F. Nietzsche scriveva: "nulla avviene per caso" e, credo, che anche la paventata dislocazione delle ecoballe nella cava di Casanova, non sia stata una cosa avvenuta per caso!!! Ho seguito come la maggior parte dei Casanovesi tutta l'evoluzione da "ab initio" alla fine (così sembrebbe nel momento in cui scrivo). Verosimilmente il vissuto di queste ultime settimane per il popolo di Casanova, è stato certamente un avvenimento notevole, quasi di portata epocale se riferito alla routine di cui ogni giorno era scandita l'esistenza. Ma come era solito dire il poeta R.M.Rilcke:"tutto quello che è frenetico sarà presto passato, perchè solo il flemmatico ci inizia al perpetuo..." Ma la cosa più interessante di questo avvenimento"BALLOSO" é stata, secondo me, la constatazione della vera essenza antropologica e comportamentale del popolo di Casanova. E ci tengo a ribadire dei Casanovesi in particolare e non del comprensorio dell'intero comune di Carinola perchè- se è pur vero che tutte le frazioni del comune afferiscono per affinità elettive allo stesso comune , ognuna di esse - quindi anche Casanova - si differenzia perchè possiede un "imprinting" che la peculiarizza rispetto a tutte le altre. E per me, che ho seguito tutto lo svolgersi di questo evento, è stato motivo di profonda riflessione sociologica nonchè di notevole arricchimento psicologico. E'stato un continuum di eventi di Eraclitea memoria e le parole "scorrevano"a fiumi. Bellissimi i "Gazebi" di variopinti colori, subito empi di una moltitudine di esseri umani (prevalentemente donne). Alcune di queste, dal viso straordinario perchè ricche di un vissuto pieno di dolore e sofferenze; altre prevalentemente"capere" piene di cose "vuote" da rappresentare alla "gente"; molti giovani (vittime e non colpevoli) privi di educazione e di cultura che scambiavano per libertà i lori impulsi, privi di ogni freno fino alla violenza. E così in più occasioni, mi è capitato mio malgrado di assistere ad abbandoni verbali per niente costumati ed a volte blasfemi (che tristezza). A questa tipologia di giovani (ma non solo a loro) mi permetto umilmente di dare un consiglio di plutarchiana memoria:"non parlar male di alcuno; non lodare chicchesia; non lamentarti e non incolpare sempre gli altri; un giorno potresti trovarti al posto di quelli che incolpi e potresti fare peggio di loro; ed infine, non dare libero arbitrio ed impulso ai primi moti dell'anima se non ti sei calmato e placidato; più semplicemente, quando sei "incazzato" stai zitto, se no qualunque cosa dici hai sbagliato. E poi, la cosa più interessante che ha caratterizzato questo evento, è stata l'attività lavorativa alla quale sono stati sottoposti i nostri politici. Un vero "Tour de Force" al limite delle sopportazioni psicofisiche. I bioritmi completamente saltati, stress emozionali indicibili, telefonate senza fine, comizi interminabili, portavoci di istanze collettive disperate, siti alternativi, Carabottoli, Vaglie, Selleccola. Altri già in piena campagna elettorale per cercare qualche altro "sito"alternativo!!! Una attività frenetica, senza limiti. Veramente degni della massima stima e considerazione! Se fossero vissuti ai tempi di Socrate, avrebbero sicuramente governato Atene!!! E, Platone, li avrebbe annoverati nella sua "REPUBBLICA". Primo fra tutti (per default) il sindaco Pasquale Di Biasio che, pregno delle sue attività dialettiche di tipo allucinatorio, ha tenuto a ribadire - durante uno dei suoi comizi al presidio Vaglie - che, per il popolo di Casanova lavora indefessamente fino alle 14.00 di notte!!!Grazie Signor sindaco, siamo tutti servi vostri!!! O se vuole: "a faccia nostra sott'e i piere vuost'e", sperando che siano profumati!!! A seguire, il nostro compaesano Gennaro dott.Mannillo. Platone, ti avrebbe detto: Gennà, tu che sei figlio della nostra terra e sei una persona intelligente, perchè ti ostini a portare la borsa a Pasquale Di Biasio? Perchè non t'adopri per essere te stesso ed onorare la vera arte della politica? Goethe diceva:"Se vuoi conoscere te stesso, non farlo nella contemplazione ma nell'azione cosciente di aver fatto bene il tuo dovere". Gennà, che pensi? L'hai fatto bene il tuo dovere? Provaci ancora, ma devi lasciare da parte il sindaco, se no