Non capivo l’accanimento di Beppe Grillo e altri sulla cosiddetta “Casta dei Giornali”, fino a stamattina quando, leggendo il corriere.it, non mi trovo davanti questo articolo (disponibile anche qui). Un articolo ironico, scritto nemmeno tanto bene, nel quale si mette in rilievo il contrasto della volonta’ della lista di Veltroni di rappresentare la “novita’” quando invece sta inserendo figli e nipoti di cognomi “eccellenti”.
L’autrice del pezzo si chiama Maria Laura Rodota’… un cognome che, non so perche’ mi suonava familiare, e allora mi sono fatto un giro per vedere chi e’.
Alla fine l’ho trovata. Ebbene si, e’ la figlia dell’ Ex presidente dell'Autorita' Garante per la protezione dei Dati Personali, Stefano Rodota'. Tra l’altro una delle poche “raccomandate e fiere di esserlo”, cosi’ come dice lei stessa in questa intervista.
Allora mi sono chiesto: con quale coraggio una “figlia di….” Ha il coraggio di scrivere un pezzo criticando la scelta nelle liste politiche di “figli di…”?
Sara’ che anche lei ha capito il meccanismo della “memoria breve” degli italiani? Lo stesso meccanismo che fa dichiarare a Casini che Berlusconi e’ un “populista”, (qui), quando fino a ieri stava contrattando per infilarsi anche lui nella sua lista e quando gli ha sempre leccato i piedi dentro e fuori dal parlamento? O lo stesso che che fa urlare a Bertinotti e colleghi, “Compagni!!” nelle piazze, e allo stesso momento eliminare (senza che nessuno dei giornali ne faccia un articolo) la falce e martello dal simbolo della nuova lista? O lo stesso gioco che fa si che Berlusconi prometta le stesse ed identiche cose di 7 anni fa, addirittura accennando a rinnovare il contratto con gli italiani dalla scrivania di ciliegio del servo compiacente Vespa?
Ci sono svariate centinaia di esempi dell’esistenza di questo meccanismo, ma non serve stare davanti alla tv o internet per dimostrarlo. Basta scendere in strada:
A Carinola in questi anni ne abbiamo viste di cotte e di crude: sversatoi dichiarati legittimi dal sindaco e poi sequestrati dai Carabinieri, strane apparizioni di cartelli pubblicitari sull’affitto di appartamenti in palazzi in costruzione quando nessun piano regolatore e’ nemmeno stato pensato, individuazione di discariche con responsabilita’ interne piu’ che evidenti, dichiarazioni di assessori subito ritirate, demagogia quotidiana e mille altre cose ancora . Ma ora tutto tace… ci sono cose piu’ importanti da fare: gli accordi, gli inciuci, i conteggi dei voti, i candidati con la famiglia grossa, questo e’ mio questo e’ tuo, questo e’ nostro quello e’ contro… a questo si riduce la politica carinolese, prima delle elezioni, quando invece sarebbe il momento ideale per una catarsi e una memoria collettiva che aiuterebbe a capire dove si e’ sbagliato, e magari a migliorare.
Sono andato un po’ oltre: quello che volevo chiedere ai visitatori era semplicemente questo: non dimenticate, ne’ le cose buone ne’ quelle cattive, e votate in base a quello che e’ stato fatto e non fatto, perche’ il voto per amicizia e per interesse, alla lunga, sotterrera’ anche voi (e per essere sotterrati ora dovete pagare la tangente). Per cui vi invito a scrivere tutto quello che, a vostro avviso, e’ degno di essere ricordato di questi ultimi 5 anni ( se poi il gioco della memoria breve per voi non funziona si puo’ andare ancora piu’ lontano!)
toraskam