A proposito di acqua…. questo preziosissimo elemento è stato sempre motivo di attenzione e interesse da parte di popoli, i quali si stabilivano nei pressi di fiumi e sorgenti per averlo sempre a portata di mano per le comuni incombenze. Ma l’acqua è stata anche motivo di dispotismo da parte dei più forti verso i più deboli i quali erano costretti a subire ogni sorta di prepotenza e soprusi, senza avere alcuna possibilità di difendersi se non quella di appellarsi a qualcuno in alto loco.
Una lezione ci viene dalle donne di Nocelleto che, rifiutandosi di subire le prepotenze del signorotto di turno, si rivolgono alla Regina Elena per avere un po’ di giustizia.
Credo valga la pena leggere questa bella pagina della nostra storia che ci dimostra che nulla è cambiato: è sempre il popolo a soffrire per lo strapotere dei più forti.
Buona lettura.
Clio
******
Nocelleto di Carinola 25 Maggio 1913
Augusta Sovrana!
Noi donne firmatarie non siamo per chiedere alla Maestà Sua grazia pecuniaria e né favori. La grazia che le chiediamo è di raccomandarci al nostro Sovrano e suo augusto sposo che ci faccia fare giustizia. Tutte noi fimatarie siamo povere, viviamo con la giornata e siamo contente, però non vogliamo essere trattate come bestie feroci. Noi non vogliamo seccare la Maestà Sua , perché già contemporaneamente tutto è stato esposto nel piego a Sua Maestà il re della disgrazia che ci ha colpito nell’essere ammorbate dalle bufale in questo nostro ameno villaggio di Nocelleto di Carinola, provincia di Caserta. Noi qui donne accenneremo soltanto a sua maestà, che tra noi è raro che vi è chi tiene tre camice, cosicchè siamo costrette a lavare alla meglio due volte la settimana, e ciò succede di sera, perché il giorno dobbiamo andare a lavorare le terre, in contrario non si mangia. Ebbene siamo private dell’acqua dal proprietario delle mozzarelle che è il cavalier Foglia,
la nostra disgrazia, come sopra abbiamo detto, e i nostri uomini hanno dimostrato contemporaneamente a Sua Maestà il Re. Ora dimo a Sua Maestà, che noi madri e sorelle, quando i nostri figli e fratelli sono chiamati sotto le armi per difendere la Patria e per onore della Nazione, non neghiamo, anzi incoraggiamo i nostri cari a partire per soldati col dire loro: fatevi onore, siate ubbidienti ai superiori. E perciò ripetiamo qui grazia e giustizia a Sua Maestà. Si tratta d’igiene per duemila abitanti che un proprietario, Cavalier Foglia, con l’aiuto del Prefetto ci sta considerando come bestie feroci. Niente di meno, oltre alla malaria, ne (ci) si toglie con prepotenza l’acqua potabile e ne si (la si) impesta l’acqua col farne i bagni alle bufale, e dopo, è il nostro primo alimento.
Si prega Sua Maestà per la giustizia, a farci liberare dalle bufale e restituire l’acqua potabile, che da tanti secoli è stata proprietà del nostro paese ed il nostro primo alimento.
Ecco tutta la grazia che supplichiamo umilmente a Sua Maestà noi donne firmatarie.
Se poche siamo a firmare è perché siamo povere e non tutte le donne sanno leggere e scrivere. La maggior parte delle donne nel nostro villaggio sono analfabete.
Ossequiando le Maestà Loro ci firmiamo:
Carmela Di Fusco
Rosaria Miola
Maria di Fusco
Francesca Cunaro (? quasi illegibile)
Maria Alfieri
Emilia Gianna
Carolina Razzino
Maria Bertolino
Alessandra Russo
Chiara Marafina
Teresa Pallazo
Antonia Passeretti
Anna Lepore
Amelia Bertone
Clementina la Torre
Assunta Marcello
Margherita Razzino
Anna ?
