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giovedì 10 luglio 2014
Stay Human-Restiamo Umani
domenica 4 novembre 2012
Bugiardi come sempre
Foto "rubata" alla pagina fb di Marian Pricopie |
L’UTC fa rilevare e sottolinea che tale situazione si è consolidata negli ultimi cinquecento anni e non dipende da questa Amministrazione né dalle ultime”. (clicca qui per leggere il documento )
Queste sono alcune delle frasi che si possono leggere nel documento sottoscritto dai geologi della protezione civile regionale, dall’arch. Claudio Fiorillo, responsabile UTC del Comune di Carinola, settore Lavori Pubblici, dal luogotenente dei vigili urbani Nicola Di Biasio e dal maresciallo Flavio Fiorillo (tutti titolati questi nostri vigili, mica fessi qualsiasi!). Quello che mi fa veramente ridere in una perizia tecnica che dovrebbe essere molto seria, soprattutto dopo un caso di emergenza come quello che abbiamo avuto, è quella seconda frase: L’UTC fa rilevare e sottolinea che tale situazione si è consolidata negli ultimi cinquecento anni e non dipende da questa Amministrazione né dalle ultime. Traduco: non abbiamo colpa noi se è successo quel che è successo; prendetevela con qualcun altro!
E siccome non possiamo andare a prendercela con chi non c’è più da qualche secolo, la cosa finisce qui.
Questa giustificazione puerile, infantile, di chi ha paura di essere sorpreso con le mani nel barattolo delle caramelle, fa ancora più rabbia. E’ una delle bugie più eclatanti che siano mai state dette!
Lo scempio ambientale e idrogeologico più disastroso è stato compiuto dagli anni 70 inoltrati in avanti e di questo ne sono più che sicuro. Spiego subito il perché.
E ora come si permettono di asserire queste cose in un documento ufficiale? Ancora una volta lo dico io il perché: perché sono tutti colpevoli, tutti filo-governativi, tutti hanno preso o ottenuto qualcosa dalle amministrazioni e difendere il malfatto è il minimo che possono fare.
pensionato deluso
clicca qui per leggere il documento
giovedì 1 novembre 2012
Halloween colpisce duro
Dire il solito “l’avevamo detto!” è un modo molto riduttivo di esprimersi. Non solo l’avevamo detto, ma avevamo anche spiegato abbondantemente il perchè! Una volta, due volte, tre volte, quattro volte…Infinite volte!
Abbiamo solo ottenuto insulti da parte degli amici degli amici, battutine di poco spirito, la solita solfa fritta e rifritta sull’anonimato, ma attenzione seria verso questi problemi, che riguardano la sicurezza di tutta la comunità carinolese, zero!
C'è voluta la perturbazione, cosiddetta Halloween, di ieri sera, mercoledì 31 ottobre, per concretizzare le nostre paure e i nostri avvertimenti.
In poco tempo si è scatenato l’inferno sulla nostra area: smottamenti di terra ed allagamenti di case, strade ed intere aree, le quali sono finite sotto la forza feroce di acqua e fango, dopo una giornata di pioggia insistente. Verso le nove di sera la pioggia ha cominciato ad ingrossarsi e, per tante persone, sono iniziate le due ore più terribili.
La tragedia sfiorata si è consumata intorno alle nove e mezza, quando tutte le frazioni del Comune hanno assistito ad una vera e propria alluvione di acque meteoriche, scese giù violentemente, e che hanno trasformato le strade in veri fiumi furiosi.
Casanova, per la sua ubicazione pedemontana ha subito danni incredibili a causa delle acque che si sono riversate giù dalla montagna. Via Grangelsa, Fontana Vecchia, Santa Lucia, Via nazionale, Via San Cristoforo, sono state letteralmente inondate da acqua e terra, fino a quando, fortunatamente, la pioggia si è arrestata e ha fatto respirare la popolazione.
Stamattina, lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi era a dir poco spaventoso: Fontana Vecchia non esiste più! L’area è interamente sommersa dal fango! Il muro costruito, anni fa, sotto l’arco del ponte è saltato come un tappo ed ha riversato nello slargo sottostante quintali di fango. Idem per il muro costruito a chiusura della fognatura principale che convogliava le acque nel sottostante e ricoperto ruscello: saltato anche quello! L’acqua proveniente dalla montagna ha raggiunto un metro di altezza ed ha lasciato i suoi allarmati segni vicino ai muri delle case prima di superare la spalletta del ponte e riversarsi giù!
