Dire il solito “l’avevamo detto!” è un modo molto riduttivo di esprimersi. Non solo l’avevamo detto, ma avevamo anche spiegato abbondantemente il perchè! Una volta, due volte, tre volte, quattro volte…Infinite volte!
Abbiamo continuamente denunciato il pericolo dei disboscamenti selvaggi, dei ripetuti incendi estivi, della mancata pulizia periodica delle fognature e dei fossi di scolo, della cementificazione selvaggia con relativa chiusura dei canali naturali che convogliano le acque montane verso la pianura, dell'ostruzione dei fossi di maltempo.
Abbiamo solo ottenuto insulti da parte degli amici degli amici, battutine di poco spirito, la solita solfa fritta e rifritta sull’anonimato, ma attenzione seria verso questi problemi, che riguardano la sicurezza di tutta la comunità carinolese, zero!
C'è voluta la perturbazione, cosiddetta Halloween, di ieri sera, mercoledì 31 ottobre, per concretizzare le nostre paure e i nostri avvertimenti.
In poco tempo si è scatenato l’inferno sulla nostra area: smottamenti di terra ed allagamenti di case, strade ed intere aree, le quali sono finite sotto la forza feroce di acqua e fango, dopo una giornata di pioggia insistente. Verso le nove di sera la pioggia ha cominciato ad ingrossarsi e, per tante persone, sono iniziate le due ore più terribili.
La tragedia sfiorata si è consumata intorno alle nove e mezza, quando tutte le frazioni del Comune hanno assistito ad una vera e propria alluvione di acque meteoriche, scese giù violentemente, e che hanno trasformato le strade in veri fiumi furiosi.
Casanova, per la sua ubicazione pedemontana ha subito danni incredibili a causa delle acque che si sono riversate giù dalla montagna. Via Grangelsa, Fontana Vecchia, Santa Lucia, Via nazionale, Via San Cristoforo, sono state letteralmente inondate da acqua e terra, fino a quando, fortunatamente, la pioggia si è arrestata e ha fatto respirare la popolazione.
Stamattina, lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi era a dir poco spaventoso: Fontana Vecchia non esiste più! L’area è interamente sommersa dal fango! Il muro costruito, anni fa, sotto l’arco del ponte è saltato come un tappo ed ha riversato nello slargo sottostante quintali di fango. Idem per il muro costruito a chiusura della fognatura principale che convogliava le acque nel sottostante e ricoperto ruscello: saltato anche quello! L’acqua proveniente dalla montagna ha raggiunto un metro di altezza ed ha lasciato i suoi allarmati segni vicino ai muri delle case prima di superare la spalletta del ponte e riversarsi giù!
Gli abitanti della zona, dopo una notte di paura passata in bianco, pulivano le loro case e i loro garage, inondati dalle acque e dal fango, con pale e carriole e con la LORO acqua corrente, quella che andranno a pagare profumatamente, per pulire un disastro causato dall’ incuria e dalla strafottenza delle amministrazioni!
Cosa assolutamente riprovevole è che non era presente nessun assessore, nessun consigliere, se non il dott. Michele Zannini che è venuto ad accertarsi di persona com’era la situazione e se qualcuno si era fatto male! Il sindaco poi bisogna andarlo a cercare a "Chi l'ha visto" per vedere la sua faccia!
Questa è un’ altra dolente nota: il comportamento dell’ istituzione Comune e di chi è tenuto alla sicurezza in una situazione di emergenza come questa.
Avvertito l’ufficio tecnico, la risposta è stata la solita spiritosaggine, in poche parole: arrangiatevi!
Un altro assessore ha detto che non sapeva nulla; nessuno lo aveva avvertito!
Allucinante!!! E chi doveva avvertirlo? Dov'era lui, ieri sera, quando le cataratte del cielo si sono aperte sul Comune?
Il minimo che un assessore dovrebbe fare in situazioni simili, è farsi un giro per il territorio per verificare cosa sia successo al suo Comune; farsi sicuro che nessuno si sia fatto male; preoccuparsi di chiamare i vigili del fuoco se ce n’è bisogno (bisogna pagarli? allora meglio non chiamarli!) verificare se ci siano stati danni tali da poter chiedere lo stato di calamità. E invece cosa dice il nostro assessore: non lo sapevo, nessuno mi ha chiamato!!! Ma che tipo di gente abbiamo tra i piedi come nostri amministratori?....
E il nostro sindaco lo sapeva?
Qualcuno dice che noi casanovesi siamo in punizione e perciò non avremo alcun tipo di attenzione da parte di questa amministrazione. Sarà vero, non so, vista la sua latitanza! E se ci scappava un morto o un ferito? Il che era molto probabile, davvero molto probabile….
Si scherza troppo con la vita della gente e questo non è assolutamente accettabile!
E ora ci si preoccuperà di far fare una perizia ai nostri numerosi ponti per verificare se abbiano subito danni e se la loro staticità non sia stata compromessa dall'urto dell'acqua? Solo Casanova ha quattro ponti fondamentali (tre lungo l'asse principale e uno sui Laurienzi) di cui due sono stati inconscientemente ristretti nell'arco di portata tramite selvaggi interventi di qualche intelligentone dell' ingegneristica.
