Dopo tante giornatacce piovose e fredde ecco finalmente una prima, vera giornata di primavera. Sole, aria calma e calda, le prime rondini che sfrecciano in ogni direzione. Una giornata così fa allargare i polmoni e sprigiona il desiderio di stare fuori a godersi finalmente un po’ di calduccio dopo tanto umidore. E allora, nel tardo pomeriggio, mia sorella ed io pensiamo di portare i nostri bambini, di due e quattro anni, a fare una passeggiata in villa e dar loro la possibilità di muoversi all’ aria aperta e noi socializzare un po’ con qualcuno.
I bambini sgambettano felici davanti a noi e infine arriviamo in villa, dove altre mamme hanno avuto la nostra stessa idea. Al nostro arrivo, la prima cosa che ci colpisce è l’enorme quantità di cartacce e bottiglie vuote di birra gettate dovunque: per terra, nelle aiuole, sui muretti... Muretti? Forse una volta si poteva chiamarli così, ora sono solo un ammasso indefinito e cadente di calce e cemento da cui sono spariti tutti i mattoni e buona parte della recinzione in ferro. Per noi mamme, quella visione post-bellica è un pugno nello stomaco, ma ai bambini tutto quello spazio a loro disposizione deve sembrare, ai loro occhi di piccoli, un’ enorme possibilità di movimento. Un’altra sorpresa è però in agguato. Un bel tratto di selciato è letteralmente tappezzato di pezzi di vetro! Impensabile far giocare dei bambini così piccoli in quel posto! Ci guardiamo sconcertate: ma questa villa non viene mai ripulita? Ci sono o non ci sono più gli spazzini comunali? Figure fiabesche che esistono sulla carta, ma non nella realtà. Storie che si ripetono a quanto pare! Ricordo che quando ero ragazza, insieme ad altri giovani, prendemmo l’iniziativa di ripulire la villa che veniva sfacciatamente trascurata dagli organi competenti, e passammo una giornata intera a tagliar erba, raccogliere cartacce e bottiglie, ramazzare il selciato; ancora oggi conservo le ramazze. Beh, dopo trent’anni non è cambiato niente! I punti di incontro e di socializzazione, così come gli spazi per i bambini, non sembrano essere nell’interesse delle varie amministrazioni…
La cosa più difficile da fare è convincere i bambini che non possono giocare là dove vorrebbero e allora, per calmare i loro ghiribizzi, promettiamo di mostrar loro i pesciolini della fontana… Fontana? Una pozzanghera lurida e melmosa, dove, tra lattine di coca e bottiglie di plastica galleggianti, cercano di nuotare due poveri pesci rossi, così malinconici, ma così malinconici che ti fanno stringere il cuore!
Visto che al centro della villa non è possibile stare, decidiamo di far fare ai bambini una passeggiatina intorno, su per i gradini… Peggio che andar di notte! Anche qui il selciato è completamente malridotto, gli spigoli rovinati e pericolosi. Una caduta su un gradino in quello stato significherebbe correre d’urgenza in ospedale.
Va bene, cambiamo decisamente zona e portiamoli nel campetto!...Campetto? Uno spiazzo colorato in verde, pieno di buche e fessure che minacciano l’incolumità di chi si azzarda ad andarci a giocare. Mah! Tant’ è!...
Andiamo verso il campetto e speditamente stiamo per guadagnare la porta quando un monello ci fa notare l’entrata di servizio: un enorme buco nella rete metallica, del diametro di circa due metri. A che serve girare intorno per entrare dalla porta quando puoi usare un’ entrata più comoda?... Entriamo e i bambini cominciano immediatamente a giocare a pallone con le decine di bottiglie di plastica abbandonate sul campo. Tirarle in porta e fare gol sembra il loro spasso; certo se ci fosse la rete alle porte sarebbe più divertente, ma non si può avere tutto dalla vita!...
Dopo un po’, improvvisamente qualcosa attira l’attenzione della più grandicella, che ferma ai bordi del campetto, chiama e indica col suo ditino aldilà della rete. Guarda che ti riguarda e che vedo? …un bel serpentone scuro e lucente che sinuosamente svicola sul selciato esterno e si dirige verso l’erba alta che chissà da quando non viene tagliata e che le ultime piogge hanno reso particolarmente rigogliosa. Oddio, una vipera! esclama mia sorella. Ma quale vipera e vipera! E’ un comunissimo biacco che non fa del male a nessuno!... Ecco, ci voleva anche la lezione di scienze in una giornata come questa, e chissà quali tesori nasconde quel triangolo d’erba in zecche, rospi, serpenti, ratti e, perche no?, qualche vipera…
Istintivamente mi viene da pensare ai bellissimi spazi-giochi del nord e della Svizzera, pulitissimi, con erbetta ben curata, fontanelle e tanti giochi in legno, non in plastica, così armoniosamente in linea con l’ambiente. In posti così ti accorgi persino di essere una persona e ti senti felice di esserlo. Bah! D’altra parte noi, qui,viviamo su un’ altro pianeta….
