Sono una cittadina di Casanova nord che, così come credo, tutti i residenti della zona, sono stanca del puzzo che siamo costretti a respirare ogni giorno.
Il lezzo in questione al calar al tramonto diventa ancor più forte e si espande fino alle abitazioni situate presso la strada provinciale per Carinola e per Cascano. L’aria malsana proviene chiaramente dal frantoio situato nei pressi del bivio, dove puntualmente ogni anno, soprattutto in questo periodo, senza rispetto del vicinato, vengono attuate strane tecniche di pulizia che, appunto, rendono l’aria irrespirabile. Una situazione che va avanti da anni e per motivi tutti da chiarire sembra proprio destinata a durare ancora per molto tempo. A questo punto, prima di inoltrare agli enti competenti le dovute segnalazioni, invito tutti i residenti che sono vittima della puzza del frantoio a fare fronte comune per mettere la parola fine a questa vicenda che, credo, non può essere più tollerata.
Quindi spero che il diretto interessato si trovi a leggere questo mio e si faccia carico delle proprie responsabilità e provveda a mettere fine a tale vicenda. L’aria è di tutti e non è giusto che per strane metodologie tecniche, inerenti alla spremitura delle olive, tutti gli abitanti di Casanova Nord debbano ogni sera coabitare con il fetore provocato da uno solo.
Grazie per avermi dato la possibilità di utilizzare questo spazio e spero che tutti i lettori, in particolare quelli della zona nord di Casanova, si accodino a questo mio invito-denuncia.
Una cittadina che non ama la puzza.
foto: gentile concessione del FLNG (Fronte di liberazione dei nani da giardino)
Carissima cittadina che non ami la puzza, io abito un poco più lontano di te da quella mefitica casa. Confesso che sono stato tentato molte volte di reagire a quella che ritengo una prepotenza. Mi sono frenato in quanto ,sinceramente, ho sempre detto con mia moglie, c'è gente che abita a due metri e non denunciano perchè mai dovrei farlo io che abito a 3oo metri. Oltretutto quasi tutti i confinanti hanno bambini piccoli, loro se ne fregano io mi adeguo. Per me se prendete l'iniziativa di denunciare la mia firma è a disposizione. Se continuerà questo fetore orrendo qualcuno finirà intossicato. Per regola dovrebbe succedere prima ai più vicini alla fonte dei profumi, almeno lo spero.
RispondiEliminaora abbiamo sindaco assessori e consiglieri paesani.....chiediamo a loro se hanno una soluzione!!!
RispondiEliminaper 13.49
RispondiEliminaAnche se abiti a una distanza relativamente lontana dal frantoio, ti informo che è scentificamente provato che la puzza di sansa colpisce soprattutto gli s.....zi e vigliacchi (visto che sono disposti mettere a disposizione la loro firma solo se l'iniziativa parte da altri).
AMICO SEI IN GRAVE PERICOLO !!!!!
come dice il form, Preghiamo di evitare offese personali, minacce, insulti o altro...