fai Carachiri. Ai Signori dottori, nel senso di medici, Platone li avrebbe sicuramente redarguiti non poco, in quanto avrebbe detto loro: "A lor Signori,che prima di esercitar il nobil mestiere hanno giurato solennemente ad Ippocrate di dedicare anche l'anima per il bene dei propri malati, perchè volete curare anche gli scranni del comune di Carinola che grondano di così opulente chiappe??? Non vi appaga forse la gratitudine dei vostri pazienti? O forse non riuscite ad essere empi di quanto lo stato vi profonde? O forse vi serve anche il potere per dormire la notte? E Platone v'incalza: "Il bisogno di potere nasconde arcane mancanze nella vostra anima ed implica come conseguenza dei vostri atti una sostanziale inimicizia tra tutti coloro che vi circondano"!!! Hai capito dottò? Perché non tornate ad onorare in toto il giuramento di Ippocrate e pensate solo ai malati? Al resto dei politicanti del comune di Carinola, Platone fa fatica a collocarli nella sua Repubblica; ne ha parlato anche con il suo maestro Socrate, ma anche questi non sa proprio cosa farne!!! Non e il caso che vi occupiate di qualcos'altro???Sono sicuro che seguirete il consiglio Socratico. A tutti gli altri che in questi giorni non hanno fatto altro che parlare, parlare, parlare, Platone per mezzo di una "relata refero" di Goethe, Hegel, Tolstoi, viene indirizzato loro un aforisma ricamato ad hoc: "Nessuno è grande per il suo cameriere "dandone verosimilmente l'unica interpretazione possibile: il cameriere (non me ne vogliano perchè li stimo moltissimo) non può che vedere attraverso la sua categoria. E così colui che parla, parla, parla, evidenziando i difetti altrui, è solo lui il vero mediocre. A costoro umilmente dico: se proprio non ce la fate a stare zitti e dovete per forza dare un giudizio, questo deve essere consolidato solo su quello che effettivamente siamo, e ,non su ciò che noi dovremmo essere!!! E poi, consentitemi c'è tutta quella gente umile, straordinaria e bellissima con le "scuole basse" piena di rughe e con il "maccaturo"che contiene i capelli usurati dal tempo. Gente vivida che conosce il sapore del dolore, la sofferenza, le privazioni e la consapevolezza della propria dignità. Donne antiche che in questi giorni hanno presidiato il tempo senza mai far fermare le lancette delle proprie emozioni! Platone, a questa povera gente (che sa anche pregare) ha riservato il posto d'onore della sua Repubblica e loro, prima di tutti, sono degne della massima stima e considerazione! Veramente brave!!! Ed in ultimo, Caro amico Don Carlo, non potevi che epilogare questa mia dissertatio pseudophilosophica sull'apologia delle "balle" per non dire un'altra cosa!!! A Te, non Platone, ma un ALTRO molto più ETERNO sicuramente Ti avrà dato i lumi per aiutarci in questa drammatica vicenda. Sono sicura che Ti ha "patriziato" affinchè tutto vada a buon fine. Verrò a brindare con te! Intanto, per il momento faccio qualche scongiuro! Ma cosa hai pensato? Per farmi perdonare Ti dedico una poesia di Rainer Maria Rilke,un poeta a me molto caro: Non attendere che Dio su Te discenda e Ti dica "SONO" Senso alcuno non ha quel Dio che afferma l'Onnipotenza Sua Sentilo Tu nel soffio onde Egli Ti ha colmo Da che respiri e sei. Quando non sai perchè t'avvampa il cuore: è Lui che in Te si esprime! Bellissima vero???!! Auguri Don Carlo,auguri a tutti i lettori del Quiquiri ed auguri anche a me! Alla prossima apologia.
ORCHIDEA
Complimenti per l'articolo.
RispondiEliminaDevo ammettere che ho seguito tutto l'evolversi della situazione
di questi giorni recenti con passione anche se per lavoro risiedo fuori.
Permettevi di complimentarmi con tutti voi "paesani" (eccetto i soliti politicanti ipocriti) per l'orgoglio e le "balle" (quelle vere)mostrate in questa particolare situazione e di cui il sottoscritto non credeva foste capaci.
Una menzione particolare vorrei farla alla donne che hanno pregato invece di parlare e sparlare e a cui per la prima volta questa articolo fa menzione e credo che se veramente il futuro dei nostri figli potra' essere ancora a Casanova lo dovremo molto a loro.
Mi ha molto colpito l'articolo sull'Apologia delle balle.Bellissime le metafore filosofiche indirizzate ai politici e non.Mi complimento con Orchidea.
