Il conte di Calenum, dell’omonima contea, si crogiolava al sole seduto nel suo giardino in una bellissima giornata di ottobre. Anche nel lieve torpore che lo avvolgeva pensava a quali affari poteva realizzare nella gestione della contea e si beava e compiaceva della sua abilità. All’improvviso fu destato da un servitore che gli annunciava l’arrivo di un messaggero del re di Maradonia del cui territorio la contea di Calenum faceva parte. Il cavaliere, latore del messaggio, appena al cospetto del conte dopo essersi cimentato in un vistoso inchino si limitò a dire “da parte del re don Antonio de Scampia” e si allontanò. Rimasto solo il conte Biasox lesse, anche se lentamente, tutta la pergamena e, cosa riprovevole per lui, imprecò sottovoce. Nel messaggio c’era scritto senza mezzi termini che lui doveva essere insignito di un’altra carica e al suo posto doveva essere nominato un reggente. Fin qui nulla di terribile, anzi, ma la missiva concludeva che la nomina doveva essere ratificata dal voto dei servitori della gleba per dare l’impressione di essere un governante illuminato. Il conte pensò ai lavori che aveva in itinere da appaltare e principalmente al grosso affare che aveva ideato sui cimiteri che a breve doveva concretizzare. Il reggente lo aveva in mente, tale Antimus Mutus de Casalibus , suo valvassore da anni fedele e silenzioso, ma c’erano altri due aspiranti al trono della contea, il duca Giano de Fontanavecchia e il cerusico di corte don Luigi de Santa Cruz. Questi due, penso' Biasox, se si alleavano potevano influire sui servitori della gleba e ostacolare la designazione del suo delfino in pectore..... La mattina dopo convocò il duca Giano e senza tanti preamboli per sembrare il più sincero possibile gli giurò sui suoi avi che un mese prima del suffragio popolare sarebbe stato lui il designato a succedergli. Dopo un paio d’ore convocò anche il dottor Luigi de Santa Cruz facendogli le stesse promesse e gli stessi giuramenti sugli stessi avi: logicamente da entrambi aveva preteso il più stretto riserbo su quel colloquio. La moglie del conte, che aveva sentito tutto e non comprendeva i sotterfugi del consorte, lo apostrofò: "ma con quale faccia prometti la stessa cosa a tre persone ?" Il conte Biasox si fece serio e con tono professionale le disse: "mia cara, “ il fine giustifica i mezzi " e irritato si allontanò. Restò alquanto alterato fino a sera anche mentre, seduto dietro la sua immensa scrivania, provava a scrivere. Dopo un po’, stanco, per appisolarsi ricorse al suo anestetico personale, un libro. Ne prese uno a caso, lesse il titolo ed era "IL PRINCIPE" di Nicolò Machiavelli: lo sfogliò e fu colpito proprio dalla famosa frase – il fine giustifica i mezzi- sbalordito esclamò “ Questo è un plagio!! l’originale è mio!”
...continua....
Il Conte del Grillo
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Il Conte del Grillo
questa storia è divertentissima... di biasio è grande... così si fa la politica W DIBIASOX
RispondiElimina....vogliamo subito il continuo!!!!
RispondiEliminaComplimenti. Siete informatissimi. Ma a che serve? Abbiamo capito che nulla di nuovo sotto il sole di carinola prenderà vita. Ci dispiace. Andremo a mangiare la solita minestra riscaldata. E ci piacerà anche. Perchè è evidente che resteremo con le mani pulite e ci piacerà continuare a parlar male di questo o di quello. Così va la vita. C'è chi fa e può sbagliare (ma almeno ci ha provato) e chi non fa, non ha mai fatto nulla e mai nulla farà. Salvo ovviamente alla prima occasione ricorrere al di biasox di turno per chiedere e ottenere favori, prebende o altro.
RispondiEliminaCaro Blind
RispondiEliminasono d'accordo con te però è meglio che ci ridiamo un poco sopra. Se la prendiamo solo sul serio andiamo in depressione. Ormai è oligarchia.
Biasox sei grande
RispondiEliminaun suo tifoso elencando la lista antimannillo l'ha definita lista Dibiasio e ha dimentcato di inserirci Marrese. Come dire che ci sta onon cista è la stessa cosa. (vedi votare o nonvotare). A questi se gli dice di votare pulcinella lo fanno, di che vuoi parlare.
parlando della lista dibiasio ho sbagliato il post di riferimento che è lettere a mannillo no votare o non votare, povero antimus mutus !!!!!! Già non lo calcolano proprio.
RispondiEliminavotero antonio nardelli, un ragazzo da sempre impegnato nel sociale, molto religioso, sportivo, sempre disponibile con tutti!! una persona seria!! un ottimo candidato.....
RispondiEliminaa parte gli scherzi, speriamo che non siano veri i nomi che circolano.....non credo che il consiglio comunale si possa svolgere nei bar!!
Sillogismo:
RispondiEliminaA: Durante rivoluzione francese, passeggiando per le strade di campagna ci si poteva beare della vista degli aristocratici impiccati agli alberi.
B: Io adoro la Rivoluzione Francese
C: Non siamo nel 1789.
D: che fare?
ole
RispondiEliminaUn impegno concreto: + ricevitorie
RispondiElimina+ cavalli e un ippodromo al centro del comune!! A. Nardrello!!
http://wolontari.ilcannocchiale.it/
RispondiEliminapoesia futurista.
RispondiEliminaalla politica.
morite!