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Vincenzo Cenname, sindaco di Camigliano, dal primissimo momento fortemente e fieramente critico su questa operazione dai contorni tutt'altro che chiari, usa toni ironici dinanzi al dietrofront del presidente Pasquale Di Biasio che in questi giorni ha scritto a tutti i sindaci consorziati smentendo il contenuto della delibera che tante polemiche ha suscitato negli ultimi mesi e anche le parole da lui stesso riportate in una missiva nella quale esprimeva lo scorso 16 luglio stupore per i “metodi allarmistici e poco rispettosi della democrazia assembleare”.
Nella stessa lettera sottolineava anche che “le decisioni prese dall’assemblea ( l’acquisizione delle quote) non possono essere sottoposte ad annullamento” sottolineando pertanto che la delibera ormai era fatto avvenuto. Affermazioni seguite alla battaglia intrapresa da Cenname che da subito aveva puntato il dito contro l’illegittimità dell’affidamento, avvenuto senza alcuna evidenza pubblica, e soprattutto contro la pesante ombra di una privatizzazione del bene acqua con conseguente aumento della tariffa idrica. Critiche documentate e ripresentate nell’assemblea del consorzio svoltasi appena due settimane fa, quando Cenname ancora una volta ha evidenziato la gravità del provvedimento del consorzio idrico chiedendone l’annullamento.
Ma dopo le polemiche e l’attenzione diventata sempre più alta sulla questione, Di Biasio, probabilmente in difficoltà per l’errore commesso, che cosa ha fatto?
"Il presidente ha cancellato con un colpo di spugna quanto avvenuto negli ultimi mesi- risponde Cenname- scrivendo una lettera dove senza alcun pudore viene rinnegata l’azione incriminata”. Nella lettera inviata a tutti i sindaci Di Biasio sottolinea infatti che l’acquisizione delle quote della Acquedotti scpa (“che sia chiaro - sottolinea il sindaco di Camigliano - secondo il contratto stipulato, avrebbe facoltà di influenzare la tariffa idrica per garantire la remunerazione d’ impresa) è ancora non formalizzata”.
Insomma una vera e propria negazione di atti e dichiarazioni pubbliche. Di Biasio dice che l’acquisizione delle quote di una società dovrà avvenire attraverso tre fasi salienti: l’acquisto con procedura di evidenza pubblica, mantenimento della tariffa idrica e gestione dei servizi da parte della società. Da luglio ad oggi? Tutto azzerato.
p.t.
NOTA DEL DIRETTORE Non è improbabile che inquesta marcia indietro c'entrino anche le riserve contenute in una missiva riservata, scritta alcuni giorni fa dal prefetto Giliberti, commissario dell'Amministrazione provinciale, azionista di riferimento del Consorzio, lettera che Casertace ha pubblicato in esclusiva. Azione di "moral suaision" o qualcosa in più? Staremo a vedere.
Gianluigi Guarino