Quanti di voi hanno la sensazione che in fondo non sia cambiato quasi niente? Dico questo in quanto ricordo i visi, i sorrisi, gli occhi di chi veniva e seguiva in ogni luogo i comizi della lista Insieme per Cambiare. Quelle belle parole di Gennaro, di Giggino, di Mattia…Volti di rabbia finalmente esplosa, gente ammaliata da quei bei e articolati discorsi (sembrava li avesse scritti Obama, sopra da Dante) sulla cacciata del tiranno, sul cambiamento (we can change?). E ora? Certo, il tempo per giudicare è ancora troppo poco, del resto non sono passati che meno di cinque mesi. E cosa si può fare in questo tempo? Bè in verità qualcosa si è pur fatto. Si è creato un precedente. Precedente assolutamente da non proseguire. Soprattutto da parte dei giovani. Che vergogna! Accettare (forse sarebbe meglio il caso di parlare di pregare?) un posto da buffone, da paggio. Mi riferisco a certuni membri della segreteria particolare del sindaco (ma allora siamo veramente a Parigi). Per esempio quel tal Michelino da San Donato. Proveniente da una famiglia rispettabilissima che per oltre cinquant’anni ha prodotto quintali di carta proprio per denunciare il fenomeno del nepotismo, le ingiustizie sociali, e affermare sani principi di sinistra. Ed ora? Ritrovarsi sul comune a fare chissà che, solo in quanto giovane e partecipante ad un’elezione amministrativa. Si, mi chiedo, che si fa sul comune? Il valletto a Gennaro? Ma…quindi, la prossima volta chiunque non eletto in qualsiasi lista potrebbe rivendicare (magari anche in sede di tribunale) il ruolo di valletto del sindaco? Altro discorso è per Vincenzo Tulipano, il quale non avendo mai fatto politica è stato così premiato da Gennaro, suo compaesano tra l’altro, portandolo sul comune a dargli una mano. Ma di Tulipano non c’importa, anzi ci fa può far anche piacere. Ma alla fine però chi è che gridava al mondo di esser di sinistra? Cari compagni e compagne…e compagnia bella…ma dov’è la destra? dov’è la sinistra? (G.Gaber).
Tano Verre da Cefalù