Oggi come ieri, l’istituzione Chiesa è un organo di potere più che un organo di diffusione del messaggio evangelico. I palazzi vaticani pullulano di figuri, come i cardinali Bertone e Bagnasco, manager di una potente multinazionale in lotta tra loro per affermare l’uno il potere sull’altro, più che di sacerdoti preoccupati di custodire e diffondere al meglio il Vangelo di Cristo.
Le vicende di questi giorni hanno gettato un’ombra nera sul Vaticano e l’hanno fatto precipitare in basso di mille anni, a quando la lotta per le investiture tra Papato e Impero, coinvolse l’intera Europa e si concluse, due secoli dopo, con un accordo che accontentò entrambe le parti. Allora, la simonia, ossia l’acquisto e la vendita di cariche ecclesiastiche, aveva raggiunto livelli vergognosi perché essere vescovo significava potere personale, patrimonio terriero e ricchezza. Oggi, mentre potere temporale e potere spirituale continuano ad andare a braccetto come sempre, si è stabilita un’altra forma di simonia basata sulla “vendita” delle Perdonanze a soggetti moralmente corrotti e sulle assegnazioni delle direzioni di quotidiani che fanno gli interessi dei poteri che contano, vedi Il Giornale, vedi Avvenire. Persone giuste al posto giusto; persone scomode, ipocritamente scaricate purché vada avanti il volere del potere dominante.
Il mondo cattolico e non solo, è inorridito da questa tresca della Chiesa con un governo che calpesta i diritti umani con le biasimevoli leggi sulla clandestinità, che alimenta sentimenti xenofobi tra la popolazione, che scende a patti e va ad ossequiare il terrorista Gheddafi, che fa spudoratamente gli interessi della mafia, che appoggia paesi dove gli omosessuali vengono uccisi senza processo, che da benedizioni a un Premier corrotto e corruttore due volte divorziato e che rifiuta di farsi processare per i suoi trascorsi illeciti, per ottenere in cambio che cosa? L’otto per mille, l’esenzione ICI sugli immobili della Chiesa, leggi che fanno comodo alla Chiesa, finanziamenti per le scuole cattoliche ed altro ancora, alla faccia dei poveri preti che per amore di Cristo vivono una vita in povertà e rinuncia e magari ce la rimettono pure la vita.
Non una parola da parte del Vaticano sui comportamenti moralmente degradanti di un Premier che sta ridicolizzando la Nazione di fronte agli occhi del mondo mentre, qualche anno fa, non si faceva remore di dare addosso a Prodi, padre di famiglia, che voleva fare un atto di giustizia sociale regolarizzando le coppie di fatto. Dov’è più la credibilità di una Chiesa che fa sentire solo una flebile voce su questioni umane e sociali di fondamentale importanza? Come può essere obiettivamente credibile un’ istituzione che accetta passivamente tutto ciò che viene da destra e respinge tutto ciò che viene da sinistra? Forse perché interpreta alla lettera la frase del Credo cattolico ” alla destra del Padre” o per mera convenienza? E’ ancora, se mai lo è stata, l’istituzione degna di rappresentare Gesù Cristo? In tutto questo mercimonio, il Papa sembra solo un vecchio incapace di gestire l’enorme multinazionale vaticana e perde ogni giorno consensi perché, oltre tutto, non riesce a instaurare un rapporto confidenziale e aperto col popolo cattolico.
Alla luce della realtà attuale, l’elezione di un papa molto dottrinario e poco carismatico può sembrare una manovra delle alte sfere vaticane intesa a collocare sul trono di Pietro un uomo che non avrebbe posto ostacoli alla massoneria vaticana, sia per incapacità caratteriale sia per rigidità dottrinaria.
Molti preti si oppongono a questo comportamento poco cristiano di Santa Madre Chiesa e lo disapprovano apertamente attraverso lettere e articoli in cui richiamano alla semplicità evangelica, come fa padre Silvano Nicoletto in una sferzante lettera al cardinale Bertone. Ma Santa Madre Chiesa è sorda all’appello dei suoi figli più attivi, richiamandoli e inquisendoli se solo palesano movimenti di coscienza che si distaccano dal diktat ufficiale. E il Vaticano diventa sempre più un luogo dove si servono due padroni. Più Mammona che Dio.
