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sabato 31 marzo 2007

"Soldin che cade nella cassetta, al cielo vola l'anima benedetta"


ESORTAZIONE AI FEDELI- Ma voi, o carissimi,ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. Essi vi dicevano: “Alla fine dei tempi vi saranno impostori che si comporteranno secondo le loro empie passioni”.

Dalla lettera di Giuda




Secondo la nostra modesta interpretazione, la cosiddetta fine dei tempi è iniziata da quando la Chiesa ha tradito gli ideali su cui Gesù Cristo la fondò. Non vogliamo avere la presunzione di individuare con certezza questa data in qualche evento storico. Potremmo citare, nella nostra empia ignoranza, casi storici come la Donatione Costantiniana, da cui prende piede e si legittima più di un millennio di potere temporale e la creazione dello Stato Pontificio, grazie al quale l’Italia vedrà l’unificazione solamente nel 1861, in ritardo di almeno tre secoli sul resto d’Europa e che tutt’oggi continua ad esercitare una forte influenza sulla politica italiana(vedi pacs,aborto,divorzio,ecc.). Ma, quando il Maligno guida le deboli menti degli infedeli a oscuri lidi, appannaggio solo di imperscrutabilità divina, si rischia di uscire dal seminato. È per questo motivo che vorremmo iniziare in questa sede un discorso, che per la plurivocità degli argomenti trattabili, richiederà lo spazio di una sorta di rubrica. Esortiamo pii ed empi, a levare il proprio grido verso l’Alto ogni qualvolta la loro anima ne senta l’anelito.
Riprendendo il senso del frammento da noi estrapolato, lasciando a voi pecore e lupi l’arduo compito di interpretare il nostro intento, vorremmo incentrare questa prima questione su uno dei dubbi, che riteniamo essere più vicino alla nostra esperienza.
Come tutti ben sanno,fedeli e infedeli,è usanza fin troppo diffusa nelle nostre comunità donare del denaro al parroco della parrocchia di riferimento ogni qualvolta il pio cittadino vi si rivolge per prendere i sacramenti(comunioni,matrimoni,cresime),per adempiere al volere di Dio. E non solo,il parroco riceve “doni”anche per le giornaliere celebrazioni sacre in memoria di defunti per i quali fedeli e infedeli richiedono messe in suffragio delle loro anime periodicamente.
È noto che in alcune parrocchie,come in quella di Casale di Carinola,al presentarsi di queste occasioni, viene imposto al devoto cittadino un vero e proprio listino prezzi delle funzioni sacre che fa invidia al tabellone dei prezzi dei gelati esposto davanti alla porta di qualsiasi bar (zitti zitti agnellini,se il vostro pinguino travestito da pastore dovesse discovrir qualcosa,tosto appronterebbe il pasqual desco con le vostre tenere carni).
Lo stesso accadeva nella parrocchia di Casanova quando a guida delle nostre misere anime impure c’era il tanto temuto don Pasquale Timpanelli (buonanima). Ma ,con la venuta dell’allegro e gioviale don Carlo,le leggi sono mutate e,attualmente, le offerte sono libere cioè “a coscienza tua” come nella maggior parte delle parrocchie.
Ed è qui che ci sorge spontanea una serie di dubbi rivolti sia ai parroci sia ai devoti che ci tengono tanto a dimostrare la propria fede “concretamente” : ma tutte queste offerte dove vanno a finire? Come vengono sfruttati questi soldi? E voi,teneri agnellini,credete forse che le anime dei morti abbiano bisogno di denaro per guadagnare punti per il paradiso? Oppure,peggio ancora,avete paura del dito della comunità puntato contro di voi per il vostro ignobile comportamento da “pecorelle nere e smarrite”del gregge?? Noi crediamo solo che tutto questo sia ben lontano dalla figura di Cristo e dal suo insegnamento e l’istituzione ecclesiastica che li dovrebbe rappresentare ne è consapevole più di voi.

Judith and The Sober

mercoledì 28 marzo 2007

Maestro parolaio: l'avvocato Ceraldi

Guardate cosa ha avuto il coraggio di scrivere l'illustrissimo avvocato Ceraldi sul suo sito:
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“Cari Signori l'approssimarsi della cosiddetta buona stagione invita a piacevoli passeggiate all'aperto e questa mia potrebbe eufemisticamente essere interpretata come un vero e proprio invito ad una breve passeggiata primaverile! Carinola si sa è una ridente cittadina la cui piazza principale, piazza Mazza, è la stessa di tanti secoli fa, è bellissima anzi favolosa, credo che tutti quelli che la visitano anche per pochi minuti ce la invidiano, è un vero e proprio gioiello ma ha un difetto(se così si può dire):è piccola ed ha pochi pochissimi posti auto! Ora facciamo conto che a scrivere questa lettera non sia io il vostro assessore, ma un cittadino, un qualsiasi cittadino di questo Comune (cittadino che poi, se vogliamo, sia pure in percentuale, è il vostro datore di lavoro):facciamo conto che questo cittadino debba comprare una medicina o prendere il giornale o recarsi in banca o venire al comune per qualche cerificazione, ebbene è sempre lo stesso cittadino che vi prega sommessamente e gentilmente di non parcheggiare la vostra vettura in piazza Mazza, occupando per circa sei ore (ore 8,00-14,00)o poco più ,uno dei pochissimi posti per il parcheggio esistenti in detta piazza! L'invito è rivolto anche a tutti gli altri (titolari o dipendenti degli esercizi ed uffici) che debbono sostare per tante ore impedendo ai poveri malcapitati che debbono fermarsi per pochi minuti di trovare il tanto agognato "posto"! Eviterete tra l'altro che i vigili debbano fare i "parcheggiatori" e potrete trovare posto sia lungo il corso Umberto sia, facendo appena "trenta passi", davanti al Castello o nei pressi del Tribunale! Grazie per avermi letto signori dipendenti, e non solo, mi auguro che accogliate questa mia come un vero e proprio invito ad una piacevole e salutare passeggiata!”
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Beh Caro Ceraldi allora facciamo una cosa, facciamo tutti come te e parcheggiamo nel cortile di Palazzo Novelli, ok? C'e' un mio amico parcheggiatore abusivo di Napoli che conosce delle tecniche di incastro favolose, non immagini quante ne riuscirebbe a far entrare e uscire da quell'angusto spazio. Tanto poi, a che altro serve sto palazzaccio?
Sergio Rubini

martedì 27 marzo 2007

Edil Carinola S.p.A.

