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mercoledì 3 settembre 2008

Quando si crea qualcosa, se non la si distrugge la si trasforma

Avevo già deciso di scrivere un post sull’argomento ma stasera, leggendo un commento, ho trovato la spinta per farlo subito.

Spero di riuscire a trasmettere, oltre ad un leggero dispiacere, anche ciò che di positivo sento in questo momento, soprattutto perché le cose che scriverò sono dettate dalla più profonda sincerità.

È vero che il primo articolo del Regolamento del Concorso di Cortometraggi diceva che i lavori dovevano essere assolutamente INEDITI. Facendo due conti infatti, basandomi sulle intenzioni di partecipazione di ragazzi provenienti davvero da tutte le frazioni del nostro comune, ero sicura di riuscire a chiudere con almeno 7 corti pervenuti.
Purtroppo mi rendo conto che il tempo messo a disposizione per la creazione dei lavori è stato troppo breve (l’idea è venuta fuori nel mese di giugno, le stesse locandine sono apparse all’inizio del mese di agosto). Tantissimi si sono tirati indietro –e lo capisco perfettamente- all’ultimo momento e a nemmeno dieci giorni dalla scadenza mi sono ritrovata ad avere soltanto due cortometraggi, entrambi di Casanova. La mia buona fede, perché davvero tale è stata, mi ha spinto ad eliminare quella clausola e ad accettare anche i lavori di coloro che ovviamente non potevano che presentare soltanto opere già pronte. In quanto organizzatrice del concorso, mi attribuisco la totale responsabilità di questa scelta. Ma ci tengo a precisare una cosa: non accettare avrebbe significato far morire questa manifestazione sul nascere e privare così tutti noi di un altro positivo passo in avanti. Già solo per il fatto che ormai con youtube sarebbe impossibile nascondere questo tipo di magagne, ognuno dovrebbe riuscire a capire da solo che nulla è stato fatto in malafede. Io stessa ho parlato tranquillamente a molte persone di questo cambiamento di programma, ma avrei forse dovuto mandare una mail ai diretti interessati (i concorrenti); è stata sicuramente una mia mancanza, dovuta non solo allo stress ma soprattutto all’inesperienza.
È stata comunque una scelta consapevole e molto serena, dettata dalla voglia di dare il via ad un cammino nuovo che molte persone attendevano, me compresa. Sentirsi ringraziare per aver realizzato una manifestazione di questo tipo è stata una cosa bellissima, soprattutto per chi come me con moltissimi sacrifici sta inseguendo questo sogno. Vedere con i miei stessi occhi l’impegno col quale miei compaesani hanno sacrificato intere sere per girare le scene, passato notti insonni per montare le immagini e superato anche dei piccoli problemi tecnici proprio grazie al venirsi incontro reciproco, è stata una sensazione bellissima.

Quella di quest’anno è stata soprattutto una prova, un esperimento per vedere se realmente fosse fattibile un concorso del genere nel nostro comune. Il grande entusiasmo col quale tanti hanno accolto l’iniziativa, mi fa credere che sia così. Chiedo ad ogni modo con tutto il cuore scusa a chi si è sentito penalizzato da questa mia scelta.

Per l’edizione dell’anno prossimo le idee sono tante, a partire dalla divisione in due categorie, Professionisti e non, oltre alla distinzione tra corti editi ed inediti. Presto sarà on line un sito dedicato interamente alla manifestazione, che spero riusciremo a far crescere, insieme. Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggermi ma soprattutto chi ha avuto la volontà di comprendermi.

È necessario che tutti contribuiscano a questa crescita ed è indispensabile farlo con la voglia di costruire davvero qualcosa, anche chiudendo ogni tanto un occhio di fronte all’inesperienza e dando più fiducia a chi ha il coraggio di scendere in campo, accettandone con semplicità non solo le qualità ma più di tutto i limiti.


Mucca Bischera


Video di ADDIO, cortometraggio vincitore del concorso


e lo strafigo EASY DIGITAL TIME

29 commenti:

  1. Sono disposto a comprenderti proprio perchè di esperimento si trattava, ora forza con la seconda edizione!

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  2. Benvengano le persone che al giorno d'oggi abbiano il coraggio di ammettere i propri errori (anche se in buona fede) e che soprattutto se la sentono di chiedere "SCUSA" visto che questa parola é ormai praticamente quasi in disuso...........

