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venerdì 23 novembre 2007

Dispaccio serale (2)

Da stamattina fino ad ora (ore 20:40), il blog ha registrato circa 850 visite.
La media giornaliera è di 100.
Cosa significa?
Significa che la gente è alla disperata ricerca di informazioni, di certezze, di verità.
La verità, gente, non la troverete qui, purtroppo.
Sarebbe normale che la verità venisse fuori dai nostri "amministratori", che invece a quanto pare sono intenti solamente a difendersi gettando fumo negli occhi, raccontando barzellette e mettendo uno contro l'altro.
Ma ora non c'è tempo per le barzellette.
Non credete alle balle che vogliono farvi credere che oramai la decisione è rimessa ai tecnici del Commissariato di Governo. E' solo un modo per togliersi da dosso responsabilità che ormai rimarranno appiccicate a queste persone per tutta la vita. La verità è che basta una telefonata del sindaco al Prefetto per far finire questa storia.
Oramai che è appurato che Carinola ospiterà una discarica (come noi abbiamo detto dall'inizio, venendo accusati di essere quelli che volevano la discarica), DOBBIAMO COSTRINGERLI a farla il più lontano possibile dal centro abitato.

E che si dica senza avere paura: CARABOTTOLI!

Sgrinchio

giovedì 22 novembre 2007

Dispaccio serale

Decine di persone "assediano" la casa comunale. Caos e carabinieri, minacce e urla, risentimento e vergogna.

Mettiamo un po' d'ordine. Questi sono i fatti.

Nessuno, credo, vuole pensare che il sindaco ha indicato Carinola per ospitare le balle. Solo un pazzo lo farebbe.

Eppure, nel momento in cui e' stato informato (scelta fatta, anche se non ufficialmente, da De Franciscis) che era stata scelta Carinola come luogo in cui individuare un sito di stoccaggio, ha indicato Casanova.

Questo puo' essere letto in diversi modi. puo' averlo fatto a scopi politico elettorali in quanto, come dice qualcuno, a Casale (Cese) ci abita il prossimo candidato vicesindaco del centrosinistra e una cosa del genere lo avrebbe "bruciato" all'istante, e Nocelleto perche' e' ovviamente il bacino elettorale primario dello stesso Sindaco. Oppure, volendo essere meno maligni, puo' averlo fatto perche' credeva che, essendo la Cava di Casanova vicinissima all'abitato, sarebbe riuscito con i suoi poteri di amministratore ad evitarla in base a ragioni igienico-sanitarie.

Qualunque sia la ragione, credo dobbiamo per un attimo mettere da parte tutto questo.
Il punto fondamentale e', al momento, il fatto che il prefetto ha detto che, se non sara' al piu' presto indicato un sito alternativo, lunedi vengono le ruspe.

La conferenza dei servizi di domani mattina ci chiarira' qualche dubbio, si spera.

Buona serata

Sgrinchio

mercoledì 21 novembre 2007

NUN TE REGGHE CHIU'

Commenti definitivi e senza appello. Definizioni certe e convinzioni granitiche. Io in verità in questa fase ne ho poche. Forse sono un semplice. Se si farà il sito a Casanova poi si troverà chi l'ha voluto, chi lo ha sponsorizzato e perchè. Rimane una sola cosa certa: la politica che fa male alla politica e genera l'antipolitica è proprio questa di Vaglie. Quella che si dichiara contraria ma che non esprime una posizione, sia pure impopolare. Quella messa in campo, per intenderci, dal Presidente De Franciscis. Già Presidente della provincia e uomo della speranza della nuova stagione casertana, appare totalmente incapace di cogliere l'istanza vera del territorio che è quella di avere un governo affidabile e sicuro, al riparo da pressioni e strumentalizzazioni di qualsivoglia tipo. Il suo comporamento rimane inqualificabile perchè denuncia l'assoluta mancanza di una visione d'insieme del territorio e della pianificazione strategica delle sue risorse.Impotente nell'affrontare i problemi e passivo nella loro soluzione viene fuori dalla vicenda di Vaglie come il vero sconfitto, il leader senza leadership, il comandante senza esercito e, volendo essere cattivelli, "il casertano tipico".
Allora alla fine di questa breve considerazione viene spontaneo dire Vaffanculo a tutti: DC PSI PC AN PD CL e chi più ne ha più ne mette.
Ma il nodo vero e proprio è che non si è ancora trovato come risolvere il problema dei problemi (il metaproblema) da cui originano tutti gli altri problemi. Nessuno, infatti, riesce a dare una risposta seria alle seguenti domande: chi può sostituire oggi la politica nelle scelte per il governo del territorio? Il super potere concesso ad un qualunque funzionario dello stato?(Dio... spero proprio di no.... anche perchè allora.. dei politici che ce ne facciamo? ) tutto il resto è vanità... chiacchiere e facile strumentalizzazione.
HI

martedì 20 novembre 2007

E' finita?


