Tempo di elezioni: in Italia però significa tempo di voto di scambio e di voti sotto ricatto. Ascoltando i telegiornali e leggendo i giornali vediamo i politici discutere di come salvare l’Alitalia, ognuno con la propria ricetta, facendo intendere ai dipendenti che non dormono la notte pensando a come evitare loro il licenziamento. Appare chiaro il messaggio: se mi voti lavori altrimenti rischi di restare disoccupato. Stessa cosa con chissà quante piccole aziende in difficoltà. Restringendo il campo di osservazione al sud ed alla nostra piccola comunità carinolese la situazione peggiora di molto. Citando Roberto Saviano (vedi l’articolo nella rassegna stampa) una volta un voto poteva valere un posto statale, o in una azienda parastatale se si voleva restare vicino casa. In pochi anni dal posto di lavoro si è scesi alle bollette della luce e del gas per qualche mese, poi al telefonino e oggi a 20 - 30 euro. Parallelo a questo voto di scambio c’è quello proposto ai professionisti con gli incarichi professionali e consulenze molte volte inutili ( Bassolino docet). Qui il discorso è molto articolato: si va da chi pur essendo preparato deve subire o emigrare agli incapaci che procuratosi un titolo universitario, inutile in altre zone d’Italia, da noi con la politica lo mettono a frutto.
Nel caso e nell’altro il risultato è lo stesso: il voto al ras politico di turno. Questi sono solo un piccolo esempio, tanti altri sono i ricatti e le pressioni per indurre i malcapitati a votare non secondo la propria coscienza o per un progetto ma per sostenere il potere di qualcuno. Ma fra i vari metodi di carpire ed incanalare il voto il più ignobile sicuramente è quello del medico. Non sarà sfuggito a nessuno che in tutte le competizioni elettorali locali le varie liste si dividono in numero uguale i medici della zona. Bisogna notare che a Carinola siamo fortunati che non ci sia stato un duello elettorale fra due candidati sindaci medici come nei comuni limitrofi di Falciano e Sessa A. Un medico, tranne pochissime eccezioni è un cattivo amministratore, e questo per due motivi: perché non ha le basi scolastiche adeguate in quanto ha svolto studi diversi da quelli amministrativi e poi perché non ha tempo da dedicare alla politica in quanto impegnato con i pazienti e con gli aggiornamenti scientifici, o così dovrebbe essere. Queste persone riescono a raccogliere il consenso facilmente speculando sul più importante bisogno delle persone, la salute. Questa categoria, senza promettere nulla, ma solo esercitando la professione per la quale sono lautamente pagati, pretende il voto se si vuole essere curati. Poche persone possono sfuggire. Anche chi paga lo specialista deve passare sotto le forche caudine dei loro studi , mi riferisco in particolare ai medici di famiglia. Le persone anziane che frequentemente si devono recare per la ricetta o per controllare la pressione, devono sentirlo come un favore che, se non votano, non devono chiedere. Senza parlare dei casi più gravi che hanno esigenze di cure domiciliari giornaliere : in quei casi il voto è doveroso. Possibile che si debba far condizionare ogni competizione da questi personaggi senza reagire? Votandoli ci procuriamo un doppio danno, eleggiamo cattivi amministratori e li distogliamo dal loro dovere di medici peggiorando la nostra assistenza. Si parla sempre di Voto Bipartisan, per una volta parliamo di Non Voto Bipartisan. Votiamo per la lista che ci piace e per il candidato che più ci aggrada, escluso i medici. Se ripuliremo entrambe le liste dai medici ci guadagnerà la vita amministrativa del nostro comune e troveremo il nostro medico nello studio invece che alle riunioni politiche.