Gente, vi esortiamo a notare la mancanza di organizzazione con cui il nostro comune seguita a perseverare nello sviluppo di opere pubbliche, e la continua e perpetua presa in giro, nei confronti di noi cittadini, da parte dei “personaggi”del nostro consiglio comunale; i quali appaltano, opere che dovrebbero essere utili e di primaria esigenza, stravolgendole e riducendole a squallido fine del loro interesse, a ditte in odor di stampo camorristico. Queste ultime non fanno altro che ricoprire i nostri luoghi di ritrovo sotto una gettata di triste cemento - non un prato, non un po’ d’erba ( ma non da fumare), aiuole o cazzi vari – continuando a seguire criteri urbanistici anni ’70, del tipo colate di cemento a go-go, volte a rassicurare la gente di non abitare più in un triste paesello di campagna, ma in una piccola perla d’efficienza urbana in evoluzione. Ebbene questa evoluzione si è fermata, trasformandoci in un pallido riflesso di sclerotizzante periferia.
Con cadenza ciclica il comune continua a propinarci le stesse vecchie promesse di lavori pubblici su strutture in realtà mai finite (Villa comunale sita in Casanova) o deteriorate dal tempo e dalla mancata manutenzione ( Campanile sito nella Piazza Maggiore De Rosa di Casanova,) e altre. Infatti, recentemente sul Corriere di (sito in) Caserta è apparso un articolo in cui L’Assessore ai Lavori Pubblici affermava che il Comune aveva promosso uno stanziamento di fondi: corrispondenti tra le altre proposte a 395.000 € per il rifacimento della Piazza Alberata sita in Casanova ( pensiamo che dovrebbe essere la Villa comunale); 48.000 € per la ristrutturazione e messa in funzione del Campanile prospiciente Piazza Maggiore De rosa sito in Casanova. La priorità di messa in opera dei lavori menzionati è rispettivamente di 6 e 1, riferendosi ad una scala che va da un minimo di 1 ad un massimo di 10.(Siamo malignamente portati a pensare che il Campanile non sarà mai messo in funzione, sempre riguardo a quest’opera potremmo anche palesare il nostro malfidato dubbio sui criteri che danno la priorità, “ma il sonno è d’oro e non va disturbato”). E ora a noi cittadini non resta altro che aspettare l’ennesima impresa edile la cui sospetta natura celata sotto sfilze di prestanomi è già pronta, con ruspe affamate e armata di sogni di calcestruzzo, a distruggere colline e a costruire colate di incubi.
Comitato pro-Vele in Casanova

lunedì 26 marzo 2007




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Risposta del portavoce del sindaco all'articolo "schiavi dei nocelletesi"

"Cari Quiquiri. Quale portavoce del sindaco Di Biasio (però mi dispiace per voi non ho i gusti di Sircana!) ho visitato il blog del Quiquirì. Ho intuito che non avete molta simpatia per il mio eroe e secondo me a torto. Lo accusate di non aver operato, quando invece per elencare tutta la sua attività ci vorrebbero parecchie pagine. Ha rifatto Casale in lungo e in largo (il campetto 3 o 4 volte), il campo sportivo di Carinola (quattro o cinque volte), via 4 novembre a Nocelleto trasformata da una strada di ranocchie a piazza Navona, a Casanova villa Provitola, passeggiata Sciaudone e tra poco sarà realizzata la passeggiata archeologica denominata “Mannillum” oltre al campanile e al rifacimento del campetto dove arbitrerà l’assessore aggiunto del Comune. Queste le opere principali prosciugando i bilanci comunali dei prossimi dieci anni su cui sono stati lucrati molti interessi. Ultimo, è stato nominato presidente del Consorzio Idrico; voi dite : senza titoli! Ma qualcuno in mezzo a voi con tutte le lauree che ha raccolto è capace di tenere al guinzaglio commercialisti, avvocati, ingegneri, dottori ecc. a cui elargire progetti, consulenze e cause da perdere? Voi vivete nel mondo di internet e non dove vi trovate. I medici di Carinola possono operare (sic) solo tra Carinola, Sessa e Mondragone; gli avvocati solo a Carinola, ingegneri ed architetti idem, solo lui conosce i loro ideali e li realizza perciò lo votano e lo voteranno sempre. La Selleccola è una sua chicca, il posto ideale per la monnezza era Carabottoli, fuori mano, lontano dai centri abitati, ma quei terreni erano di suoi amici elettori perciò si va a Casanova, tanto i due assessori per non perdere i suoi favori (e lo stipendio) non si opporranno mai. Voi osservate i suoi successi, vi riferiscono che riscuote tre-quattro stipendi al mese e reagite scrivendo che non sa parlare invece ogni anno sovvenziona premi di cultura a livello nazionale: Matilde Serao (per tenersi buono Corribolo), Moscati (per contenere la lingua della farmacista), poi la festa dell’uva per i socialisti, la festa dell’olio per il vicesindaco, la festa della pesca per i percocari di Nocelleto, tutto questo per nobili fini (elettorali e personali). E voi??? Criticate! Vivete, perché l’aria è gratis, non siete capaci di concretizzare le vostre nobili idealità che restano nel vuoto come il canto delle quaglie! L’unica cosa che avete indovinato è la vostra denominazione: il canto delle quaglie che si sentono ma non si vedono. Ma non vi preoccupate: prima o poi Pasquale vi scoverà con i suoi cani che tiene a caccia dei non allineati e vi impallinerà o vi metterà nella sua gabbia (leggi posticino fisso al Comune o al Consorzio) e qualcuno in mezzo a voi canta sognando solo questo….! Buon Quiquirì augurandovi di non diventare quaquaraqua."
Ufficio Stampa del sindaco.

Schiavi dei nocelletesi....

Tanto tempo fa (nella notte dei tempi ormai) il nostro paese era conosciuto perche', in un periodo di tale e tanta ignoranza e quando la gente non eveva ne' il tempo ne' i soldi per studiare ed acculturarsi, come quello che un po' di piu' si elevava rispetto agli altri riguardo a personaggi della cultura e della politica. Saranno cambiati i tempi, perche' oggi quel tempo andato sembra assolutamente dimenticato e siamo a tutti gli effetti schiavizzati dai Nocelletesi. Le ultime cose che confermano questa idea sono, in ordine di tempo, la scelta della Selleccola come discarica e, piu' recentemente, la rescissione del contratto del Comune di Carinola con il Consorzio Idrico "Terra di Lavoro". Quest'ultima va spiegata nel dettaglio: tempo fa il nostro caro ed efficiente sindaco Pasquale Di Biasio ha avuto, certamente non attraverso lottizzazioni politiche ma per la sua alta educazione ed esperienza da manager, l'incarico di presidente del Consorzio Idrico, un incarico che non solo richiede impegno ma che frutta anche un, diciamo, sopraelevato stipendio (considerando sempre che questo Consorzio e' in passivo di svariati milioni, tutti soldi dei contribuenti cioe' noi). Subito sorse nei malpensanti un dubbio: ma non e' che uno facendo il sindaco di un comune che fa parte del Consorzio e poi facendo anche il presidente del consorzio stesso, si trovi in una posizione un po' scorretta? Tale posizione si chiama "incompatibilita'", ed e' esattamente cio' in cui il nostro sindaco si trova. Ah scusate, si trovava, perche' ora e' tutto a posto (per lui). Cosa e' successo allora dopo? Per fugare i maligni dubbi che qualcuno avanzava (ma anche perche' il prefetto li obbligo'), si fece qualche mese fa un Consiglio Comunale, per decidere sull'incompatibilita' di Di Biasio. Chi era presente ricordera' come fu divertente vedere che ogni chiacchiera era completamente inutile, in quanto avevano gia' deciso, senza discutere nel merito, che Di Biasio non era incompatibile. Ci fu addirittura chi, senza fare nomi (Luigi De Risi), disse che anche se il sindaco fosse stato incompatibile lui avrebbe comunque votato a suo favore. Tra scherzi e barzellette il consiglio quindi fini', sancendo definitivamente la compatibilita' di Di Biasio tra la caraica di Sindaco di Carinola e Presidente del Consorzio. Tutto finito? Beh cosi' dovrebbe essere... se non che qualche giorno fa, alla chetichella, si tiene un Consiglio comunale che scioglie il contratto del Comune di Carinola con il Consorzio idrico "Terra di Lavoro". Non ci serviva' piu' quel contratto? nessuno ce lo ha spiegato, ragion per cui a qualcuno e' venuto il ragionevole dubbio che il contratto sia stato sciolto per evitare che il sindaco potesse essere dichiarato incompatibile da chi di dovere. ora ragioniamo un attimo: il Consorzio Idrico fornisce un servizio essenziale: l'acqua. Non so quanto bene fornisca questo servizio e, visto da chi viene guidato oggi e ieri penso male. Tuttavia, cio' che appare chiaro e' che si e' privato ai carinolesi di un servizio, di cui prima usufruivano, per la unica ragione di non far perdere la poltrona da sotto al culo del nostro caro sindaco, con annesso stipendiuccio da diverse migliaia di euri.... e noi ci teniamo i consiglieri che si fanno fare il marciapiedi e gli assessori/e che essendo eletti di sentono piu' "elevati" (cioe' meno bassi). Questo mi fa pensare che siamo caduti molto in basso, e basta guardare alla vicina Falciano, che fino a poco tempo fa ci divertivamo a chiamare "i ciucci" che invece vive anni di sviluppo e di prosperita'... mi sa mi sa che i ciucci siamo noi, o per lo meno "i strunzi".
LeFa il Drago Sputaveleno

domenica 25 marzo 2007

Bassani

Nel 1916 nasce a Bologna Giorgio Bassani da famiglia appartenente alla borghesia israelitica di Ferrara.