Scansione del documento originale pag. 1 - pag. 2 - pag. 3
Una lezione ci viene dalle donne di Nocelleto che, rifiutandosi di subire le prepotenze del signorotto di turno, si rivolgono alla Regina Elena per avere un po’ di giustizia.
Credo valga la pena leggere questa bella pagina della nostra storia che ci dimostra che nulla è cambiato: è sempre il popolo a soffrire per lo strapotere dei più forti.
Buona lettura.
Clio
******
Nocelleto di Carinola 25 Maggio 1913
Augusta Sovrana!
Noi donne firmatarie non siamo per chiedere alla Maestà Sua grazia pecuniaria e né favori. La grazia che le chiediamo è di raccomandarci al nostro Sovrano e suo augusto sposo che ci faccia fare giustizia. Tutte noi fimatarie siamo povere, viviamo con la giornata e siamo contente, però non vogliamo essere trattate come bestie feroci. Noi non vogliamo seccare la Maestà Sua , perché già contemporaneamente tutto è stato esposto nel piego a Sua Maestà il re della disgrazia che ci ha colpito nell’essere ammorbate dalle bufale in questo nostro ameno villaggio di Nocelleto di Carinola, provincia di Caserta. Noi qui donne accenneremo soltanto a sua maestà, che tra noi è raro che vi è chi tiene tre camice, cosicchè siamo costrette a lavare alla meglio due volte la settimana, e ciò succede di sera, perché il giorno dobbiamo andare a lavorare le terre, in contrario non si mangia. Ebbene siamo private dell’acqua dal proprietario delle mozzarelle che è il cavalier Foglia,
la nostra disgrazia, come sopra abbiamo detto, e i nostri uomini hanno dimostrato contemporaneamente a Sua Maestà il Re. Ora dimo a Sua Maestà, che noi madri e sorelle, quando i nostri figli e fratelli sono chiamati sotto le armi per difendere la Patria e per onore della Nazione, non neghiamo, anzi incoraggiamo i nostri cari a partire per soldati col dire loro: fatevi onore, siate ubbidienti ai superiori. E perciò ripetiamo qui grazia e giustizia a Sua Maestà. Si tratta d’igiene per duemila abitanti che un proprietario, Cavalier Foglia, con l’aiuto del Prefetto ci sta considerando come bestie feroci. Niente di meno, oltre alla malaria, ne (ci) si toglie con prepotenza l’acqua potabile e ne si (la si) impesta l’acqua col farne i bagni alle bufale, e dopo, è il nostro primo alimento.
Si prega Sua Maestà per la giustizia, a farci liberare dalle bufale e restituire l’acqua potabile, che da tanti secoli è stata proprietà del nostro paese ed il nostro primo alimento.
Ecco tutta la grazia che supplichiamo umilmente a Sua Maestà noi donne firmatarie.
Se poche siamo a firmare è perché siamo povere e non tutte le donne sanno leggere e scrivere. La maggior parte delle donne nel nostro villaggio sono analfabete.
Ossequiando le Maestà Loro ci firmiamo:
Carmela Di Fusco
Rosaria Miola
Maria di Fusco
Francesca Cunaro (? quasi illegibile)
Maria Alfieri
Emilia Gianna
Carolina Razzino
Maria Bertolino
Alessandra Russo
Chiara Marafina
Teresa Pallazo
Antonia Passeretti
Anna Lepore
Amelia Bertone
Clementina la Torre
Assunta Marcello
Margherita Razzino
Anna ?
Scansione del documento originale pag. 1 - pag. 2 - pag. 3
Di Biasio ritorna con i piedi a terra, sei un comune mortale e un politico finito.
RispondiEliminaprivatizzazione vuol dire possibilità di fare libero commercio e di lucrare profitti su un bene essenziale, patrimonio comune, bisogno primario, diritto fondamentale.
SI STA NEGANDO un diritto primario. E' assodato che “l’acqua è un dono di Dio e non una merce.