G.B.
Le vicende di questi giorni hanno gettato un’ombra nera sul Vaticano e l’hanno fatto precipitare in basso di mille anni, a quando la lotta per le investiture tra Papato e Impero, coinvolse l’intera Europa e si concluse, due secoli dopo, con un accordo che accontentò entrambe le parti. Allora, la simonia, ossia l’acquisto e la vendita di cariche ecclesiastiche, aveva raggiunto livelli vergognosi perché essere vescovo significava potere personale, patrimonio terriero e ricchezza. Oggi, mentre potere temporale e potere spirituale continuano ad andare a braccetto come sempre, si è stabilita un’altra forma di simonia basata sulla “vendita” delle Perdonanze a soggetti moralmente corrotti e sulle assegnazioni delle direzioni di quotidiani che fanno gli interessi dei poteri che contano, vedi Il Giornale, vedi Avvenire. Persone giuste al posto giusto; persone scomode, ipocritamente scaricate purché vada avanti il volere del potere dominante.
Il mondo cattolico e non solo, è inorridito da questa tresca della Chiesa con un governo che calpesta i diritti umani con le biasimevoli leggi sulla clandestinità, che alimenta sentimenti xenofobi tra la popolazione, che scende a patti e va ad ossequiare il terrorista Gheddafi, che fa spudoratamente gli interessi della mafia, che appoggia paesi dove gli omosessuali vengono uccisi senza processo, che da benedizioni a un Premier corrotto e corruttore due volte divorziato e che rifiuta di farsi processare per i suoi trascorsi illeciti, per ottenere in cambio che cosa? L’otto per mille, l’esenzione ICI sugli immobili della Chiesa, leggi che fanno comodo alla Chiesa, finanziamenti per le scuole cattoliche ed altro ancora, alla faccia dei poveri preti che per amore di Cristo vivono una vita in povertà e rinuncia e magari ce la rimettono pure la vita.
Non una parola da parte del Vaticano sui comportamenti moralmente degradanti di un Premier che sta ridicolizzando la Nazione di fronte agli occhi del mondo mentre, qualche anno fa, non si faceva remore di dare addosso a Prodi, padre di famiglia, che voleva fare un atto di giustizia sociale regolarizzando le coppie di fatto. Dov’è più la credibilità di una Chiesa che fa sentire solo una flebile voce su questioni umane e sociali di fondamentale importanza? Come può essere obiettivamente credibile un’ istituzione che accetta passivamente tutto ciò che viene da destra e respinge tutto ciò che viene da sinistra? Forse perché interpreta alla lettera la frase del Credo cattolico ” alla destra del Padre” o per mera convenienza? E’ ancora, se mai lo è stata, l’istituzione degna di rappresentare Gesù Cristo? In tutto questo mercimonio, il Papa sembra solo un vecchio incapace di gestire l’enorme multinazionale vaticana e perde ogni giorno consensi perché, oltre tutto, non riesce a instaurare un rapporto confidenziale e aperto col popolo cattolico.
Alla luce della realtà attuale, l’elezione di un papa molto dottrinario e poco carismatico può sembrare una manovra delle alte sfere vaticane intesa a collocare sul trono di Pietro un uomo che non avrebbe posto ostacoli alla massoneria vaticana, sia per incapacità caratteriale sia per rigidità dottrinaria.
Molti preti si oppongono a questo comportamento poco cristiano di Santa Madre Chiesa e lo disapprovano apertamente attraverso lettere e articoli in cui richiamano alla semplicità evangelica, come fa padre Silvano Nicoletto in una sferzante lettera al cardinale Bertone. Ma Santa Madre Chiesa è sorda all’appello dei suoi figli più attivi, richiamandoli e inquisendoli se solo palesano movimenti di coscienza che si distaccano dal diktat ufficiale. E il Vaticano diventa sempre più un luogo dove si servono due padroni. Più Mammona che Dio.
G.B.