è attivo antifascista e partecipa alla Resistenza. Diventa direttore di una collana di narrativa dell'editore Feltrinelli,vicepresidente della Rai e poi presidente dell'associazione "Italia nostra".

Nel 1958 pubblica il romanzo breve "Gli occhiali d'oro".

Nel 1962 vince il premio Viareggio con "Il giardino dei Finzi Contini".

Nel 1974 Bassani riunisce sei libri sotto il titolo complessivo de "Il romanzo di Ferrara",opera che in una nuova stesura del 1980,prenderà un nuovo titolo:"Dentro le mura".

Muore nel 2000.

"Gli occhiali d'oro" è un romanzo breve con cui Bassani passa per la prima volta alla narrazione in prima persona, affidandola a un personaggio autobiografico. L'io narrante è un ragazzo ebreo che vive a Ferrara, città che l'autore descrive minuziosamente e in cui si svolgono gli eventi narrati.

Bassani pubblica il racconto nel 1958, ma ha la straordinaria capacità di presentarci e di calarci nella società e nella situazione politica della Ferrara del ventennio fascista;l'autore riesce a farlo attraverso descrizioni e citazioni prese dal mondo del cinema,dell'arte,della musica,del giornalismo di quel periodo.Bassani riprende persino il linguaggio dell'epoca.

é su questo sfondo che si svolge la vicenda di Athos Fadigati,un medico appartenente alla borghesia ferrarese.Persona colta e molto stimata finchè non viene alla luce la sua omosessualità.Da questo momento in poi il dottore dovrà fare i conti con il volto crudele,borghese e conformista di Ferrara e dei suoi abitanti,ma soprattutto con la sua "diversità".

Nello stesso tempo anche l'io narrante,unico amico di Fadigati,scopre di essere un "diverso"a causa delle leggi razziali promulgate nel 1939.

Bassani vuole raccontare,sullo sfondo di una tragedia storica,un'altra tragedia individuale:il tentativo disperato di integrazione e di uguaglianza di un uomo che vedrà il suo fallimento in un tragico epilogo.


Pignasecca

Il Pericolo tra noi...

Il pericolo è tra noi, nessuno è più al sicuro…si salvi chi può. Sembrerebbe l’inizio di un racconto bellico, di un tragico resoconto dell’ennesima guerra. Non temete cari amorfi concittadini, non voglio tediarvi con cose o fatti che succedono a migliaia di chilometri di distanza e che quindi abbiamo tutti il nostro bravo diritto civile di considerare come facenti parte di un altro luogo, un altro tempo. Per fortuna siamo molto lontani da qualsiasi conflitto da non sentire il rumore di una bomba che cade, il puzzo del sangue che scorre e tutto l’ameno resto. Ma stop al panegirico; la frase iniziale è riferita a ciò che penso quando vedo il telegiornale, leggo un quotidiano, o semplicemente mi guardo attorno, lietamente passeggiando nel nostro idilliaco borgo. “Coetanei picchiano compagno di classe disabile inneggiando al nazismo ed al razzismo durante l’orario scolastico filmando il tutto con i cellulari. Torino” “Maestra elementare taglia la lingua ad un bambino di 7 anni durante la sua lezione. Milano” “Diciottenne entra in un centro commerciale uccide 5 persone e viene successivamente abbattuto dalla polizia. Utah, USA” “Poliziotto ucciso negli scontri dopo una partita di calcio. Catania” “Diciottenne ucciso dalla polizia mentre rientrava a casa. Bologna” “Minorenne accoltella e uccide due ragazzi di 18 e 19 anni per gelosia. Pozzuoli” “Felice coppia di coniugi uccide 4 persone, vicini di casa, tra cui un bambino di 2 anni e poi dà fuoco alla casa nel tentativo di eliminare le prove, perché venivano disturbati dai loro maleducati vicini. Erba” “-Stasera aggiu vattuto a mammema pecchè non me vuleva fa ascì- Casanova (persona non citata per motivi di privacy)” “-Violenza uguale esigenza- pallido riflesso di filosofia ultras napoletana made in Casanova.” Insieme a molte altre questa scritta fa bella mostra di sé nella nostra villa. Si ciancia tanto di "bullismo" in questo ultimo scorcio d'inverno impazzito, e apposta ho voluto citare fatti e notizie che con questa realta' apparentemente non c'entrano poi molto. Ne siamo cosi' sicuri? Il problema principale secondo me e' una cronica carenza di eduzione. Certo voi direte “questo succede solo nelle grandi citta', il problema non e' il nostro”. E invece io vi dico: il problema c'e' anche da noi, ed e' tangibile. Faccio un esempio banale: se in un assolato meriggio dei ruggenti anni '80 io, o chi per me, rompeva i coglioni ai ragazzi piu' grandi, tosto veniva redarguito con un paio di legittimi ceffoni. Ora, Anno Domini 2007, se solo mi azzardo a sfiorare un pargolo, so che dovro' inevitabilmente pugnare con il di lui padre, pronto a difendere il proprio rampollo con le unghie e con i denti. E allora ve la dico io la verita', i vostri teneri figlioletti sono dei piccoli cafoni bastardi, e la colpa e' vostra cari condiscententi genitori. Ma io vi avverto, come oggi che sono piccoli, rispondono male, o peggio ancora, a insegnanti e genitori vari, domani se la prenderanno con voi, se non lo fanno gia'. E allora che farete? Quando vostro figlio fresco patentato, vi rubera' la Mercedes ultimo modello, che trasuda il sangue dei vostri ultimi cinque anni di risparmi e salti mortali per arrivare a fine mese, a chi darete la colpa? Quando vostra moglie si infilera' nel letto con un occhio nero perche' non voleva mandare vostro figlio all'after, e lui no “perche' se alle sei di mattina esci dalla discoteca e non vai all'after allora sei uno sfigato, che poi se torno alle sette o a mezzogiorno e' la stessa cosa”, quando voi non l'avete nemmeno sfiorata con un dito, anche quando, parliamoci chiaro, l'avete sorpresa a fare gli occhi dolci all'idraulico, chi denuncerete? Ho modestamente azzardato una spiegazione a tutto cio'. Tutti sappiamo che fino a qualche decennio fa a Casanova, le famiglie che se la passavano bene e che contavano erano poche,e il resto era Scamma, e che io figlio di qualsiasi contadino morto di fame dovevo il Don anche all'ultimo pezzo di merda uscito dal buco del culo del piu' reietto esponente di quei pochi notabili, e che la loro parola come quella di mio padre, anche quando dicevano emerite cazzate, era legge. Ebbene questo era un estremo, e sapete come la penso riguardo agli estremi, ma oggi si e' arrivati all'estremo opposto. Perche' poi con il passare del tempo, e con il mutare della societa', quei figli di contadini si sono accorti che quel rispetto inamidato era solo dovuto a convenzioni sociali, e quando hanno avuto i figli e qualche soldo in piu' nelle tasche, hanno giurato sul loro sangue di dispensare la loro porgenie da quello che avevano dovuto ingoiare loro. E come al solito hanno strafatto, non hanno saputo trovare la misura, ed ora ci ritroviamo dei piccoli Sandokan-Catanghi che scorazzano nelle strade. E ora mi rivolgo ai genitori carinolesi: “Vi siete tanto offesi da questo mio articolo-sfogo? Bene, continuate cosi', la foto sul giornale di domani o chissa' un intero servizio della “Vita in Diretta” potrebbe parlare di voi e dei vostri figli. Uno dei due potrebbe pero' non essere presente per gloriarsene nel bar. Un Cordiale e rispettoso saluto