RispondiEliminaNon ho parole per l'articolo...sei GRANDE Orchidea
RispondiEliminaCiao da: Terra Di Dio
RISPOSTA AD ORCHIDEA:
RispondiEliminaCHIUNQUE TU SIA SEI DEGNO DELL'ONORE DI DIO,DEL POPOLO,E POI...........OCCUPARE TU LA PROSSIMA POLTRONA A SINDACO. CI FAI RESPIRARE.......... ARIA PROFUMATA,NEL MODO IN CUI TI ESPRIMI BRAVO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MONNA LISA.
bene bene bene... l'ironia (e l'auto-ironia) e' sempre la miglior cosa! Invece di accuse e parolacce, penso che una critica di questo genere sia sempre piu' educativa...brava orchidea. Sara
RispondiEliminaSi vero, ma ricordatevi che NON E' FINITA!!!!!!!
RispondiEliminaMi unisco ai complimenti alla riflessione di orchidea che ho trovato di assoluto pregio. E' davvero un peccato che ci si ostini a nascondere quando si è capaci di esprimere idee di questo calibro. Bisogna uscire allo scoperto e far vergognare la miriade di "mediocri" che popolano le corti!
RispondiEliminaHo una proposta da fare: cambiare il titolo “Apologia delle balle” in “Apologia di Orchidea”.
RispondiEliminaSul Vocabolario della Lingua Italiana “lo Zingarelli minore” la definizione di apologia, tra le altre cose, è la seguente: discorso in esaltazione di una persona, ed è esattamente quello che Orchidea ha fatto nel suo commento.
Ed è anche quello che, a mio parere, nuoce al nostro Sud; i meridionali, purtroppo hanno una brutta abitudine: quando leggono un libro di troppo, quando studiano per intenderci, tendono ad assumere quell’atteggiamento da intellettuali che tornano al paesello e osservano i fatti con occhio antropologico, e che si compiacciono di riscontrare nella “loro gente” quella semplicità, spontaneità, credulità di cui parla un certo De Martino… ma lasciamo perdere, non voglio farcire questo commento di nomi.
E si, mia cara Orchidea, chi scrive è una persona che non ha letto molti libri (e questo non vuole essere un vanto, anzi!); chi scrive è una persona che è cresciuta in una famiglia in cui il ricordo del fascismo è costantemente accompagnato da una nota malinconica, perché mio nonno mi ripeteva sempre che, a quei tempi, “i poveri stavano bene ed erano assistiti”; chi scrive è una persona che è poco preparata in materia, e perciò fa fatica a far comprendere a sua madre l’importanza di riciclare i contenitori di plastica.
La “dissertatio pseudophilosophica” nella quale lei si è destreggiata, ovvero l’esposizione di argomenti di filosofia (sa, mia cara, c’è anche chi il latino e il greco non li ha studiati) non resterà impressa nella mente di “quella gente umile, straordinaria e bellissima con le "scuole basse" piena di rughe e con il "maccaturo" che contiene i capelli usurati dal tempo”, perché per loro risulterà incomprensibile.
Lo sforzo di chi, come lei, ha studiato, cioè ha avuto l’opportunità di aprire un libro, non deve essere quello di fare sfoggio della propria erudizione, ma di “farsi piccolo coi piccoli” ( e non so chi sto citando).
Quel che intendo dire è che fin quando la cultura e il sapere resteranno indecifrabili per noi poveri ignoranti, continueremo a dare fiducia a sindaci che non sanno parlare, ad accettare quel che ci viene imposto, continueremo a parlare a sproposito, perché privi di argomentazioni, e continueremo a temere dialetticamente persone come lei che sanno fare delle citazioni.
La gente non va guardata dall’alto, ma va vissuta da dentro, bisogna stare in mezzo alle strade, intrufolarsi nei loro discorsi, ascoltarli con attenzione, e spiegare le “grandi verità” con estrema semplicità, non riempire pagine web per compiacersi di ciò che sappiamo.
Dall'olimpo un messaggero degli dei classici...Belle ed eterne le tue citazioni,un pò lontane però dalla cyber-cultura che oggi viviamo.Come parte attiva di una di quelle che tu definisci "capere"(e non sai quanto siano servite pure quelle)mi sento di consigliarti (se non hai ancora avuto modo di leggere) una lettura, che penso molto attinente alla situazione che abbiamo vissuto in questo ultimo periodo;La ballata del vecchio marinaio di Samuel Taylor Coleridge...l'ho riletto in questa occasione ed è stato illuminante.Buona lettura...
RispondiEliminaSecondo voi...la Crisalide si posa sull' Orchidea ?