“La linea politica ha fallito”. Queste sono le prime battute del vicesindaco Mannillo che verso l’una di notte congela, ancor più di quanto già non fosse, il presidio. Così il vicesindaco, appena tornato da un’incontro con De Franciscis, riassume il non cambio di rotta del Presidente della Provincia. All' incontro notturno erano presenti il sindaco e altri carinolesi di cui non si conosce ancora l’identità. Un incontro che ha spento ancor di più la fiamma della speranza che, ormai piccolissima, non può che gettarci nella rabbia più feroce.

De Franciscis, da quanto riferito da Mannillo, non cambia la sua linea politica nei confronti del commissario Pansa e la sua non scelta condanna inevitabilmente Casanova. “Stranamente” Carabbottoli risulta non idoneo e a decretarlo è addirittura l’ARPAC, massima autorità regionale per quanto riguarda la protezione ambientale, mentre per la cava di Casanova abbiamo il no dell’ASL sbandierato dal sindaco come grande mossa offensiva per evitare le ecoballe. Ecoballe che se non vi sarà un miracolo dell’ultima ora riempiranno la cava. Un no dell’ASL non così forte come il sindaco ha detto, in quanto pieno di "potrebbe", "forse", "ma" ecc ecc che potrebbe (appunto) diventare semplice carta straccia. Del ricorso al Tar non si sa praticamente più niente, e intanto c’è gente che fino ad oggi applaudiva il sindaco accusando chi voleva azioni concrete di essere soggetti privi di fiducia che hanno come unico obiettivo quello di dividere la cittadinanza. Persone da isolare, facinorosi che vogliono la discarica, questo si diceva verso coloro che provavano a non pensarla come il Sindaco. Invece, a quanto sembra, i criminali sono proprio i nostri rappresentanti o meglio il nostro Dux, il quale, senza mezzi termini, ci ha preferiti alle bufale dei Capezzuto e c’è gente che sbatte le mani ad ogni sua bugia. Eco-balle a pioggia, questo ci danno, e i cattivi chi sono? Quelli che hanno sempre chiesto siti alternativi? o quelli che per una delega, una poltrona in comune sono pronti a vedere tutto il Monte Massico piene di balle di munnezza? Sono triste e stanco vado a letto e forse…………..

lunedì 19 novembre 2007

Aspettando Godot....


Tre giorni di manifestazione, o meglio tre giorni di passeggiate ecologiche mentre le ore passano e le eco-balle si avvicinano. Consigli comunali straordinari decisamente poco straordinari che slittano per motivi decisamente straordinari, riunioni di maggioranza decisamente poco di maggioranza, vista la presenza di individui che fino a prova contraria non sono stati eletti. Comitati che nascono si sciolgono e poi rinascono, comitati che si spaccano e si riuniscono, comitati moderati che fanno gli estremisti, comitati estremisti che fanno i moderati, tanto alla fine chi decide non sono i comitati. Notti di ansia e nervi a mille, vino, carne e paura di fronte ai falò che spezzano il freddo, mentre tutto diventa occasione per fare politica. Piccoli gruppi che bisbigliano in silenzio, presunte spie e spie vere. Un comune spaccato in tre parti che si logora sempre di più. Nocelletesi che annunciano di menare le mani se si parla di Carabbottoli, Casalesi che annunciano di sferrare calci si parla di Cese, Casanovesi stupidamente educati che aspettano e basta. Un sindaco che quando non sente più applausi preferirebbe restare a casa. Tanta voglia di parlare al microfono per poi dire sempre le stesse cose. Si dice no alla discarica e poi ci si limita ad aspettare una mano dal cielo che miracolosamente ci salvi. Terreni intoccabili, persone intoccabili, decisione vaghe e ambigue. Una cittadinanza dall’applauso facile narcotizzata da finti salvatori. Paura, nervosismo, rassegnazione ma tanto alla fine….. tutto si risolve, oppure no. Si parla di azioni forti, ma l’unica cosa forte è la grappa o al massimo la salsiccia…… e alla fine si aspetta soltanto. Aspettare le eco-balle oppure un grande festa per lo scampato disastro? Decisamente la seconda, anche se i minuti passano e si aspetta ancora.