Urgono tante cose in questo nostro disastrato Comune per la sicurezza delle persone e del territorio, ma urge soprattutto una classe politica seria, attenta, vigile e pulita. E questo non ci stancheremo mai di ribadirlo!
Testimone oculare
Abbiamo solo ottenuto insulti da parte degli amici degli amici, battutine di poco spirito, la solita solfa fritta e rifritta sull’anonimato, ma attenzione seria verso questi problemi, che riguardano la sicurezza di tutta la comunità carinolese, zero!
C'è voluta la perturbazione, cosiddetta Halloween, di ieri sera, mercoledì 31 ottobre, per concretizzare le nostre paure e i nostri avvertimenti.
In poco tempo si è scatenato l’inferno sulla nostra area: smottamenti di terra ed allagamenti di case, strade ed intere aree, le quali sono finite sotto la forza feroce di acqua e fango, dopo una giornata di pioggia insistente. Verso le nove di sera la pioggia ha cominciato ad ingrossarsi e, per tante persone, sono iniziate le due ore più terribili.
La tragedia sfiorata si è consumata intorno alle nove e mezza, quando tutte le frazioni del Comune hanno assistito ad una vera e propria alluvione di acque meteoriche, scese giù violentemente, e che hanno trasformato le strade in veri fiumi furiosi.
Casanova, per la sua ubicazione pedemontana ha subito danni incredibili a causa delle acque che si sono riversate giù dalla montagna. Via Grangelsa, Fontana Vecchia, Santa Lucia, Via nazionale, Via San Cristoforo, sono state letteralmente inondate da acqua e terra, fino a quando, fortunatamente, la pioggia si è arrestata e ha fatto respirare la popolazione.
Stamattina, lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi era a dir poco spaventoso: Fontana Vecchia non esiste più! L’area è interamente sommersa dal fango! Il muro costruito, anni fa, sotto l’arco del ponte è saltato come un tappo ed ha riversato nello slargo sottostante quintali di fango. Idem per il muro costruito a chiusura della fognatura principale che convogliava le acque nel sottostante e ricoperto ruscello: saltato anche quello! L’acqua proveniente dalla montagna ha raggiunto un metro di altezza ed ha lasciato i suoi allarmati segni vicino ai muri delle case prima di superare la spalletta del ponte e riversarsi giù!
Gli abitanti della zona, dopo una notte di paura passata in bianco, pulivano le loro case e i loro garage, inondati dalle acque e dal fango, con pale e carriole e con la LORO acqua corrente, quella che andranno a pagare profumatamente, per pulire un disastro causato dall’ incuria e dalla strafottenza delle amministrazioni!
Cosa assolutamente riprovevole è che non era presente nessun assessore, nessun consigliere, se non il dott. Michele Zannini che è venuto ad accertarsi di persona com’era la situazione e se qualcuno si era fatto male! Il sindaco poi bisogna andarlo a cercare a "Chi l'ha visto" per vedere la sua faccia!
Questa è un’ altra dolente nota: il comportamento dell’ istituzione Comune e di chi è tenuto alla sicurezza in una situazione di emergenza come questa.
Avvertito l’ufficio tecnico, la risposta è stata la solita spiritosaggine, in poche parole: arrangiatevi!
Un altro assessore ha detto che non sapeva nulla; nessuno lo aveva avvertito!
Allucinante!!! E chi doveva avvertirlo? Dov'era lui, ieri sera, quando le cataratte del cielo si sono aperte sul Comune?
Il minimo che un assessore dovrebbe fare in situazioni simili, è farsi un giro per il territorio per verificare cosa sia successo al suo Comune; farsi sicuro che nessuno si sia fatto male; preoccuparsi di chiamare i vigili del fuoco se ce n’è bisogno (bisogna pagarli? allora meglio non chiamarli!) verificare se ci siano stati danni tali da poter chiedere lo stato di calamità. E invece cosa dice il nostro assessore: non lo sapevo, nessuno mi ha chiamato!!! Ma che tipo di gente abbiamo tra i piedi come nostri amministratori?....
E il nostro sindaco lo sapeva?
Qualcuno dice che noi casanovesi siamo in punizione e perciò non avremo alcun tipo di attenzione da parte di questa amministrazione. Sarà vero, non so, vista la sua latitanza! E se ci scappava un morto o un ferito? Il che era molto probabile, davvero molto probabile….
Si scherza troppo con la vita della gente e questo non è assolutamente accettabile!
E ora ci si preoccuperà di far fare una perizia ai nostri numerosi ponti per verificare se abbiano subito danni e se la loro staticità non sia stata compromessa dall'urto dell'acqua? Solo Casanova ha quattro ponti fondamentali (tre lungo l'asse principale e uno sui Laurienzi) di cui due sono stati inconscientemente ristretti nell'arco di portata tramite selvaggi interventi di qualche intelligentone dell' ingegneristica.
Urgono tante cose in questo nostro disastrato Comune per la sicurezza delle persone e del territorio, ma urge soprattutto una classe politica seria, attenta, vigile e pulita. E questo non ci stancheremo mai di ribadirlo!
Testimone oculare