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sabato 1 dicembre 2007

La scomparsa dei fatti

Sotto i tendoni, tra rosari e comizi, la gente è stufa di aspettare. E stamattina l’ennesimo “prodigio”: due quotidiani diversi hanno riportato due opposte versioni. Secondo Il Mattino Vaglie è ormai il sito prescelto; sul Corriere del Mezzogiorno si parla invece di Carabottoli.
Tutto ciò conferma quella che sembrava essere soltanto una supposizione dei più scettici: i fatti (e i documenti) scompaiono nel nulla. Mentre mi chiedevo perché, il giornalista Marco Travaglio mi ha risposto così:

C’è chi nasconde i fatti perché non li conosce, è ignorante, impreparato, sciatto e non ha voglia di studiare, di informarsi, di aggiornarsi.
C’è chi nasconde i fatti perché non vuole rogne e tira a campare galleggiando, barcamenandosi, slalomando.
C’è chi nasconde i fatti perché si sente embedded, fa il tifo per un partito o una coalizione, non vuole disturbare il manovratore.
C’è chi nasconde i fatti perché se no lo attaccano e lui vuole vivere in pace.
C’è chi nasconde i fatti perché fra poco ci sono le elezioni.
C’è chi nasconde i fatti anche a se stesso, perché ha paura di dover cambiare opinione.
C’è chi nasconde i fatti perché così poi qualcuno lo ringrazia.
C’è chi nasconde i fatti perché spesso sono tristi, spiacevoli, urticanti, e non bisogna spaventare troppo la gente che vuole ridere e divertirsi.
C’è chi nasconde i fatti perché così poi magari ci scappa una consulenza col governo o con la Rai o con la Regione o con il Comune o con la Provincia o con la Camera di commercio o col sindacato o con la banca dietro l’angolo.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti è più difficile voltare gabbana quando gira il vento.
C’è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva Hugo, “c’è gente che pagherebbe per vendersi”.
(M. Travaglio, La scomparsa dei fatti, 2007)
Che dire, con così tante buone ragioni…
Crisalide

La Vittima Sacrificale - Capitolo I



Qualcosa era andato storto nei piani del Barone Padre. Eppure ogni cosa era stata analizzata attentamente, ogni minuzia vagliata meticolosamente. E invece... poff! Tutto in una balla di sapone (pardon, bolla!).
Ahi, quell' asso nella manica non se l' aspettava proprio! E com' è che la gatta Cenerentola si era trasformata in una tigre?.... Errori di valutazione. Stupidi, banali errori di valutazione. Ma tutto ciò era grave e non doveva succedere più. Qualcuno dei suoi nove figli e figliastri poteva convincersi che stava perdendo colpi e approfittarsene. Invece dovevano ancora temerlo e rispettarlo con la massima riverenza.
Anche se li amava tutti allo stesso modo, I giochi li doveva fare ancora lui o la baronìa non avrebbe fruttato più il massimo. E il massimo si poteva ottenere solo se si sapeva giocare d' azzardo, come faceva lui. A costo di sacrificare uno di loro e metterli uno contro l' altro.... Era successo già tante volte, ma il bene della famiglia giustificava ogni cosa e tutto il resto passava in second' ordine.
Guai se qualcuno di loro avesse preso il sopravvento....
Quando aveva deciso di sacrificare la figliastra, lo aveva fatto, è vero, tanto a malincuore, ma andava fatto.
La posta in gioco era molto alta e non si poteva correre il rischio di perderla. In fin dei conti lei, la figliastra, non gli aveva dato tutto quell' affetto che lui si aspettava ed era l' unica ad avere velleità ereditarie che andavano stroncate. Non erano in preventivo. Una decisione andava perciò presa. Una sofferta decisione.
Era ormai troppo vecchio per poter fare da solo, ma la baronìa andava comunque lasciata nelle mani di una persona fidata, di uno che egli poteva ancora manovrare con fermezza e che avrebbe soddisfatto le sue decisioni. E chi poteva essere se non il Primogenito che si era cresciuto con tanta dedizione al suo fianco, a cui aveva dato tanto e da cui si aspettava tutto? Gli altri figli e figliastri, sempre affettuosi, sarebbero stati comunque trattati molto bene, come sempre....
La figliastra invece andava eliminata. Era remissiva si, arrendevole si, ma quelle sue improvvise alzate di cresta potevano compromettere tutto. E poi non sarebbe mai stata capace di soddisfare appieno I suoi desideri! Gli avrebbe creato solo problemi.
Doveva solo riuscire a prenderla. Non sembrava poi tanto difficile! I cinque galli da combattimento che razzolavano nel suo cortile, messi lì a difesa della casa, non erano poi così ruspanti e non l' avrebbero beccato se lui sapeva come prenderli. Figurarsi se poteva aver paura di loro!... E lei sembrava così fiduciosa, così tranquilla. Non dubitava minimamente del suo affetto di padre.
L' avrebbe circuita con il suo sorriso, la sua presenza, le sue promesse.... tant' è! Era un esperto nel gioco delle tre carte e a lei piaceva molto guardarlo mentre giocava: l' avrebbe distratta, fatta divertire prima di sferrarle il colpo decisivo....
Come aveva potuto sbagliarsi? Come aveva potuto pensare che l' avrebbe eliminata così facilmente? Eppure...! Quando lei era già sull' altare del sacrificio, inerme, e lui stava per sferrarle la pugnalata nella schiena, lei si era voltata all' improvviso e - bum! - gli aveva sparato il colpo di pistola che lo aveva steso al suolo....