Gli abitanti della zona, dopo una notte di paura passata in bianco, pulivano le loro case e i loro garage, inondati dalle acque e dal fango, con pale e carriole e con la LORO acqua corrente, quella che andranno a pagare profumatamente, per pulire un disastro causato dall’ incuria e dalla strafottenza delle amministrazioni!
Cosa assolutamente riprovevole è che non era presente nessun assessore, nessun consigliere, se non il dott. Michele Zannini che è venuto ad accertarsi di persona com’era la situazione e se qualcuno si era fatto male! Il sindaco poi bisogna andarlo a cercare a "Chi l'ha visto" per vedere la sua faccia!
Questa è un’ altra dolente nota: il comportamento dell’ istituzione Comune e di chi è tenuto alla sicurezza in una situazione di emergenza come questa.
Avvertito l’ufficio tecnico, la risposta è stata la solita spiritosaggine, in poche parole: arrangiatevi!
Un altro assessore ha detto che non sapeva nulla; nessuno lo aveva avvertito!
Allucinante!!! E chi doveva avvertirlo? Dov'era lui, ieri sera, quando le cataratte del cielo si sono aperte sul Comune?
Il minimo che un assessore dovrebbe fare in situazioni simili, è farsi un giro per il territorio per verificare cosa sia successo al suo Comune; farsi sicuro che nessuno si sia fatto male; preoccuparsi di chiamare i vigili del fuoco se ce n’è bisogno (bisogna pagarli? allora meglio non chiamarli!) verificare se ci siano stati danni tali da poter chiedere lo stato di calamità. E invece cosa dice il nostro assessore: non lo sapevo, nessuno mi ha chiamato!!! Ma che tipo di gente abbiamo tra i piedi come nostri amministratori?....
E il nostro sindaco lo sapeva?
Qualcuno dice che noi casanovesi siamo in punizione e perciò non avremo alcun tipo di attenzione da parte di questa amministrazione. Sarà vero, non so, vista la sua latitanza! E se ci scappava un morto o un ferito? Il che era molto probabile, davvero molto probabile….
Si scherza troppo con la vita della gente e questo non è assolutamente accettabile!
E ora ci si preoccuperà di far fare una perizia ai nostri numerosi ponti per verificare se abbiano subito danni e se la loro staticità non sia stata compromessa dall'urto dell'acqua? Solo Casanova ha quattro ponti fondamentali (tre lungo l'asse principale e uno sui Laurienzi) di cui due sono stati inconscientemente ristretti nell'arco di portata tramite selvaggi interventi di qualche intelligentone dell' ingegneristica.
Urgono tante cose in questo nostro disastrato Comune per la sicurezza delle persone e del territorio, ma urge soprattutto una classe politica seria, attenta, vigile e pulita. E questo non ci stancheremo mai di ribadirlo!
Testimone oculare
domenica 29 luglio 2012
Bandiera Blu? no... Gialla
martedì 24 gennaio 2012
Volere, fortemente volere
Insomma, sei mesi di politiche verdi come non si sono mai viste prima? Vedremo. Intanto aspettando Godot, bisogna comunque rimboccarci le maniche e fare ognuno la propria parte. Per primi a dare un esempio dovrebbero essere coloro che amministrano, troppo impegnati forse con la formazione dello Staff, con la Esogest, con la scrittura di un Puc misterioso. Che dire di un’unione dei comuni per farsi trovare pronti alle misure della green-economy, o si preferisce quella grey? Ma anche la minoranza potrebbe fare tanto, produrre proposte, segnalare, mettere in campo iniziative simboliche. Macchè! Signore e signori il quadro è triste.
Se facessimo una fotografia dello stato di salute del territorio comunale, di certo non sarebbe per niente facile fare un bel sorriso, al contrario verrebbe da indignarci. Scarichi di eternit ( denunciati da cinque associazioni - Coraggio e Libertà, Circuito socio-Culturale Caleno, Nessun Dorma, Associazione La Grangelsa e Compagnia Teatrale 'A Scarpasciota - lunedì a Carabinieri, Sindaco, Vigili e Asl), sversamenti continui di sacchetti di rifiuti solidi urbani, materiale di risulta; scarichi bianchi senza depurazione. E ancora, salendo in collina e spingendoci fino in montagna, bossoli dappertutto lasciati dai cacciatori, per non parlare di quel che resta degli incendi estivi. Credere che questa sia la normalità è il più grande inganno in cui potessimo cadere. No, questa non è normalità, queste sono barbarie che dobbiamo assolutamente contrastare. Dov’è finita la Civiltà? Si è persa dentro le parole della politica, nell’indifferenza, nella fretta di consumare, buttare e di spendere ancora. Nel frazionismo esasperato, che invece di essere un valore, diventa ostacolo. Quali sono le soluzioni? Tantissime, basta solo volerle veramente.
