Dopo alcuni mesi dalla vergognosa fine dell'esperienza amministrativa della giunta Mannillo che capeggiava la lista di maggioranza INSIEME PER CAMBIARE, si leggono ancora manifesti a nome di quella lista. Sembra assurdo che qualcuno, come l'ex sindaco Mannillo, non abbia capito che quell' esperienza è finita e deve essere dimenticata. Tutti hanno preso atto del fallimento di quello che doveva essere un rilancio della vita amministrativa di Carinola. In molti ingenuamente si erano convinti che si potesse veramente cambiare metodo ed obbiettivi amministrativi affidando tale incarico ad uomini super stagionati e delle più disparate estrazioni politiche. Parafrasando: un gran premio non vi si può partecipare con macchine datate la cui direzione tecnica è affidata a team di varie case mischiati. Sarà impossibile vincere in quanto nelle gare importanti la Ferrari cercherà di accreditare il proprio nome a discapito della Mac Laren.
Così è successo a Carinola, è stata ideata una squadra formata da socialisti di sinistra, che si possono anche definire comunisti, insieme a socialisti di destra che si possono definire fascisti, insieme a fascisti dichiarati con una spruzzata di ex democratici cristiani. Tutti i più forti insieme per vincere, non certo per cambiare, tantomeno per amministrare. Normale che al primo appuntamento importante, quale le elezioni provinciali e regionali, ci si accapigli per arrivare primi a discapito degli altri. generando in quelli che non sono riusciti a concretizzare le loro ambizioni il desiderio di vendetta nei confronti dei presunti responsabili. Questo è successo a Carinola ed è inconfutabile che la mancata elezione di Russo al consiglio provinciale ha scatenato la bagarre che è sfociata nella sfiducia al sindaco. Quello che è sembrato un evento straordinario alla luce della disanima della lista che sosteneva il sindaco è invece un epilogo normale. Il fatto eccezionale è stato che forze così eterogenne siano riuscite a restare insieme per due anni ed in verità amministrando nemmeno tanto male.
Ora che si incomincia a parlare della composizione della nuova amministazione è necessario innanzitutto ripristinare l'ordine politico nelle varie liste che concorreranno mettendo insieme solo candidati ispirati alla stessa linea politica. Atto primo: la coppia politica più bella del mondo del momento, ovvero Dilorenzo -Mannillo, devono decidere del loro futuro. Finirla col concubinaggio disastroso che hanno condotto finora e trasformarlo in un rapporto serio ed onesto. In parole semplici o Mannillo diventa fascista o Di Lorenzo comunista. Se nessuno dei due vuole cambiare, come legittimimo loro diritto, allora devono separarsi rientrare nei loro partiti di estrazione e candidarsi in liste opposte. Assolutamente non si deve ripetere l'ammucchiata per il potere rappresentata dalla lista Insieme per Cambiare che una ben orchestrata campagna elettorale ha spacciato per lista innovativa. Le liste in campo devono essere formate nel rispetto dei partiti ispiratori dei candidati per evitare che si ripeta il disastro amministrativo le cui conseguenze si stanno ancora vivendo. Evitare di mettere insieme tanti capibastone con l'unico scopo di creare un cartello elettorale vincente che difficilmente si trasformerà in un cartello amministrativo vincente sul piano operativo. Auspichiamoci l'impegno di tutti per avere chiarezza nella formazione di liste che siano ispirate all'insegna dell'omogeneità politica allo scopo di amministrare bene, non solo per coronare personalissime ambizioni di qualche individuo. Solo con la vittoria di una lista di centrosinistra doc o di centro destra doc si potrà avere un periodo di pace amministrativa. Se al contrario, come sembra, si formeranno liste basate esclusivamente sul conteggio della forza elettorale dei componenti e provenienti dalle più disparate esperienze politiche si continuerà ad essere amministrati dai commissari prefettizi ad anni alterni.