Michele Angusbon

Quiquirì is out !!!!!

Abbiamo il piacere di annunciarvi che il primo numero del nuovo Quiquirì è uscito oggi. Per chi non lo ha avuto può cliccare in basso a destra per scaricare il file. Per l'occasione pubblichiamo il commento a caldo di una nostra cara lettrice:


"Stamattina sono uscita a comprare le sigarette...ed ecco che qualcuno mi mette tra le mani questo grazioso giornaletto...Sono subito entusiasmata...Gli do un'occhiata e penso subito che è proprio vero che il viaggio verso Napoli è diventata un'odissea...e che dopo anni di grandi scorpacciate di asparagi,adesso,mangiare gli asparagi raccolti sulla nato mi fa paura...Sì!sono certamente contaminati....E quanto mi piacerebbe avere a disposizione quella biblioteca che dicevano avrebbero costruito a Carinola.Ma ,del resto, perchè(qualcuno avrà pensato)finanziare un progetto così importante per i giovani?!!!Comunque...mentre leggevo una donna mi dice di sentirsi offesa..per quella frase nell'angolino dell'ultima pagina:.."le donne sono come le carte..."e aggiunge che se fosse per lei questo giornale non esisterebbe!Torno a casa sconcertata da tale affemazione perchè penso che questo giornale dimostri che c'è ancora un motore attivo dietro i nostri desolati paesi...Allora perchè quella donna è stata così "aspra"?Poi vedo mia madre con il giornale tra le mani.Ride di gusto.Le chiedo il perkè...Mi indica quell'angolino e continua a ridere.Mia madre ha 60 anni,quella donna aspra ne avrà avuti 35!!Allora sorrido e penso che tra chi si offende,tra chi si diverte,tra chi crede e chi no,oggi l'informazione ha percorso le nostre strade,è entrata nelle nostre case...e lo ha fatto gratis e secondo me, con un sacco di cuore.Kiss"

Antis

Risposta del portavoce del sindaco all'articolo "schiavi dei nocelletesi"

"Cari Quiquiri. Quale portavoce del sindaco Di Biasio (però mi dispiace per voi non ho i gusti di Sircana!) ho visitato il blog del Quiquirì. Ho intuito che non avete molta simpatia per il mio eroe e secondo me a torto. Lo accusate di non aver operato, quando invece per elencare tutta la sua attività ci vorrebbero parecchie pagine. Ha rifatto Casale in lungo e in largo (il campetto 3 o 4 volte), il campo sportivo di Carinola (quattro o cinque volte), via 4 novembre a Nocelleto trasformata da una strada di ranocchie a piazza Navona, a Casanova villa Provitola, passeggiata Sciaudone e tra poco sarà realizzata la passeggiata archeologica denominata “Mannillum” oltre al campanile e al rifacimento del campetto dove arbitrerà l’assessore aggiunto del Comune. Queste le opere principali prosciugando i bilanci comunali dei prossimi dieci anni su cui sono stati lucrati molti interessi. Ultimo, è stato nominato presidente del Consorzio Idrico; voi dite : senza titoli! Ma qualcuno in mezzo a voi con tutte le lauree che ha raccolto è capace di tenere al guinzaglio commercialisti, avvocati, ingegneri, dottori ecc. a cui elargire progetti, consulenze e cause da perdere? Voi vivete nel mondo di internet e non dove vi trovate. I medici di Carinola possono operare (sic) solo tra Carinola, Sessa e Mondragone; gli avvocati solo a Carinola, ingegneri ed architetti idem, solo lui conosce i loro ideali e li realizza perciò lo votano e lo voteranno sempre. La Selleccola è una sua chicca, il posto ideale per la monnezza era Carabottoli, fuori mano, lontano dai centri abitati, ma quei terreni erano di suoi amici elettori perciò si va a Casanova, tanto i due assessori per non perdere i suoi favori (e lo stipendio) non si opporranno mai. Voi osservate i suoi successi, vi riferiscono che riscuote tre-quattro stipendi al mese e reagite scrivendo che non sa parlare invece ogni anno sovvenziona premi di cultura a livello nazionale: Matilde Serao (per tenersi buono Corribolo), Moscati (per contenere la lingua della farmacista), poi la festa dell’uva per i socialisti, la festa dell’olio per il vicesindaco, la festa della pesca per i percocari di Nocelleto, tutto questo per nobili fini (elettorali e personali). E voi??? Criticate! Vivete, perché l’aria è gratis, non siete capaci di concretizzare le vostre nobili idealità che restano nel vuoto come il canto delle quaglie! L’unica cosa che avete indovinato è la vostra denominazione: il canto delle quaglie che si sentono ma non si vedono. Ma non vi preoccupate: prima o poi Pasquale vi scoverà con i suoi cani che tiene a caccia dei non allineati e vi impallinerà o vi metterà nella sua gabbia (leggi posticino fisso al Comune o al Consorzio) e qualcuno in mezzo a voi canta sognando solo questo….! Buon Quiquirì augurandovi di non diventare quaquaraqua."



Ufficio Stampa del sindaco.

venerdì 23 marzo 2007

Schiavi dei nocelletesi...