RispondiEliminaRisposta della Crisalide:
RispondiEliminaassolutamente no!!!!
cara orcidea, ma cumme parli bbene!?Si sente che spiccichi meglio di tutti noi.Ie quann sent parlà accussì,me sento tutta un friccicore :'nzomma me piace ,ma nun ce capisc granchè.Me ricord a li tiemp miei, che li signur che parlaven accussì eran gran signur e chiù parlaven strano e chiù nuie cafone penzavam che erano pbrav...
RispondiElimina.Ie de libbri accussì difficili non ne aggio mai letti.Viat a vuie ca cunuscite tanta gente accussì importante...Socrate ,Platone,,ma pecchè a du Maria de Filippi stì signur nun ce vann mai??Signora orcidea,una prechiera...una de cheste sere ,vicin a ru fuoc,miez a nuie capere,purtatincille,accussì ce fann capì caccosa pure a nuie 'gnurant.NUie ve ringrazziamm da mò,pecchè semm sicure che ce ri purtat e ve giuro nè, che nun ve facemm scumparì...umilmente vostre Maria ,giuvanna,francesc,filumena,ecc,ecc.
purtancille? ma de ddo ne si, de ri vasc' e napuli?
RispondiEliminaimpara a parlare casanovese che così non va...
Da una “capera” di Casanova alla dottissima voce che parla in nome e per conto del povero Platone:
RispondiEliminaLe mie cose vuote sono importanti, lotto per esse ma..
Solo per spezzare la routine di tutti i giorni, che scandiva la mia bieca esistenza, mi tengo ben desta presso i presidi variopinti; sto lì “ab initio” ma non è ancora finita.
In attesa del “flemmatico che ci inizi al perpetuo” come dice il tuo Rilke, occorre lottare e restare ben desti; chissà cosa ancora accadrà!
La tua “capèra”
Non che io sia contro chi desidera mettere in mostra tutta la propria "cultura" (anche se penso che non necessariamente citare grandi pensatori sia sinonimo di cultura).
RispondiEliminaIl problema è semplicemente che, in questo momento più che mai, bisognerebbe davvero cercare in tutti i modi di raggiungere il cuore della gente, quella comune, quella che non legge Platone ma che può capire, aiutata da chi ha avuto la fortuna di documentarsi,che ci troviamo ormai in un punto di non ritorno.
Bisogna andare avanti, fino in fondo, bisogna che cominciamo a ricostruire dalle nostre stesse ceneri, non soffermiamoci su inutili parole... fatti, c'è bisogno di fatti! concretezza, voglia di cambiare le cose! svegliamoci!
Ben rende Giustizia, l'Apologia delle Balle, che sottolinea il grande coraggio e la grande forza d'animo della gente umile, di quella gente che proviene dalle "scuole basse", di quella gente che ha la dignità di essere ciò che è, e con dignità, difende ciò in cui fermamente crede: la loro terra, la loro casa, la loro famiglia. Gente umile e retta, a contrario di molti il cui agire è motivato solo da squallidi interessi. Ma esiste uno Stato "Giusto", uno Stato che tutela gli interessi della comunità? Nella sua Repubblica, Platone scrive che lo Stato giusto è quello che adempie alle sue funzioni seguendo gli interessi comuni. Non credo sia il nostro caso! Ed ancora dice "...le singole cose riescono meglio e con maggior facilità quando uno faccia una cosa sola (chi vuol capir, capisca! O per meglio dire: Pasquà, Gennà, capito?)." Secondo il filosofo Democrito la saggezza è l'obiettivo principe della condotta, ma quanta saggezza c'è in coloro che gestiscono tutto questo? Hanno consapevolezza e responsabilità delle proprie azioni, nonchè conoscono le conseguenze dei propri atti? O la bramosia del potere è più forte di tutto e di tutti? Sono sicura, comunque, che la tenacia e la perseveranza che alberga nei casanovesi, tenga unito il paese in un'unica forza, una forza che reclama a gran voce ciò che per ogni individuo è sacro ed inviolabile: il Diritto alla Vita, respirando aria pulita! Sono con tutti voi.
RispondiEliminaPerdinci e pure perbacco! Mai avrei creduto di trovare in una dotta dissertazione sull’immondizia tanto ben di Dio.
RispondiEliminaStordito qua e là da frasi latine (ab initio, relata refero) schiaffate in mezzo al discorso con nonchalance (in modo che chi legge, anche se non ci capisce niente, possa dire “ammazza quant’e’ bravo” o, più terra terra, “Orchide’, si’ ruoss”), l’allibito lettore rimbalza da un evento di eraclitea memoria a consigli di stampo plutarchiano (e se non sai chi sono Eraclito e Plutarco sono cazzi tuoi!).