Nel caso e nell’altro il risultato è lo stesso: il voto al ras politico di turno. Questi sono solo un piccolo esempio, tanti altri sono i ricatti e le pressioni per indurre i malcapitati a votare non secondo la propria coscienza o per un progetto ma per sostenere il potere di qualcuno. Ma fra i vari metodi di carpire ed incanalare il voto il più ignobile sicuramente è quello del medico. Non sarà sfuggito a nessuno che in tutte le competizioni elettorali locali le varie liste si dividono in numero uguale i medici della zona. Bisogna notare che a Carinola siamo fortunati che non ci sia stato un duello elettorale fra due candidati sindaci medici come nei comuni limitrofi di Falciano e Sessa A. Un medico, tranne pochissime eccezioni è un cattivo amministratore, e questo per due motivi: perché non ha le basi scolastiche adeguate in quanto ha svolto studi diversi da quelli amministrativi e poi perché non ha tempo da dedicare alla politica in quanto impegnato con i pazienti e con gli aggiornamenti scientifici, o così dovrebbe essere. Queste persone riescono a raccogliere il consenso facilmente speculando sul più importante bisogno delle persone, la salute. Questa categoria, senza promettere nulla, ma solo esercitando la professione per la quale sono lautamente pagati, pretende il voto se si vuole essere curati. Poche persone possono sfuggire. Anche chi paga lo specialista deve passare sotto le forche caudine dei loro studi , mi riferisco in particolare ai medici di famiglia. Le persone anziane che frequentemente si devono recare per la ricetta o per controllare la pressione, devono sentirlo come un favore che, se non votano, non devono chiedere. Senza parlare dei casi più gravi che hanno esigenze di cure domiciliari giornaliere : in quei casi il voto è doveroso. Possibile che si debba far condizionare ogni competizione da questi personaggi senza reagire? Votandoli ci procuriamo un doppio danno, eleggiamo cattivi amministratori e li distogliamo dal loro dovere di medici peggiorando la nostra assistenza. Si parla sempre di Voto Bipartisan, per una volta parliamo di Non Voto Bipartisan. Votiamo per la lista che ci piace e per il candidato che più ci aggrada, escluso i medici. Se ripuliremo entrambe le liste dai medici ci guadagnerà la vita amministrativa del nostro comune e troveremo il nostro medico nello studio invece che alle riunioni politiche.
Belfagor
Giusto Belfagor, sono proprio d'accordo con te! Al giorno d'oggi è già un lusso trovare il medico nel suo studio,per farlo venire a casa ci vuole una "domanda in carta da bollo", figuriamoci se diventa sindaco, te lo puoi scordare, meglio chiamare il 118!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSono di Falciano ho votato per il sindaco in carica che è un medico. Ho perso sindaco e medico, nel senso che non fa bene nessuna delle due cose. Però sono giustificato se votavo l'altro era peggio, dovevo sopportare pure i camerati.
RispondiEliminaGuarda..ti dirò,preferisco un medico che faccia un pessimo sindaco e non un medico che faccia un pessimo medico. Mi spiego meglio, tra i medici candidati (presenti e non presenti)nelle liste c'è forse il nome di qualche medico che ha la fama di esserlo sul serio? Alcuni fanno i medici come potrebbe farlo chiunque di noi avesse in casa un'enciclopedia medica (nelle migliori delle ipotesi. Altri occupano posti di rilievo grazie ad appoggi e a compromessi politici, ergo, ci converrebbe farli giocare più in politica che con la nostra salute. L'idea del medico che si aggiorna, poi, è molto lontana dalla realtà, gli aggiornamenti a cui si sottopongono i nostri medici candidati sono quelli proposti dalle case farmaceutiche, cioè, come poter piazzare il farmaco in questione in cambio di viaggi o beni materiali. Lasciamo che facciano i politici, lasciamo che giochino a far finta di amministrare il bene pubblico mentre vanno a gonfiarsi ancora un po' le tasche, gioverà alla nostra salute,ti pare poco?
RispondiEliminaQualche anno fa,assistetti al violento rifiuto da parte di un egregio medico del comune di Carinola,perchè alcuni politici gli avevano proposto di candidarsi per la poltrona di sindaco.Ricordo ancora benissimo cosa ebbe a dire loro,del cui contenuto mi pregio di farne un breve resoconto.
RispondiElimina....Io ho scelto di fare il medico di famiglia e,come tale sono abituato ad onorare la cultura e l'Essenza che caratterizzano i valori umani.Non riesco a capire come mai nell'ambito dell'attività del comune di Carinola ci siano tantissimi medici che sentano di sostanziare la loro "filantropia",non nel dedicare il loro tempo ai malati ma alla corsa per il potere(Potevano almeno studiare scienze politiche invece che medicina!!!).