Penny Vendolo
mercoledì 11 gennaio 2012
Rubinetti a secco
Carissimi amici redattori e lettori del Quiquirì volevo semplicemente denunciare, attraverso qualche domanda, un fatto gravissimo che oramai dura da mesi. E' mai possibile che a Casanova di Carinola, da diversi mesi appunto, all'incirca dopo le ore 21,30, manca quasi del tutto l'acqua???
In pratica, scusatemi la volgarità, se si vuole andare a cagare dopo le 21,00 bisogna premunirsi di bacinelle o secchi d'acqua (precedentemente riempiti) perchè se no non si può nemmeno scaricare.
E il nostro "zelante" Sindaco De Risi che ci dice in merito? E il nostro Consigliere Regionale non si può scomodare a muovere i fili del burattino De Risi e cercare di risolvere questo disservizio?? Capisco che non si tratta di una cosa redditizia per loro come la Sacom-cimitero o l'affare dell'orto-frutta a Francolise.... ma almeno l'acqua per il cesso, a noi poveri cittadini di Casanova, ce la potrebbero dare! Grazie.
Cittadino Casanovese
mercoledì 30 novembre 2011
I soliti ignoti devastano l'ambiente
La Cava di Vaglie fu oggetto di individuazione come sito provvisorio di ecoballe nel 2007, scongiurato da una vivace protesta a cui tutta la popolazione partecipò con blocchi ad oltranza fino all’indicazione di un sito alternativo in località Carabottoli. Ebbene a distanza di qualche anno gli stessi cittadini che si opponevano alla ecoballe, ora vi portano rifiuti domestici che è possibile smaltire altrove o che addirittura sono ritirati dalla Esogest (vetro, indumenti, materassi). Praticamente un controsenso.
Per quasi metà comunale, la Cava di Vaglie appartiene anche ad un privato, titolare tra l’altro di una ditta che opera nel campo delle attività estrattive. Questi nel 2008 provò a riprendere le attività di scavo, ma tutto il consiglio comunale si oppose alla riapertura delle attività estrattive. Ora però la comunità chiede all’amministrazione di mettere in sicurezza la Cava, provvedere ad un perimetrazione della parte comunale, ideare un progetto di tutela degli spazi, dove insiste anche un pozzo d’acqua.
Michele Sorvillo
giovedì 1 settembre 2011
Un Comune “arrepezzato”
La palma della strada peggiore l’ha sicuramente Via San Cristofaro a Casanova, la stradina che dalla piazza porta all’ufficio postale, molto usata dai pedoni, soprattutto dagli anziani quando vanno a riscuotere la pensione.
E’ un vero mosaico di toppe: piccole, grandi, scoscese, rialzate, bucherellate. Un cammino così malagevole che chi non sta molto attento rischia si inciampare ad ogni passo e rompersi l’osso del collo. Stessa cosa deve dirsi dei marciapiedi che, in alcune parti, sono completamente scomparsi tanto sono consumati e molte persone ci sono cadute senza, tuttavia, citare il Comune per danni. Troppo buone!
Qualche cittadino, davanti la propria casa, ha rifatto il marciapiede a proprie spese e questo non mi sembra affatto giusto. Non è giusto che nessuna amministrazione comunale si preoccupi non solo della salvaguardia dei centri storici, della tutela dell’ambiente, delle sicurezza delle strade, ma soprattutto dell’incolumità dei propri cittadini. Ci si ricorda di loro solo in periodo elettorale, poi passata la bufera, i cittadini ritornano ad essere dei “signor nessuno” e vengono abbandonati al loro destino.
Se proprio non siamo degni della più attenta considerazione sociale amministrativa, ci si diano almeno strade su cui possiamo camminare senza il rischio di cader ad ogni passo. Ci sono strade che non vengono toccate da decine di anni; marciapiedi che non hanno più visto una mano di manutenzione da quando sono stati fatti la prima volta. E non è una vergogna questa?