Così il casanovese scopre di avere un imprinting (confessa, casanovese medio, non lo avevi mai saputo!), si accorge che qualcuno ha approfittato dell’occasione per studiare l’“essenza antropologica del popolo di Casanova” ("cazzu cazzu” direbbe Cetto Laqualunque; sticazzi dicono al presidio : ma come, io sto al freddo e al gelo tutta la notte e tu mi vieni a fare l’antropologo dei miei stivali?) , che il sindaco Di Biasio e’ pregno (ma no!) per default delle sue attività dialettiche di tipo allucinatorio (pronto ospedale? Mandate un’ambulanza, c’e’ qualcuno che ha dato di testa! Altro che “calmato e placidato”).
L’incauto lettore può rilassarsi un pochino quando l’afflato classico lascia finalmente spazio a personaggi familiari (Di Biasio, Mannillo, il sacerdote) ; ma non fa in tempo a tirare il fiato ed è di nuovo trascinato nel vortice, saltando senza tregua da Nietzsche ai maccaturi, da Socrate alle capere, da Platone ai giovanotti scostumati e blasfemi (detto per inciso, ne hanno ben donde);
il tutto in un turbinio senza precedenti di virgole impazzite con descrizioni degli eventi e delle persone che stanno a mezza strada tra Verga, Ignazio Silone e le macchiette di Totò.
Arrivati alla fine (ammesso che ci si riesca), il lettore, ormai allo stremo, può solo chiedersi “Orchide’, ma hai cambiato spacciatore, oggi?”;
L’autore (un antropologo? Un naturalista? Un letterato? Un tuttologo? ) minaccia che questo apologo sia il primo di una lunga serie e noi attendiamo con ansia altre produzioni, nella convinzione che la produzione letteraria in genere vada comunque incoraggiata; mischiare citazioni a casaccio e’ un diritto costituzionalmente garantito; e poi in giro c’e’ molto di peggio; e poi in qualche modo uno deve pure passare il tempo; ma se queste improvvise e un poco confuse vampate di erudizione volessero accompagnare fino a maggio la campagna elettorale di qualcuno, mi sento umilmente di dirvi stateve accuorti: è vero che Di Biasio aveva (forse) la terza media, ma quattro citazioni in croce non implicano particolari capacità politiche; e poi il popolo dovrebbe sempre diffidare da chi esagera col latinorum.
All'antropologo orchidea.
RispondiEliminaQuella che tu hai cercato di "fotografare" è la colorata e piacevolissima società casanovese bellezza e non mi venire a dire che te ne sei reso conto solo adesso, altrimenti mi verrebbe da chiederti dove sei vissuto sino ad oggi. Nel tuo Piccolo mondo antico si avverte odore di muffe verdognole.Apriti al nuovo senza paura ...e non temere le donne attive e propositive ,direbbe il tuo psichiatra.Un pò di tempo fà, donne così,tu le avresti sicuramente messe al rogo,ma buon per noi quei tempi sono passati e dovresti fartene anche tu una ragione.Una delle capere.
ORCHIDEA risponde:
RispondiEliminaMARSHALL MCLUHAN, massimo teorico della comunicazione, sostenne che lo sviluppo dei mass-media ha trasformato il mondo in un immenso "villaggio globale" in cui le informazioni e le immagini circolano in real-time. Ed anch'io stasera (sono appena tornata dai gazebi) in tempo reale grazie a QUIQUIRI comunico con le mie amiche ed amici di Casanova che mi hanno voluta onorare delle loro riflessioni in merito alla mia "pseudo APOLOGIA DELLE BALLE" di qualche giorno fa. Non pensavo di ricevere cosi' tante risposte e, indipendentemente dai contenuti, è motivo d'onore per me ringraziare tutti.
Non approfitterò della vostra pazienza per farne un'altra dissertatio, ma credo che sia doveroso e moralmente corretto fare subito alcune precisazioni.
- In quello che ho scritto precedentemente non vi è alcuna strategia politica recondita per ipotizzabili desideri di candidatura politica. Come avrete certamente capito, amo in modo viscerale la PHILOSOPHIA e tramite essa, ho mutuato che la Politica come tale, implica che venga condotta ed attuata nel rispetto delle funzioni che hanno come fine ultimo il conseguimento del bene comune e non del singolo. Verosimilmente, la politica- e per essa i suoi rappresentanti- deve essere considerata in modo totale "anche come cultura" fino a farla diventare "l'Arte della Politica".
E se tale deve essere considerata- come tutte le Arti- non può essere, nè deve essere accomunata alla molteplicità di tante altre attività alle quali sono soliti i nostri politici. I risultati li stiamo vedendo tutti e, se la cava di Casanova è stata proposta per lo stoccaggio di ecoballe, altro non è che il risultato finale di un'attività scellerata che nulla ha a che fare con l'arte della politica. Il bene comune non è stato affatto tutelato e siamo stati "profanati" nelle nostre intimità emozionali senza tener conto alcuno delle conseguenze che ne stanno derivando.
