Alla vigilia dei risultati della prova selettiva per la graduatoria dei vigili stagionale, mentre l’insigne commissione di scienziati capeggiata dal colonnello e ripeto colonnello Mario Tuozzi chirurgicamente correggeva i test, nella piazzetta di Casanova esplodeva il totovigili. C’era chi mormorava che dei posti a disposizione cinque erano riservati a Tuozzi o meglio a l’ex sindaco Di Biasio e ciò che rimaneva doveva essere spartito tra il sindaco Mannillo, Grimaldi e Di Lorenzo; chi addirittura sosteneva che nel momento in cui qualche spregiudicato secchione e/o un non cliente che grazie all’ausilio della sua preparazione malauguratamente avrebbe conquistato i primi posti, sovvertendo così le cambiali politiche, si sarebbe bloccato tutto approvando il ricorso dell’opposizione. Addirittura si mormorava che alla fine di tutto, visto l’aridità delle casse comunale, soltanto due unità avrebbero vestito la divisa da vigile. Addirittura c’era chi sosteneva che Mattia Di Lorenzo già nel periodo pre-elettorale aveva promesso solo a Casanova, ben dieci posti sicuri da vigile. Un concorso urlato dai balconi, approvato in giunta e in consiglio, un concorso che per la sua concretizzazione, i nostri rappresentanti (scusate ma dopo aver digitato questa parola sono scappato in bagno) hanno tagliato i capo settori. E invece tutto è stato vano a causa dell’ignoranza dei partecipanti. Proprio così, non è colpa loro e dei loro giochi politici, dei loro mancati accordi e dei loro contrasti ma è colpa dei partecipanti che non hanno saputo rispondere a banalità del tipo: a quanti gradi si cuoce la pasta per la pizza oppure l’anno e il mese di una dato decreto ecc. - O andate a scuola e poi ne riparliamo o decido io chi deve fare il vigile e non ne parliamo più- questo sembrava dire Tuozzi sulle colonne di un quotidiano locale. -La prossima volta la commissione la faccio io compresi i quiz e a chi dico io le domande saranno del tipo: i tre nipoti di paperino- questo, invece, ha pensato il sindaco Mannillo dopo la bocciatura di massa. Scherzi a parte, ciò che ne esce fuori da questa vicenda è l’ennesima prova del fallimento di una generazione politica la quale sopravvive grazie al voto di scambio e sul clientelismo sfrenato. Di Biasio- Mannillo due facce di una stessa medaglia entrambi sorretti, appunto, da queste metodologie e intanto chi rimane offeso sono tutti coloro che, magari, hanno sacrificato giorni in spiaggia per studiare e tentare di entrare in una graduatoria per poi sperare un giorno di guadagnare qualcosa. Tutti bocciati soltanto perché non c’è stato l’accordo politico questa è l’unica verità anche se si dirà che tutto è stato fatto secondo legge e che le domande sono in rispetto dei canoni ministeriali così come le correzioni sono state attuate all’insegna della trasparenza. Nessuno mette in dubbio queste considerazioni ma alla fine crediamo, tutti, che i vigili a Carinola non si faranno fino a che non sarà rispettata l’unica regola, ovvero la norma del voto di scambio. Adesso sicuramente assisteremo alla telenovele infinita tra il sindaco e il comandante, dove uno sconfessa l’altro buttandosi rispettivamente fango addosso ma alla gente non gli frega niente gli fregava soltanto di guadagnare qualcosa. Già m’immagino il sorriso da furbo di Tuozzi che tronfio del suo potere decisionale è soddisfatto per averlo messo a quel posto alla Mannillo team che ha fatto i conti senza l’oste, mentre il sindaco e i suoi stanno cercando di trovare il modo di sistemare i loro rispettivi clienti. Gennà ti offro un suggerimento, allarga a trenta persone la tua segreteria tanto per i vigili hai capito che non puoi fare nulla. Ah la segreteria, me ne ero dimenticato e pensare che uno staff così, caro Gennarino è invidiato anche dal sindaco di New York ma questa è un’altra storia becera della politica Carinolese. Ah dimenticavo, mi fate schifo tutti.
Jakulazione Feroce