministero della Pubblica Istruzione insisteva su una conciliazione tra le due parti, proponendo una sezione laicale nel Seminario di Sessa, con l’apertura di un Ginnasio-Convitto che prendesse il nome di Sessa-Carinola, avendo entrambi i Comuni uguali diritti.
Sarebbe troppo lungo elencare tutti i passaggi e le vertenze di questa dolorosa vicenda, fatto sta che non se ne ricavò un ragno dal buco; intanto, subito dopo l’Unità d’Italia, intervennero le Leggi sulla Soppressione, Conversione e Liquidazione dell’Asse Ecclesiastico e i beni dei Seminari di Sessa e di Carinola passarono al Demanio dello Stato!...
Quello che oggi ci resta del lascito di don Stefano Cecha e di quella vertenza protrattasi per circa un secolo, è un semplice manifesto informativo che il Ginnasio-Convitto “Agostino Nifo” di Sessa affigge, ogni anno, sui nostri muri. Quanto ha perso Carinola nel corso degli anni!.
Fonte: documenti di famiglia privata.
CLIO
Invece di stare a dire solo stupidaggini, leggetevi anche questo articolo che puo' fare solo bene alle vostre teste. Per fortuna, in questo Comune, c'è ancora qualcuno che si occupa di qualcosa di più serio delle solite beghe di politica paesana e meriterebbe più considerazione da parte di noi tutti!
RispondiElimina... in ogni caso .... un bel pezzo di storia.......
RispondiEliminachiedo a Clio: il seminario di Carinola era per caso allocato nei pressi del mattatoio comunale, dalle parti della chiesa dell'Annunziata? grazie di questi tuffi nell'acqua profonda del passato!
RispondiEliminaRingrazio vivamente Clio per queste ed altre notizie che ci vorrà dare sulla storia dei luoghi e dei personaggi storici di Carinola. Il mio è stato sempre un forte interesse verso la storia dei miei luoghi natali che so gloriosi, una volta. Non è lo stesso interesse manifestato da V.T. (vero terrone). Se ho ben compreso a lui interessa solo che non si parli del defenestramento dei suoi amici carinolesi poi ogni argomento è buono allo scopo.
RispondiEliminasi ringrazia chi ci ha insegnato qualcosa in più riguardo la storia del nostro comune! certo che siamo stati sfortunati!!!
RispondiEliminax 25 aprile 11,01
RispondiEliminaSi, il seminario vecchio era proprio lì. Poi fu costruito un nuovo Seminario che, essendo un bene della Chiesa, dopo l'Unità d'Italia passò al demanio dello Stato con le leggi della Soppressione, Conversione e Liquidazione dell'Asse Ecclesiastico del 1866.
Fu messo all'asta e acquistato dal Comune di Carinola che ne fece l'attuale casa comunale. Ne parlerò magari in un'altra pagina. Se mi dici, tu e anche gli altri che si interessano della nostra storia, cosa vi piacerebbe approfondire sulla storia del nostro Comune, cercherò di accontentarvi.
sei bravissima, complimenti. Ma perchè sappiamo così poco del nostro comune? E' semplice nessuno si è preoccupato di insegnarcelo. Essere così "carichi" di storia a volte può diventare un problema. Proponici tu qualche altra storia... raccontala io ti seguirò con piacere...
RispondiEliminalord
x Clio chiedo scusa se sono un pò duro nell'intendere, ma non ho capito la localizzazionedel seminario. Io sapevo nel vicolo adiacente la cattedrale di Carinola, sembra che mi sbagli. Per favore descrivimi esattamente dove era ubicato.
RispondiEliminax 26 aprile 11,53
RispondiEliminaI Seminari di Carinola sono stati due. Quello vecchio era nei pressi della chiesa dell'Annunziata o AGP
(Ave Gratia Plena da cui Annunziata)vicino al Macello, poi, poichè era fatiscente e forse piccolo, ne fu costruito uno nuovo proprio accanto alla Cattedrale. E' l'attuale Municipio, che come ho detto nel commento precedente, dopo l'Unità d'Italia fu tolto alla Chiesa, insieme a tanti altri beni terrieri, e divenne proprietà dello Stato. Lo Stato lo mise all'asta e il Comune lo comprò e ne fece l'attuale casa comunale. Quando vai al comune a fare un certificato, entri in quello che era l'antico Seminario di Carinola! Spero di essere stata chiara; nel caso non lo sia stata, riscrivimi.
Trovo questi articoli storici molto interessanti. E' molto bello venire a conoscenza del cammino storico di Carinola. Ci aiuta a identificarci meglio con la nostra terra. Ho letto più volte che l'Unità d'Italia non è poi stata, per il sud, quella grande conquista che si vuole far credere sui libri ufficilai di Storia e che il vecchio Regno borbonico non era così arretrato come si dice. Ecco, a me piacerebbe che Clio facesse un articolo in proposito e mi facesse capire come stanno le cose. Coinvolgendo chiaramente la nostra Carinola.Un saluto
RispondiEliminaCara Clio,
RispondiEliminatu ci chiedi quale argomento gradiremmo approfondire sulla storia di Carinola...
... ebbene io mi permetto di suggerirti di trattare (logicamente in sintesi!) un po' tutta la storia di Carinola sin dagli albori, passando per la caduta dell'Impero Romano, di cui se non sbaglio Carinola era "alleata", poi per l'epoca dei "Comuni" (intorno all'anno Mille d.C.), per il Medioevo, il Rinascimento, il Regno di Napoli, quello d'Italia e ... fino ai giorni nostri.
Pensandoci bene mi rendo conto che si tratterebbe di un lavoro esagerato e quindi si potrebbe magari affrontarlo a puntate e da queste potremmo magari trarre idee per qualcos'altro, quello sì da approfondire. Che ne dici, è possibile?
x 27 Aprile 10,38
RispondiEliminaE si, è proprio un lavoro immane, ma tutto è possibile. Basta volerlo. Sai, sono argomenti un po' ostici che non tutti apprezzerebbero e magari farebbe scendere le scatole per terra, ma si può fare, cercando di rendere l'argomento più leggero. Ci proverò, anche se avevo pensato di trattare argomenti più vicini a noi. Comunque grazie per l'interessamento.
sarebbe tutto sommato bello sapere della storia carinolese. magari si potrebbe in futuro aprire una sezione apposta per trovare prima gli argomenti... comunque ringrazio ancora per il piccolo scroscio di info riguardo la nostra storia! ho davvero gradito.
RispondiEliminaS
La sezione storica esiste, sta nella lista di links iniziali.
RispondiElimina