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lunedì 22 dicembre 2008
Donne per le donne: per non dimenticare
giovedì 18 dicembre 2008
Acqua che scorri …
Giornate di intense piogge… L’acqua viene giù dal cielo a catinelle, come poche volte è successo negli ultimi anni. Così poche volte che abbiamo dimenticato che l’acqua che cade dall’alto ha bisogno di scorrere da qualche parte per finire al mare tramite i fiumi, i torrenti, i ruscelli, le fognature, i fossi, i canali naturali…. se ancora ci fossero, o fossero efficienti.
Le vie d’acqua che la natura stessa ha predisposto per permettere il deflusso delle acque, a Casanova e non solo, sono diventate ben altro: ricettacoli di immondizia.
Così succede che l’acqua, per seguire il suo naturale impulso a scorrere, si fa strada dove non dovrebbe: nelle strade, nelle campagne, nelle case, depositando dovunque ciò che incontra sul suo cammino: immondizia. Niente altro che immondizia.
Di chi la colpa?
Dell’ inciviltà di alcuni cittadini e della mancanza di adeguata manutenzione.
Nel primo caso, nonostante la raccolta differenziata, i cittadini continuano a sversare sul territorio la loro immondizia. E così succede che importantissimi canali di scolo diventano depositi di plastica, vetro e quant’altro, che ostruiscono il passaggio e impediscono il deflusso delle acque.
Del secondo caso, è inutile parlare: il problema si palesa da sé. Fogne otturate, strade allagate per mancata pulizia dei fossi, cittadini che sono costretti a correre ai ripari volontariamente per ovviare al disagio che questi inconvenienti procurano.
Se nel secondo caso si riesce anche ad intervenire d’urgenza per liberare la fogna o il canale otturato pur lasciando lì l’immondizia, nel primo caso è più difficile intervenire.
La formazione di certi cittadini verso il rispetto e la tutela dell’ambiente richiede molto più tempo e forse anche qualche denuncia. Per loro è più semplice buttare che differenziare!
Propongo una campagna formativa e informativa più efficace del problema, anche usando giovani volenterosi che vanno porta a porta ad illustrare l’importanza della differenziata e del rispetto per l’ambiente.
Se si uniscono tante forze, forse si riesce ad arginare un problema che ancora resiste.
Giuseppe Mazzini
mercoledì 17 dicembre 2008
A volte ritornano
lunedì 15 dicembre 2008
Le associazioni come risorsa
venerdì 12 dicembre 2008
Fantasia e Realta'
mercoledì 10 dicembre 2008
Ghettizziamo Casanova
lunedì 8 dicembre 2008
Carinola, Anniversario di una Rivoluzione
In questi giorni piovosi d'autunno, per trascorrere le ore noiose dei giorni di pioggia, ho riletto su questo blog la cronaca della vicenda rifiuti di un anno fa a Carinola. Leggendo sono tornato con il pensiero alle vicende che interessarono il territorio di Carinola al momento di essere individuato come località da adibire a deposito delle ecoballe napoletane. Anche se è trascorso un anno da quei giorni tristi e concitati, al solo pensarci ho l'impressione che il pericolo sia ancora incombente. Ogni giorno apprendo dai giornali di nuovi scandali, di corruzione politica e simili: notizie che interessano tutte le amministrazioni più importanti della Campania. A fianco del malcostume politico, la presenza costante della camorra a tutti i livelli, pronta ad approfittare di questi sbandamenti nella gestione della cosa pubblica. Per questo sento il mio comune sempre in pericolo per qualche decisione scellerata, anche se attualmente sul fronte rifiuti la situazione sembra ottimale.
Ho letto e ricordato l'angoscia e la paure che pervasero tutta la popolazione, ma per citare un post di questo blog, dal letame poterono nascere i fiori. Dopo aver assistito alle recite del sindaco in carica, che dopo aver svenduto il proprio comune si atteggiava a difensore dello stesso; dopo aver assistito alle sue performance degne di Orson Welles insieme alle controfigure meschine degli assessori e consiglieri comunali succubi delle sue farse; dopo aver assistito ai voltafaccia di professionisti che si vendevano per la promessa di un incarico... insomma... dopo tutto il letame che era stato sparso in tutto il comune rappresentato dalle fandonie che gli amministratori comunali, con in testa il sindaco, dispensarono in ogni dove, si verificò il miracolo: il popolo, invece di allinearsi come di solito alle direttive del despota di turno, gli si oppose e agi' di testa sua. Si fecero saltare i comitati addomesticati scesi dall'alto, si organizzarono manifestazioni e contatti personali con le autorità nazionali. Come in ogni rivoluzione che si rispetti, i contestatori eressero le loro barricate con tanto di tende per ripararsi dal freddo e dalla pioggia, ma soprattutto per esibirle come emblema della propria volontà di resistere alle prepotenze.