TALIA

venerdì 30 novembre 2007

Ritornano alla carica

Ombre ciclopiche, poi subito piccolissime fino a scomparire, per poi riapparire sempre più spesso, sinistre, in gruppetti di interessati (fuori ad un bar, o nei nuovi contesti ecologici, particolarmente visibili ed aggregatori), tra fidati e ambigui chiacchieroni, che fanno riferimento a certuni rappresentanti della politica, così oscenamente concepita dalle nostre parti dai politici in primo piano. Ma meglio potremmo dire della politica così “bene-intesa” nelle nostre zone. Ombre che chiuse in una stanza farebbero paura perfino ad un Cicerone.

Forse ad un primo sguardo.

Intanto la campagna ecologica legata alla vicenda eco-balle non risparmia nessuno, tutti insieme o contro a combattere il nemico, che sia Pansa, che sia il sindaco, che sia il sindaco e De Franciscis insieme, che sia contro/insieme sindaco De Franciscis e sostenitori raccimola-voti di entrambi. Ma pure il popolo non è risparmiato, che manco dopo aver annusato la gravità dell’evento- o almeno non tutto nella sua dipendenza da scelte politiche presenti, passate e future- si libera dalla convinzione (per alcuni giustificata da interessi, per altri “ideologica”) che è sempre giusto che i nostri politici agiscano nella maniera anzidetta. Mannillo tra questi si è incamminato dall’inizio passando da istituzione a carbonaro, poi politico ed infine salvatore della patria (secondo alcuni, o forse solo uno, o forse neanche quello) con la convinzione che liberando il popolo casanovese dalla munnezza avrebbe alla fine ottenuto non solo la grazia - almeno in parte, perchè di tutto sarebbe impossibile- ma è convinto ahimè di un altra cosa, che alle prossime elezioni, se non guadagnerà altri consensi, almeno i suoi non li ha persi, lanciandosi, in maniera a dir poco malcelata, anche come possibile candidato a sindaco, visto che Marrese col suo voto allineato a quello di Di Biasio a Casanova non ci potrà più passare a chiedere un voto, figuriamoci un accordo. Forse. Poichè dopo aver assistito all’assurdo gioco “Il Ritardo” – ma ora è meglio parlare di sudditanza - dei consiglieri di maggioranza di Casanova, forse per Marrese ancora nulla è perduto. Può ancora sperare. Intanto si adopera con tutti gli uomini a disposizione.