Questa vicenda è di una gravità inaudita -perchè io come tutti quelli di Casanova- mi sento violentata nelle cose più care, e ben conosco l'apprensione e l'angoscia di chi sta vivendo sotto i Gazebo lo spauracchio di questa tragedia.
Al di là di questa ormai consolidata vicenda, desidero ringraziare anche quelli che hanno voluto tacciarmi di cose che non mi appartengono e non per fare polemica (non è nelle mie consuetudini) nè voglio accettare la provocazione. Ma trovo molto simpatico, se non addirittura bello, poter interagire con tutti quelli che mi hanno rivolto parole di apprezzamento e di critica notevole. Molto belle le parole che mi sono state rivolte dalla interlocutrice delle ore 23.01 del
30/11: grazie di cuore per il "supporto PHILOSOPHICO". Grazie a MONNA LISA, mi dispiace deluderti, non mi candiderò per nulla perchè ho già troppe cose da fare. Grazie a L. WITTGENSTEIN, a Sara , a "CRISALIDE", alla "CALABRESE" (molte belle le vostre osservazioni e un grazie particolare alle mie amiche "CAPERE" ed all'estensore della bellissima lettera delle 02.28 dell'1/12/2007 -Bellissima, perchè scrivi in modo fluido come un " Panta Rei" eraclitiano) ed ancora "più bello" è il momento in cui ti fai partecipe delle istanze dei lettori( non ti ho mica imposto di leggermi) in cui ti chiedi se ho cambiato "spacciatore?" Ed ancora più interessante è constatare l' apprensione per sapere chi sono: un antropologo? un naturalista? un letterato? oppure un tuttologo? un aspirante politico? un esageratore di Latinorum?
Ti rispondo pedissequamente: non sono atropologa ma mi interessa moltissimo l'analisi comportamentale delle persone (mi serve per crescere e migliorare dentro); non sono una naturalista ma in questo momento più di tutto mi interessa che le "balle" non vengano nella cava di Casanova; non sono una letterata (nel senso che non sono laureata in Lettere Antiche nè in altre discipline) ma la mia vita è tutt'ora preda dei libri e di tutto quanto possa servire ad acculturarmi; non sono una tuttologa, ma essendo un'adepta della PHILOSOPHIA, mi piace tutto ciò che essa comprende e, quindi,puoi capire bene che mi alletta parlare di "Entropia" del fuoco quando accendo il camino, oppure "entropia" dell'anima quando mi chiudo nella mia stanza, prendo un cd di BEETHOVEN, premo il tasto "play" ed i violini diretti da L. MAAZEL cominciano a saturare le molecole dell'aria del 3° movimento della 9° sinfonia.
Credimi, una cosa mitica, se non addirittura divina; ma l'entropia della mia anima aumenta anche se comincio ad osservare i quadri di Monet (ti consiglio di andare a Roma; in questo momento c'è una sua mostra);credimi ancora, un pittore impressionista "en plein air" che fa vivere le sue impressioni di fronte ai fenomeni più evanescenti e mutevoli -Mitico Monet!!!
Come vedi l'entropia non afferisce solo al secondo principio della Termodinamica (quello di Clausius) ma-per me-c'è anche l'entropia delle emozioni,che mi consente(finalmente)di essere una donna libera senza lacciuoli nè ricatti.
Libera,libera,libera di essere me stessa e di poter scrivere tutto quello che voglio(nel limite del lecito).Questa sono io,una donna libera che decide di fare quello che voglio,quando lo voglio e come lo voglio,senza che nessuno possa imbrigliare i miei pensieri e le mie emozioni.E questo vale anche per quelle che ho chiamato"capere";credo che solo quelle che si sentono tali nell'essenza del vero significato della parola si possono pure adirare,ma trasmetto loro un messaggio di uno scrittore a me caro"Sergio Barbaren":Non sprecare il tuo tempo solo in chiacchiere credendo che sia infinito.Abbiamo il dovere di essere felici e, per tale motivo, parla di meno e goditi ogni minuto della vita,prima che sia troppo tardi e ti rimanga il rimpianto di non averlo fatto.Se preferisci Seneca:"la felicità non è un vademecum da portare appresso per la vita,ma è una maniera di viverla.Ed alla mia amica capera che mi ha fatta diventare pure androgina e dal sapore di muffa,rispondo che io amo le donne attive,propositive e finalmente libere di poter manifestare tutto di se stesse.Ma queste donne non sono capere,sono il sale della vita e con loro io mi sento giovanissima.Perchè MAC ARTHUR diceva:
"La giovinezza non è un periodo della vita,essa è uno stato dello spirito,un effetto della libertà,una qualità dell'immaginazione,un'intensità emotiva,una vittoria del coraggio sulla timidezza,del gusto dell'avventura sull'amore del conforto.Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni;si diventa vecchi perchè si è abbandonato il nostro ideale.