Tanto tempo fa (nella notte dei tempi ormai) il nostro paese era conosciuto perche', in un periodo di tale e tanta ignoranza e quando la gente non eveva ne' il tempo ne' i soldi per studiare ed acculturarsi, come quello che un po' di piu' si elevava rispetto agli altri riguardo a personaggi della cultura e della politica. Saranno cambiati i tempi, perche' oggi quel tempo andato sembra assolutamente dimenticato e siamo a tutti gli effetti schiavizzati dai Nocelletesi. Le ultime cose che confermano questa idea sono, in ordine di tempo, la scelta della Selleccola come discarica e, piu' recentemente, la rescissione del contratto del Comune di Carinola con il Consorzio Idrico "Terra di Lavoro". Quest'ultima va spiegata nel dettaglio: tempo fa il nostro caro ed efficiente sindaco Pasquale Di Biasio ha avuto, certamente non attraverso lottizzazioni politiche ma per la sua alta educazione ed esperienza da manager, l'incarico di presidente del Consorzio Idrico, un incarico che non solo richiede impegno ma che frutta anche un, diciamo, sopraelevato stipendio (considerando sempre che questo Consorzio e' in passivo di svariati milioni, tutti soldi dei contribuenti cioe' noi). Subito sorse nei malpensanti un dubbio: ma non e' che uno facendo il sindaco di un comune che fa parte del Consorzio e poi facendo anche il presidente del consorzio stesso, si trovi in una posizione un po' scorretta? Tale posizione si chiama "incompatibilita'", ed e' esattamente cio' in cui il nostro sindaco si trova. Ah scusate, si trovava, perche' ora e' tutto a posto (per lui). Cosa e' successo allora dopo? Per fugare i maligni dubbi che qualcuno avanzava (ma anche perche' il prefetto li obbligo'), si fece qualche mese fa un Consiglio Comunale, per decidere sull'incompatibilita' di Di Biasio. Chi era presente ricordera' come fu divertente vedere che ogni chiacchiera era completamente inutile, in quanto avevano gia' deciso, senza discutere nel merito, che Di Biasio non era incompatibile. Ci fu addirittura chi, senza fare nomi (Luigi De Risi), disse che anche se il sindaco fosse stato incompatibile lui avrebbe comunque votato a suo favore. Tra scherzi e barzellette il consiglio quindi fini', sancendo definitivamente la compatibilita' di Di Biasio tra la caraica di Sindaco di Carinola e Presidente del Consorzio. Tutto finito? Beh cosi' dovrebbe essere... se non che qualche giorno fa, alla chetichella, si tiene un Consiglio comunale che scioglie il contratto del Comune di Carinola con il Consorzio idrico "Terra di Lavoro". Non ci serviva' piu' quel contratto? nessuno ce lo ha spiegato, ragion per cui a qualcuno e' venuto il ragionevole dubbio che il contratto sia stato sciolto per evitare che il sindaco potesse essere dichiarato incompatibile da chi di dovere. ora ragioniamo un attimo: il Consorzio Idrico fornisce un servizio essenziale: l'acqua. Non so quanto bene fornisca questo servizio e, visto da chi viene guidato oggi e ieri penso male. Tuttavia, cio' che appare chiaro e' che si e' privato ai carinolesi di un servizio, di cui prima usufruivano, per la unica ragione di non far perdere la poltrona da sotto al culo del nostro caro sindaco, con annesso stipendiuccio da diverse migliaia di euri.... e noi ci teniamo i consiglieri che si fanno fare il marciapiedi e gli assessori/e che essendo eletti di sentono piu' "elevati" (cioe' meno bassi). Questo mi fa pensare che siamo caduti molto in basso, e basta guardare alla vicina Falciano, che fino a poco tempo fa ci divertivamo a chiamare "i ciucci" che invece vive anni di sviluppo e di prosperita'... mi sa mi sa che i ciucci siamo noi, o per lo meno "i strunzi".





LeFa il Drago Sputaveleno

domenica 18 marzo 2007

Selleccola - La Storia Infinita

Ancora come pecore ad aspettare, senza parlare, che qualcuno faccia qualcosa per liberare dai rifiuti la Selleccola: così appaiono i casanovesi dopo che addirittura i Carabinieri ( cioè, dico, i carabinieri!!!) si sono resi conto che l’utilizzo della ex-base NATO era quantomeno improprio per una così enorme massa di munnezza. La base, come sappiamo, è stata utilizzata come sito provvisorio per la discarica dei rifiuti urbani, dopo le disposizioni dettate dal Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. La località è stata tuttavia messa sotto sequestro dal NOE di Caserta, in quanto non vi erano le condizioni igienico-sanitarie necessarie per il corretto utilizzo del sito. Finalmente oggi un decreto straordinario stilato dal Commissariato per l’emergenza rifiuti ha dato il compito agli addetti di sgomberare la base dai rifiuti. Naturalmente, data la lentezza della burocrazia, nonché i problemi delle altre discariche che strabordano di rifiuti provenienti da ogni dove, la monnezza della base viene prima messa in container e successivamente dovrebbe essere portata in altri siti preposti allo smaltimento dei rifiuti. Detto in parole povere: stanno impacchettando i rifiuti, ma non li stanno portando via. Seppur gli amministratori (i quali sono i primi responsabili della triste scelta di quel sito come discarica) ci tengano a dire che entro aprile il sito sarà bonificato, noi non nutriamo molte speranze, anche a giudicare da come si sono sviluppati gli eventi relativi alla suddetta discarica fino ad oggi. Scaricabarili vari, la maggioranza che si accusa a vicenda al suo interno, l’opposizione che a parte delle inutili parole non ha fatto nulla, e soprattutto il silenzio assordante di TUTTI i casanovesi. Un silenzio che stona con il casino fatto dai casalesi in occasione dell’ ipotesi-discarica a Cese, quando tutto il paese scese in piazza a piedi e con i trattori, bloccando l’Appia, facendo ben capire di che pasta sono fatti. Tra le pecore purtroppo ci siamo anche noi…perché noi come gli altri non abbiamo fatto nulla per evitare che uno dei luoghi dei nostri momenti più felici (soprattutto a distruggere i resti della base americana!) è stato reso una schifosa discarica a cielo aperto, quando tutti noi sappiamo che c’è Carabottoli, non solo più lontana dal centro abitato, ma dove sono stati spesi fior di milioni per rendere un’area adatta ad ospitare rifiuti. Si dice che in quel luogo le falde acquifere siano troppo superficiali e che sia pericoloso portarvi i rifiuti… tuttavia sembra che l’unico lato negativo di Carabottoli sia il fatto che vi abita qualche “potente feudatario” che non ha gradito l’idea, ventilando la possibilità di ritirare il suo appoggio all’amministrazione… Tutti lo dicono, ma mormorando, quasi come fosse pericoloso parlarne, quasi come fosse un peccato… sarà che forse anche a noi sembra normale, in fondo, che la preoccupazione di non perdere voti sia una giustificazione più che valida per fare scelte sbagliate e dalle conseguenze pesanti, tanto vanno solo a danno dei fessi.






Oskar M. e DePoPa

venerdì 16 marzo 2007

Casanova - Napoli Solo Andata

Per l’ennesima mattina mi ritrovo ad uscire di casa di corsa poiché, nonostante io sia in perfetto orario, corro il rischio di perdere il pulmino (una scatoletta bianca mezza rotta che porta alla stazione di Falciano).Il pulmino in questione non ha un orario preciso,o meglio,dovrebbe averlo, ma anche se tu esci in orario o stai mezz’ora ad aspettare (con l’ansia che non viene proprio) , oppure sei costretto a corrergli dietro (perché arriva in anticipo) , sempre se non scopri di averlo perso addirittura.
Per fortuna riesco a prendere il pulmino . Una volta giunta a destinazione scopro che il diretto per Napoli che dovrei prendere, non si sa come mai, porta 30 minuti di ritardo e che prima non c’è nessun altro treno. Presa dallo sconforto decido di sedermi da una parte a fumare una sigaretta e inizio a pensare a cosa dovrò raccontare al controllore quando mi verrà a chiedere il biglietto che non ho. In alcune situazioni è realmente impossibile munirsi di biglietto perché la biglietteria della stazione di Falciano è chiusa da anni, la tabaccheria del paese spesso è sprovvista e se non hai tempo di andarlo a comprare altrove (perché magari devi partire all’improvviso) sei costretta ad affrontare un’altra guerra pure col controllore che non vuole sentire ragioni. Decido che l’unica cosa intelligente che gli posso raccontare è la verità,dato che puoi fantasticare quanto ti pare , ma non c’è peggior fantasia che può superare la situazione reale. Infatti, dopo mezz’ora, arriva il benedetto treno e prima di sedermi vado a cercare il controllore per spiegargli le mie ragioni. Egli, molto cortesemente,comincia a dirmi quello che già so,cioè che deve farmi la multa perché le leggi sono cambiate e che non è colpa sua se a Falciano stiamo “inguaiati”. Di conseguenza io, cortesemente, gli rispondo che se vogliono che le leggi siano rispettate devono mettere i viaggiatori in condizioni di poterlo fare e che io non pago nessuna multa. A questo punto il gentile controllore decide che dobbiamo venirci incontro (ma solo per questa volta però!!) e tira fuori dalla tasca un biglietto da 1,80 euro, pur sapendo che io sono salita a Falciano e che il biglietto che compro io costa 3,20 euro. Egli mi da il biglietto e io glielo pago, manco fosse il bigliettaio…
Finalmente mi vado a sedere e comincio a riflettere su quello che è appena accaduto: ma il controllore , legalmente, può fare quello che ha fatto? Poi, però, penso che, nonostante tutto, la cosa ha fatto comodo ad entrambi, soprattutto a me. Dopo quasi un’ora di viaggio arrivo finalmente a Napoli e già comincio a sperare che per il ritorno non sorgano altri temuti imprevisti!
Ogni volta mi sembra un’epopea, una di quelle avventure che sai come iniziano e non sai come e quando finiranno, manco dovessi arrivare in capo al mondo. Tutto diventa un problema :il pulmino, il biglietto, il treno che arriva quando gli pare, il gentile controllore;ma è normale uscire di casa alle 9 di mattina per poter arrivare a Napoli non prima di due ore??!! Questo è allucinante perché Napoli dista da qui solo 50 km, ma per chi sta indietro di almeno 30 anni 50 km sono tanti!!