    Brava, coraggio e vai avanti così !!!

    Lettore Carinolese in Svizzera

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  3. Ben detto Antonella!
    Ci deve essere da parte di tutti, lettori e concorrenti,un po' di elasticità mentale, soprattutto pensando che è stata la prima edizione ed ha avuto quindi un livello sperimentale.
    Sono sicura che la seconda edizione sarà più curata e anche più fiscale riguardo al Regolamento. E' giusto che sia così
    In bocca al lupo!

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  4. Ho visto il video che ha vinto il concorso e al contrario di Enzo Ceraldi, soprannominato Emilio Fede di Carinola, sono rimasto disgustato.
    Queste tipologie di video devono partecipare ai concorsi che si tengono a Casal di Principe non a Carinola e non a Casanova. Penso però che mi devo rassegnare ormai dopo Capozzi alla festa di Maggio e gente che usando le pistole vince premi a Carinola mi devo preparare a vedere questo paese inserito tra quelli che andranno nella costituenda provincia di Aversa . Come sono antiquato nel non comprendere lo spirito gomorristico imperante !!!1

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  5. si ma anche se c'era la pistola mi sembra che era contro, no? Non e' che hai frainteso?

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  6. senti anonimo delle 15.47 ma secondome non sei tanto pretico di cinematografia il corto, anche se a me non è piaciuto, è fatto molto bene sia per quanto rigurda la parte attoriale sia per quanto rigurda la sintesi del montaggio che in pochi minuti rende chiaramente il senso, forse faresti bene a continuare a vedere un posto al solo o le varie fiction sui varin santi(si scrive così fictino) e poi che ca°°o centra casal di pincipre e finzione i veri casalesi vestono in giacca e cravatta e "mastricano" anche sul nostro comune.

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  7. Carisssimo/a 17.23 chi ha frainteso sei tu. Non faccio il critico cinematografico per cui non ho inteso criticare il lavoro ma il contenuto. Ribadisco il mio pensiero, le pistole non fanno parte della nostra civilissima cultura di carinolesi, noi siamo interessati al lavoro onesto innanzitutto poi ci interessiamo di storia, filosofia. architettura, archeologia non di droga e ammazzamenti, è roba da gomorra. Mi auguro che ci sia libertà di pensiero. Riguardo ai casalesi con la pistola che "mastricamo" sul mio comune io non li conosco, anche perchè il sottoscritto sul comune ci mastrica pochissimo. Anche se fosse vero non giustifica il fatto che ci uniformiamo alla loro cultura ma imporre la nostra.

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  8. oh ma sei proprio ottuso scusa ma è così. filosofia, architettura ecc ammazza oh, da quanto carinola è la nuova atene, senti pistole, droga o quantaltro che hai visto è finzione è finto ti assicuro nessuno si è drogato nessuno è morto sono film. ok? rilassati. io sinceramente preferisco vederle per finta che subirle per vero. comunque non credo di continuare sto tipo di conversazione con te visto che stai ancora a carosello. ciao fallo tu un corto magari sulla vita di fraccazzo da minchiosi :)

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  9. x 3 sett 15,47
    Queste tipologie di video, come le chiami tu,appartengono alla società in genere: quella nazionale e internazionale e non a Casale di Principe, o Aversa, o Carinola.
    Il cortometraggio in questione non è certo lo specchio della società carinolese (sarebbe troppo limitativo non credi?), ma rispecchia le problematiche giovanili e sociali di tutto il mondo. Per essere troppo bacchettone, hai perso il più bello e hai visto solo la pistola.
    Non hai capito che vittima e carnefice sono due ragazzi della stessa età che hanno avuto, da bambini, gli stessi desideri e le stesse aspirazioni e che la vita ha portato su strade totalmente diverse, ma che all'improvviso, per una beffa del destino, hanno avuto i ruoli stravolti: l'uno si è trovato ad essere carnefice e l'altro vittima. E in un attimo si è dovuto prendere una decisone. E quella decisone ha detto NO alla pistola.
    Non sei contento di averci capito qualcosa adesso?.... Medita!