Depopa


domenica 18 novembre 2007

Ruspe Vaglie




Vignette
di
WANGFu

Cosa è Carinola?





Di parole se ne stanno spendendo tante, forse troppe, in questi tormentati giorni durante i quali siamo di fronte all'ipotesi di una discarica nella cava di Casanova, nel pieno centro del paese. Uno dei rischi che corriamo, a prescindere dall'esito di questa vicenda, è quello di essere accomunati, nell'immaginario collettivo, a luoghi oramai famosi solo per il fatto di ospitare discariche (ad es. Acerra, S.Maria la Fossa, Lo Uttaro ecc. ecc.).


Non credo di poterne aggiungere altre, anche per mancanza di argomenti e sopratutto di aggiornamenti sulla questione, visto che purtroppo sono lontano dal paese. Credo che a volte meglio delle parole possano parlare le immagini (clicca sulle immagini per ingrandirle)


























foto aerea di Carinola. Sulla destra si può vedere la cava di Casanova.












Convento di S.Francesco, Casanova






































centro di Carinola.











S.Maria in Foro Claudio, Ventaroli










S.Maria in Foro Claudio, interno

















S.Maria in Foro Claudio, affresco.







Convento di S.Martino, Casanova-Falciano










foto aerea di Casanova.





Sono poche, ma credo diano l'idea che questo non è il posto adatto ad ospitare QUESTE:



venerdì 16 novembre 2007

Balle sotto la pioggia...


Doveva scendere una pioggia continua per rinfrescare le idee a questi quattro polticanti che subiscono decisioni- ma questo forse si saprà alla fine di questa drammatica vicenda- dall'alto, dai "Padre eterni", che sicuro hanno diavoletti spregiudicati dalle nostre parti. A questo punto "Sandro" se ha una coscienza e onestà intellettuale dovrebbe convocare di corsa un consiglio provinciale e fare quello che Pansa-che non è un dittatore- gli ha chiesto -ultimamente al tg3 -di fare , ovvero collaborare per evitare un collasso a Carinola, già troppe volte sbattuta, come una puttana di periferia.
Manfredi

domenica 11 novembre 2007

Sceneggiate Casanovesi

Avevte assistito al comizio di piazza improvvisato venerdì? Perchè di comizio si è trattato...e di che altro sennò?Una vergogna nauseabonda in tutti i sensi dal mio soggettivo punto di vista! I motivi?
1-Colossale sfilza di cazzate rifilateci dai rappresentanti sia della giunta che dell'opposizione, che non hanno sprecato la minima parola sul da farsi concreto.In compenso però si sono strenuamente impegnati a difendere ciascuno la propria personale estraneità ai fatti e a lamentarsi di come malamente sono stati trattati dalla popolazione...poverini!!!Di Lorenzo, che pena, raccontava che dalla manifestazione di qualche anno fa è stato addirittura cacciato via sotto scorta... a calci in culo ti dovevano cacciare!!!!
2-Pochezza culturale, per non dire analfabetismo, di qualcuno "politici" ospiti... Paolo Cevoli col suo assessore a Zelig fa un baffo!!!!
3-Maggioranza dei cittadini intervenuti interessata più ad applaudire il proprio leader che a chiedere coerenza e azione!
4-Dimostrazione dell'elevato "livello di bestialità" tra la folla...e chi c'era sa di cosa parlo.Detto questo, lapidatemi pure, ma non smentisco il mio cinico disfattismo: la discarica si farà,certo che si farà!!! Perchè? Perchè i nostri politici non conoscono altro linguaggio che quello della propaganda elettorale e comincio seriamente a credere che non sappiano cosa voglia dire essere cittadini...chissà, il "potere" delle cariche che ricoprono avrà dato loro alla testa! Quindi nessuna speranza di azione da parte loro. Non riusciranno a collaborare serenamente per risolvere il problema....Saranno impegnati a punzecchiarsi (sulla nostra pelle però!) come già dimostrato.Assodato che (improbabile miracolo a parte) i politici non ci saranno, tocca allora alla cittadinanza! L'occupazione del luogo? Io non ce li vedo proprio i casanovesi col sacco a pelo, a dicembre, a dormire sotto le stelle!!!! Ce ne saranno sicuramente, all'inizio, di irriducibili combattivi... ma il numero degli occupanti diminuirà gradualmente.. Quanto si resisterà allora? Una settimana? E poi?No, il casanovese non è un uomo d'azione, è un uomo di lingua...il suo motto è "armiamoci e partite!".Non me ne vogliate...magari sarò una poveraccia che non merita la stima dei suoi conterranei, ma sono realista.Se poi mi sbaglio (e spero tanto sia così), farò pubblicamente mea culpa e vorrà dire che i Casanovesi "residenti" (perchè chi ha potuto è scappato!) sono ancora un popolo capace di sorprendere positivamente qualcuno, (tra cui la sottoscritta) e non solo animali da bar!Buonanotte a tutti, Elettra.
P.S. Redazione, non me ne volere!!!!
Elettra