Micco

APOLOGIA DELLE BALLE


F. Nietzsche scriveva: "nulla avviene per caso" e, credo, che anche la paventata dislocazione delle ecoballe nella cava di Casanova, non sia stata una cosa avvenuta per caso!!! Ho seguito come la maggior parte dei Casanovesi tutta l'evoluzione da "ab initio" alla fine (così sembrebbe nel momento in cui scrivo). Verosimilmente il vissuto di queste ultime settimane per il popolo di Casanova, è stato certamente un avvenimento notevole, quasi di portata epocale se riferito alla routine di cui ogni giorno era scandita l'esistenza. Ma come era solito dire il poeta R.M.Rilcke:"tutto quello che è frenetico sarà presto passato, perchè solo il flemmatico ci inizia al perpetuo..." Ma la cosa più interessante di questo avvenimento"BALLOSO" é stata, secondo me, la constatazione della vera essenza antropologica e comportamentale del popolo di Casanova. E ci tengo a ribadire dei Casanovesi in particolare e non del comprensorio dell'intero comune di Carinola perchè- se è pur vero che tutte le frazioni del comune afferiscono per affinità elettive allo stesso comune , ognuna di esse - quindi anche Casanova - si differenzia perchè possiede un "imprinting" che la peculiarizza rispetto a tutte le altre. E per me, che ho seguito tutto lo svolgersi di questo evento, è stato motivo di profonda riflessione sociologica nonchè di notevole arricchimento psicologico. E'stato un continuum di eventi di Eraclitea memoria e le parole "scorrevano"a fiumi. Bellissimi i "Gazebi" di variopinti colori, subito empi di una moltitudine di esseri umani (prevalentemente donne). Alcune di queste, dal viso straordinario perchè ricche di un vissuto pieno di dolore e sofferenze; altre prevalentemente"capere" piene di cose "vuote" da rappresentare alla "gente"; molti giovani (vittime e non colpevoli) privi di educazione e di cultura che scambiavano per libertà i lori impulsi, privi di ogni freno fino alla violenza. E così in più occasioni, mi è capitato mio malgrado di assistere ad abbandoni verbali per niente costumati ed a volte blasfemi (che tristezza). A questa tipologia di giovani (ma non solo a loro) mi permetto umilmente di dare un consiglio di plutarchiana memoria:"non parlar male di alcuno; non lodare chicchesia; non lamentarti e non incolpare sempre gli altri; un giorno potresti trovarti al posto di quelli che incolpi e potresti fare peggio di loro; ed infine, non dare libero arbitrio ed impulso ai primi moti dell'anima se non ti sei calmato e placidato; più semplicemente, quando sei "incazzato" stai zitto, se no qualunque cosa dici hai sbagliato. E poi, la cosa più interessante che ha caratterizzato questo evento, è stata l'attività lavorativa alla quale sono stati sottoposti i nostri politici. Un vero "Tour de Force" al limite delle sopportazioni psicofisiche. I bioritmi completamente saltati, stress emozionali indicibili, telefonate senza fine, comizi interminabili, portavoci di istanze collettive disperate, siti alternativi, Carabottoli, Vaglie, Selleccola. Altri già in piena campagna elettorale per cercare qualche altro "sito"alternativo!!! Una attività frenetica, senza limiti. Veramente degni della massima stima e considerazione! Se fossero vissuti ai tempi di Socrate, avrebbero sicuramente governato Atene!!! E, Platone, li avrebbe annoverati nella sua "REPUBBLICA". Primo fra tutti (per default) il sindaco Pasquale Di Biasio che, pregno delle sue attività dialettiche di tipo allucinatorio, ha tenuto a ribadire - durante uno dei suoi comizi al presidio Vaglie - che, per il popolo di Casanova lavora indefessamente fino alle 14.00 di notte!!!Grazie Signor sindaco, siamo tutti servi vostri!!! O se vuole: "a faccia nostra sott'e i piere vuost'e", sperando che siano profumati!!! A seguire, il nostro compaesano Gennaro dott.Mannillo. Platone, ti avrebbe detto: Gennà, tu che sei figlio della nostra terra e sei una persona intelligente, perchè ti ostini a portare la borsa a Pasquale Di Biasio? Perchè non t'adopri per essere te stesso ed onorare la vera arte della politica? Goethe diceva:"Se vuoi conoscere te stesso, non farlo nella contemplazione ma nell'azione cosciente di aver fatto bene il tuo dovere". Gennà, che pensi? L'hai fatto bene il tuo dovere? Provaci ancora, ma devi lasciare da parte il sindaco, se no fai Carachiri. Ai Signori dottori, nel senso di medici, Platone li avrebbe sicuramente redarguiti non poco, in quanto avrebbe detto loro: "A lor Signori,che prima di esercitar il nobil mestiere hanno giurato solennemente ad Ippocrate di dedicare anche l'anima per il bene dei propri malati, perchè volete curare anche gli scranni del comune di Carinola che grondano di così opulente chiappe??? Non vi appaga forse la gratitudine dei vostri pazienti? O forse non riuscite ad essere empi di quanto lo stato vi profonde? O forse vi serve anche il potere per dormire la notte? E Platone v'incalza: "Il bisogno di potere nasconde arcane mancanze nella vostra anima ed implica come conseguenza dei vostri atti una sostanziale inimicizia tra tutti coloro che vi circondano"!!! Hai capito dottò? Perché non tornate ad onorare in toto il giuramento di Ippocrate e pensate solo ai malati? Al resto dei politicanti del comune di Carinola, Platone fa fatica a collocarli nella sua Repubblica; ne ha parlato anche con il suo maestro Socrate, ma anche questi non sa proprio cosa farne!!! Non e il caso che vi occupiate di qualcos'altro???Sono sicuro che seguirete il consiglio Socratico. A tutti gli altri che in questi giorni non hanno fatto altro che parlare, parlare, parlare, Platone per mezzo di una "relata refero" di Goethe, Hegel, Tolstoi, viene indirizzato loro un aforisma ricamato ad hoc: "Nessuno è grande per il suo cameriere "dandone verosimilmente l'unica interpretazione possibile: il cameriere (non me ne vogliano perchè li stimo moltissimo) non può che vedere attraverso la sua categoria. E così colui che parla, parla, parla, evidenziando i difetti altrui, è solo lui il vero mediocre. A costoro umilmente dico: se proprio non ce la fate a stare zitti e dovete per forza dare un giudizio, questo deve essere consolidato solo su quello che effettivamente siamo, e ,non su ciò che noi dovremmo essere!!! E poi, consentitemi c'è tutta quella gente umile, straordinaria e bellissima con le "scuole basse" piena di rughe e con il "maccaturo"che contiene i capelli usurati dal tempo. Gente vivida che conosce il sapore del dolore, la sofferenza, le privazioni e la consapevolezza della propria dignità. Donne antiche che in questi giorni hanno presidiato il tempo senza mai far fermare le lancette delle proprie emozioni! Platone, a questa povera gente (che sa anche pregare) ha riservato il posto d'onore della sua Repubblica e loro, prima di tutti, sono degne della massima stima e considerazione! Veramente brave!!! Ed in ultimo, Caro amico Don Carlo, non potevi che epilogare questa mia dissertatio pseudophilosophica sull'apologia delle "balle" per non dire un'altra cosa!!! A Te, non Platone, ma un ALTRO molto più ETERNO sicuramente Ti avrà dato i lumi per aiutarci in questa drammatica vicenda. Sono sicura che Ti ha "patriziato" affinchè tutto vada a buon fine. Verrò a brindare con te! Intanto, per il momento faccio qualche scongiuro! Ma cosa hai pensato? Per farmi perdonare Ti dedico una poesia di Rainer Maria Rilke,un poeta a me molto caro: Non attendere che Dio su Te discenda e Ti dica "SONO" Senso alcuno non ha quel Dio che afferma l'Onnipotenza Sua Sentilo Tu nel soffio onde Egli Ti ha colmo Da che respiri e sei. Quando non sai perchè t'avvampa il cuore: è Lui che in Te si esprime! Bellissima vero???!! Auguri Don Carlo,auguri a tutti i lettori del Quiquiri ed auguri anche a me! Alla prossima apologia.