Gli anni aggrinziscono la pelle,la rinuncia al nostro ideale aggrinsisce l'anima.
Le preoccupazioni,le incertezze,i timori,i dispiaceri,sono i nemici che lentamente ci fanno piegare verso terra e diventare polvere prima della morte.
Giovane è colui che si stupisce e si meraviglia,che si domanda come un ragazzo insaziabile:E dopo?
che sfida gli avvenimenti e trova la gioia al gioco della vita.
Voi siete cosi giovani come la vostra fiducia per voi stessi,cosi vecchi come il vostro scoramento.
Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi.
Ricettivi di ciò che è bello, buono e grande,
ricettivi ai messaggi della natura,dell'uomo e dell'infinito.
e se un giorno il vostro cuore dovesse essere mosso dal pessimismo e corroso dal cinismo
possa Dio avere pietà della vostra anima di vecchi."
Bellissima vero???Ve la dedico a tutte con immenso affetto.
A tutti quelli che invece hanno avuto la pazienza di leggermi,a tutti coloro che in questo momento si trovano al presidio di Casanova ed ai responsabili di QUIQUIRI,dedico una poesia di un grande poeta nostro amato compaesano:Rolando SANGERMANO
"VANO NON SARA' STATO VIVERE
SE QUALCUNO NEL BUIO
TROVERA'
NON IL VOLTO CHE AVEVAMO
MA LE COSE CHE ABBIAMO DETTO"
Bellissima vero???
ORCHIDEA.
P.S.Per l'estensore delle ore 02.28 del 1.12.07 che dubita delle mie facoltà mentali,consiglio di leggersi "ELOGIO DELLA FOLLIA" di Erasmo da Rotterdam+L'ARTE DI SAPERE ASCOLTARE SE STESSI di PLUTARCO+DA ERACLITO A SOFOCLE di YORCK VON WARTENBURG.
al redattore del quiquiri
RispondiEliminapuoi per favore tagliare le dissertatio di questa pseudo filosofa orchidea. La prima che ho letto l'ho pure apprezzata ma adesso ha proprio rotto....
Sulle balle di monnezza di Casanova ho visto razzolare tanti personaggi: politici e sedicenti tali, verdi,aspiranti capipopolo,
RispondiEliminapresenzialisti, politicanti di vario, oltre ai tuttologi che a Casanova sono la maggioranza.Adesso ci mancava solo l'intellettuale ottocentesca fai da te, che fa sapere che conosce euripide, socrate, kant,monet, tinto brass ecc. ecc.A lei come a tanti altri del problema reale non giene frega molto e comunque con le sue farneticanti elucubrazioni filosofiche non dà apporto alla soluzione del problema. Vuoi farti dire che che sei l'intellettuale più intellettuale di tutti? Te lo riconosciamo! A condizione che scrivi una volta l'anno e soprattutto brevemente. Noi con le scuole "basse "vogliamo leggere di problemi e soluzioni Arripigliati!!!
ca,,,,ORCHIDE' non sapevo che esistessero tante ENTROPIE.SI GRUOSS!Un consiglio alla redazione:perche'non la inserite col titolo:L'entropia della cava di casanova.quasi un'apologia!
RispondiEliminaHai detto tutto?
RispondiEliminae poi...
Abbiamo pubblicato il "commento" di Orchiedea in quanto ci sembrava scorretto lasciare le critiche e le domande senza darle la possibilita' di una risposta. Pero' le consigliamo di essere (molto) piu' breve la prossima volta o, in alternativa, di aprirsi un blog letterario. Saremo lietissimi di inserire il suo indirizzo tra i nostri link.
RispondiEliminaLa Redazione
bravo quiquiri magari insegnale come si apre un blog e se ne vada per la sua strada...
RispondiEliminarisposta ad orchidea: xdonami ......... però se hai cosi alti lumi di sapienza-e se gli dei sono con te, perche non agisci ....... (dai scacco matto ai re ) scendi in piazza allo scoperto ......... metti in pratica il tuo sapere e allontana le balle e i ballisti da casanova!!!!!!!! mi fido di te ................ p.s. io leggo solo libri di favole "cappuccetto rosso e i 3 porcellini" monna lisa
RispondiEliminaPer la redazione di QUIQUIRI:prometto,non scrivo piu'.E' stato molto bello e interessante!Ancora complimenti e grazie.