RispondiEliminagrazie
Salve a tutti Sono Antonio De Ruosi titolare del frantoio in questione, chiedo scusa se posto questo mio intervento in ritardo, ma ho letto solo ieri sabato la discussione che si era aperta in questo spazio a causa di un malfunzionamento del mio ADSL. Come proprietario e gestore del frantoio oleario in questione credo sia doveroso da parte mia precisare alcune cose alle persone che hanno scritto: gestisco il frantoio oleario (che da sempre è stato di proprietà della mia famiglia) dal 1993 e da subito ho ritenuto che fosse fondamentale data la collocazione dello stesso in un centro abitato (peraltro del tutto lecita) fare in modo che nessuna attività relativa col frantoio andasse a creare problemi con il normale svolgere della vita del mio vicinato in particolare e di tutto il contesto del centro abitato in generale o quantomeno che tali problemi fossero ridotti al minimo possibile nel tempo e nell’entità. In questa ottica moltiplici e molto onerosi sono stati gli interventi da me attuati nel ciclo produttivo dell’impianto teso a fare in modo che l’impatto ambientale e sociale fosse il piu accettabile possibile, cito solo a mo di esempio: anno 1998 ampliamento delle vasche di decantazione per lo stoccaggio delle acque reflue anno 2001 sostituzione della vecchia caldaia a sansa esausta molto economica ma che produceva fumi con una caldaia a gas metano molto piu costosa nella gestione ma che non emette fumi di nessuna natura; anno 2002 completa copertura dell’area di stoccaggio sansa con struttura in acciaio e plastica in modo da evitare che la sansa durante il periodo di lavorazione si possa bagnare e quindi fermentare, anno 2003 rifacimento completo dell’interno delle vasche di decantazione delle acque reflue con sostanze antinpregnanti in modo da evitare qualsivoglia penetrazione delle stesse acque nel sottosuolo, anno 2005 rifacimento completo della pavimentazione in cemento e reti elettrosaldate dell’intera area di stoccaggio sansa sempre per evitare lo stesso problema di possibili infiltrazioni nel sottosuolo; solo questi interventi da me citati che rappresentano solo una parte delle iniziative poste da me in atto sono costati oltre 30.000 euro di spesa, decisi tutti in mia totale autonomia e non per obblighi di legge. Premesso questo, vengo al problema presentato dalla mia concittadina , lo sgradevole odore di cui la mia vicina parla e che nelle ore serali specie nelle sere molto calde si può diffondere nel circondario (anche se tengo a precisare che non tutti i sgradevoli odori che si sentono nelle calde sere d’estate in questa zona provengono dal mio frantoio) è dovuto in parte alla fermentazione di piccoli residui di acque di vegetazione delle olive presenti nelle vasche di decantazione; a questo punto devo precisare che: la gestione delle acque di vegetazione dei reflui oleari è disciplinata dal DGR 398 del 28/05/2006 il quale regolamento ci impone che le acque di vegetazione delle olive (cioè l’acqua contenuta all’interno delle olive) che si produce dalla spremitura delle stesse possa essere dispersa solo su terreni (adibiti a tale scopo esclusivo) messi a disposizione dal frantoiano dopo un periodo di almeno 3 / 4 giorni di stoccaggio in vasca di decantazione per consentire l’abbattimento del carico enzimatico, e tale spandimento sul suolo può essere effettuato solo in un arco temporale ben delimitato e che in genere va dalla seconda meta di settembre fino a fine gennaio. Per cui come tutti gli anni io mi premuro di fare in modo che per fine gennaio con la chiusura del frantoio le vasche siano svuotate e le acque di vegetazione disperse sui terreni a ciò adibiti, pero può capitare come è successo questo anno e anche se non mi sbaglio un paio di anni fa che spesso a causa di condizioni meteo sfavorevoli (lunghe piogge che impediscono lo spandimento sul suolo delle acque) che piccole quantità di acque reflue (nell’ordine di qualche centinaio di litri) non potessero essere disperse sul suolo, quindi rimangono all’interno delle vasche coperte da lamiere. Di solito in condizioni normali queste acque non creano alcun problema e non danno luogo a nessun cattivo odore, ma in condizioni meteo sfavorevoli come si sono realizzate negli ultimi due anni con estati torride e completamente siccitose può succedere che si inneschi un processo fermentativo delle stesse e che per questo si senta un odore sgradevole. Ora dal momento che le estati siccitose sembra siano diventate una norma e constatato il disagio di parte del vicinato non resta che impegnarmi a fare in modo che il problema non si ripresenti in futuro; in tal senso ho gia dato disposizioni per l’installazione di una copertura stagna totale delle vasche di decantazione che impedirà in modo totale il diffondersi di odori sgradevoli durante l’estate e penso che entro fine mese sarà gia stata montata dai miei tecnici; in attesa di ciò nei prossimi giorni completerò lo svuotamento completo delle vasche di decantazione dalla poca acqua presente in essa. Con questi accorgimenti spero possa essere risolto in maniera totale il problema dei sgradevoli odori che in alcune sere di questa estate si sono sentiti nel vicinato e di cui comunque mi scuso. Non mi scuso invece per nulla con il signore che ha fatto il primo intervento dopo il messaggio della mia vicina e ha parlato di “casa fedita” e di “tossicità della puzza” di questa persona mi dispiace non sapere il suo nome dal momento che come suo pari non si è nemmeno firmato ma posso dire che si tratta di una persona maleducata e ignorante e mi spiego meglio: maleducata perché ha definito la mia casa (che non centra nulla nulla col frantoio e costruita con sacrifici prima dei mie genitori e poi continuati da me) “fedita” e questo è una cosa intollerabile che penso nessun cittadino di Casanova tollererebbe si dicesse della propria; in secondo luogo il signore è un grande ignorante in quanto le acque di vegetazione delle olive e anche l’odore o puzza che ne deriva anche in base alla normativa che ho citato prima non sono considerate tossiche e infatti se ne prevede lo smaltimento sul suolo quale utilizzo agronomico. In conclusione questo è quanto credo fosse dovuto da parte mia dire rispetto alla questione sollevata dalla mia vicina che comunque ringrazio e con cui mi scuso per gli eventuali disagi arrecati. Antonio De Ruosi.
