forum popilii - scavi, inserito originariamente da Il Quiquiri.
Tutti noi amanti del patrimonio artistico e della storia carinolese abbiamo sempre saputo che c’è e sappiamo dov’è. Lo sanno soprattutto i tombaroli che per anni non hanno risparmiato di visitarla di notte per razziarne i reperti archeologici. D’altra parte, le mura di cinta ancora ben visibili denunciano la presenza di qualcosa di grandioso che si nasconde sotto i campi coltivati: una città di cui si è sempre sentito parlare come una leggenda e che è meglio conosciuta a tutti col nome di Civitarotta.
Dopo più di duemila anni di abbandono, Forum Popilii ritorna lentamente alla luce grazie a finanziamenti comunali che ne permettono i lavori di scavo per circa tre mesi. Non è molto, ma è un inizio.
E’ stata un’emozione abbastanza forte vedere i primi muri riaffiorare dal terreno, intuire un perimetro urbano grande e complesso che forse nasconde sorprese interessanti.
Non si conosce molto di questa città sepolta e gli scavi saranno la chiave di lettura che aiuterà a conoscere la sua storia e quella di tutto il territorio.
Quasi sicuramente, il primo momento della fondazione della città è dovuta ai Pelasgi, con un nome certamente diverso. Più tardi, Forum Popilii fu contesa tra i Sanniti e i Romani e assoggettata a questi ultimi che ne fecero una colonia romana, inserendola nel sistema latifondistico a conduzione schiavistica caratteristica di tutto l’agro Falerno. Più tardi assurse al ruolo di città autonoma.
Trae il nome forse da un console romano, Popilius Laenates, che ne avrebbe fondato il forum, ossia il centro commerciale, o anche da qualche proprietario terriero della gens Popilia. Non è sicuro e le speculazioni sull’origine del nome sono diverse.
Quello che invece è certo è che Forum Popilii era il centro più importante di tutto l’agro Falerno ed era nata proprio come luogo di commercio e di scambio di tutta l’area.
Da un’iscrizione parietale a Pompei, dove si citano giochi di gladiatori a Forumpopilii, si può dedurre che la città fosse provvista di un anfiteatro, ma anche questa informazione non è probatoria, mentre la menzione di Terme in un’epigrafe frammentaria riporta ad un sistema di rifornimento idrico costante. Da un’altra epigrafe ritrovata in Masseria Aceti nel 1886, si testimonia l’esistenza di quattro porte d’accesso che permettevano il collegamento tra la città e il territorio circostante.
Queste poche informazioni a disposizione degli archeologi sono più che sufficienti per giustificare l’importanza archeologica dell’area e avviare una prima campagna di scavi.
Forum Popilii, dopo secoli di attività commerciale, fu improvvisamente abbandonata dai suoi abitanti perché probabilmente attaccata e distrutta dall’ esercito romano.
Qualche torto era stato fatto a Roma e quando Roma si arrabbiava, non guardava in faccia a nessuno!
Sembra, infatti, che tra le sue mura si fosse rifugiato Lucio Sergio Catilina, perseguitato dopo la famosa congiura. Il rifiuto ostinato dei cittadini foropopilensi di far allontanare dalla città Catilina, scatenò la furia di Roma che la fece radere al suolo.
Così, quella stessa Roma che l’aveva resa grande e importante, ne decretò la fine.
Storia o leggenda? Non possiamo dirlo.
Ci auguriamo solo che questi scavi restituiscano testimonianze in grado di ricostruirne la storia e il fascino.
Clio
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Dopo più di duemila anni di abbandono, Forum Popilii ritorna lentamente alla luce grazie a finanziamenti comunali che ne permettono i lavori di scavo per circa tre mesi. Non è molto, ma è un inizio.
E’ stata un’emozione abbastanza forte vedere i primi muri riaffiorare dal terreno, intuire un perimetro urbano grande e complesso che forse nasconde sorprese interessanti.
Non si conosce molto di questa città sepolta e gli scavi saranno la chiave di lettura che aiuterà a conoscere la sua storia e quella di tutto il territorio.
Quasi sicuramente, il primo momento della fondazione della città è dovuta ai Pelasgi, con un nome certamente diverso. Più tardi, Forum Popilii fu contesa tra i Sanniti e i Romani e assoggettata a questi ultimi che ne fecero una colonia romana, inserendola nel sistema latifondistico a conduzione schiavistica caratteristica di tutto l’agro Falerno. Più tardi assurse al ruolo di città autonoma.
Trae il nome forse da un console romano, Popilius Laenates, che ne avrebbe fondato il forum, ossia il centro commerciale, o anche da qualche proprietario terriero della gens Popilia. Non è sicuro e le speculazioni sull’origine del nome sono diverse.
Quello che invece è certo è che Forum Popilii era il centro più importante di tutto l’agro Falerno ed era nata proprio come luogo di commercio e di scambio di tutta l’area.
Da un’iscrizione parietale a Pompei, dove si citano giochi di gladiatori a Forumpopilii, si può dedurre che la città fosse provvista di un anfiteatro, ma anche questa informazione non è probatoria, mentre la menzione di Terme in un’epigrafe frammentaria riporta ad un sistema di rifornimento idrico costante. Da un’altra epigrafe ritrovata in Masseria Aceti nel 1886, si testimonia l’esistenza di quattro porte d’accesso che permettevano il collegamento tra la città e il territorio circostante.
Queste poche informazioni a disposizione degli archeologi sono più che sufficienti per giustificare l’importanza archeologica dell’area e avviare una prima campagna di scavi.
Forum Popilii, dopo secoli di attività commerciale, fu improvvisamente abbandonata dai suoi abitanti perché probabilmente attaccata e distrutta dall’ esercito romano.
Qualche torto era stato fatto a Roma e quando Roma si arrabbiava, non guardava in faccia a nessuno!
Sembra, infatti, che tra le sue mura si fosse rifugiato Lucio Sergio Catilina, perseguitato dopo la famosa congiura. Il rifiuto ostinato dei cittadini foropopilensi di far allontanare dalla città Catilina, scatenò la furia di Roma che la fece radere al suolo.
Così, quella stessa Roma che l’aveva resa grande e importante, ne decretò la fine.
Storia o leggenda? Non possiamo dirlo.
Ci auguriamo solo che questi scavi restituiscano testimonianze in grado di ricostruirne la storia e il fascino.
Clio
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Fonti
notizie desunte dagli studi di: Paul Artur
Giampietro D’Angelo
Giuseppe Guadagno
Werner Johannowsky
Francesco Miraglia
Ugo Zannini
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