RispondiEliminanon ti arrabbiare... si tratta solo di un fatto di spazio, niente altro.
RispondiEliminami è parso di vederti orchi,ieri sera al presidio ,in mezzo a tanta fauna,..e ti ho sgamato.La persona a cui ho confidato questa mia percezione mi ha dato della maga e devo ammetterlo,questa volta sono stata proprio brava. Ma dimmi,perchè nascondersi dietro una personalità femminile?Non ti riesce bene...Una donna non potrebbe essere un esteta freddo e distaccato.Noi donne siamo molto terrene (per via della maternità probabilmente),difficilmente una donna seppur colta,parlerebbe con le parole di qualcun'altro,...le citazioni non son cose per noi,mentre tu non fai altro.Passandomi accanto mi hai fatto ricordare le muffe verdognole di cui ti parlavo,ho avuto visioni di case dal soffitto alto e vuote,vuote di sentimenti...glaciali .Hai riempito il nulla delle tue stanze con tutto quello che la cultura scontata offre.Ti ripeto messere...apriti al nuovo,ricerca cose segrete e non scontate.Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo,o Astolfo,e sfrena li tuo volo dove più ferve l'opera dell'uomo. La solita capera
RispondiEliminama ke te fotte se orchidea ha la.....oppure il.....con tutti i ....ke teniamo per la testa?e poi ki te lo ha detto ke le donne seppur colte non sanno usare le citazioni perchè è solo appannaggio dei maschietti?senti questa ke è anche molto pertinente per il momento ke stiamo vivendo.DA KE SI POTREBBE CONCLUDERE KE PIU'UN BUGIARDO HA SUCCESSO,PIU E'PROBABILE KE FINIRA'ANCHE LUI PER CREDERE ALLE PROPRIE BUGIE(La menzogna in politica).E questa citazione l'ha scritta una donna con le p...ke si chiama Hanna Arendt.Altro ke capere.
RispondiEliminac'era una volta un piccolo re, che insieme ai suoi consiglieri amministrava in malo modo le risorse del suo piccolo regno. Un giorno arrivò, da molto lontano, un re di un grande regno e chiese al piccolo re di vendergli il regno,perchè non avendo più posto per i suoi morti, voleva uccidere tutti gli abitanti e sui loro terreni fare un cimitero. Il piccolo re con il suo piccolo vicerè acconsentì in cambio di molti danari.
RispondiEliminaDopo un pò di tempo il re venne a reclamare ciò che aveva comprato. Il popolo accortosi di quello che stava succedendo iniziò una protesta contro il suo re che si dichiarò innocente e ignaro. Il vicerè, grande doppiogiochista, subito iniziò una guerra contro il grande re proprio per depistare i sospetti che i cittadini avevano su di lui.Un bel giorno,però il grande re stufo di questo ritardo si recò nel piccolo regno e raccontò che egli aveva comprato i terreni e i cittadini proprio dal re e dal vicerè per cui era il loro nuovo padrone e doveva ammazzarli tutti. Il popolo allora finalmente capì e si ribellò al suo re. I cittadini rincorsero sua maestà e tutti i suoi fedeli per fare giustizia. Vennero preparati i patiboli e le prime teste a cadere furono quella del piccolo re e del suo vicerè. Il popolo esultò di gioia e furono organizzati molti giorni di festa. Il grande re commosso dal fervore del popolo rinunciò a tutto e tutti vissero contenti e in armonia. Fedra
risposta ad altro che caper...
RispondiEliminamia cara, mi dispiace,ma non hai colto il senso di quello che è stato detto riguardo alle donne che non fanno citazioni.Le donne ,di solito ,non fanno citazioni in quanto quello che leggono(e che piace) lo fanno proprio,e più che citarle certe massime ,le vivono...Hai capito adesso??? Tua Capera.
Sei stata veramente grande amica orchidea. Che popolo stupendo sono le nostre donne casanovese. Ti giuro che ho pianto in parecchie occasioni guardando quelle facce piene di rughe che si alternavano tra armonie e tristrezze. Che bella gente ho scoperto al mio amato paese. Un grazie caloroso anche a Tonino De Core che non gli ha fatto mai mancare il calore del fuoco e del suo cuore!
RispondiEliminabellissima "l'apologia delle balle".Peccato che nel secondo intervento hai accettato la provocazione scivolando nel personale.Ti va'comunque il merito di aver fatto giustizia alle quelle donne straordinarie che portano il"maccaturo".lascia stare le capere e scrivi ancora(ma devi essere piu breve).
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