Spero nell'annullamento del contratto (in autotutela) fatto con la SACOM , COSI TI VEDREMO PIANGERE, DA SOLO e vedremo ridere la Piccola cittadina carinolese.
..dimenticavo una cosa essenzaile: complimenti alla redazione del quiquiri per la pubblicazione di indubbio valore storico e morale.
RispondiEliminaSempre interessanti ed educativi gli articoli di Clio. Complimenti!
RispondiEliminaUna volta le vittime di un sopruso si rivolgvano al re che qualche volta interveniva. Oggi per le angherie dei capetti vari a chi ci dobbiamo rivolgere a Bassolino? A che serve se lui è il loro capo.
RispondiEliminaEcco,appunto le donne...le donne d'una volta,quelle che non perdevano tempo con le chiacchiere e passavano ai fatti.
RispondiEliminaE oggi? Chi avrebbe potuto raccogliere una dimostranza contro un'illegalità così palese come la privatizzazione dell'acqua?...
Cmq, chiunque poteva e non ha fatto una cippa per bloccare tale situazione,ne pagherà le conseguenze politiche,sarà la prima scudisciata che vi verrà inferta nei comizi a cui parteciperete. Politici assenti e collusi, VERGOGNA!
Ma perchè continuate a parlare di privatizzazione quando non è così! Mhà.....fi spacciate come persone colte e poi vi fate manipolare facilmente!
RispondiEliminaMa parlate sempre di Di biasio nn è più il sindaco e non dipende da lui se l'acqua verrà privatizzata o meno, documentatevi ben cambiate un po invettiva e dopo aver fatto a pezzi lui dedicatevi anche ad altro,non queste lettere (falso fatto male ignoranti la provincia di caserta è nata nel 1945 non esisteva e caserta era solo un grosso paese...ps era impensabile che si ci rivolgesse alla regina senza passare per le varie competenze!!A volte fate buona informazione ma ve la prendete sempre con le stesse xsone!!
RispondiEliminaMa come i commenti vanno x approvazione???Fate leggere solo ciò che vi pare???assurdo viva la libera espressione,mi raccomando censurate anche questo....
RispondiEliminaeccoteli i tuoi commenti. Ti aspettavi che venivano pubblicati dopo 2 minuti? quanta fretta!
RispondiEliminaSebbene il commento di 19.55 sia scritto da un ignorante e perdipiù presuntuoso che chiama gli altri ignoranti (ciuccio le provincie sono il primo ente locale dell'Italia unitaria, anche nel 1861 erano solo 59), mi ha dato da pensare riguardo alla possibile non autenticità di questo documento. La provincia di Caserta infatti ha preso tale nome solo dopo il 1921, quando da Provincia di Terra di Lavoro fi denominata Provincia di Caserta. Cosa ne dici Clio?
RispondiEliminaGrazie
cronologia dei nomi della nostra provincia
RispondiEliminaEcco i cambi di nome nella storia
Anno 1820
Distretto di Caserta provincia di Terra di Lavoro
Anno 1865
Circondario di Caserta provincia di Terra di Lavoro
Anno 1872
Provincia di Terra di Lavoro
Anno 1921
Provincia di Caserta
...qualcosa non quadra
effettivamente però, l'attuale provincia di Caserta è stata istituita nel 1945!!!!
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Caserta
Perchè non cercate di rintracciare i figli/e delle firmatarie del documento, potrebbero saperne qualcosa.
RispondiEliminaArt.822 - Demanio pubblico - Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti, i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia; le opere destinate alla difesa nazionale.
RispondiEliminaFanno parimenti parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi; gli acquedotti; gli immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia, le raccolte dei musei, delle pinacoteche, degli archivi, delle biblioteche, e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico.
Art.823 - Condizione giuridica del demanio pubblico - I beni che fanno parte del demanio pubblico sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano.