Mentre sono immersa nei miei pensieri, dalla piazza, i candidati alle prossime amministrative arringano alla folla nel loro primo comizio pubblico. Sento distintamente la voce di uno di loro che promette un cambiamento radicale nella gestione amministrativa del Comune perché, dice, chi ama veramente la propria terra può desiderarne solo il bene… Mi ruba un sorriso. E meno male che, almeno qualcuno, Carinola ce l’ha nel cuore; finora l’hanno avuta da tutt’altra parte!
Inguaribile Idealista
I bambini sgambettano felici davanti a noi e infine arriviamo in villa, dove altre mamme hanno avuto la nostra stessa idea. Al nostro arrivo, la prima cosa che ci colpisce è l’enorme quantità di cartacce e bottiglie vuote di birra gettate dovunque: per terra, nelle aiuole, sui muretti... Muretti? Forse una volta si poteva chiamarli così, ora sono solo un ammasso indefinito e cadente di calce e cemento da cui sono spariti tutti i mattoni e buona parte della recinzione in ferro. Per noi mamme, quella visione post-bellica è un pugno nello stomaco, ma ai bambini tutto quello spazio a loro disposizione deve sembrare, ai loro occhi di piccoli, un’ enorme possibilità di movimento. Un’altra sorpresa è però in agguato. Un bel tratto di selciato è letteralmente tappezzato di pezzi di vetro! Impensabile far giocare dei bambini così piccoli in quel posto! Ci guardiamo sconcertate: ma questa villa non viene mai ripulita? Ci sono o non ci sono più gli spazzini comunali? Figure fiabesche che esistono sulla carta, ma non nella realtà. Storie che si ripetono a quanto pare! Ricordo che quando ero ragazza, insieme ad altri giovani, prendemmo l’iniziativa di ripulire la villa che veniva sfacciatamente trascurata dagli organi competenti, e passammo una giornata intera a tagliar erba, raccogliere cartacce e bottiglie, ramazzare il selciato; ancora oggi conservo le ramazze. Beh, dopo trent’anni non è cambiato niente! I punti di incontro e di socializzazione, così come gli spazi per i bambini, non sembrano essere nell’interesse delle varie amministrazioni…
La cosa più difficile da fare è convincere i bambini che non possono giocare là dove vorrebbero e allora, per calmare i loro ghiribizzi, promettiamo di mostrar loro i pesciolini della fontana… Fontana? Una pozzanghera lurida e melmosa, dove, tra lattine di coca e bottiglie di plastica galleggianti, cercano di nuotare due poveri pesci rossi, così malinconici, ma così malinconici che ti fanno stringere il cuore!
Visto che al centro della villa non è possibile stare, decidiamo di far fare ai bambini una passeggiatina intorno, su per i gradini… Peggio che andar di notte! Anche qui il selciato è completamente malridotto, gli spigoli rovinati e pericolosi. Una caduta su un gradino in quello stato significherebbe correre d’urgenza in ospedale.
Va bene, cambiamo decisamente zona e portiamoli nel campetto!...Campetto? Uno spiazzo colorato in verde, pieno di buche e fessure che minacciano l’incolumità di chi si azzarda ad andarci a giocare. Mah! Tant’ è!...
Andiamo verso il campetto e speditamente stiamo per guadagnare la porta quando un monello ci fa notare l’entrata di servizio: un enorme buco nella rete metallica, del diametro di circa due metri. A che serve girare intorno per entrare dalla porta quando puoi usare un’ entrata più comoda?... Entriamo e i bambini cominciano immediatamente a giocare a pallone con le decine di bottiglie di plastica abbandonate sul campo. Tirarle in porta e fare gol sembra il loro spasso; certo se ci fosse la rete alle porte sarebbe più divertente, ma non si può avere tutto dalla vita!...
