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La grossa ruspa scava, scava, scava….da giorni e giorni.
La Montagna eretta con i bisogni e i desideri dei carinolesi sembra non aver mai fine. Due anni dei tanti diversi sentimenti accumulati lassù, non sono pochi. E Selleccola, con uno spirito di sacrificio straordinario, li ha accolti senza lamentarsi; subendoli, coccolandoli, cullandoli, proteggendoli. In silenzio, come una mamma. Non è così che si fa con i figli?
Mentre la ruspa insacca e butta in un camion tutti quei buoni sentimenti ormai ridotti in una poltiglia colante, io dall’alto di monte Pecoraro osservo e ogni tanto ne vedo schizzare fuori qualcuno…
Il più invadente ed esuberante è senz’ altro il piacere per la buona tavola che, con gioiosa prepotenza, vuole primeggiare sugli altri e impillacchera il suolo col suo fertile umore.
A spintoni, ma senza troppa fatica, cercano di farsi strada anche gli altri e li riconosco tutti: l’ignoranza, l’incoscienza, l’irresponsabilità, la strafottenza, l’indifferenza, l’inciviltà….
Sono tutti là, uno accanto all’altro, a comporre questo bizzarro monumento al sentimento del carinolese moderno.
Su tutti però sovrasta un sentimento che non mi è nuovo in questo Comune ed è prerogativa delle amministrazioni comunali: la stoltezza.
Esso sventola come una bandiera su quella Montagna di Vergogna.
Tra qualche giorno Selleccola sarà definitivamente sollevata da quel suo ruolo di custode, ma intanto, un altro sentimento si fa strada in seno all’ex e all’attuale amministrazione comunale: la vanagloria.
Si celebrano, tramite manifesti e blog, i propri meriti per essere riusciti a liberare Selleccola da una tale incombenza. Non si riesce, però, a stabilire a quale delle due amministrazioni appartiene il merito di quest’azione: se all’ attuale, che l’ha messa in atto, o all’altra che ne aveva presentato richiesta già da un anno.
Tranquilli! Non litigate per queste inezie!
I cittadini carinolesi non amano questo tipo di cose, lo sapete bene. I cittadini carinolesi sono gioiosi, festaioli, allegri, amanti del buon cibo e del buon vino e non vogliono far torto a nessuno. Vogliono essere amici di tutti, vivere tranquilli e spensierati nel luogo che amano, che curano con la massima attenzione e che rispettano.
Mentre voi amministratori siete sempre stati occupati in quelle noiose discussioni per stabilire a chi appartengono effimeri meriti, loro hanno ben pensato di rallegrare il Comune in cui vivono, costellando l’intero territorio carinolese di vivaci colori: giallo, rosso, blu, verde, azzurro….
Con l’allegria e la grande civiltà che li distingue, vi hanno lasciato tutto
QUESTO.
Peglina, Terralba, Cimitero, Sant’Arcangelo, Grangelsa, Creta sono diventati oasi colorate che il solo vederle allieta il cuore e tutto grazie ai cittadini che, consapevoli dell’impegno continuo delle amministrazioni in ben altri problemi, hanno deciso fare da soli.
Perciò amici amministratori, siete appena arrivati e già litigate per i meriti?
Eeeeh! Non avvilitevi: ce ne sono ancora tanti da conquistare!
Lancillotto