Mi domando quando e quale amministrazione vorrà farsi carico di rifare le stradine secondarie più malmesse e i marciapiedi per assicurare ai cittadini un cammino agevole e sicuro, ma nessuno sa darmi una risposta.
Forse, come recita una famosa canzone di Bob Dylan, le risposte alle nostre domande di cittadini vengono “soffiate nel vento” e non le udremo mai: non hanno consistenza.
Tamburine Man
domenica 8 maggio 2011
La paura fa novanta
La lista Impegno in Comune, capeggiata dal dott. De Risi e manovrata dal consigliere regionale Massimo Grimaldi, sta attraversando un momento di grande paura. A nulla sembra valere la strategia del silenzio e della correttezza politica adottata; la gente sa benissimo che dietro questa tattica che vuole presentare i candidati come i migliori agnellini che il Comune abbia mai partorito, si nascondono lupi pronti a sbranare.
Sono cominciate le minacce alle persone che dimostrano attenzione per la lista Galdieri e per la lista Zannini. Forse l’onorevole pensava di avere di fronte degli sprovveduti o, superbamente, contava troppo sulle proprie forze. Invece, quando si è reso conto che Galdieri, da quel signore che è, ha moltissimi sostenitori e che Zannini, dal giovane determinato che si è rivelato, ha tantissimi consensi tra i giovani carinolesi, ha cominciato a cagarsi sotto. E visto che le promesse non bastano più, è passato alla strategia appresa dai suoi amici casalesi: le minacce.
Ieri sera, il comizio di Galdieri a Nocelleto doveva essere presentato da un capace giovane locale che all’ultimo momento ha dato forfait perché era stato pesantemente minacciato. Soffiata sicura, ma nessuno dei candidati della Lista ha approfittato della cosa per inveire contro i nemici politici. Hanno ovviato facendo tutto da soli, trattando ampiamente il proprio programma e rispettando il volere dell'altra lista che aveva chiesto di abbassare i toni. Lo stesso dicasi di Michele Zannini che si è rivelato un giovane di grande responsabilità.
Ahi, ahi, ahi… gli avversari sono molto tosti, onorevole. Per chi vuole vincere a tutti i costi non è una bella cosa da accettare. Cosa farà se neppure le minacce riusciranno a portare il suo candidato in Comune?...
Lo possiamo solo immaginare.
Voliamo Alto
sabato 7 maggio 2011
Vergognosa sceneggiata
Caro quiqui sono un cittadino di Francolise; voglio scusarmi con i cittadini di Carinola per la sceneggiata napoletana che ieri mattina si è consumata al comune di Francolise. Mercoledi mattina una cooperativa dal nome in codice Cales ha presentato un progetto per un mercato ortofrutticolo, naturalmente senza finanziamento. L'amministrazione Lanna, con a capo il sindaco Lanna e il vice-sindaco Andrea Russo, hanno comunicato che, per voler di Dio, questo progetto sarà finanziato; promessa di chi?... A pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale carinolese spunta Grimaldi che promette il finanziamento
La verità!!!!
martedì 26 aprile 2011
Frazionismo mentale
giovedì 7 aprile 2011
Come ti distruggo il centro storico
mercoledì 5 gennaio 2011
Truffa aggravata
Le pesanti violazioni contestate riguardano l'occupazione di lavoratori in nero, il fittizio inquadramento dei dipendenti con contratti più convenienti di apprendistato o a progetto, la falsa erogazione di indennità di maternità, malattia e assegni familiari di fatto mai erogate, la fruizione di indennità di cassa integrazione non dovuta. Una vera e propria bomba che deflagra reati gravissimi in uso solitamente alla criminalità organizzata.
L'omissione contributiva complessiva sarebbe di oltre 760mila euro, anche se l’ importo è destinato a crescere sensibilmente, oltre alle sanzioni di legge.
E' questo il bilancio di un'operazione condotta dai Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro di Perugia, nel quadro delle verifiche nei confronti di una azienda edile con sede in provincia di Caserta, ma operante da anni anche in Umbria e da tempo finita nel mirino della Benemerita per una sequenza notevole di condotte apparse più che sospette.
I militari, si legge in una nota, in sinergia con i funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro e dell'Inps, nell'esaminare oltre un centinaio di posizioni lavorative attivate dall'azienda negli ultimi anni, hanno appurato la dinamica posta in essere,tesa all'evasione sistematica dei contributi per i dipendenti, nonché ad altre condotte illecite, frutto evidentemente di una pianificata e certosina azione richiedente competenze specifiche specie nel campo della consulenza del lavoro.