Dopo un po’, improvvisamente qualcosa attira l’attenzione della più grandicella, che ferma ai bordi del campetto, chiama e indica col suo ditino aldilà della rete. Guarda che ti riguarda e che vedo? …un bel serpentone scuro e lucente che sinuosamente svicola sul selciato esterno e si dirige verso l’erba alta che chissà da quando non viene tagliata e che le ultime piogge hanno reso particolarmente rigogliosa. Oddio, una vipera! esclama mia sorella. Ma quale vipera e vipera! E’ un comunissimo biacco che non fa del male a nessuno!... Ecco, ci voleva anche la lezione di scienze in una giornata come questa, e chissà quali tesori nasconde quel triangolo d’erba in zecche, rospi, serpenti, ratti e, perche no?, qualche vipera…
Istintivamente mi viene da pensare ai bellissimi spazi-giochi del nord e della Svizzera, pulitissimi, con erbetta ben curata, fontanelle e tanti giochi in legno, non in plastica, così armoniosamente in linea con l’ambiente. In posti così ti accorgi persino di essere una persona e ti senti felice di esserlo. Bah! D’altra parte noi, qui,viviamo su un’ altro pianeta….
Mentre sono immersa nei miei pensieri, dalla piazza, i candidati alle prossime amministrative arringano alla folla nel loro primo comizio pubblico. Sento distintamente la voce di uno di loro che promette un cambiamento radicale nella gestione amministrativa del Comune perché, dice, chi ama veramente la propria terra può desiderarne solo il bene… Mi ruba un sorriso. E meno male che, almeno qualcuno, Carinola ce l’ha nel cuore; finora l’hanno avuta da tutt’altra parte!
Inguaribile Idealista
Perbacco, qualcuno si è accorto del degrado del nostro Comune. Carinola è diventata, per colpa di pessimi amministratori, la periferia del mondo civile, un ghetto invivibile, degradante e incivile. La qualità della vita è da terzo mondo e i soliti politici e amministratori si ripropongono all'elettorato promettendo l'impossibile. L'unica cosa che possono proporre è la loro censura e il loro esilio. Mi dispiace vedere candidati onesti e stimati allearsi con i soliti politici incapaci che hanno rovinato Carinola negli ultimi quindici anni.
RispondiEliminaUn cittadino del terzo mondo
Recentemente è stata costituita una cooperativa di lavoratori proprio per provvedere a quanto diligentemente esposto nell'articolo. Hanno portato a buon fine anche i pochi lavori loro assegnati tra cui una accurata pulizia della villa di Casanova. Evidentemente lavoravano troppo bene per i gusti dei nostri amministratori che hanno provveduto subito a licenziarli. Per loro i soldi spesi per la pulizia e il decoro del paese sono soldi sprecati. Sono utili i soldi per gli assessori per i pozzi e per consulenti di vario genere.
RispondiEliminafatto sta che chi proferiva quelle parole nel comizio fino a qualche mese fa era in amministrazione e in maggioranza , ti sei chiesta quali iniziative ha preso per sottolineare il degrado che c'è in villa?
RispondiEliminaAvere Carinola nel cuore solo quando si è candidati non è difficile , fare promesse men che meno , ma quando questi signori erano al potere quante energie hanno profuso per Casanova e non solo .
L'unico sforzo lo hanno fatto nell'intascare gratuitamente l'idennità di carica 1.200/00 euri al mese x 5 anni =72.000/00 euri ed oggi hanno carinolanel cuore per andare a prelevare 3000/00 euri al mese x 5 anni = 180.000/00 euri e mettersi carinola in saccoccia.
Poche persone in entrambe le liste possono parlare di futuro in quando non hanno condiviso il passato ma questi platonici amanti dal cuore facile non hanno cuore ne per il territorio di Carinola ne per l'appertenenza politica manifestata per oltre 15 anni da Consigliere di Maggioranza e Vice Sindaco cara concittadina enon hanno esitato a saltare il guato cambiando casacca e fede per incarnarsi in nuovi angeli candidi scesi dal cielo co0l cuore in mano . POVERETTI!? come vedi non è tutto oro quello che luce ma euro si .al prossimo commento inguaribile idealista
ormai il quiquirì che tanto si elargiva come baluardò della giustizia è schieratissimo!
RispondiEliminaE pensare che il blogger XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
si dice baluardo non baluardò, forse ti confondi con la bandabardò. E si dice "ergeva" non "elargiva": l'elargizione forse la conosci meglio tu.