ORCHIDEA

martedì 27 novembre 2007

Lettera aperta al consigliere De Risi

al signor De Risi consigliere del comune di Carinola

Ero presente al consiglio comunale di domenica 25 novembre c.a. Ho accolto con molto rispetto la sofferta votazione del consiglio sulla scelta di un sito alternativo a quello di Casanova per le eco balle, come richiesto dal prefetto dott. Pansa. Rispetto il voto di tutti, anche di quelli che hanno votato contro la proposta, tranne il tuo.
Perché:

1) Hai scelto di far depositare le balle di immondizia in mezzo Casanova, minacciando la salute di più di duemila persone al posto di Carabottoli dove non vive nessuno. Ti dovrebbero sospendere dall’ordine dei medici. Risponderai che hai proposto Selleccola. E' un'ipocrisia, in quanto la prefettura vi aveva avvisato che per loro Selleccola non era idoneo e proponendola si proponeva la cava di Casanova (sei sfortunato, ho validi informatori!).

2) Hai affermato che Carabottoli non è idoneo perché non è una cava mentre per legge al Prefetto serviva una cava, e poi hai proposto Selleccola che non lo è.

3) Hai sostenuto Carabottoli non idoneo, mentre, a fine anni novanta hai votato per una discarica di rifiuti temporanea da allocare in quel sito, votata da te quale consigliere e da De Biasio come assessore ai lavori pubblici, il quale vi ha anche realizzato una vasca di cemento che forse sarà la salvezza di Casanova. Ieri sito idoneo come discarica, oggi inidoneo per le balle che sono meno inquinanti.

4) Hai definito quel sito una palude e un attimo dopo terreno di prima classe dove insistono colture di pregio.

5) La tua proposta indecente di Selleccola non ha ricevuto nemmeno un consenso! Nonostante questo schiaffo morale non sei stato nemmeno sfiorato dall’idea di dimetterti da capogruppo - carica non retribuita- . Mi sono ricordato di quando anni fa ti hanno costretto a dimetterti (con notevole ritardo) per mantenere un impegno da te sottoscritto. Che strazio avrai provato! Che pena!

Ma dove hai toccato il fondo dell’ipocrisia con cui sei convissuto per anni, che a me ha dato tanto fastidio, è stato quando hai parlato di onestà intesa come libertà di pensiero e di idee. Della parola onestà tu non conosci il vero significato, facile da predicare, ma difficile da praticare, come ti ho dimostrato nei punti su descritti.
Ma credi che Casanova sia Milano? Forse anche là sanno che gli affittuari di Carabottoli e zone limitrofe sono tuoi elettori. Minacci la salute di una popolazione per quattro voti!

Al direttore del blog:
preciso che parlo esclusivamente di onestà politica. Di quanto sopra affermato esiste registrazione su nastro magnetico

domenica 25 novembre 2007

E' finita? (2)

Non e' ancora finito il consiglio comunale straordinario che gia' cominciano ad apparire commenti faziosi e vigliacchi che cercano di prendersi i meriti (di cosa, poi?).

Comunque, cio' che e' importante ricordare e' che la mozione dei consiglieri di Casanova per individuare Carabottoli come sito alternativo a Vaglie non ha raccolto l'unanimita' dei voti.
Del perche' di una simile contrarieta' si dovra' chiedere conto a queste persone. Se pensano che e' meglio mettere a rischio la salute dei cittadini portanto immondizia di dubbia provenienza fin dentro il centro di un paese, anziche' (ahime) sacrificare dei terreni di proprieta' demaniale devono spiegarci perche'. E cosi pure il sindaco.

Ricordiamoci comunque che non e' finita.

Raccontate la vostra, e se volete mandate le vostre foto: saranno inserite nella nuova sezione Galleria Foto nella barra laterale.



sabato 24 novembre 2007

Dispaccio serale (3)








Clicca sull'immagine per vedere le altre foto della protesta (photos by antiope e anto)
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Riunione all’oratorio Emmaus di Casanova. I consiglieri e i cittadini presenti hanno potuto sentire per l’ennesima volta ciò che ormai nel paese si sa, e di cui vergognosamente il più importante giornale del sud Italia, il Mattino, non ha mai parlato, arrivando oggi a sostenere che Casanova si è rassegnata: nel momento in cui il sindaco fu informato della scelta di Carinola come luogo in cui individuare un sito di stoccaggio, egli indicò la Cava di Casanova.
Mettendo da parte le differenze politiche e i servilisimi vari sembra che i consiglieri casanovesi siano finalmente giunti alla decisione alla quale li avremmo voluti vedere arrivare già da qualche tempo: al consiglio comunale di domani mattina presenteranno la proposta di un sito alternativo, Carabottoli, a posto della Cava di Casanova. Si sono inoltre impegnati a rassegnare le proprie dimissioni (cosa che potrebbe provocare la caduta dell’intera giunta), se la proposta non dovesse raccogliere la maggioranza dei voti in consiglio comunale.
Vorrei per il momento sospendere il giudizio, e aspettare domani, ricordando loro che comunque ormai non hanno più scuse.