PIGNASECCA

Margherita nera ... l'inizio di una nuova era?

Carinola ANNO DOMINI 44 a.C

Fratelli camerati, una triste novella squarcerà i vostri impavidi cuori.

Non basta dover sopportare

l’oligarchia dibiasiana,

con tutta la sua molle masnada di uomini (se cosi’ si posson definirli).

La mano trema nel ripensare a quei fatali attimi: il cuore si ammutolisce.

L’eterno nemico Di Biasio

con uno dei suoi astuti sortilegi

Ha irretito infidamente

Il nostro giovane condottiero Mattia Di Lorenzo!

A quanto pare, secondo alcune indiscrezioni, la nostra luce ha spento la fiamma tricolore per una sera, per desinare sopra il vulcano di Roccamonfina insieme allo spregiudicato nemico Di Biasio.

Non è chiara la fonte di tale indiscrezione, ma probabilmente, anzi sicuramente, il nemico come del resto già sappiamo, usa tutte le sue affilate manovre. Ma non stiamo qui per parlare delle strategie nemiche, ma per capire il folle gesto del nostro Mattia DVX di Lorenzo. Il nostro giovane avrà forse in mente una nuova strategia? Fatta di apparenti rapporti, per meglio affondare il colpo decisivo nelle prossime elezioni? Speriamo di si, altrimenti chi salverà la Patria restituendo ad essa lustro et gloria? In ogni modo, non sappiamo di cosa si sia discusso, nel trambusto dell’opulento e amaro banchetto. Ma sappiamo chi ha pagato: NOI. Quindi cari fascisti carinolesi tenete bene in mente l’accaduto e riflette. Nel frattempo, noi spiriti audaci, possiam soltanto gridar A NOI!

Castore & Polluce

L'assedio al Casanova: il nemico è interno

Continua la serie negativa della polisportiva casanovese,dopo le due sconfitte nelle ultime giornate, con un totale di undici goal subiti e solo due segnati (punteggi tennistici a quanto pare) ci chiediamo: cosa sta succedendo? Come mai la squadra non risponde più ed non esprime il gioco di prima? Ebbene amici qualcosa sta cambiando all’ interno di un gruppo che fino a qualche domenica fa lottava per una buona posizione in classifica, quasi ai vertici, ed invece ora retrocede e viene scavalcata di domenica in domenica. Sarà la disputa a porte chiuse delle gare che non dà ai giocatori la solita carica che un tempo avevano, ma è da evidenziare un aspetto fondamentale,ossia che mentre il mister all’inizio del torneo disponeva di un ampia rosa di giovanissimi talenti, le ultime partite sono state disputate senza riserve, fatto grave per una squadra di seconda categoria che punta a vincere un campionato e si ritrova invece a dover giocare con gli uomini contati. Dove è andato a finire il rispetto stesso dei giocatori? I quali se hanno problemi invece di parlarne negli spogliatoi come una vera squadra (perché le partite si vincono lì, prima di scendere in campo) ,lasciano dì giocare e scappano via? Purtroppo regna un egoismo ed un menefreghismo unico perché, sapete, una società che multa riceve se abbandona un campionato in corso o se non si presenta ad una partita lasciandola vincere agli avversari a tavolino? somme stratosferiche per un campionato dilettante, ma qualora fosse un allenatore la causa di ciò, cosa si aspetta ad esonerarlo, altre bastonate? La società sta valutando la situazione ma intanto la polisportiva continua ad incassare suon di goal ed il Casanova, da squadra insidiosa, è diventata una squadra insidiata.

Jimmy

mercoledì 14 marzo 2007

Capitolo 1 - Mannillo

Mannillo è l’uomo pubblico, e dunque non si può non incontrarlo che venti volte al giorno (minimo), lui è dappertutto, negli uffici del Comune, sui cantieri, nelle edicole, nei ristoranti, nelle scuole, nelle foreste e nei deserti, e ancora in Chiesa, e poi ovviamente in piazza, tanto che qualcuno l’ha paragonato a Moby Dick, ma non per la sua stazza, ma per il dono dell’ubiquità che Melville accreditava al maestoso e tanto astuto leviatano. Nessuno meglio di lui sa come bisogna mentire ad un giornalista, e questo è comunque un aspetto che accomuna quasi tutti gli uomini pubblici di Carinola, dalla maggioranza all’opposizione, una capacità che va dai consiglieri, salendo fino alle poltrone più alte. Quindi, secondo questo ragionamento il più bravo di tutti è il Sindaco, Pasquale Di Biasio? Lasciamo il giudizio ai posteri, a noi non interessa. Quello che conta qui, dopo questa breve premessa, è il futuro. Che cosa diverrà Mannillo fra dieci anni se oggi è già cosi’, cosi’, cosi’...bugiardo? Perché bugiardo? Ora ci arrivo. Mannillo nella scorsa campagna elettorale, fece suo il problema della cava a Casanova. Nessuno allora si potè azzardare a sfiorare dai balconi il suo glorioso progetto. La cosa andava fatta subito, appena “saremo eletti” ..perchè noi faremo....faremo faremo...diceva dai balconi...vabbè lasciamo perde..Insomma la cava andava riempita, ripristinando il paesaggio divorato dalle gru, secondo legge con materiale organico in modo da farla sembrare di nuovo una montagna, restituendo il favore alla natura. Ora vi chiediamo, quando Mannillo deciderà di fare quest’operazione? Noi crediamo che al momento non sia nell’agenda politica. Quello che qui possiamo esprimere è il nostro pensiero. Ai cittadini il compito di valutare. E’ ancora in tempo per dedicarsi a questo progetto...ma forse c’è qualche altra cosa sotto..che fra qualche giorno sveleremo...
Natta lo sfaccendato

martedì 13 marzo 2007

vergognoso......