Spetta all'autorità amministrativa la tutela dei beni che fanno parte del demanio pubblico. Essa ha facoltà sia di procedere in via amministrativa, sia di valersi dei mezzi ordinari a difesa della proprietà e del possesso regolati dal presente codice.
ho trascritto semplicemente i due articoli del codice civile che individuano la natura giuridica e il regime giuridico dell'acqua ..... ora alla luce di quanto in essi contenuto credo che ognuno di noi si debbe porre una domanda: è possibile privatizzare l'acqua? è evidente che la risposta è assolutamente no. e allora mi domando: perchè si sta creando tutta quasta polemica intorno a questo bene? la risposta è semplice: per pura strumentalizzazione politica! che siano i politici a fare tutto questo lo posso pure capire ma che lo facciate voi del quiquirì no!!! voi siete ben consapevoli che mai nessuno in Italia potrebbe privatizzare l'acqua, (farlo sarebbe come vendere la fontana di Trevi!!!!cioè assolutamente impossibile)ma ciò nonostante utilizzate il sito per far credere alle persone che questo è ciò che sta avvenendo, con il solo intento di colpire una persona. tutto ciò non credo sia eticamente corretto, fate corretta informazione parlando alla gente delle reali intenzioni di di biasio.... ovviamente potete anche non essere d'accordo ma cmq date alle cose il nome che le è proprio e smettetela di parlare di privatizzazione!!! è ovvio che tutti siamo contro la privatizzazione ma non c'è bisogno nè di assemblee che deliberino contro di essa nè di sommosse popolari in quanto è la legge dello stato che lo vieta, l'acqua è un bene di tutti e che non appartiene a nessuno se ne può semplicemente affidare la gestione ad un terzo!!!!
Infatti non sai nemmeno leggere io non ho detto che non esistevano le province bensi che non esistesse la provincia di caserta(citata nella lettera)
RispondiEliminaTieni ignorante direttamente dal wikipedia la prov di terra di lavoro poi l?ha istituita mussolini nel 1927 non 1921 e la prov di caserta invece nasce nel 1945.
Nel 1927 Benito Mussolini decise di sciogliere la provincia di Terra di Lavoro. Il circondario di Sora e quello di Gaeta passarono alla provincia di Roma, mentre la rimanente parte della provincia (incluse Caserta, il litorale e le isole ponziane), passò alla provincia di Napoli, ad eccezione di alcuni comuni che furono ripartiti tra le province di Benevento e Campobasso. Successivamente fu istituita la provincia di Frosinone, alla quale andarono i comuni del circondario di Sora. Nel 1934, infine, fu istituita la provincia di Littoria (ridenominata provincia di Latina nel 1946), alla quale andarono il circondario di Gaeta e le isole ponziane.
Nel 1945 fu istituita l'attuale provincia di Caserta, che comprende tutta la parte della provincia di Terra di Lavoro passata alla provincia di Napoli ad eccezione dell'agro nolano.
Mi sa che l'ignorante presuntuoso t ha messo a figura d merda...chi è l'ignorante??invito tutti a controllare!
come sanno in molti, wikipedia è scritta dagli utenti : tutti possono scrivere, nessuno controlla se quello che scrivono sia vero, ed è per questo una fonte INAFFIDABILE.
RispondiEliminaA riprova di ciò, controllate la pagina :
http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_italiana
dove dice "Già nel 1921, la provincia di Terra di Lavoro viene ridenominata provincia di Caserta. Nel 1924 vengono inoltre istituite le province di Fiume, di Pola e di Zara, portando il numero delle province a 76."
Come vedere, confrontando con la voce postata più sopra possiamo verificare che wikipedia si contraddice da sola. Vi consiglio di non utilizzarla per atteggiarvi a sapientoni: potreste fare, come entrambi di voi hanno fatto, delle gran figure di merda.
Ora, la domanda rimane (ammetto di non saperlo): quando è stata istituita la provincia di Caserta?
