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domenica 29 luglio 2012

Bandiera Blu? no... Gialla


 Nel guardare il mare della riviera domizia di questi giorni a tutto si pensa ma non al blù. il blù inteso come mare pulito e trasparente e soprattutto salubre. L'esposizione della bandiera rossa che segnala mare mosso dovrebbe essere affiancata da una gialla. Per intenderci la gialla era quella che segnalava pericolo di epidemie sulle navi contagiate dal colera o dallo scorbuto. 

Il massimo si  è raggiunto mercoledì pomeriggio quando i pochi bagnanti hanno vissuto qualche ora di terrore. Ad un tratto nel mare sono comparse numerosissime chiazze scure e minacciose lungo tutto il litorale che lentamente ma inesorabilmente si avvicinavano alla riva. Quelli che guardavano cercavano di indovinare cosa stesse in arrivo, chi optava per la pulitura clandestina di qualche petroliera, chi per il guasto del depuratore di Mondragone, la maggioranza, visto il vento di scirocco, che tirava da Napoli, pensavano alla monnezza napoletana. Quando  lo sbarco si è concluso sulla spiaggia si è potuto constatare da una rapida ispezione che invece si trattava di rifiuti locali. Il forte temporale che si è abbattuto i giorni scorsi su Mondragone ha fatto sì che la grande massa d'acqua  ripulisse tutti i fossi di scolo e fognature abusive varie. Se il vento fosse rimasto di levante nessuno si sarebbe accorto di nulla ma girato a scirocco il mare ha consegnato tutto al mittente. 

Tutta la spiaggia era cosparsa di erbacce, legna marcia, frutta e verdura, campionari di ogni tipo di plastica, e perfino la carogna di un animale che a prima vista sembrava quella di un maiale rivelatasi poi per quella di un cane. Non mancavano numerose siringhe  di quelle che usano i dibiateci e non, segnale che nella zona ci sono tanti che soffrono di quella patologia, peccato che qualcuna era sporca di sangue. La presenza più preoccupante era quella dei vermi, tanti vermi, non quelli scuri o rossi che saltano chiamati comunemente pulci di mare e che mangiano il pescato:  vermi lunghi e piatti che strisciavano sul bagniasciuga cercando di raggiugere l'arenile provenienti dal mare dove evidentemente erano schiusi. 

Questa la cruda cronaca, le riflessioni ovvie e ripetitive sono sempre le stesse. La più bella spiaggia d'Italia violentata da popolazioni incivili che vivono in mezzo ad un tesoro senza apprezzarlo. Non solo non lo valorizzano come tanti altri ma fanno di tutto per distruggerlo e renderlo improponibile agli occhi di tutti, locali e non. 

Un piccolo segnale positivo è dato dagli  imprenditori locali che in questi anni hanno fatto notevoli sforzi per migliorare le loro strutture.  Anche in questi giorni si sono dati da fare giorno e notte per pulire tutto e cancellare i segni della marea nera. Peccato che le istituzioni non facciano la loro parte, sarebbe di valido aiuto noleggiare uno spazzamare che funzionasse nel periodo estivo facendo pagare un ticket ai gestori dei lidi che sarebbero felici di versarlo. Per gli interventi a terra bisognerà aspettare che cresca il senso civico degi indigeni e non, finchè non si abitueranno alla civiltà moderna. Anche le lente  istituzioni campane sembra  si stiano muovendo con uno stanziamento fuori del normale denominato proprio "Bandiera blù" - bisognerebbe vigilare su come vengono impiegati questi fondi e che servano effettivamente al risanamento e alla valorizzazione del Litorale Domizio.Vigilare per impedire che non prendano la solita via delle tasche dei soliti noti e, se dovesse accadere,  chiedere che vengano scoperti e perseguiti subito e non dopo decine di anni come come si usa da queste parti.

Bagnante Affranto






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