I riflettori di tutta l’Italia e del mondo sono oggi puntati sull’eroe, sul valoroso soldato caduto in Afganistan nell’adempimento del suo dovere. Io preferisco ricordare l’amico, il compagno di scuola, il compaesano. Tutto questo era Giovanni per me.
Ormai ci si vedeva di rado e solo d’estate, ma era sempre una gioia ritrovarsi e ricordare i tempi passati sui banchi di scuola. Come quando ci sfidammo a chi sopportava meglio il dolore pungendoci con dei pezzi di legno appuntiti e lui esclamò: “ma comme fai a n’alluccà? ‘nte fai male?”. O come quando ci incontrammo per strada sulle nostre bici identiche anche nel colore, io sulla mia nuova di zecca e lui sulla sua già più vecchia, e chiese: “E’una Mammoletta?” “No, una Derby” risposi io e, ridendo, ci mettemmo a gareggiare sulla strada libera.
Era buono Giovanni. Discreto. Serio e responsabile come un adulto già da allora. Come può esserlo un bambino che proviene da una famiglia dove si lavora sodo per vivere e c’è poco tempo per giocare.
Una famiglia solida, con valori solidi alle spalle. Una bella famiglia d’altri tempi, dove il rispetto e l’amore reciproco sono al primo posto. E lui amava la sua famiglia, i suoi genitori, i suoi quattro fratelli. Non perdeva occasione per ritornare tra di loro, ritrovare i nipoti, i cugini, gli zii, gli amici e guardare le sue montagne. Anche se era partito così giovane per farsi una vita altrove, non aveva mai dimenticato le sue radici e ad esse tornava ogni volta che poteva, quasi a rinfrescarsi di quell’aria in cui era nato.
Oggi sento dalla televisione che era generoso, disponibile, amato da tutti, capace: un professionista serio. Be’, non mi sorprende. Giovanni era tutto questo. Lo ricordo bene, anche se la vita ci ha portato su strade diverse, in luoghi diversi. Non sapevo neppure che si trovasse in missione in Afganistan e proprio per questo la notizia mi ha sconvolto ancora di più. Una parte di me che se ne va. E’ difficile da digerire una cosa così.
Casanova ha perso uno dei suoi figli migliori. L’intero Comune di Carinola ha perso uno dei suoi figli migliori che anche nella morte ha saputo essere generoso, come sempre, regalando alla Nazione la vita e al suo Comune la gloria.
Come si fa a dimenticarti, amico?
Arrivederci Giovanni. Non ti dimenticheremo.
Un compagno di scuola
Ormai ci si vedeva di rado e solo d’estate, ma era sempre una gioia ritrovarsi e ricordare i tempi passati sui banchi di scuola. Come quando ci sfidammo a chi sopportava meglio il dolore pungendoci con dei pezzi di legno appuntiti e lui esclamò: “ma comme fai a n’alluccà? ‘nte fai male?”. O come quando ci incontrammo per strada sulle nostre bici identiche anche nel colore, io sulla mia nuova di zecca e lui sulla sua già più vecchia, e chiese: “E’una Mammoletta?” “No, una Derby” risposi io e, ridendo, ci mettemmo a gareggiare sulla strada libera.
Era buono Giovanni. Discreto. Serio e responsabile come un adulto già da allora. Come può esserlo un bambino che proviene da una famiglia dove si lavora sodo per vivere e c’è poco tempo per giocare.
Una famiglia solida, con valori solidi alle spalle. Una bella famiglia d’altri tempi, dove il rispetto e l’amore reciproco sono al primo posto. E lui amava la sua famiglia, i suoi genitori, i suoi quattro fratelli. Non perdeva occasione per ritornare tra di loro, ritrovare i nipoti, i cugini, gli zii, gli amici e guardare le sue montagne. Anche se era partito così giovane per farsi una vita altrove, non aveva mai dimenticato le sue radici e ad esse tornava ogni volta che poteva, quasi a rinfrescarsi di quell’aria in cui era nato.
Oggi sento dalla televisione che era generoso, disponibile, amato da tutti, capace: un professionista serio. Be’, non mi sorprende. Giovanni era tutto questo. Lo ricordo bene, anche se la vita ci ha portato su strade diverse, in luoghi diversi. Non sapevo neppure che si trovasse in missione in Afganistan e proprio per questo la notizia mi ha sconvolto ancora di più. Una parte di me che se ne va. E’ difficile da digerire una cosa così.
Casanova ha perso uno dei suoi figli migliori. L’intero Comune di Carinola ha perso uno dei suoi figli migliori che anche nella morte ha saputo essere generoso, come sempre, regalando alla Nazione la vita e al suo Comune la gloria.
Come si fa a dimenticarti, amico?
Arrivederci Giovanni. Non ti dimenticheremo.
Un compagno di scuola
SIAMO FIERI DI TE, GIOVANNI!
RispondiEliminaUna casanovese
giovanni era anche un mio compagno di scuola e anche se vivo lontana mi farebbe piacere che anche il comune di carinola indicesse un giorno di lutto cittadino il giorno dei funerali,mi sembra il minimo che si possa fare per un carissimo ragazzo che cosi' tragicamente ci ha lasciati.