RispondiEliminaE' semplice basta una chiamata. Ma le Istituzione che ci stanno a fare in questo schifo di Comune non servono le firme. Visto che il Comune fino ad oggi ha fatto orecchie da mercanti basta chiamare il 112 e farsi passare i NAS. Apprezzo il posto della cittadina che non ama la puzza e visto che sei nel vicinato del frantoio dovresti per prima tu affrontare il problema e non delegare altre persone che sicuramente ti saranno solidali.
RispondiEliminami sembra ovvio che in alcune situazioni di particolare disagio le persone più vicine alla fonte di quel disagio stesso dovrebbero in primis denunciare la situazione. Se poi si pensano cose del genere "si ma questo è il mio vicino, posso mettermi a fare casino e a farmi nemici?.." allora dico questo è il primo germe che ha fatto crescere la camorra nei posti dove tutti sappiamo che c'è. Con questo non voglio assolutamente dare del camorrista a nessuno, solo voglio dire che quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato, come in questo caso smaltire i rifiuti in modo, se non illegale, quanto meno non adatto, va detto e poi se non succede nulla denunciato. Se poi si deve sempre fare come per Vaglie dove per attivarsi seriamente si è aspettato quasi che venisse gente da altri paesi mentre quelli che vivevano a dieci metri facevano finta di non capire, allora stiamo inguaiati e ci dobbiamo tenere le varie puzze..
RispondiEliminala puzza di sansa colpisce gli str..nzi ecco perchè casa tua ne è piena. vedo che tipiace la puzza. per l'intimidatore delle 18. 27
RispondiEliminaGrazie ad Antonio De Ruosi per la sua correttezza e la sua disponbilità nell'aver volute spiegare a tutti noi un increscioso piccolo problema che ha causato qualche malumore.
RispondiEliminaVogliamo sperare veramnete che tutto possa risolversi nel più breve tempo possibile.
Tutti gli spiritosi che fanno commenti poco corretti, si dessero una regolata di civiltà.
Una paesana
Devo precisare e con questo chiudo il mio intevento in questo post che relativamente all intevento dell'anonimo delle 10.42 che diceva "smaltimento di rifiuti in modo se non illegale perlomeno poco adatto " che in una sola frase ha commesso due errori il primo chiamando rifiuti le acque di vegetazione in base alla normativa in vigore ovvero la 398 del 28/05/2006 tali acque non sono rifiuti classificabili come tali e definiti dalla legge Merli bensi prodotti ammendanti per i quali infatti è permesso lo spargimento sul suolo come utilizzo agronomico dello stesso;(di nessun rifiuto la normativa itiliana peremtterebbe lo spargimento sul suolo). Per cio che concerne poi le modalita con cui lo spandimento avviene come ho gia detto sono ferreamente regolate dal succitato decreto e in relazione a quello noi effetuiamo tali operazioni. Grazie per lo spazio. Antonio De Ruosi
RispondiEliminaAbbiamo compreso tutto quello che dici ma,che lì intorno ci sia un'aria pestilenziale, non lo si può negare. E' però apprezzabile la tua disponibilità nel voler risolvere il problema.Il lato triste di tutto ciò,è che ,per vedere affermato un nostro diritto,dobbiamo sempre "scannarci". Tutto questo,dovrebbe essere lavoro delle amministrazioni che,al fine di garantire al cittadino che paga le tasse, un alto livello di vita (o quanto meno apprezzabile), dovrebbero attivarsi nella vigilanza del territorio,affinchè,non vi sia inquinamento olfattivo,visivo e soprattutto acustico,ma si converrà con me,che da noi è utopistico pretendere un'attenzione simile da parte dei nostri amministratori.