Come pensano di coniugare l'attività del medico di famiglia così faticosa,impegnativa e responsabile(verosimilmente anche gratificante)con un'altra attività che,se svolta con impegno e passione è altrettanto onerosa e dispendiosa in termini di tempo e fatica?
Risulta lapalissiano che,se tutti gli anni di studi pregressi sono stati capitalizzati per fare il medico,significherebbe che questa attività dovrebbe essere unica e prevalente acchè i pazienti ne possano trovare benificio,in un rapporto che-mi permetto di dire-dovrebbe essere empatico e quasi di confessione sacramentale;
A tale proposito ricordo ai Sigg.Medici che il Giuramento di Ippocrate e anche quello moderno(al quale sono tenuti moralmente ed eticamente al rispetto)sancisce inequivocabilmente quali sono i loro doveri nei confronti dei malati.Consiglio a tutti di leggerlo ed alla redazione se può, lo atterghi pure,perchè fa bene a tutti conoscerlo;
Se tutto quanto riportato nel sopracitato giuramento venisse sostanziato,I Sigg.Medici sanno benissimo che il loro lavoro dovrebbe essere attuato alla stregua di una missione e come tale,l'impegno dovrebbe essere forzatamente totale e, non consentirebbe di svolgere altre attività.(Democrito diceva che le cose svolte con saggezza vengono fatte per l'interesse del popolo)Ed ancora dice"...le singole cose riescono meglio e con maggiore falicità quando uno faccia una cosa sola(non mi sembra il vostro caso)
E allora,se questa è la realtà,quanta saggezza e filantropia c'è in ciò che fate se,oltre a voler fare i medici,sentite così tanto il bisogno e la bramosia del potere politico?Non sarebbe meglio che continuaste a svolgere il vostro lavoro di medici ricevendo la gratitudine e la felicità per aver onorato la vera ESSENZA per la quale vale la pena vivere?Auguri per il vostro faticoso lavoro di medici.
NON AVRETE IL MIO VOTO
per anonimo delle 21:22 :Avevo iniziato a convincermi che questo blog fosse ormai finito in mano ai rispettivi sostenitori delle liste in campo, e invece devo notare con piacere che è letto anche da persone serie e dotate di giudizio proprio, e soprattutto con una cultura tale da poterlo esprimere. ciao grazie
RispondiEliminaHo sentito dire che la dott.ssa Puffetta si è sentita male dopo lo spoglio... magari xchè ora sarà costretta a fare il suo lavoro (di medico!) senza più scuse e senza poter più "ricattare" psicologicamente nessuno?... come mi dispiace... hanno detto che è svenuta...poverina...svelti chiamate un dottore!!!:-)
RispondiEliminaSenti Lamù, abbiamo capito che sei contento e soddisfatto, ma risparmiaci le tue cattiverie. Sii più buono e comprensivo verso chi perde. Domani potrebbe toccare a te...
RispondiEliminaX anonimo delle 18.25
RispondiEliminaPrima di tutto Lamù è un personaggio dei cartoni animati...di sesso femminile!
E poi non potrà mai capitare a me xchè io mi impegno sul mio lavoro e basta e non vado "accaparrando" voti (x non usare altri termini meno gentili) non facendo bene nessuna delle due cose!
Infine credo che quando una persona non ha senso dell'umorismo e se la prende subito, come te in questo caso, ha qualcosa da nascondere... Sono sempre buona e comprensiva verso chi perde... se ha lottato o giocato lealmente.
Anche tu, Lamù, non hai tanto senso dell'umorismo a quanto pare! Anche il mio voleva essere un commento ironico, ma tu sei partita subito all'attacco, sciorinando la tua comprensione verso gli altri e mettendo in luce la presunta mala fede degli altri.... Ehi, calma, la coda di paglia, prima o poi, brucia!
RispondiEliminaSpiacente deluderti ma non mi freghi così facilmente! Nelle tue parole non c'era niente di ironico!E x quanto riguarda la coda di paglia spiacente ancora ma ti sbagli... non ho nessuna coda di paglia... anche xchè non mi riguarda la situazione, io guardo dall'esterno e commento...nulla di più! E x mia fortuna non sono neanche lì.
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