Le immagini che seguono sono estremamente dure, ma fatti così gravi non devono passare inosservati. Il mondo deve sapere di quanto accade in Cina, di come possa disumanamente divenire normalità il disprezzo per la vita.
Una bimba appena nata giace morta sotto il bordo del marciapiedi, nella totale indifferenza di coloro che passano. La piccina è solo un'altra vittima della politica crudele del governo cinese che pone il limite massimo di un solo figlio nelle città (due nelle zone rurali), con aborto obbligatorio.
Nel corso della giornata, la gente passa ignorando il bebè. Automobili e biciclette passano schizzando fango sul cadaverino e di quelli che passano, solo pochi prestano attenzione.
L'unica persona che ha cercato di aiutare questa bambina ha chiamato l'Emergenza, ma non è arrivato nessuno. "Il bebè stava vicino agli uffici fiscali del governo e molte persone passavano ma nessuno faceva nulla... Ho scattato queste foto perché era una cosa terribile...", ha dichiarato la donna, "I poliziotti, quando sono arrivati, sembravano preoccuparsi più per le mie foto che non per la piccina..."
La neonata fa parte delle oltre 1000 bambine appena nate abbandonate ogni anno, in conseguenza della politica del governo cinese.
Il governo del paese più popoloso del mondo (1,3 miliardi di persone), ha imposto la sua politica di restrizione della natalità nel 1979. I metodi usati però causano orrore e sofferenza: i cittadini, per il terrore di essere scoperti dal governo, uccidono o abbandonano i propri neonati.Ufficialmente, il governo condanna l'uso della forza e della crudeltà per controllare le nascite; nella pratica quotidiana, però, gli incaricati del controllo subiscono tali pressioni allo scopo di limitare la natalità, che formano dei veri e propri "squadroni dell'aborto", che catturano le donne "illegalmente incinte" e le tengono in carcere finché non si rassegnano a sottoporsi all'aborto. In caso contrario, i figli "nati illegalmente" non hanno diritto alle cure mediche, all'istruzione, né ad alcuna altra assistenza sociale. Molti padri vendono i propri "figli illegali" ad altre coppie, per evitare il castigo del governo cinese.
Nelle regioni rurali si permette un secondo figlio, ma se anche il secondo è una femmina, la cosa rappresenta un disastro per la famiglia. Essendo di gran lunga preferito il figlio maschio, le bambine rappresentano le principali vittime della limitazione delle nascite, per il fatto che continuano a vivere con la famiglia dopo il matrimonio, diventando un vero e proprio peso. Secondo i dati delle statistiche ufficiali, il 97,5% degli aborti è rappresentato da feti femminili.Il risultato è un forte squilibrio di proporzioni fra popolazione maschile e femminile. Milioni di uomini non possono sposarsi e da ciò consegue il traffico di donne.L'aborto selezionato per sesso sarebbe proibito dalla legge, però è prassi comune corrompere gli addetti per ottenere un'ecografia dalla quale conoscere il sesso del nascituro.Il governo cinese insiste con la sua politica di limitare le nascite e ignora il problema della discriminazione contro le bambine.
Alla fine, un uomo raccoglie il corpo della bambina, lo mette in una scatola e lo getta nel bidone della spazzatura.

Mr. Flick e MaryJane

Quanti lavori!

Per interessanti informazioni sui lavori pubblici a Carinola cliccare qui:

http://www.sito.regione.campania.it/lavoripubblici/Osservatorio_file/osservatorio/PT_2004/pianitriennali/caserta/carinola.PDF

Dall' "infiorata" alla "Sanpietrinata"






Caro vice sindaco Mannillo abbiamo apprezzato l’idea di mettere i sanpietrini in via Grancelsa, peccato che il team scelto per tale lavoro si è trovato di fronte l’inaspettata sorpresa dei sottocondotti, che purtroppo hanno rallentato la straordinaria opera urbanistica. Ma anche se non possiamo redimerci dal congratularci ancora con il nostro caro vice sindaco, dobbiamo chiederle un paio di cose. Ma come mai gli addetti a lavori non sapevano la posizione di sti ca*°i di sottoservizi? Credo che un minimo di piantina ci dovrebbe essere? E se proprio la colpa di questo “rallentamento” sia da ricercare nella vecchia Democrazia Cristiana che non si è mai curata del sottosuolo casanovese,come lei ha dichiarato alcuni giorni fa su un quotidiano, non era meglio concentrarsi in primis sui condotti fognari? Ma poi la Dc, non ha governato l’altro ieri, ma qualche anno fa, ed è strano che per accorgersi del cattivo stato dei condotti, si doveva aspettare la pavimentazione della strada in questione. Poi, caro vice sindaco, non abbiamo capito a quanto ammonta il costo dell’opera ne tanto meno la durata e non è chiaro chi sia la ditta che ha in mano i lavori. Infatti. non c’è nessuna tabella illustrativa, che come tutti sanno è obbligatoria. Ma questi sono problemini, rispetto alle vere preoccupazione dei casanovesi, cioè che la nostra amatissima festa di maggio sia macchiata da uno scenario tipo post bellico. Immagini, che figura ci facciamo con tutto il circondato, con la strada tutta distrutta la Madonna che devia per “sotto S.Lucia”, l’infiorata senza la tradizionale via da colorare. Da chiarire che non vogliamo che sia ripristinato l’asfalto ne tanto meno che le fogne rimangano in cattive condizioni. Ma purtroppo, non riusciamo davvero a capire perché scegliere questo periodo a ridosso della festa patronale, visto che le amministrative ci saranno l’anno prossimo. Evidentemente si è peccato di ottimismo, credendo che in poche settimana via Grancelsa sarebbe diventata meglio di piazza di Spagna escludendo aprioristicamente il mal funzionamento delle fognatura che spunta fuori quasi per caso. Immagino la scena degli addetti ai lavori che dopo lo scavo si trovano di fronte le fognature, e con stupore esclamano “ ma chi ce la messi sti tubi? Chiamate il vice sindaco- quand’ecco che arriva e fieramente controbatte- E’ colpa della Dc fermate tutto”. A noi ci sembra un pochino una stonzata il fatto che si propagandi un progetto per poi realizzarne un altro, per poi trovare giustificazioni sul cattivo lavoro di amministratori di cui non se ne ricorda neppure i nomi. Ma dopo tutto non possiamo lamentarci sempre e quindi da parte nostro ci auguriamo che fognature e sanpietrini siano al più presto messi apposto, Democrazia Cristiana permettendo.




DEpoPa

Why go....


Ci sono vari motivi che purtroppo di anno in anno costringono i giovani delle nostre parti a scappare, emigrare, cercare qualcosa che la nostra terra non può darci. Ed è facile capire quali siano queste cose, oltre che al solito e reclamato lavoro, che è come sempre al primo posto, ci sono cose importantissime alle quali non siamo affatto portati a pensare perchè per niente abituati all'idea di vivere in un paesino che non sia un luogo dimenticato un po' da tutti.Ed invece non è così le nostre montagne, le nostre case, i nostri usi e costumi farebbero invidia a chiunque. Ma noi campani e in particolare noi gente dell'alto casertano, o meglio ancora noi carinolesi non sappiamo neanche cosa significhi avere alcune cose dalle quali sembrerebbe semplice e quasi ovvio prescindere eppure non è così; cose come un parco, che non sia nella proprietà di qualcuno magari recintata da chilometri di doppi strati di filo spinato, un lago, dove andare a pescare, anche se per gioco, che non sia una lurida latrina covo di malattie e non si sa cos'altro, cose come queste dovrebbero esser viste come via di sviluppo di crescita di evoluzione e invece sono lasciate a se stesse, sempre, e tutto. Non abbiamo la più pallida idea di ciò che voglia dire costruire qualcosa solo per abbellire, per ritrovare armonia con la natura che ci circonda, e che la nostra inciviltà quotidiana non ci porti a distruggere in pochi anni a volte, in pochi mesi altre. Abbiamo chiese invidiate da tutto il mondo, (se solo sapessero che ci sono) ridotte in rovina; ancora in piedi solo per dar modo a pochi ignobili ignoranti di poter speculare su ciò che quantizzano solo in soldi. Non c'è felicità al far riapparire il segno di una cultura persa, dalle nostre parti c'è solo il pensiero di quale possa essere il prossimo rattoppo da fare, quale il prossimo punto che sta per cedere, per lasciar passo al cemento alle bidoniere, che a volte no ci sono neanche, infatti meglio dire ai fondi comunali, fondi provinciali, fondi dei beni culturali, fondi europei, fondi internazionali,fondi di qualsiasi tipo purché fondi. Il problema che ancora pochi pare abbiano capito, è che correndo dietro a “fondi” vari di qua e di là neanche coloro che se ne beneficiano tanto saranno salvi quando tutti noi ci renderemo conto di essere arrivati all'ultimo fondo, dal quale non sarà più così facile risalire...
Mr. Flick