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  10. Anche se sono ottuso e bacchettone ci sono arrivato a capire che era una finzione. Ho capito pure che fra te ed uno di
    Casal di Principe non C'è differenza. Tra me e quelli sì, tanta differenza. L'anno prossimo invitateli per un torneo di roulette russa.

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  11. a me personalmente è piaciuto più quello di pasqualina e willy.. anche se non sono un cieneasta avrei votato quello... cmq tutte le eventuali critiche sono da ammassare in un angolo e bruciarle.. le cose vengono poco a poco.. e sinceramente non ho visto nessuno di quei corti come chissà che capolavoro tanto da poter rivendicare qualche premio, tranne forse quello dei ragazzi di casanova, ma che cmq sono sicuro che non ci sono rimasti particolarmente male..

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  12. x 12,56
    No comment! E' meglio.

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  13. Si ma far passare un concorso di cortometraggi "triti e ritriti" come summa espressione di cultura è stata un'operazione davvero deprechevole!!!! E mi dispiace che la cara Antonella si sia prestata a questa operazione. Purtoppo da noi le intelligenze o se ne vanno o si sottomettono al potere!

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  14. Caro Frollo, mi stupisci che lei veda solo la "pagliuzza" del Concorso del cortometraggi e non veda la "trave" in alcuni fatti di cronaca politica che accadano a Carinola. non fare l'ipocrita. Antonella ha uno spirito libero e mai si sottometterà al potere come tanti altri giovani viva Dio.

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  15. ma smettila!!!!!!!!!!! ma da dovè venuto/A questo/a?

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  16. ritornando al nocciolo della discussione posso soltanto dire brava antonello una bella iniziativa che sicuramente crescerà negli anni sono pochi i comuni che si dedicano a rasegne del genere e negli anni chi può dirlo il comune di carinola potrebbe essere famoso per il concorso di corti e per il lunarti basta che c'è passione voglia di rinnovarsi e superari gli sbagli che sono praticamente inevitabili quando s'inizia. continua così ciao

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  17. Ah Frollo, ma che dici?...elesticità mentale niente, eh? Sei chiuso come una cozza.
    Non è che sei parente di...?

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  18. potrei sapere se il corto BUCHI MUTI sarà messo su internet?

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  19. Si, il corto Buchi Muti sarà su YouTube quanto prima.
    Stiamo avendo dei piccoli problemi tecnici legati al fatto che il corto è lungo più di dieci minuti e youtube non accetta più filmati di lunghezza maggiore.
    Quindi appena saremo pronti metteremo Buchi Muti 1^ parte e Buchi Muti 2^ parte affinchè tutti potranno godere di questa splendida opera ;-).
    A bientôt!

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  20. Non voglio entrare nel merito della critica cinematografica anche perchè molti di quelli che si sono cimentati in commenti di tal genere credo che al massimo guardano Muccino considerandolo magari cinema impegnato, ma ciò che appare subito ridicola è l'autoreferenzialità rispetto ad un'iniziativa meritevole senz'altro ma che non va oltre le quattro mura di Carinola, tanto che l'organizzatrice si dice entusiasta e ammirata dall'impegno profuso dai "compaesani". E' incredibile come anche i più giovani, magari trasferitisi fuori sede per ragioni di studio, ragionino in termini così campanilistici e provinciali. Uno dei problemi atavici del nostro comune è proprio quest'irreversibile ghettizzazione cultural-territoriale. Cara Antonella questa non vuole essere una critica al tuo egregio lavoro ma un messaggio a chi ha il compito di promuovere il nostro territorio, altrimenti basterà allontanarsi verso Caserta per sentirsi chiedere: "ma dove si trova Carinola, vicino Aversa?"

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  21. Guarda che di concorsi simili ce ne sono a iosa in giro per l'Italia! idem per i lunarte dai vari e altisonanti nomi.