Clio salvaci tu
parliamo della morale della lettera. ORA I DIBIASIANI FANNO COME BERLUSCONI, mettono le date in mezZo per spostare il centro del discorso altrove. IMMORALE. VEDI CIO CHE DICE WIKIPEDIA, in merto a questo termine. IMMORALE è uguale a dibiasio. VENDITORE DI MORTI, VEDITORE DI VITA( l'acqua è vita)MA SOPRATTUTTO VENDITORE DI FUMO.
RispondiEliminaSto seguendo con interesse il dibattito che è
RispondiEliminanato intorno al mio articolo storico e mi fa molto piacere
che esso spinga alla ricerca e alla conoscenza storica.
Non mi lusinga però che ci sia chi metta in dubbio
l’autenticità dei documenti. Scherziamo con tutto, ma non scherziamo
con i documenti i cui originali sono depositati nell’Archivio di Stato di Caserta
e possono essere controllati e verificati da tutti. Gli estremi sono questi:
Archivio di Stato di Caserta – Prefettura II serie – busta 509- fascicolo 14.
Capisco, tuttavia, i dubbi che possono sorgere leggendo la frase “provincia di Caserta”
in una lettera del 1913 quando la provincia di Caserta non esisteva ancora ma esisteva la provincia di Terra di Lavoro. La spiegazione è molto più semplice di quel che si pensa:
essendo Caserta il capoluogo di Terra di Lavoro, nel parlare della gente comune si diceva semplicemente “provincia di Caserta” così come si usava per tutte le altre provincie d’Italia.
La lettera in questione è una lettera popolare scritta da gente semianalfabeta che scriveva così
come parlava, mentre in documenti ufficiali troviamo tranquillamente “Provincia di Terra di Lavoro”
La Provincia di Terra di Lavoro fu abolita da Mussolini nel 1927 ufficialmente perché troppo
grande da amministrare e i comuni in essa contenuti confluirono nelle province di Napoli, Benevento, Roma, Campobasso e la neonata provincia di Frosinone.
L’11 luglio 1945 fu infine ricostituita con la denominazione con cui
veniva comunemente chiamata dal popolo, ossia: Provincia di Caserta.
Leggendo il post ho capito che Biasox è arrivato secondo. Un suo compaesano tanti anni fa già si fregava l'acqua pubblica. Oltre che compaesani fossero ache parenti?. Clio fai una ricerca storica.
RispondiEliminaper 30 10 0.15
RispondiEliminaTi sfugge qualche piccolo particolare... Suggerisco la lettura della famosa legge Tremonti di luglio dello scorso anno.
La storia è sempre la stessa,corsi e ricorsi...
Che cavolo sto quiquiri è come se i giornali non facessero che criticare Prodi!!Pensate alle magagne dell'amministrazione corrente non cercate sempre cose di biasiox oltretutto una gran stronzata questa dell'acqua privatizzata....
RispondiEliminaal 30 ottobre 2009 0.45
RispondiElimina....se nn lo sai cm puoi dire che abbiamo fatto una figura di merda!!! che poi come volevasi dimostrare la tua amica " Clio " ci ha dato ragione, chi ha fatto la brutta figura??????
La privatizzazione dell'acqua non è una stronzata.L'Amministrazione di Carinola non ha approvato la decisione del Consorzio Idrico.
RispondiEliminaDurante il Consiglio Comunale il Sindaco Mannillo ha spiegato il processo di privatizzazione. In sintesi:
1)Il Consorzio Idrico ha deliberato l'acquisto di una quota del 14% di una SpA costituitasi nel 2006 ad Orta di Atella senza le finalità che oggi persegue;
2)l'atto successivo che il Consorzio dovrà approntare sarà la cessione di tutti i servizi senza "gara" ma con una forma anomala di gestione in House;
3)la Società privata di Orta detiene il 43% di quote;
4)le quote del capitale pubblico sono pari al 57%, ma sono frazionate;
5)la Società mista con prevalente capitale pubblico diventa di fatto una Società gestita da un privato;
6)al momento non si è a conoscenza di patti parasociali;
7)in assenza di patti parasociali il direttore ed i componenti il CDA, il collegio sindacale cioè gli organi che gestiscono e controllano la società possono essere nonimati dai privati che hanno una quota maggiore accordandosi con una quota minima pari all'8% di Capitale pubblico.