Tutte le promesse non mantenute

Ormai ci siamo. Manca appena un anno per il rinnovo del consiglio comunale, e a dire il vero sarebbe meglio che in quel periodo si organizzasse una bel viaggio nelle calde spiagge giamaicane, in modo da sottrarre i nostri occhi a squallide figure e le nostre orecchia da false promesse. Proprio sulle promesse non mantenute vorremmo soffermarci meglio. Sembra ieri che dai balconi, il sindaco e il suo vice, pieni di se, promettevano alla cittadinanza tutta una nuova era, fatta di grandi progetti amministrativi, provenienti dalle più gaie intenzioni e sostenuti dalla musica delle loro sopraffine parole. Spiccavano tra le grandi manovre amministrative l’approvazione del piano regolatore nel giro di un anno, la riqualificazione territoriale, un forte interesse per le tematiche ambientali( in questi giorni stranamente sono ritornate di moda) nonché la volontà di far decollare Carinola verso i circuiti turistici ( neanche fosse Portocervo) e la creazione di strutture finalizzate alla riqualificazione economica agricola. A questo punto ci chiediamo: IL PIANO REGOLATORE DOV’E’? IL DECOLLO DELL’AGRICOLTURA E DEL TURISMO CHI LO HA VISTO? L’INTERESSE VERSO L’AMBIENTE CHE FINE HA FATTO? Il piano regolatore attualmente non vede ancora luce, ed strano che ancora venga annunciato dalle diverse cariche politiche( vedi De Risi che addirittura si preclude la sua candidatura se nel corso di quest ultimo anno non verrà approvato). Voi ci credete che De Risi non si candiderà? Noi NO. Ricordiamo che il piano regolatore è lo strumento che più influisce sullo sviluppo di una comunità dal punto di vista urbanistico, agricolo e turistico; anche se più passa il tempo e più si palesa che gli interessi su citati non coincidano con le preoccupazioni private degli addetti ai lavori. Non vogliamo credere che l’attuale mancanza dell’ufficializzazione del piano regolatore sia dovuta a contrasti di natura privata,politica e propagandistica da parte dei nostri stimatissimi dirigenti che come sappiamo nella scorsa campagna elettorale hanno fatto del piano regolatore un vero e proprio cavallo di battaglia anche se adesso è palesemente un cavallo di Troia che lo stesso Ulisse ce lo ha condotto in quel posto ovvero il culo. Nel migliore dei casi prima dell’appuntamento elettorale, i solerti dirigenti per puri fini propagandistici ce lo spiaccicheranno in faccia, facendone ,con ritardo ,del puc un Colosseo. Oppure è possibile, visto l’ottimo risultato avuto nelle scorse elezioni, che il piano regolatore lo ritroveremo ancora una volta come mezzo propagandistico. Per quanto riguarda il decollo del settore turistico e agricolo ci sembra che più di un decollo si debba parlare meglio di decollazione, in quanto gli agricoltori medio piccoli non solo non hanno visto la nuova e gloriosa era Dibiasina, ma continuano ad occupare una posizione subordinata rispetto ai pochi grandi proprietari terrieri e alle cooperative presenti sul nostro territorio. Se interessarsi all’ambienti significa coprire di splendida e piacevole MONNEZZA la ex base nato precludendo alla località Selleccola un possibile inserimento nell’ente parco, crediamo che Di Biasio & co ci sono riusciti alla grande. Non dimentichiamo che Mannillo dai balconi di casanova promise il recupero della ex cava e purtroppo neanche questo si è visto. D’altronde non è stata mantenuta neppure la promessa del sindaco di far risuonare il nostro campanile che non solo è muto ma rischi di caderci addosso( e non stiamo esagerando visto che durante le prove per il concertino della festa di maggio trema e cadono pezzi di cornicione). L’unica cosa che dobbiamo riconoscere all’amministrazione sono le numerose opere urbanistiche realizzate sul territorio, necessarie per riempire le tasche a ditte, che per la stragrande maggioranza provengono dalla zona di Casal di Principe. Che piacevole coincidenza. Cari politici scusate la nostra malizia che sicuramente non scalfirà la vostra purezza etica morale ma non dimenticate CHE CA NISCIUNO E STRUNZZ.

NATTA Lo sfaccendato & DePOPA L’ insidiatore

lunedì 12 marzo 2007

...Vivendo in un' ordinata realtà...



A volte mi capita di sognare. Sognare il caos. Eventi inspiegabili, che hanno ragione di esistere solo nell’immaginazione.
Mi capita di sognare uno stralunato quotidiano.
Prima pagina. Vedo centinaia di appartamenti, mutui concessi dalle banche, ricevute catastali. E vedo ruspe, e vedo centinaia di famiglie buttate fuori dalle loro case, e vedo che gli stessi palazzi sono abusivi. Non può essere, una banca non concederebbe mai un mutuo per comperare una casa abusiva. Non capisco.
Seconda pagina. Vedo fiumi di sangue, cumuli di macerie miste a cadaveri decomposti. Vedo bambini a cui manca un braccio, una gamba, un occhio. Vedo protesi. Vedo mine. E vedo un paese che ripudia la guerra che ne è stato il maggior produttore. Vedo fame. Vedo guerra. E vedo Stati che occupano altri Stati senza il lasciapassare dell’ONU, conservando il loro diritto di veto.
Il crepitio di una mitraglia e dentro il mio stomaco. Volto pagina.
Vedo ospedali. Vedo medici, infermieri, pazienti. Vedo una sala operatoria e un corpo attorniato da sagome verdi. Vedo un black-out ed una vita che se ne va. Ma dov’era il sistema elettrico di emergenza?
Una sensazione di nausea sale verso l’esofago. Continuo a voltare pagina. E vedo Popoli che ne segregano altri dietro ad un muro, facendosi scudo del loro atroce passato. Vedo organi infetti trapiantati. Vedo persone condannate o ancora sotto processo alla guida di governi. Vedo… ma non riesco più a continuare. Non posso andare avanti.
Mi desto, la fronte imperlata di sudore. Sono di nuovo qui, nella mia ordinata realtà. Esco, voglio andare in biblioteca. Voglio leggere un buon libro oggi. Mi avvio. Ma tutto ad un tratto mi rendo conto che non c’è una biblioteca nell’arco di 30 chilometri. Inizio a preoccuparmi. Di nuovo quella sensazione di nausea si impadronisce di me. È la nausea dettata dalla precarietà. Ho bisogno di conferme. Entro in un edicola e compro un quotidiano…
newguy