Sgrinchio



Le ragioni di un'alternativa

In merito alla questione Vaglie dirò in queste righe cose mediamente inutili alla causa. De Franciscis ha infatti già ribadito la propria indisponibilità a seguire una via d’uscita di conciliazione con il Commissario Pansa, insistendo sul diniego totale alla messa a disposizione di siti utilizzabili per lo stoccaggio di ecoballe in provincia di Caserta. Da questa posizione difficilmente si muoverà: il suo “no a Carinola” è semplicemente conseguenza diretta del suo “no a Caserta”. Niente siti alternativi a quello della località Vaglie quindi, ma solo ricorsi e “resistenza”(!). Ogni eventuale considerazione sulla possibilità di altri percorsi è, ad oggi, bellamente superflua.
Nonostante ciò ritengo comunque utile esporre le ragioni che mi hanno indotto a sposare a più riprese quella che sin dall’inizio di questa storia mi era parsa una valida azione che stavano proponendo alcuni cittadini carinolesi: l’indicazione di un sito alternativo a Vaglie, ubicato nel Comune di Carinola. Tale esposizione, lo riconosco di nuovo, è oggi del tutto ininfluente e terribilmente demodè, ma allo stesso modo convengo che l’abitudine ad evitare di riflettere a posteriori, sia quando è “oramai troppo tardi” sia quando “abbiamo già vinto”, ha portato in casi analoghi a compiere inesorabilmente errori evitabili la volta successiva. Di Storia, diceva una mia mai dimenticata insegnante, val bene sempre discutere, anche se non la si può cambiare.
E allora, anche se ormai ciò appartiene alla storia, va detto che, nel mese di Novembre dell’anno 2007, nella comune ed indiscutibile intenzione di tutti i cittadini di Carinola di scongiurare l’installazione di un impianto di stoccaggio nella cava di Casanova disposta dal potentissimo (l’unico che può derogare la LEGGE!!!!) Commissario Alessandro Pansa, un gruppo di essi suggerì un’altra via: quella che avrebbe voluto l’individuazione di un sito alternativo sul territorio provinciale (compreso il territorio carinolese) da parte del Sub-Commissario Sandro De Franciscis. Nella testa di tali individui albergava innanzi tutto la convinzione che si stava commettendo un errore: l’opposizione da parte di molti cittadini alla nascita del sito di stoccaggio a Casanova era esclusivamente incentrata su una questione di appartenenza territoriale (“No alle ecoballe a Carinola”, “No alle ecoballe a Casanova”, seguito dal defranciscisiano “No alle ecoballe a Caserta”). L’illogicità e l’“illogistica” del sito di Vaglie in quanto troppo vicino al centro abitato nonché troppo difficile da raggiungere dai mezzi su gomma, sono sembrate essere relegate alla funzione di utili argomentazioni di sostegno alla causa e mai elevate a causa stessa. Mi spiego: si combatteva contro l’installazione di una discarica a Carinola e a quel fine si argomentava che si era scelto un posto troppo prossimo alle case; più giusto invece sarebbe sembrato a molti il condurre una battaglia contro l’installazione di siti troppo vicini alle case (ovunque questo avvenisse) e conseguentemente essere contrari alla discarica che si stava predisponendo a Carinola. Tra le due posizioni (che assolutamente convergevano) la seconda appariva anche a me più credibile. E chissà se tale maggiore credibilità avrebbe potuto essere una sensazione avvertita anche da Sua Eccellenza Alessandro Pansa. Alle orecchie del Prefetto, invece di uno scontato “NO ALLE ECOBALLE A CARINOLA” (da affiancare agli innumerevoli no territoriali già pervenuti) o di un ancora più netto (e a questo punto insolente) “NO ALLE ECOBALLE A CASANOVA”, poteva giungere un’altra protesta: “NO ALLE ECOBALLE IN PROSSIMITA’ DELLE DIMORE” oppure “NO ALLE ECOBALLE VICINO ALLE SCUOLE E AI BAMBINI”. Protesta di diversa formazione e, probabilmente, di maggiore spessore, che per lo meno avrebbe evitato che Sua Eccellenza, in una sfottente intervista rilasciata al TG3, bollasse quella di Carinola come la più ovvia delle rivendicazioni, analoga a quella di Acerra, di Atena Lucana, di Ariano Irpino ecc. ecc. ecc.. Una cantilena, è apparso voler dire il Prefetto, a cui oramai aveva assuefatto l’udito e a cui non poteva dare importanza per ovvie ragioni. Ho creduto anche io che un dissenso improntato diversamente, che non si fosse fermato al “noi le ecoballe non le vogliamo”, che magari dalla protesta poteva trasformarsi in proposta, avrebbe avuto un’efficacia immediata diversa. Avremmo per lo meno guadagnato tempo, ed eravamo in ore drammatiche.
Se si fosse seguito tale filone sin dall’inizio della vicenda, come qualcuno proponeva, si sarebbero tuttavia (ed è qui che certi altri si sono improvvisamente tirati indietro) dovute seguire delle condotte consequenziali e assumere posizioni derivate che a molti (probabilmente ai più, per numero ed importanza) facevano arricciare il naso. Se si diceva che l’unico problema era quello di non installare impianti di stoccaggio in prossimità di case e scuole, si lasciava aperta la possibilità teorica di utililizzare spazi dotati di idonee distanze che si trovassero in Provincia di Caserta e, perché no, anche nel Comune di Carinola. Da ciò nasceva l’incompatibilità con gli assunti irremovibili di chi ha interpretato la lotta esclusivamente dal punto di vista dei confini di municipio (con tanto di invito pubblico ad evitare frazionismi) che tale possibilità esplicitamente escludeva.