Questi sono solo alcuni aspetti tecnici vi renderete conto della complessità della questione che facilita la confusione, vengono sedati gli animi e la grande operazione passa in sordina.
L'intervento di Mannillo è stato per certi versi anche duro ha parlato di "zozzata" del centro-sinistra e del centro-destra casertani per una operazione di spartizione, ha criticato anche il suo partito (PSE).
Ha parlato di indifferenza della Prefettura.
Sono un suo sostenitore ma posso dirvi che è stato convincente.
Ha messo alle strette la minoranza dicendo loro di accantonare l'amicizia e la dipendenza da Di Biasio e di far prevalere la coscienza.
Dopo un ampio dibattito si sono astenuti (si astiene chi non sa scegliere).
Il Sindaco ha poi motivato la decisione:
1)lo statuto vigente del consorzio al momento della decisione di acquisto prevedeva l'obbligatorietà dei comuni soci di deliberare in caso di partecipazione in altre società entro novanta giorni dalla decisione.
Sapete cosa hanno fatto?
Hanno cambiato lo Statuto.
La scadenza dell'attuale CDA era prevista per il 2010.
Sapete cosa hanno fatto?
Hanno cambiato la scadenza con la approvazione del nuovo Statuto.
Scusatemi ma ho da fare...
1)continua
Premetto che nn ho seguito con la necessaria attenzione questa vicenda del Consorzio ma mi hanno detto (fonte di parte, quindi tutta da verificare) che a quest'operazione avrebbe votato contro solo il comune di Camigliano e il Comune di Carinola e che un altro paio di comuni non si sono proprio presentati.
RispondiEliminaE' vero?
E se è vero è possibile che solo il nostro comune e Camigliano (??) sono così illuminati da avere capito quello che sta succedendo e tutti gli altri comuni (parliamo di amministrazioni di destra e di sinistra) hanno votato contro gli interessi dei loro cittadini?
Io non ci posso credere.
Sul corriere di questa mattina poi leggo che l'amministrazione di Carinola ha rifiutato ogni chiarimento ulteriore come richiesto dall'opposizione.
Mi viene per questo il dubbio che abbia pesato molto sulla vicenda il maledetto di biasio: un cittadino di carinola che, con le sue capacità, si è saputo proiettare in ambito provinciale e per questo fa ombra agli apprendisti politici locali.
Ma davvero c'è qualcuno che pensa che se non ci fosse stato di biasio Presidente del Consorzio l'operazione non sarebbe stata comunque compiuta?
Secondo me differente sarebbe stata solo la posizione del comune di Carinola.
DC
continua...
RispondiEliminala vicenda politica casertana si giustifica con una lottizzazione senza precedenti.
Indubbiamente carinola ne beneficierà:
1)nello staff del Consorzio apprendiamo dalla stampa c'è un carinolese noto, tale Paolo Damaro o D'amaro componente del direttivo di Carinola in rotta con Gennaro Mannillo che gli ha troncato le gambe;
2)nel nucleo di valutazione la moglie di D'amaro;
3)letturista per tre mesi il marito di Mara Caldarone altra componente del direttivo carinolese del Pd;
4)consulente del Consorzio l'Avv. Giovanna De rRuosi;
5)altri letturisti di Carinola (tre);
6)tra le ditte alcune note di carinola e non ma che spesso lavoravano con l'era Di Biasio;
2)continua...
e la spesa par quai ade miliardi delle vecchie lire
Farei un grande manifesto
SCIACQUAROSA E VIVAGNESE
A livello provinciale l'operazione è una grande zozzata così come la definisce il Sindaco di Carinola;
Hanno surrogato due componenti il CDA uno al centro destra ed uno al centro sinistra;
badate bene hanno votato i Sindaci su indicazione dei partiti;
la lottizzazione è già è partita;
Il nuovo statuto prevede otto componenti il CDA al di fuori di qualsiasi norma e della grazia di Dio;
e la spesa?
stando alle cifre di Mannillo più di un miliardo delle vecchie lire;
a quello delle 11,47:
senza Di Biasio l'operazione l'avrebbero fatta così come è stato fatto per il consorzio rifiuti, con l'indifferenza anzi con il voto indiretto della Prefettura.