RispondiEliminaComunque se non ci sei arrivato, la conclusione dell'articolo era ironica. Certo in questo periodo si strumentalizza tutto, però dai non esageriamo
carinola nel cu.o ,questo vogliono fare del nostro comune...ladri,lasciateci stare e andate a lavorare.
RispondiEliminail cuore è già sparito capisci a me.
RispondiEliminaio la villa la farei pulire a Di Biasio e compagnia, così magari si rendono conto di cosa hanno fatto in questi anni......
RispondiEliminaIl cuore è già "sparito".
RispondiEliminaCHE VERGOGNA !!!! CHE SCHIFO !! I VARI SALVATORE DI DONATO, ELISA MAZZUCCHI DI RIVOMBROSA, ANTONIO GIORGIO E GIULIO SCIAUDONE HANNO IL BARBARO CORAGGIO DI PORTARE DI BIASIO A CASANOVA PER IL COMIZIO DI STASERA...CHE SCHIFO !!! PROPRIO COLUI IL QUALE VOLEVA LE ECO-BALLE A CASANOVA
RispondiElimina"IL GIARDINO CHE VOGLIAMO"
RispondiEliminaLa politica è la più nobile tra le vocazioni. Vocazione, dal latino vocare, significa chiamare. La vocazione è una chiamata interiore, una chiamata per un "FARE". Il FARE si riferisce all'azione d'amore nei confronti del mondo. Mettere a disposizione le proprie qualità a favore del bene comune.
"POLITICA", invece, viene da polis, città. La città era, per i greci, uno spazio sicuro, ordinato e calmo, dove gli uomini potevano dedicarsi alla ricerca della felicità. Il politico sarebbe colui che si prende cura di questo spazio. La vocazione politica, così, starebbe a servizio della felicità degli abitanti della città.
Questo è ciò che hanno insegnato grandi pensatori come Max Weber o Rubem Alves.
Forse per essere stati nomadi nel deserto, gli ebrei non sognavano città: sognavano giardini. Chi abita nel deserto sogna le oasi. Dio non ha creato città. Ha creato un giardino. Se chiedessimo a un profeta ebreo "cos'è la politica?", lui ci risponderebbe "l'arte del giardinaggio applicata alle cose pubbliche".
Il politico per vocazione è un appassionato per il grande giardino di tutti. Il suo amore è così grande che rinuncia al piccolo giardino che potrebbe piantare per se stesso. A cosa serve un piccolo giardino se tutt'attorno c'è il deserto? Occorre che tutto il deserto si trasformi in giardino. Rubem Alves sostiene ancora che: un politico per vocazione è un poeta forte: ha il potere di trasformare poesie sui giardini in giardini veri. La vocazione politica è trasformare sogni in realtà. E' una vocazione così felice che Platone ha detto che i politici non hanno bisogno di possedere nulla: gli basterebbe il grande giardino di tutti. Sarebbe indegno che il giardiniere avesse uno spazio privilegiato, migliore e diverso dallo spazio occupato da tutti.
Come Max Weber insegna, vocazione è diverso da professione. Nella vocazione la persona trova la felicità nella sua azione. Nella professione il piacere si trova non nell'azione. Il piacere sta nel guadagno e non per la politica.
Tutte le vocazioni possono essere trasformate in professioni. Il giardiniere per vocazione ama il giardino di tutti. Il giardiniere per professione usa il giardino di tutti per costruire il suo giardino privato, malgrado che, per farlo, attorno a sè aumenti il deserto e la sofferenza. Così è la politica. Sono molti i politici professionisti. Rubem Alves afferma: tra tutte le professioni, la professione politica è la più vile. Il che spiega la disillusione totale della gente, a proposito della politica. Guimaraes Rosa, quando gli chiesero se si considerava politico, rispose: "Non potrei mai essere politico con tutti questi ciarlatani in giro...al contrario dei politici "legittimi", credo nell'uomo e desidero un futuro per lui. Il politico pensa solo ai minuti. Io sono scrittore e penso "all'eternità". Chi pensa ai minuti non ha la pazienza di piantare alberi. Un albero impiega molti anni per crescere. Rende di più tagliarli.
Forse il nostro futuro dipende da questa lotta tra politici per vocazione e i politici per professione. Il fatto triste è che molti di quelli che sentono la chiamata della politica non hanno il coraggio di rispondervi, per paura della vergogna di essere confusi con quelli che vivono di politica e di dover vivere con loro.
