La Redazione del Quiquiri riceve moltissimi articoli anonimi e quasi tutti vengono pubblicati per quel senso di democrazia che caratterizza il blog. Alcuni però vengono respinti perché senza alcun interesse per la pubblica utilità o perché pieni di offese fine a se stesse.
Ogni tanto riceviamo anche qualche articolo che ci accusa di qualche cosa e a cui, di solito, non rispondiamo. L’ultimo è arrivato qualche giorno fa da parte di un anonimo di una fantomatica Protezione Civile carinolese, il quale ci accusa di non aver trattato un argomento a lui caro, ossia la diatriba che sta animando Nocelleto tra la stessa Protezione Civile e il nuovo Parroco.
Per questo articolo vogliamo spendere due parole, se non altro per mero fine di chiarimento, rivolgendoci direttamente all’anonimo interlocutore.
Noi del QUIQUIRI non siamo abituati a parlare di cose che non conosciamo, anche se può sembrare il contrario.
E’ noto a tutti che questo blog è aperto ai cittadini e chiunque abbia qualcosa da dire può inviare un articolo che sarà pubblicato previa valutazione da parte della Redazione.
Se la Protezione Civile di Carinola, di cui non conosciamo assolutamente l’esistenza, avesse cercato di usare Il QUIQUIRI quale strumento formativo e informativo per far conoscere la propria opera a favore del territorio e dei cittadini e noi non avessimo pubblicato, essa avrebbe il diritto di accusare e di criticare, ma dal momento che tutto ciò non è stato fatto, questo diritto non ce l’ha.
Non ci risultano però interventi o denunce da parte di una Protezione Civile carinolese ogni qualvolta la montagna ha preso fuoco, per il taglio abusivi dei boschi o ogni qualvolta si è parlato di emergenza ambientale. Se una Protezione Civile esiste in quel di Carinola, essa è sicuramente un' associazione fantasma, visto che non si preoccupa abbastanza di diffondere la propria opera.
Il blog non si presta quindi alle piccole vendette dei singoli o dei gruppi che vogliono screditare una persona appellandola in un modo così razzista ed anti-democratico. Se questi sono i metodi della Protezione Civile carinolese, siamo ben lontani dall’essere “Civile” e il blog non può prestarsi a simili, gratuite meschinità.
La Redazione del Quiquiri
Ogni tanto riceviamo anche qualche articolo che ci accusa di qualche cosa e a cui, di solito, non rispondiamo. L’ultimo è arrivato qualche giorno fa da parte di un anonimo di una fantomatica Protezione Civile carinolese, il quale ci accusa di non aver trattato un argomento a lui caro, ossia la diatriba che sta animando Nocelleto tra la stessa Protezione Civile e il nuovo Parroco.
Per questo articolo vogliamo spendere due parole, se non altro per mero fine di chiarimento, rivolgendoci direttamente all’anonimo interlocutore.
Noi del QUIQUIRI non siamo abituati a parlare di cose che non conosciamo, anche se può sembrare il contrario.
E’ noto a tutti che questo blog è aperto ai cittadini e chiunque abbia qualcosa da dire può inviare un articolo che sarà pubblicato previa valutazione da parte della Redazione.
Se la Protezione Civile di Carinola, di cui non conosciamo assolutamente l’esistenza, avesse cercato di usare Il QUIQUIRI quale strumento formativo e informativo per far conoscere la propria opera a favore del territorio e dei cittadini e noi non avessimo pubblicato, essa avrebbe il diritto di accusare e di criticare, ma dal momento che tutto ciò non è stato fatto, questo diritto non ce l’ha.
Non ci risultano però interventi o denunce da parte di una Protezione Civile carinolese ogni qualvolta la montagna ha preso fuoco, per il taglio abusivi dei boschi o ogni qualvolta si è parlato di emergenza ambientale. Se una Protezione Civile esiste in quel di Carinola, essa è sicuramente un' associazione fantasma, visto che non si preoccupa abbastanza di diffondere la propria opera.
Il blog non si presta quindi alle piccole vendette dei singoli o dei gruppi che vogliono screditare una persona appellandola in un modo così razzista ed anti-democratico. Se questi sono i metodi della Protezione Civile carinolese, siamo ben lontani dall’essere “Civile” e il blog non può prestarsi a simili, gratuite meschinità.
La Redazione del Quiquiri