In particolare, prosegue la nota, sono stati denunciati e per questo versanti ad oggi in posizioni gravissime, il responsabile della ditta C.R. (Corbo Raffaele, ndr - 34 enne, di Sessa Aurunca), la moglie N.A. (37 enne) e il consulente del lavoro G.G. (Giovanni Grimaldi, ndr - operante nella provincia di Caserta), incaricato della gestione delle paghe e dei contributi.
La donna, impiegata nella società, è stata denunciata in concorso con il marito per aver prodotto false dichiarazioni reddituali finalizzate alla fraudolenta erogazione di assegni familiari.
I lavoratori dipendenti (T.A. 62 ; P.F. 54 enne, T.A. 58 enne, T.G. 62 enne, A.P. 39 enne, ; D.G.R. 41 enne e D.G.D. 39 enne,) sono stati denunciati per aver percepito indennità di disoccupazione non dovuta in quanto riferita a periodi in cui sono risultati occupati alle dipendenze della ditta.
Sono in corso, per questi fatti, ulteriori accertamenti che coinvolgono anche altre forze di Polizia, non ultimo il nucleo antifrodi della Guardia di Finanza, per verificare la procedura di erogazione ed appurare il coinvolgimento di altre persone.
domenica 2 gennaio 2011
Il lestofante
martedì 14 dicembre 2010
I Due Marescialli
domenica 12 dicembre 2010
Noi, popolo tartassato ed oppresso
NO CHE NON E' GIUSTO! Anzi dico di più: è indecente; è disgustoso; è immorale.
Voi che avete tanto caro il “popolo” solo perché esso è lo strumento che vi permette di arricchirvi, sistemarvi, farvi sentire padreterni, siete in realtà i veri criminali perché favorite l’ illegalità e l' ingiustizia per vostro vantaggio e a discapito del popolo. Quello vero. Siete i nuovi Farisei, quelli che uccidono la Verità e la Giustizia per proprio subdolo tornaconto.
In tutto questo vostro vergognoso bailamme amministrativo, una delle cose più ingiuste è che la quota Tarsu si paghi in base alla grandezza della casa e non al numero delle persone che la abitano. Secondo logica, sono le persone a produrre monnezza e non la casa. Ma non a Carinola. dove la logica è molto soggettiva. L' assurdità per eccellenza, poi, è il fatto che una sola persona che vive in una casa grande paghi circa 1000 euro, mentre otto persone che vivono in una casa piccola ne paghino 200... Quanta monnezza produce annualmente una sola persona e quanta ne producono invece otto?... Mistero della logica carinolese!
Dal momento che in questo Comune è tutto sui generis, il popolo ha dunque il DIRITTO di sapere che cosa va esattamente a pagare con queste bollette vergognosamente alte. Una raccolta differenziata all' acqua di rosa? Un sistema di depurazione che non ha mai funzionato? Lo smaltimento della monnezza di Napoli? Una tangente camorristica?... Il minimo che si possa pretendere è una bolletta molto dettagliata per capire, centesimo per centesimo, dove vanno a finire i soldi che paghiamo perchè quei soldi noi ce li guadagniamo onestamente, col nostro lavoro, e buttarli via a causa della mala amministrazione è semplicemente oltraggioso.
Come se non bastasse, oltre al danno aggiungete anche la beffa: due rate si accavallano il 30 e 31 dicembre, giusto per festeggiare la fine dell’anno in armonia!
Ma attenti! Questo stesso popolo che voi sfruttate, umiliate e tartassate impunemente, prima o poi vi stritolerà!
N.R.
giovedì 9 dicembre 2010
La sottile linea grigia
giovedì 25 novembre 2010
Viaggio a Kabul
Con la sua faccia meravigliata mi disse che là non esisteva alcun taxi, ma sentito che dovevo andare a Carinola chiamò l'amico che stava ripartendo dicendogli di darmi un passaggio. Salito in macchina mi è sembrato di viaggiare in una diligenza non perchè la macchina fosse vecchia, anzi era nuovissima, ma per le condizioni della strada.