Ma chi voleva lottare unicamente per la difesa di parametri di sicurezza e di tutela della salute e non per mera difesa di contrada non poteva porsi (se non a costo di compiere nefandezze intellettuali che avrebbero per sempre minato la propria credibilità) in posizione contraria all’individuazione di eventuali siti nel proprio territorio provinciale o addirittura comunale, qualora questi siti tali parametri rispettassero. Anzi, per rafforzare le proprie ragioni, alla ricerca di tali siti avrebbero dovuto partecipare propositivamente. Ecco quindi che, nell’invito che coloro che la pensavano in quel modo avrebbero voluto rivolgere immediatamente al Sub-Commissario de Franciscis di rintracciare in provincia un sito alternativo e con parametri idonei, non potevano escludere l’eventualità che tale sito sostitutivo di Vaglie si trovasse proprio nel Comune di Carinola e che rispondesse (ad esempio) al nome di “Carabottoli”. Tale località è quella del Comune di Carinola innegabilmente più distante dalle case e dai nuclei abitati sia del Comune di Carinola sia dei comuni limitrofi . Chi dice che il parametro principe per rendere possibile l’installazione un sito di stoccaggio deve essere la distanza dal centro abitato (e che sull’assenza di tale parametro fonda la sua contrarietà al sito di Vaglie), implicitamente indica Carabottoli come “possibile”. Possibile si è detto, non “auspicabile”.
Questo avrebbero dovuto fare, in buona sostanza, i cittadini e l’Amministrazione secondo alcuni, compreso il sottoscritto: indicare un’area possibile nel proprio territorio ed esortare tutti gli altri Comuni ed Enti Locali della provincia di Caserta a fare altrettanto nel loro. Al Sub-Commissario poi sarebbe spettata la scelta definitiva, da prendere in un’assemblea plenaria di tutti i Sindaci casertani.
In quella sede sarebbero poi stati rimessi in gioco anche quei siti che nella oramai famosa circolare prot. 26525 venivano indicati dallo stesso Commissario delegato “potenzialmente idonei”.
Ricapitolando, alcuni di coloro che ora parteciperanno alla “resistenza” ad oltranza avrebbero agito in questa maniera:
1) subito dopo aver appreso la notizia dell’individuazione di Casanova, i Cittadini e l’Amministrazione Comunale, con le procedure più consone (Consiglio Comunale? Ordinanza?), dopo aver considerato e dimostrato (relazione tecnica di parte) che il sito Vaglie è clamorosamente non idoneo ad ospitare il sito di stoccaggio in quanto posizionato estremamente vicino al centro abitato, avrebbero potuto chiedere la convocazione ad horas di un’assemblea plenaria di tutti i sindaci della Provincia di Caserta, presieduta dal Sub Commissario on. De Franciscis, onde discutere l’elaborazione di parametri di buon senso per la ricerca di un sito alternativo sul territorio provinciale;
2) in tale sede la posizione dell’Amministrazione Comunale di Carinola sarebbe stata quella di considerare non negoziabile il parametro della distanza minima di 800 metri dal centro abitato per istallare un impianto di giacenza rifiuti di qualsiasi tipo;
3) nella stessa convocazione dell’assemblea, il sub.commissarioDe Franciscis avrebbe dovuto ordinare (i sub commissari hanno poteri superiori di imporre ordinanze) ad ogni sindaco di indicare eventuali siti rispondenti ai parametri scelti (con particolare riferimento a fogli catastali non compromessi urbanisticamente) che dovessero trovarsi nei territori amministrati, oltre a quelli già considerati potenzialmente idonei dalla nota 26525;
4) il Comune di Carinola avrebbe potuto da subito, in un’ottica di non sottrarsi alle proprie responsabilità e ai propri doveri nei confronti dell’emergenza rifiuti e in segno di profondo spirito di collaborazione con il Commissario ed il Sub-Commissario, il sito di Carabottoli come il sito potenzialmente idoneo indicato dallo stesso Comune di Carinola;
5) Il sub-commissario De Franciscis avrebbe quindi operato una scelta definitiva tra le proposte pervenute dai vari sindaci e quelle già contenute nell’elenco.
A chi dice che i Sindaci non avrebbero risposto all’invito di indicare un sito con i giusti parametri nel proprio territorio, è necessario ricordare che le mappe catastali sono di gestione comunale e che alla domanda “esiste nel vostro territorio in luogo posto in un foglio non compromesso urbanisticamente?” o a domande similari, i sindaci non avrebbero potuto sottrarsi.
La nostra indicazione sarebbe inoltre servita quale esempio per gli altri e come testimonianza di non preconcettualità.
Agendo così avremmo insomma ottenuto il grande risultato di rimettere tutto immediatamente in gioco, e oggi, probabilmente, ci troveremmo di fronte una situazione diversa.
Con il nostro senso di responsabilità avremmo “costretto” ad altrettanta responsabilità gli amministratori e i cittadini degli altri comuni e lo stesso Sandro De Franciscis. Si sarebbe trovata, infine, una soluzione definitiva e, credo, tra i tanti siti “possibili” difficilmente sarebbe stata scelta l’area di “Carabottoli”.
Vi ho raccontato il perché, da subito, il sottoscritto si è schierato con coloro che invocavano l’indicazione di un sito alternativo nel Comune di Carinola.
Se proprio non meritiamo la ragione, spero di aver contribuito a far riguadagnare a coloro che l’hanno pensata come me un minimo di rispetto. La nostra era una posizione frutto di un ragionamento. W Carinola.
L'olandese