RispondiEliminaPer il casanovese furbone e intelligente delle 18.27. Vorresti far risolvere il problema a me così io mi faccio nemico giurato il frantoiano e tu con i vicini vi prendete il caffè con lui. Sorbendo il caffè diresti pure ma quella è proprio s....a che ti ha denunciato...... Gli s.....i che intendi tu , ovvero fessi che si battono per te, sono in via di estinzione, se vuoi un diritto devi combattere in prima persona non aspettare il fesso di turno caro compagno. Dalla cortese delucidazione del frantoiano ho inteso che lui è convinto di agire rispettando la legge, per cui ho inteso che il problema resterà per sempre. Anche perchè secondo lui l'aria non è fetida nè tossica, se lo dice lui che ci vive più vicino di tutti gli dobbiamo credere.
RispondiEliminaBene tutti i commenti speriamo che il problema sarà risolto dal nostro concittadino e stimato Antonio, Però se la cittadina che non ama la puzza non avesse affrontato il problema può darsi che la "puzza" sarebbe rimasta ancora oggi lettera morta. Quindi W il quiquirì.
RispondiEliminaCaro Antonio non ti arrabbiare con il dialogo si risolvono i problemi. Ciao e grazie per l'impegno.
RispondiEliminaw il quiquiri l'unica voce dei cittadini siamo con voi. continuate così e lavorate per le prossime elezioni questi fanno schifp sono sempre gli stessi. ninfa nuova. uno ex votante di mannillo
RispondiEliminala puzza...e quanta puzza.sia al nord ,ma anche al sud.al nord abbiamo il frantoio.al sud c'è come lo chiamano "u caone".lì la situazione per chi non lo sa è veramente grave.anche al nord.io sono un cittadino del nord,ma il problema nostro è solo la puzza.con questo voglio precisare che abbiamo un grave problema al sud.non so come pubblicare un articolo riguardo qst problema e l'ho inserito in un commento proprio per far sì che qualcuno apra gli occhi.mi raccomando.noi nordisti almeno parliamo.voi sudisti.esistete anche voi.parlate e fatevi sentire.ritornando al problema della puzza spero che antonio de ruosi risolva la questione della "puzza"...
RispondiEliminaun cittadino
per 10.17, per mandare un articolo devi scrivere una mail a redazione@ilquiquiri.com. Puoi anche metterlo sotto forma di commento se preferisci
RispondiEliminax 10.17 se ti legge il professore di grammatica che ogni tanto legge il quiquiri, sono ca....i tuoi.
RispondiEliminale puzze sono tante...
RispondiEliminala colpa è del clima che ne favorisce la diffusione.
non credo che abbiamo il copyright.
ma l'unica puzza è quella del frantoio del buon Antonio? se di puzze si vuole parlare compiutamente come dimenticare quelle vomitevoli (di scarichi neri, qundi palesemente illegali) che si sentono in tutte le frazioni del comune nelle sere d'estate? gli scarichi del 90% delle nostre abitazioni non sono purtroppo a norma di legge. Tutti gli autori dei post precedenti, anche inconsapevolmente, producono a loro volta maleodoranti effluvi.
mi piacerebbe trovare una secca smentita, che sono sicura non arriverà. All'amministrazione in carica però inviamo il messaggio nella bottiglia ... fiduciosi
baci a tutti, belli e brutti
FORZAGEN
x20.46 la puzza del buon Antonio si può facilmente eliminare, quella che generi tu è molto più difficile.Ti rammento che il buon Antonio sulla puzza guadagna perciò una parte la potrebbe utilizzare per eliminare i fastidi, serve solo buona volontà, ti assicuro che non fallisce.
RispondiEliminaIl BUON FRANCESCO