Emarginati gli immancabili Masaniello e capere d'occasione, contestarono apertamente il sindaco arrivando addirittura ad assediarlo nella casa comunale. Mai prima di allora si era visto a Carinola il popolo così unito, il popolo quello vero dei lavoratori, degli studenti, dei giovani, delle donne anziane assistite dalle giovani: tutti insieme a presidiare le tende e le barricate anche di notte. A fianco di questi stoici resistenti si materializzò un pattuglione di pseudo giornalisti che attraverso questo blog sostennero strenuamente le ragioni della protesta. Scrittori, pragmatici, fantastici, surreali, ironici, metaforici, insomma tutti gli stili del giornalismo esistenti. Tutti con nomi fantasmagorici che con il loro stile semplice e diretto superarono l'affidabilita' accordata a molti giornalisti "ufficiali" e che porto' anche Beppe Grillo a citare il Quiquiri' in un suo post. Tali voci dal web facevano pero' imbestialire il sindaco, che si rivolse anche alla magistratura tramite un topone di tribunale, il quale aveva annusato la possibilità di procurarsi molto formaggio.
Nonostante le minacce, questi continuarono a sostenere la rivolta, la quale si protrasse fino alle elezioni che segnarono la fine dei despoti, anche se non di tutti.
Alcuni infatti, nella migliore tradizione italiana, saltarono repentinamente il fosso, e pertanto si trovano ancora al timone dell'amministrazione. Memori della recente rivoluzione però, i cittadini sono adesso molto piu' guardinghi e prestano molta attenzione alla gestione della cosa pubblica. Per commemorare degnamente l'anniversario di quella rivolta storica per Carinola voglio citare i "nomi" di quei grandiosi e impavidi giornalisti che tanto hanno contribuito alla rivoluzione democratica. Talia, Mazza e Pastanaca, Dingheddang, Il Patino, Antiope, De Popa, Il Bufalo, Manfredi Dei Galeotti, Ponzio, Ciki Panzo, Piccozza d'Oro, Toraskam, Misero Gaudio, Il Quarto Cavaliere Perduto nel Sonno, Micco dei Carani, L'Olandese, Wangfu, Alice nel Paese delle Meraviglie, Manfredi delle Mattinate, Zappa e Tridente, Iacopone da Todi, Diomede Vamm Ignotte, Jeronimus, Il Conte del Grillo, Elettra Belfagor, Il Fratello di Belfagor, Lamu', Sgrinchio, Galatea, Orchidea ed altri. Un ricordo particolare per Clio che ha riportato alla nostra attenzione i ricordi più nobili della storia di Carinola. Un plauso alla redazione del Quiquiri' che ha dato la possibilità a tutti di esprimere i propri pensieri dimostrando che anche con pochi mezzi si può vincere contro i potenti o presunti tali.
L'INTERNAUTA
sabato 6 dicembre 2008
Il Grande Esodo post-unitario
Le ricerche di questa particolare pagina vanno dalla fine del 1800 al 1924 e sono costate qualche anno di lavoro, ma non mi sarebbe stato possibile farle se non avessi avuto l’aiuto e la collaborazione di una mia carissima amica che, per tanto tempo, ha avuto la pazienza di cercare gli emigranti carinolesi negli archivi di Ellis Island. A lei va la mia riconoscenza ed il mio grazie.
venerdì 5 dicembre 2008
Sogni annebbiati
mercoledì 3 dicembre 2008
Perchè non posso dirmi di sinistra
l'assessore regionale Di Carlo in un fuori onda di Report sui suoi rapporti con il monopolista della gestione dei rifiuti della Regione Lazio.
lunedì 1 dicembre 2008
Le tante facce delle mafie
Domande su Saviano
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La Redazione Il Quiquiri