Dopo poche centinaia di metri ho visto uno spettacolo da immortalare con una bella foto, due mucche immerse nel fango fino al collo che ruminavano tranquille come se si trovassero in una bella stalla. Il viaggio continuò ancora tra scossoni vari e scricchiolii dell'autovettura che mi fecero temere per la sua e la nostra incolumità. Quella strada mi fece tornare col pensiero a qualche anno prima, quando ero stato in Afghanistan per conto del Ministero. Lì ero costretto a viaggiare sulle strade bombardate e perciò piene di buche a causa degli eventi bellici. Per un momento mi abbandonai a quei ricordi incancellabili che tanto mi avevano toccato e senza volerlo, mi sfuggì, sono tornato a Kabul. Il mio occasionale e gentile autista mi sentì ed invece di offendersi annuì asserendo che avevo ragione che anzi qui era peggio di Kabul. Al mio inizio di esternazioni e soluzioni del problema cortesemente ma fermamente mi interruppe dicendomi che quello che si dovrebbe fare tutti lo sanno, ma nessuno si muove.
Mario Rossi
mercoledì 6 ottobre 2010
Un popolo che non sa riprendersi il futuro
L’orgoglio, seppur opportunista, che si cela in questa frase non ha più motivo di essere perché ormai gli italiani sono ben altro: un popolo di papponi, puttane e puttanieri che nulla hanno a che fare con i santi e gli eroi. E l’altro oscuro signore malato d’onnipotenza, che allatta la maggior parte di essi, non finirà a testa in giù come il suo predecessore, né glielo auguro; gli auguro però di cadere così pesantemente a culo per terra che non sarà più capace di rialzarsi. Ma anche questo sembra improbabile, nonostante le numerose scivolate.
Allora c’era un movimento che si chiamava “Resistenza” fatta di uomini con le palle che ebbero il coraggio di combattere la prepotenza e l’oppressione, lasciandoci anche la vita. Molte vite.
Oggi gli uomini sono rimasti, ma le palle sono scomparse. In compenso ci sono tante altre cose che fanno di questi uomini dei pupazzi di gomma che si possono tirare di qua e di là senza mai rompersi, che si piegano, si curvano, si flettono, si appiattiscono come tappetini su cui passa un piede sporco di merda che li deturpa. E loro non dicono una parola. Si lasciano deturpare sorridendo. Basta avere le tasche piene… Di che?
Sono arrabbiato. Sono arrabbiatissimo.
Mi fanno schifo queste persone che si lasciano comprare, queste donne che si offrono come mercanzia di basso valore per raggiungere un misero scopo. Mi fanno schifo queste persone che, come sanguisughe, succhiano la vita, il sangue, il futuro della povera gente, regalandogli disoccupazione, nevrosi, follia, morte sul lavoro, miseria. Mi fa schifo questo popolo di povera gente che non vuole pensare, non vuole capire, non vuole analizzare e ingoia tutto ciò che gli viene propinato, anche il percolato più schifoso; che si accontenta, che sa solo lamentarsi e alzare le spalle come se la cosa non lo riguardasse più di tanto; questo popolo incapace di ribellarsi alle bugie, alle adulazioni e alla prepotenza di chi sa di poter comprare tutti: deputati, senatori, magistrati, giudici, giornalisti, amici e nemici e si fa forza di questo.
C’è mai veramente stato un popolo di santi, eroi, poeti e navigatori? Forse stralci di un popolo che ora sembra inebetito, ubriaco delle troppe stronzate mediatiche che gli vengono propinate di proposito per impedirgli di pensare. E non pensa.
E noi carinolesi siamo forse diversi? Cosa siamo diventati? Un popolo di pezzenti che ancora elemosina briciole di vita da qualcuno più furbo di altri che riesce a fare il capopopolo e gestisce i soldi pubblici, i nostri, per farsi amici ed amiche. Che sa regalare posizioni di prestigio a chi più gli comodo sulla pelle di tanti ai quali non sputa neanche in faccia.
Che cosa ne riceviamo in cambio? Servizi? Neanche la parvenza! E allora non siamo ancora stanchi di permettere a quattro giocolieri incompetenti di gestire le nostre vite e il nostro futuro? Quando ci rendiamo conto che la forza siamo noi e solo noi e li mandiamo a quel paese? Che cosa vogliamo ancora aspettarci da loro?
Vogliamo darci finalmente una mossa e mandare tutti i soliti papponi a quel paese, creandoci una via d’uscita, o vogliamo rimanere per sempre in questo pantano puzzolente?
Nuvola Rossa