Forse, se i politici per vocazione si impossessassero del giardino, potremmo cominciare a tracciare un nuovo destino. E invece di deserti e giardini privati avremmo un grande giardino per tutti, opera di uomini che hanno avuto l'amore e la pazienza di piantare alberi alla cui ombra non si siederanno mai.
IL CANDIDATO SINDACO
Senofonte ultimo detto il giardiniere
x 11.24 a me fa piacere se portano Dibiasio così per chi vota è chiaro che votando loro votano anche LUi. Perchè ti meravigli lo sai che sono suoi dipendenti hai dimenticato come si sono comportatinell'episodio ecoballe, compreso l'ultimo arrivato che è il più dipendente di tutti e noi sappiamo perchè.
RispondiEliminaPER 11,24.PRIMA DI PARLAREE GUARDA BENE NEL TUO PICCOLISSIMO ORTICELLO SIETE POCHINI POCHINI. QUESTA SERA TE LA SUONERANNO DI SANTA RAGIONE. A QUALCUNO GIA' GLI STANNO FISCHIANDO LE ORECCHIE. IO MI VERGOGNEREI DI USCIRE.
RispondiEliminadipende, se fanno parlare di biasio può anche essere, ma in caso contrario non hanno nulla da temere
RispondiEliminaANTICIPATORE
RispondiEliminaPARLERANNO.
Speriamo che non piove.
RispondiEliminaCaro candidato sindaco, grazie innanzitutto per la tua erudita lezione...che a dire il vero mi sa alquanto di saccenteria e di borioso sfoggio di sapere (o del "credere di sapere"?).
RispondiEliminaDetto questo, la politica NON E' PIU', già da tempo immemore ormai e in particolare nella nostra terra, ciò che il suo etimo indica.. e tu, permettimi, nel tuo piccolo, ne sei stato la dimostrazione secondo la mia modesta visione.
Perdona se mi altero, ma quando leggo o sento certe cose non mi controllo..non sono maestra nell'arte della diplomazia. Esistono molte vocazioni infinitamente più dignitose e più nobili della tua, ma non per questo è necessario farsene vanto.
Perdonami se tra te e un poveraccio ignorante, il mio rispetto va a quest'ultimo se veramente si impegna al bene degli altri, magari pulendo il culo a qualche vecchio solo.
Esistono modi migliori di adoprarsi per gli altri, e la politica non è più tra questi.
Allora basta con queste parole "tronfie" e se davvero ci tieni a far risorgere dalle ceneri l'amata politica e, più nel dettaglio, questo Comune, adoperati come non hai mai fatto...e fallo in silenzio e senza vanti.
Allora sì che avrai il mio rispetto, assieme a quello di molti altri!
x 12.49 la vergogna è una dote che i sotenitori di Dibiasio hanno perso da tempo. Comunque la loro faccia tosta non li salverà dal giudizio del popolo di Casanova che è stato sempre molto inteligente nel votare, e lo sarà anche questa volta.Se non avremo il piacere di vincere comunque avremo il piaceredi eliminare dal consiglio comunale questi sudditi di Dibiasio.
RispondiEliminaUna domanda: ma il "candidato sindaco" autore del commento Il giardino che vogliamo chi è? E' il dott. prof. Gennaro Giovanni Mannillo o è il Sig. Antimo Marrese o qualche altro? Complimenti comunque, mi è piaciuto.
RispondiEliminaciao
RispondiEliminaCaro Gennaro (se sei Gennaro quello che ha scritto). Devo confessarti che negli ultimi giorni ero un pò tormentato sul da farsi a queste cacchio di elezioni amministrative. Tante cose mi sono tornate in mente ma, cercando di usare il raziocinio, il cambiamento è qualcosa da auspicare, a prescindere se proviene da te o da altri, e quindi iniziavo pian pianino anche se alquanto schifato verso la tua parte. Ovviamente i dubbi rimanevano, e tanti.
RispondiEliminaCi hai pensato tu con il commento delle 12.22 e, ripeto, sempre se sei tu....a chiarirmi le idee e a farmi decidere per il non voto irrevocabile.
Dopo diverse lettere aperte senza risposta, passando per varie minacce di denunce, cospirazioni varie e sparlatori pubblici contro sto cazzo di quiquiri, ora mi arrivi a pochi giorni delle elezioni citando Seneca Senofonte e qualche altro autore che hai letto su Il Modulo, pensando di cavartela liscia liscia e di sfilare pure qualche voticino en passant? E questo solamente perchè hai notato che per caso gli ultimi pezzi erano un pò meno critici verso la tua persona? hai fatto piatto ricco mi ci ficco? ma dico, il senso del pudore ti sei mangiato pure quello?
