Per l’ennesima mattina mi ritrovo ad uscire di casa di corsa poiché, nonostante io sia in perfetto orario, corro il rischio di perdere il pulmino (una scatoletta bianca mezza rotta che porta alla stazione di Falciano).Il pulmino in questione non ha un orario preciso,o meglio,dovrebbe averlo, ma anche se tu esci in orario o stai mezz’ora ad aspettare (con l’ansia che non viene proprio) , oppure sei costretto a corrergli dietro (perché arriva in anticipo) , sempre se non scopri di averlo perso addirittura.
Per fortuna riesco a prendere il pulmino . Una volta giunta a destinazione scopro che il diretto per Napoli che dovrei prendere, non si sa come mai, porta 30 minuti di ritardo e che prima non c’è nessun altro treno. Presa dallo sconforto decido di sedermi da una parte a fumare una sigaretta e inizio a pensare a cosa dovrò raccontare al controllore quando mi verrà a chiedere il biglietto che non ho. In alcune situazioni è realmente impossibile munirsi di biglietto perché la biglietteria della stazione di Falciano è chiusa da anni, la tabaccheria del paese spesso è sprovvista e se non hai tempo di andarlo a comprare altrove (perché magari devi partire all’improvviso) sei costretta ad affrontare un’altra guerra pure col controllore che non vuole sentire ragioni. Decido che l’unica cosa intelligente che gli posso raccontare è la verità,dato che puoi fantasticare quanto ti pare , ma non c’è peggior fantasia che può superare la situazione reale. Infatti, dopo mezz’ora, arriva il benedetto treno e prima di sedermi vado a cercare il controllore per spiegargli le mie ragioni. Egli, molto cortesemente,comincia a dirmi quello che già so,cioè che deve farmi la multa perché le leggi sono cambiate e che non è colpa sua se a Falciano stiamo “inguaiati”. Di conseguenza io, cortesemente, gli rispondo che se vogliono che le leggi siano rispettate devono mettere i viaggiatori in condizioni di poterlo fare e che io non pago nessuna multa. A questo punto il gentile controllore decide che dobbiamo venirci incontro (ma solo per questa volta però!!) e tira fuori dalla tasca un biglietto da 1,80 euro, pur sapendo che io sono salita a Falciano e che il biglietto che compro io costa 3,20 euro. Egli mi da il biglietto e io glielo pago, manco fosse il bigliettaio…
Finalmente mi vado a sedere e comincio a riflettere su quello che è appena accaduto: ma il controllore , legalmente, può fare quello che ha fatto? Poi, però, penso che, nonostante tutto, la cosa ha fatto comodo ad entrambi, soprattutto a me. Dopo quasi un’ora di viaggio arrivo finalmente a Napoli e già comincio a sperare che per il ritorno non sorgano altri temuti imprevisti!
Ogni volta mi sembra un’epopea, una di quelle avventure che sai come iniziano e non sai come e quando finiranno, manco dovessi arrivare in capo al mondo. Tutto diventa un problema :il pulmino, il biglietto, il treno che arriva quando gli pare, il gentile controllore;ma è normale uscire di casa alle 9 di mattina per poter arrivare a Napoli non prima di due ore??!! Questo è allucinante perché Napoli dista da qui solo 50 km , ma per chi sta indietro di almeno 30 anni 50 km sono tanti!!
PIGNASECCA
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