Dal letame non nascono più fiori

Nell'agenda politica mondiale l'ambiente è una priorità stabile. Tutti convengono che, a questo punto, i verdi hanno esaurito il loro ruolo. Anche gli americani notoriamente contrari a Kyoto vanno rivedendo le loro posizioni. La situazione dell'ecosistema mondiale è ormai ad un punto di non ritorno. Per la cultura ambientale si può e si deve fare di più.Ma la nostra provincia e la nostra regione, caso ormai noto a livello planetario, è indietro. Troppo. E' arrivato il momento di fare quello scatto di orgoglio che nelle situazioni più difficili permette di recuperare posizioni altrimenti pregiudicate. Si tratta di esercitare tutta la virtù italica per evitare il collasso più completo. La responsabilità maggiore ovviamente è da imputare agli organi istituzionali preposti alla informazione, istruzione e formazione dei cittadini. Chi non ha innestato nelle giovani menti il germe della cultura ambientale è colpevole anche delle conseguenze di ciò. E' arrivato forse il momento di prenderne coscienza e di porre in essere le azioni necessarie per evitare il perpetuarsi di tali insopportabili lacune. Senza di ciò le nostre terre saranno sempre più invase da rifiuti di ogni genere fino al collasso totale per cui in un futuro ormai prossimo si potrebbe rinunciare all'idea di tenerle pulite (da qualche parte già si è in tale situazione). Allo stesso modo la politica locale deve fare quanto è nelle proprie possibilità fissando obiettivi ragionevoli e raggiungibili e vigilando che i servizi ci siano e siano efficienti.Soprattutto deve cominciare a parlare con i cittadini dei loro problemi, mettendo in cima alle sue priorità la difesa dell'ambiente e il recupero dei siti contaminati. Lo scarso controllo sul territorio denuncia che tali siti sono molti di più di quelli ufficalmente conosciuti e classificati. Anche sulle vendite dei terreni andrebbe attuato un severo controllo ambientale, come pure sui siti normalmente incolti. Attenzione massima ci dovrebbe essere anche per gli studi epidemiologici e per le cause di decesso.Inspiegabilmente nemmeno di ciò abbiamo notizia. Quale il rischio di ammalarsi vivendo nel nostro territorio? Io ho sentito solo allarmanti dati in ordine ad alcuni indici di inquinamento in alcuni comuni della Campania (v. Voce della Campania) . Se questi suggerimenti non saranno prontamente recepiti è difficile anche solo immaginare un futuro. L'ambiente sembra sopportare ogni angheria ma, a veder bene, non è così. La battteria usata gettata in discarica sarà ancora lì tra 100 anni(forse più) mentre potrebbe essere raccolta separatamente e riutilizzata. I metalli pesanti, le sostanze tossiche e nocive, quelle radioattive provocano danni nemmeno quantificabili e pertanto andrebbero gestiti con le dovute accortezze.Perchè ciò non avviene? Perchè raccogliamo i rifiuti come si faceva trnt'anni fa? E' possibile che tutti siamo così ciechi? Oggi abbiamo opportunità di informazione che mai l'uomo ha avuto a disposizione ma anche il maledetto vizio di "tirare a campare" per pigrizia o per quieto vivere. Ma senza l'impegno consapevole da parte di ognuno questa battaglia, forse una delle più importanti che l'uomo combatte dalla sua comparsa sulla terra, sarà vana. L'ambiente e la sua tutela devono diventare priorità condivise, imprescindibili punti fermi nella cultura di ogni cittadino. Per vivere c'è bisogno del verde, dell'acqua, del sole. Senza c'è solo la morte. Siamo invasi dall'immondizia, ormai, e Natale si preannuncia fetido per le notizie che giungono dal fronte della dissennata gestione dei rifiuti in Campania e per le vicende note che colpiscono la nostra comunità. Troppo poco forse si è fatto su questo fronte e allora? Bisogna tutti, accantonate le polemiche sterili e strumentali, le spaccature insensate e personalistiche, le accuse becere e demagogiche, rimboccarsi le maniche e trovare la forza di andare avanti perchè ... "domani è un altro giorno" e forse c'è ancora una speranza. Tra un momento non ci saremo più ma resteranno i rifiuti che abbiamo prodotto EVITIAMO CHE CIO' VADA A DANNO DI CHI VERRA' DOPO DI NOI
Wangfu

venerdì 23 novembre 2007

Dispaccio serale (2)

Da stamattina fino ad ora (ore 20:40), il blog ha registrato circa 850 visite.
La media giornaliera è di 100.
Cosa significa?
Significa che la gente è alla disperata ricerca di informazioni, di certezze, di verità.
La verità, gente, non la troverete qui, purtroppo.
Sarebbe normale che la verità venisse fuori dai nostri "amministratori", che invece a quanto pare sono intenti solamente a difendersi gettando fumo negli occhi, raccontando barzellette e mettendo uno contro l'altro.
Ma ora non c'è tempo per le barzellette.
Non credete alle balle che vogliono farvi credere che oramai la decisione è rimessa ai tecnici del Commissariato di Governo. E' solo un modo per togliersi da dosso responsabilità che ormai rimarranno appiccicate a queste persone per tutta la vita. La verità è che basta una telefonata del sindaco al Prefetto per far finire questa storia.
Oramai che è appurato che Carinola ospiterà una discarica (come noi abbiamo detto dall'inizio, venendo accusati di essere quelli che volevano la discarica), DOBBIAMO COSTRINGERLI a farla il più lontano possibile dal centro abitato.

E che si dica senza avere paura: CARABOTTOLI!

Sgrinchio

giovedì 22 novembre 2007

Dispaccio serale

Decine di persone "assediano" la casa comunale. Caos e carabinieri, minacce e urla, risentimento e vergogna.

Mettiamo un po' d'ordine. Questi sono i fatti.

Nessuno, credo, vuole pensare che il sindaco ha indicato Carinola per ospitare le balle. Solo un pazzo lo farebbe.