Di Biasio non ha nella vicenda alcun ruolo, ha solo l'interesse a restare altrimenti dovrà ritornare in Prefettura a fare quello che non fa da molto tempo : lavorare!
Per il momento galleggia.
Cosa potranno fare mannillo e cenname
Sindaci di due piccoli comuni: dovranno adeguarsi oppure nascerà un movimento di opinione così come è nato a Sessa Aurunca che nonostante l'amicizia di Di biasio con Di meo ha votato contro (questa è una novità da verificare).
Di Meo è persona onesta. Lavora.
2... continua
all'indaffarato delle 11.30
RispondiEliminaSia la Commissione che il Parlamento Europeo concordano nel ritenere che le forme di Partenariato Pubblico Privato (PPP) non costituiscono l’anticamera di un processo di privatizzazione delle funzioni pubbliche, dal momento che le sinergie tra pubblica amministrazione e soggetti privati possono generare effetti positivi per la collettività, atteggiandosi a strumento alternativo alla stessa privatizzazione.
C'è qualcosa che non torna, qualcuno strumentalizza e qualcuno si lascia strumentalizzare, al di là delle individuali capacità di "convincere".
beh allora è proprio come sospettavo...
RispondiEliminase qualcuno di Carinola ha qualche opportunità grazie a chicchessia non mi rovina il sonno, anche se non vota come me.
Ma allora il PDL di Carinola se nn capisco male ha votato contro perchè non è stato proprio considerato nelle spartizioni ...
di questi tempi ...
Cominciano a venire a galla un pò di merdate...era ora. Tutti lo si sapeva ma nessuno parlava.
RispondiEliminaEcco cosa sono oggi i partiti politici: sette massoniche che si reggono il gioco.
Mi viene da vomitare,sorry...
Clio al penultimo rigo aggiungi......ete ancora oggi.
RispondiEliminaNel 2005, in quaresima, Nogaro scrive ai suoi sacerdoti:
RispondiElimina"l'acqua, bene indispensabile e inalienabile, dono inestimabile del Creatore per tutta l'umanità, da cui dipende.."
tratto dal libro di Antonello Giannotti
"La Teologia della pace nel magistero di monsignor Nogaro"... pag. 112
E il concetto francescano di Sorella Acqua...?
RispondiEliminaAcqua come fonte di vita...
Ne vogliamo parlare?
A quello delle 11.01
RispondiEliminaEsatto... non riferito al mio San Francesco,
bensì al tuo San... Pasquale!
Zittisci
Un abbraccio ai familari di Stefano Cucchi,sembrerebbe
vittima innocente dello Stato (aspettando l'inchiesta)
Viva la democrazia!!
Una francescana di sinistra
Ciao Clio a riguardo alla lettera delle donne che hai pubblicato io sono interessata a un nome quello di Alessandra Russo che penso sia la prima moglie di mio nonno ,come potrei fare per verificare se era lei?
RispondiEliminaX de8adb24 ecc.
RispondiEliminaScusami se non ti ho risposto prima, ma solo ora vedo il tuo commento del 10 marzo 2011. Per quanto riguarda le notizie su Alessandra Russo che ti piacerebbe avere, beh è un po' difficile stabilire se sia la prima moglie di tuo nonno, perchè oltre la firma, non ci sono altre notizie. Devi fare un po' di conti, ricordare l'anno di nascita di tuo nonno e vedere se nel 1913 era già sposato o no. A dirti la verità, mi sembra improbabile. Potrebbe essere una zia o una cugina della donna che ti incuriosisce, ma tutto è possibile.
Clio