Ormai è più di qualche settimana che seguiamo il dibattito sulla festa della vendemmia di Casale di Carinola. Non si conoscono i termini precisi della querelle perché i casalesi essendo gente chiusa sostengono che la festa della vendemmia è cosa loro e nessuno al di fuori di loro ne deve parlare. Molti carinolesi al contrario sostengono che ormai la festa, per la sua unicità, faccia parte del patrimonio culturale comunale e di conseguenza tutti vi debbano intervenire. Non si è d’accordo con i Casalesi che sostengono che la festa della vendemmia sia un loro brevetto esclusivo e perciò nessuno si deve permettere di continuare questa bella esperienza. Nonostante i silenzi omertosi e qualche volantino volutamente falso e fuorviante al quale ha abboccato qualche sprovveduto, si è riusciti ad avere qualche notizia pià veritiera del contrasto.
Da quello che si è riusciti a sapere il gruppetto organizzatore storico non vuole che altri entrino a dare una mano, si dice così, per la migliore riuscita della festa. Non vogliono i nuovi soprattutto perché li vedono come amici dell’odiato assessore Giacca che vorrebbe, a loro dire, minare l’apoliticità della festa. Sul’apoliticità della festa della vendemmia di Casale caliamo un generoso omissis. Per impedire questa intrusione di persone estranee al "clan" sono ricorsi ad ogni mezzo. Hanno in cominciato a sobillare le bravissime signore che preparavano le delizie culinarie, hanno indotto i produttori di vino a non offrire il loro prezioso liquido e addirittura sembra che minaccino chiunque pensi di sostituirsi a loro con frasi dall' incerto significato minatorio. Sentendo qualcuno di loro sembra di essere a Casale, ma quello più famoso nelle cronache, il linguaggio minaccioso e intimidatorio è lo stesso, si parla di picchiare, di far saltare in aria e contumelie varie. L’ascoltatore poco informato, ascoltando quei discorsi, pensa che stiano parlando di qualche grosso appalto di milioni di euro insidiato da qualche banda avversaria. Invece si sta parlando solo di una festa di paese. Questa ormai è diventata famosa in tutta la provincia: un appuntamento a cui ormai sono affezionate migliaia di persone. Siccome la festa della vendemmia è ormai il principale evento di attrazione nel comune di Carinola sembra doveroso per l’amministrazione intervenire affinchè questa bellissima collaudata tradizione non si interrompa. Sarebbe auspicabile che si formi una commissione al di sopra delle parti in conflitto, se necessario integrata da elementi validi di altre frazioni, e continuare la tradizione nonostante le minacce del clan delle feste dominante a Casale.
Sicuramente dopo un po’ di titubanza le signore come ogni anno prepareranno le gustose leccornie e i produttori offriranno il loro gustoso vino. Si spera in un colpo di coraggio dell’amministrazione che mettendo in gioco un pacchetto di voti sfidi il clan dei casalesi e possibilmente li sconfigga.
LA VESTALE DI BACCO