Eppure, nel momento in cui e' stato informato (scelta fatta, anche se non ufficialmente, da De Franciscis) che era stata scelta Carinola come luogo in cui individuare un sito di stoccaggio, ha indicato Casanova.

Questo puo' essere letto in diversi modi. puo' averlo fatto a scopi politico elettorali in quanto, come dice qualcuno, a Casale (Cese) ci abita il prossimo candidato vicesindaco del centrosinistra e una cosa del genere lo avrebbe "bruciato" all'istante, e Nocelleto perche' e' ovviamente il bacino elettorale primario dello stesso Sindaco. Oppure, volendo essere meno maligni, puo' averlo fatto perche' credeva che, essendo la Cava di Casanova vicinissima all'abitato, sarebbe riuscito con i suoi poteri di amministratore ad evitarla in base a ragioni igienico-sanitarie.

Qualunque sia la ragione, credo dobbiamo per un attimo mettere da parte tutto questo.
Il punto fondamentale e', al momento, il fatto che il prefetto ha detto che, se non sara' al piu' presto indicato un sito alternativo, lunedi vengono le ruspe.

La conferenza dei servizi di domani mattina ci chiarira' qualche dubbio, si spera.

Buona serata

Sgrinchio

mercoledì 21 novembre 2007

NUN TE REGGHE CHIU'

Commenti definitivi e senza appello. Definizioni certe e convinzioni granitiche. Io in verità in questa fase ne ho poche. Forse sono un semplice. Se si farà il sito a Casanova poi si troverà chi l'ha voluto, chi lo ha sponsorizzato e perchè. Rimane una sola cosa certa: la politica che fa male alla politica e genera l'antipolitica è proprio questa di Vaglie. Quella che si dichiara contraria ma che non esprime una posizione, sia pure impopolare. Quella messa in campo, per intenderci, dal Presidente De Franciscis. Già Presidente della provincia e uomo della speranza della nuova stagione casertana, appare totalmente incapace di cogliere l'istanza vera del territorio che è quella di avere un governo affidabile e sicuro, al riparo da pressioni e strumentalizzazioni di qualsivoglia tipo. Il suo comporamento rimane inqualificabile perchè denuncia l'assoluta mancanza di una visione d'insieme del territorio e della pianificazione strategica delle sue risorse.Impotente nell'affrontare i problemi e passivo nella loro soluzione viene fuori dalla vicenda di Vaglie come il vero sconfitto, il leader senza leadership, il comandante senza esercito e, volendo essere cattivelli, "il casertano tipico".
Allora alla fine di questa breve considerazione viene spontaneo dire Vaffanculo a tutti: DC PSI PC AN PD CL e chi più ne ha più ne mette.
Ma il nodo vero e proprio è che non si è ancora trovato come risolvere il problema dei problemi (il metaproblema) da cui originano tutti gli altri problemi. Nessuno, infatti, riesce a dare una risposta seria alle seguenti domande: chi può sostituire oggi la politica nelle scelte per il governo del territorio? Il super potere concesso ad un qualunque funzionario dello stato?(Dio... spero proprio di no.... anche perchè allora.. dei politici che ce ne facciamo? ) tutto il resto è vanità... chiacchiere e facile strumentalizzazione.
HI

martedì 20 novembre 2007

E' finita?


“La linea politica ha fallito”. Queste sono le prime battute del vicesindaco Mannillo che verso l’una di notte congela, ancor più di quanto già non fosse, il presidio. Così il vicesindaco, appena tornato da un’incontro con De Franciscis, riassume il non cambio di rotta del Presidente della Provincia. All' incontro notturno erano presenti il sindaco e altri carinolesi di cui non si conosce ancora l’identità. Un incontro che ha spento ancor di più la fiamma della speranza che, ormai piccolissima, non può che gettarci nella rabbia più feroce.

De Franciscis, da quanto riferito da Mannillo, non cambia la sua linea politica nei confronti del commissario Pansa e la sua non scelta condanna inevitabilmente Casanova. “Stranamente” Carabbottoli risulta non idoneo e a decretarlo è addirittura l’ARPAC, massima autorità regionale per quanto riguarda la protezione ambientale, mentre per la cava di Casanova abbiamo il no dell’ASL sbandierato dal sindaco come grande mossa offensiva per evitare le ecoballe. Ecoballe che se non vi sarà un miracolo dell’ultima ora riempiranno la cava. Un no dell’ASL non così forte come il sindaco ha detto, in quanto pieno di "potrebbe", "forse", "ma" ecc ecc che potrebbe (appunto) diventare semplice carta straccia. Del ricorso al Tar non si sa praticamente più niente, e intanto c’è gente che fino ad oggi applaudiva il sindaco accusando chi voleva azioni concrete di essere soggetti privi di fiducia che hanno come unico obiettivo quello di dividere la cittadinanza. Persone da isolare, facinorosi che vogliono la discarica, questo si diceva verso coloro che provavano a non pensarla come il Sindaco. Invece, a quanto sembra, i criminali sono proprio i nostri rappresentanti o meglio il nostro Dux, il quale, senza mezzi termini, ci ha preferiti alle bufale dei Capezzuto e c’è gente che sbatte le mani ad ogni sua bugia. Eco-balle a pioggia, questo ci danno, e i cattivi chi sono? Quelli che hanno sempre chiesto siti alternativi? o quelli che per una delega, una poltrona in comune sono pronti a vedere tutto il Monte Massico piene di balle di munnezza? Sono triste e stanco vado a letto e forse…………..