Tralasciando le schermaglie estive, TU su questo blog dovevi intervenire durante la crisi delle ecoballe, e invece tutti sappiamo come ti sei comportato dopo aver ricevuto delle richieste di chiarimenti.
Hai avuto un'altra possibilità quando non uno ma tre concittadini hanno scritto rivolgendosi di nuovo a te, e niente, forse stavi ancora decidendo se lasciare di biasio oppure no?
Ma tralasciamo il tutto, voglio fare finta di niente. Facciamo finta che il tempo non sia passato e ripartiamo da quelle domande. Rispondi, anche se tutti sappiamo che è tardi... rispondi a quei quesiti, o altrimenti taci per sempre, così almeno qui uno spazio senza ipocrisia potrà rimanere.
CAro MAnnillo tu nel mio giardini ci staresti bene.... A ZAPPà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGennaro ti invito a non accettare provocazioni.Sei una persona per bene ed un ottimo professionista,parla semplicemente dei programmi.Tutto il resto appartiene alla storia ed ognuno di noi si e'fatto una propria idea.Da un amico non casanovese.Max
RispondiEliminaCarissimo Gennaro come vedi la paura gioca brutti scherzi.Incominciano a preoccuparsi seriamente di arrivare secondi e di perdere il potere.
RispondiEliminaEro veramente indeciso in questa competizione elettorale.Dai commenti che leggo in questi ultimi giorni mi convinco sempre di piu'.Ciao,Gennaro mi hai convinto.
RispondiEliminaieri è stato dimostrato chi è mannillo,un ipocrita e traditore.....se si possono vedere gli atti pubblici,chi ha ancora dubbi vada a controllarli sul comune.....cmq faceva più bella figura ad ammettere i suoi errori,magari la gente ci passava su...ora si è rivelato solo un bugiardo che vuole fare solo il sindaco,non importa in quale lista...vergogna
RispondiEliminadavvero nn capisco perchè si dovrebbe vergognare uno che aspira a fare il sindaco mah! il problema vero è "la credibilità" della proposta politica. (iocredo)
RispondiEliminaFaccio un esempio: Berlusconi che ha avuto per 5 anni un'ampia maggioranza e la ha usata solo per risolvere i suoi problemi personali (con la giustizia, gli affari ecc.) è oggi un soggetto politico credibile cui affidare le sorti del nostro paese? Secondo alcuni (che non lo voteranno) no, secondo altri (che invece lo voteranno sì).
Stesso dicasi per Veltroni. Per alcuni rappresenta una speranza per altri no.
Il livello locale si caratterizza rispetto alle elezioni nazionali perchè la scelta è solo tra due contendenti. Così chi non è convinto dell'uno e nemmeno dell'altro probabilmente non voterà (nulla o bianca).
x 11.54 non so chi sei, io penso sempre di parlare con persone in buona fede, così mi auguro. Che Mannillo era socio degli altri nell'affare cimiteri lo sappiamo senza bisogno di leggere manifesti costosi o atti comunali. Ma adesso Mannillo vuole mandare a monte l'affare, i tuoi beniamini vogliono fare altrettanto? A me sembra di no, infatti Dibiasio sta prendendo tempo con provvedimenti inutili invece di convocare il consiglio comunale per la revoca. Per cortesia se sei nel libro paga non rispondere.
RispondiEliminaAl candidato sindaco Gennaro Mannillo.Chi scrive e'uno che non ti ha mai votato,ma siccome credo fermamente in un radicale cambiamento ,questa volta ti accordero' la mia fiducia.Non deludermi.
RispondiEliminaNon per discolpare qualcuno, ma le bottiglie vuote in mezzo al campo, il buco nella rete,i mattoni tolti dai muretti, non credo queste cose l'abbiano fatte i candidati e chidirsivoglia. Certo, se ne sono fottuti altamente,ma le prime persone da criticare sono quelli che la villetta,l'umile villetta dove noi casanovesi ci riuniamo ogni giorno,la sporcano e la riducono in condizioni peggiori di quel che già è.
RispondiEliminaI primi da educare sono i casanovesi, e poi pensiamo ai candidati: capisco che una madre non compra lo stesso giocattolo al figlio che l'ha appena rotto...Ok,forse il disinteresse dei politici non è dato proprio da questo,ma insomma. Guardiamoci prima un po' noi.
Cordiali saluti,
Tarja