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  22. Carissimo/a,il mio non è un atteggiamento "campanilistico",è soltanto la presa di coscienza di una persona che, proprio perché ha avuto la possibilità di confrontarsi con altre realtà, sa benissimo che non è necessario, per cominciare, costruire cose chissà quanto grandi ed "altisonanti". Se non si comincia DA NOI, se non siamo prima noi "compaesani" a sperimentare nuovi modi di fare cultura, come possiamo pretendere di "promuoverci" all'esterno? Ma ti assicuro che l'intenzione di crescere c'è e che, almeno da parte mia,è molto forte. Ciò che noto dalle nostre parti è la mancanza di umiltà: il non rendersi conto che c'è ancora TANTISSIMO da fare e che non ha senso mirare già a chissà quali traguardi se ancora mancano le fondamenta. Ripeto, si trattava di una prima prova, a mio avviso superata, ma il successo di cui parlo non lo intendo come mio personale: la finalità prima era quella di risvegliare -o svegliare- altri interessi, altre passioni, che magari giacevano in molti sopite proprio perchè nessuno ci ha mai dato la possibilità di tirarle fuori. Dalla seconda edizione spero che riusciremo a farci conoscere di più, ovviamente... ma ciò che più mi sta a cuore è che si superi questa "chiusura" che ci fa credere che le uniche esperienze degne di essere vissute siano quelle che facciamo lontano da qui. Cominciamo a viverlo davvero il nostro territorio e ad esultare se, pur nella nostra semplicità, riusciamo a creare qualcosa di nuovo; solo dopo questi passaggi potremo finalmente sperare di farci conoscere e di superare le barriere che noi per primi costruiamo.

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  23. dà!dà!cominciate a tremare perchè fra cinque anni ci saremo noi sul comune.Quindi mò che potete fatevi i fatti vuosti.E ci riferiamo ai vari gennaro, ai vari mattia, ai vari marcantonio, ai vari nessun dorma e compagnia bella. Dàà

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  24. Ru scemu che mancava! Eccolo...!

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  25. Cara Antonella, spero davvero di sbagliarmi viste le fin troppo buone intenzioni e l'entusiasmo profuso nell'iniziativa e quindi dovermi ricredere. Solo una cosa: proprio perchè concordo al 100% sull'umiltà e la modestia necessarie affinchè il progetto possa crescere, ti consiglio di diffidare da falsi mecenati che in realtà vogliono subliminalmente strumentalizzare politicamente l'iniziativa. Scusami ancora una volta per la critica, ma spero possa servire a migliorare le cose. Buon lavoro! Anonimo 5 sett. 1.21

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  26. sì, l'entusiasmo per quel che mi riguarda è stato tanto e tale continuerà ad essere. So bene che per ogni cosa che facciamo c'è sempre qualcuno che tenta di approfittarne per scopi personali, ma fino a quando mi renderò conto che non si oltrepassa il semplice bisogno di "mettersi in mostra", anche a fini politici, continuerò a convivere anche con questo aspetto. Chi mi conosce sa bene che ciò che più mi sta a cuore è la difesa della libertà e della dignità personali. Crescendo ho capito che non serve a nulla restare chiusi in un guscio,o ritti su un pulpito con la convinzione di essere i portatori dell'unica verità possibile. La verità non è mai una sola, certo bisogna avere le idee chiare, ma io ho deciso di uscire, di darmi da fare, e questo non significa piegarsi ma vivere, vivere nel senso più profondo del termine. Da parte mia, non ci sarà mai compromesso che tenga; e se un giorno dovessi rendermi conto che qualcuno "usa" la mia buona volontà per scopi che non condivido, sarò la prima a darti ragione. Ma fino a quando si tratterà di uno scambio equo e leale, sarò sempre pronta a lavorare per un fine comune.
    Grazie per lo scambio costruttivo e non offensivo.

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  27. io avrei preferito fosse premiata la fatica di quelle persone ke hanno lavorato per fare un film inedito e nuovo in pochi giorni...e non dare un premio a chi già ne ha tanti ed è un professionista...io ho i miei dubbi...fate come volete...

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  28. Lì non si trattava di premiare la fatica, ma il corto più bello. Era comunque una competizione, e nelle competizioni vince il più bravo (certo, non sempre). Una volta cambiate le regole (cosa giusta o sbagliata, è di questo che bisogna discutere) il concorso era aperto a professionisti e non. A mio avviso ha vinto il cortometraggio fatto meglio. Poi se vogliamo restare sempre nella mediocrità, restiamoci pure.

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