RispondiEliminaMi unisco allo sconforto generale e anch'io sono stato un compagno di scuola alle elementari di Giovanni, e anch'io come Lui e tanti altri casanovesi mi sono trasferito altrove per crearmi una vita e una famiglia con tutti i sacrifici che comporta allontanarsi dai propri cari e amici.
RispondiEliminaSono rimasto sconvolto dalla notizia appresa dalle prime "ansa", e avevo una sensazione strana, non so come, ma quando dicevano "del casertano".. la cosa "mi puzzava" come si dice da noi, e purtroppo era uno di Noi.
Mi unisco alla famiglia nel dolore e spero che non si ripeteranno più violenze simili e che persone come Giovanni che portano pace, ritrovino solo pace e amore che meritano.
un compagno di scuola...
Casanova è con te amico Giovanni.
RispondiEliminaNon dimenticheremo il tuo sacrificio. Vivissime condoglianze alla famiglia.
un amico
ti vogliamo bene
RispondiEliminanon ti dimenticheremo mai.
Spero che il Sindaco pensi almeno a disporre bandiere listate a lutto un po' dovunque nel Comune.
RispondiEliminaIl paese in provincia di Treviso avrà i Funerali di Stato ma noi tutti avevamo il suo affetto, quello vero. Era ed è uno di noi.
Un amico
vivo a stresa ma domani ,come ormai da giorni il mio cuore e la mia mente saranno a casanova vicini a mamma giuseppina e papa'costantino ai quali porgo le mie piu'sentite condoglianze
RispondiEliminaSono un givane soldato e compaesano di Giovanni Pezzullo. Eventi come questo ci colpiscono più forte nel cuore e nella mente.
RispondiEliminaQuando in televisione si sente parlare di eventi come questi, non pensi mai che possa capitare a qualcuno che conosci. Il mio pensiero ora è rivolto a lui e alla sua famiglia che con tanto dolore stanno vivendo questi giorni.
Come scritto nell'articolo, Giovanni a regalato Gloria e Onore al nostro paese.E' per questo ha pagato un duro prezzo. Ha dato la vita per aiutare persone che non conosceva e che per molti nemmeno esistono. Questo noi non dobbiamo dimenticarlo, perchè questa è una delle cose che ci rende uomini, la volontà di aiutarci l'un l'altro.
Questo paese è ora illuminato dalla luce di un eroe, che ha dato la vita, per proteggere la vita.
Con grande devozione.
Un Soldato!
Sono tre giorni che Casanova piange un suo figlio, ma oggi più che mai è il giorno del dolore.
RispondiEliminaQuel dolore che non ha parole e vuole solo silenzio. Onore a te Giovanni; all'uomo e al soldato di pace. No, non ti dimenticheremo.
Sono una coscritta della classe 1963 vorrei che con tutti i coscritti di tale anno si organizzasse qualche cosa alla memoria del nostro amico,io qualche idea lo gia'in mente pero' gradirei che chi e'interessato dica la sua.
RispondiEliminaSono il fratello di Giovanni vi ringrazio tutti per l'affetto che ci avete dimostrato per me se ne andato un pezzo del mio cuore spero solo che la morte di mio fratello sia l'ultima.Comunque rinrazio tutto il popolo di casanova e anche i paesi vicini che in momento cosi' brutto anche se con un nodo in gola ci anno dato una parola di conforto.
RispondiEliminasono un Maresciallo dell'Arma, sono anche io di Casanova e vivo in Friuli, mi farebbe molto piacere se il Comune di Carinola attivasse le procedure per intotoalre una strada la nostro Giovanni morto da eroe per la nostra Patria.
RispondiEliminasono un Maresciallo dell'Arma, sono anche io di Casanova e vivo in Friuli, mi farebbe molto piacere se il Comune di Carinola attivasse le procedure per intotoalre una strada la nostro Giovanni morto da eroe per la nostra Patria.
RispondiEliminasiamo fieri di te,caro giovanni!!!sentite condoglianza alla tua famiglia ma sopratutto a tua figlia giusy...
RispondiEliminauna casanovese
Non so chi dei quattro fratelli di Giovanni tu sia: se Guido, Peppino, Pasquale o Salvatore ma vogliamo dirti che la morte di tuo fratello ha sconvolto un' intero paese e mai come in questo momento ci siamo stretti tutti attorno alla tua famiglia condividendone l'angoscia e il dolore. Nessuno pensava che poteva succedere a uno di noi, e invece è successo e ci ha fatto tanto male, un male che neppure immaginavamo. Al di là di tutte le onoranze che gli sono state date ieri in chiesa, e che comunque gli sono dovute, noi piangiamo il compaesano, l'amico, il ragazzo per bene che tutti conoscevamo e amavamo. Sta sicuro; non lo dimenticheremo mai e faremo di tutto per custodire fieramente la sua memoria.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutta la famiglia e soprattutto ai tuoi sconsolati genitori.