Antimus Mutus non si tiene. La data di celebrazione del turno elettorale amministrativo che ingloba anche Carinola si avvicina e lui freme, si agita, si dimena, si distende come una molla. Oggi qua, domani là. E’ una sorta di Santissima Trinità: ha il dono dell’ ubiquità. Lo trovi ovunque vi sia un capannello di persone intente a parlar di politica. Prevale persino nel singolarissimo derby con Marcantonio Russo, il vecchio della politica carinolese, già pronto per passare a miglior vita, che forse, quanto a girovagare come uno “spendone” (Brunetta se ci sei batti un colpo) lo insidia seriamente. Mutus ha colpi in serbo, assi nella manica, uscite pirotecniche dell’ ultime ora. Vedrete cosa sarà capace di combinare pur di mettersi alle spalle il frustrante periodo di opposizione, solo formale s’ intende, degli ultimi due anni. Saprà stupirvi ancora una volta. Sentite come è bravo a cambiar pelle. Seguitemi per lo spazio di pochi attimi. In un articolo vergato di suo pugno ai tempi del CCD, sull’ organo ufficiale del partito e che io rinvenni nell’ allora sede del movimento (anno 1998 circa) in cui all’ epoca militava Zinzi Mimì da MARCIANAISE (cosi pronunciano gli indigeni), ubicata all’ inizio di via Mazzini a Caserta scriveva: ”dobbiamo arginare in ogni modo il Centrosinistra, a tutti i livelli. Solo il Centrodestra e Berlusconi possono salvare l’ Italia e, con essa, la nostra amata Campania e Terra di Lavoro. Le prossime amministrative dovranno essere il momento della prova del nove. E il Centrodestra dovrà prevalere, Comune per Comune, sul Centrosinistra e sulle liste civiche ad esso riconducibili.” Bene, dopo sessanta giorni, dico sessanta, non un secolo, si votò anche a Carinola e Mutus Antimus, nome d’ arte azzecatissimo dalla redazione del Quiquirì di Antimo Marrese da Casale, cosa fa? Clamoroso al Cibali! Si allea con Pasquale Di Biasio (espressione autentica del più squisito centrosinistra) diventandone addirittura Assessore. In campagna elettorale, esibirò in milioni di copie, se del caso, questo articolo, ancora gelosamente custodito nel mio archivio, laddove qualcuno dovesse dubitare della veridicità di ciò che scrivo!!!!! Ma qual è il programma attuale di Mutus? Ha mandato, in concorso con un manipolo di automi etorodiretti, a zampe all’ aria quello scapigliatone di Mannillo, ha fritto in padella Pasquale Di Biasio, ormai considerato cavallo-cappone, inutile perfino per le monte, un tempo apprezzate e politicamente vantaggiose, specie se consumate presso il palazzo di Città. Ha stretto alleanza solida con Grimaldi, De Risi, con I socialisti , Buccheri e Locandieri, e pure non si ferma. Perché, ci si chiede ? E’ presto detto. Mutus odia la tecnologia, il progresso, la globalizzazione. Ama i servizi sociali e Capriglione, nutre una inestinguibile passione per qualche dipendente comunale addetta allo scopo ma, soprattutto, ed è questo quello che più lo manda in bestia fungendo da mordente per il suo infaticabile attivismo, schifa visceralmente Bill Gates e i suoi maledettissimi computers! Si perché Mutus è contro la informatizzazione, l’ avanzamento in rete, internet e suoi succedanei. Lui è per la carta, la carta pura e semplice, la carta straccia. La carta, magari igienica, ma pur sempre carta. Punto e basta. Il suo albero preferito è il Pioppo: sarebbe capace di sventrare, da solo, la foresta dell’ Amazzonia e ripopolarla di soli Pioppi. Lui declinerebbe perfino una passeggiata alle due del pomeriggio con Marcantonio e Micio Micillo, su e giù per viale dei ciliegi ad ordir trame che manco De Mita, pur di distribuire certificati ad ogni piè sospinto con foga, impeto e abnegazione da mulo. Del resto è con i certificati che ha costruito la sua carriera (si fa per dire). Una carriera a cui solo l’ avvocato dal ”cappello western” dà ancora un po’ di credito, se è vero, come è vero, che ancora lo intervista per sapere sulle sorti e gli obiettivi dei dieci più famigerati e ridicoli dell’ Universo mondo. A proposito di politica, dato che tra i dieci dimissionari, da tempo non più tali, non si riesce a trovare la cosiddetta quadra, Mutus ha suggerito una sensazionale, avveniristica e straordinaria soluzione: tornare alla politica. Si, proprio cosi. Avrebbe declamato stizzito e adontato e con tono enfaticamente tribunizio: torniamo alla politica! Si? E come? Viene da chiedere. Sfornando certificati a iosa? Certificati, per dindirindella, certificati, solo ed esclusivamente certificati, ha imperativamente chiosato Marrese Mutus, si certificati, Benedetto Iddio!! Ma come cazzo volete fare politica senza certificati? Mah, io non vi capisco, avrebbe aggiunto sgomento e inviperito. Ma può essere? Vi chiederete. Si può essere. Anzi ..è! Ipse dixit. Lo stesso deprimente personaggio, in politica dagli settanta, che la mattina, forte dell’ accordo consociativo con Marcantonio, negli ultimi due anni, arrivava a Carinola, sostava sulla soglia del tabacchino di proprietà Trabucco (nipote di De Risi) in compagnia di Giovanni Micillo, volgeva lo sguardo sopra (Micillo manco se ne accorgeva tanto era preso dallo sfornar battute su pollastri e melelle) , verso il balcone del gabinetto del Sindaco e, pensando di non essere scorto, alla chetichella, quatto quatto, decadente per stile e andatura, si avviava verso l’ ufficio tecnico dove veniva accolto con onori e feste da “Pietro l’ Inutile” a lui devoto e regalatogli da Marcantonio: lo ha detto, lo ha proprio detto. A mò di intemerata e, cosa ancora più inquietante, lo ha pensato e lo pensa ancora..! Mi sia consentita una domanda, per chiudere: ”Massimo ma a che ti serve sto campione?”E’ con lui che vuoi rinnovare?Ti rendi conto che è già pronto per Rolando De Cristofaro? Fammi sapere se te ne dovessi avvedere..
Vincenzo l’ Amatriciano
P.s. Che ve pozzana accire sti recchiuni pecchè nun pensate a cuarnà le mugliere voste? Purtatele a me ….ve facciu verè i….Ah Musulinu uu!
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