mercoledì 7 novembre 2007

Cava di Carinola?

Non crediamo di poter commentare ancora ma ci limitiamo a riportare quanto stasera scrivono le agenzie di stampa. Se venite a conoscenza di ulteriori dettagli vi preghiamo di commentare a questo post.

(ANSA) - ROMA, 7 NOV - Per uscire dell´emergenza rifiuti in Campania si sta lavorando ad ´un´ipotesi normativa che consenta di chiudere le vicende pregresse´. E´ quanto afferma una nota di palazzo Chigi al termine dell´incontro presieduto dal premier Prodi per trovare una soluzione alle vicende campane. Sono stati individuati 9 siti: Casamarciano e Chiaiano in provincia di Napoli, Buccino e Baronissi (Salerno), Morcone e Casalduni (Benevento), Cava di Carinola (Caserta), Petrulo Irpino e Lioni (Avellino). Tra i siti che verranno scelti, cinque dovranno essere attrezzati per poter diventare discariche, perch resta confermato - come tra l´altro gia´ stabilito dalla legge - che ogni provincia dovra´ avere una discarica.Quanto all´ipotesi normativa su cui si sta lavorando, l´obiettivo e´ quello di ´trasformare´, almeno sulla carta, le ecoballe - di proprieta´ della Fibe ma poste sotto sequestro dalla magistratura - in balle in modo da poterle inertizzare e utilizzarle, ad esempio, per ricostituire morfologicamente le cave. (ANSA).

Per uscire dell'emergenza rifiuti in Campania si sta lavorando ad 'un'ipotesi normativa che consenta di chiudere le vicende pregresse che tutt'ora incidono negativamente sulla questione'. E' quanto afferma una nota di palazzo Chigi al termine dell'incontro presieduto dal premier Romano Prodi per trovare una soluzione alle vicende campane. All'incontro hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, il ministro dell'Interno Giuliano Amato, il commissario straordinario per l'emergenza, prefetto Alessandro Pansa, il direttore generale dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente Giancarlo Viglione, il capo dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali Francesco Boccia. Presenti anche il presidente della Campania Antonio Bassolino, i presidenti delle province di Napoli, Benevento e Caserta e il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino. 'Al termine di una discussione ampia e approfondita - afferma Palazzo Chigi - si e' stabilito di lavorare alla definizione di un'ipotesi normativa atta a chiudere le vicende pregresse che tuttora incidono negativamente sulla questione rifiuti'. Contemporaneamente, 'il prefetto Pansa completera' rapidamente il piano per l'uscita dell'emergenza, prevista per la fine dell'anno'. L'individuazione di nove siti di stoccaggio provvisorio da cui verranno scelti quelli che entreranno in funzione il 20 dicembre dopo la chiusura di Taverna del Re, norme che consentano di trasformare gli oltre sei milioni di ecoballe (che sono eco solo sulla carta) attualmente presenti in Campania in balle, in modo cosi' da poterle utilizzare nella ricostituzione morfologica delle cave e la conferma della fine dello stato di emergenza il 31 dicembre. Sono questi i tre punti principali di cui si e' discusso, secondo quanto si e' appreso, nel corso della riunione tenutasi a palazzo Chigi sull'emergenza rifiuti nella regione. Per quanto riguarda i siti, il commissario straordinario Pansa ha presentato a palazzo Chigi una lista gia' sottoposta alle autorita' locali. Ai presidenti delle province pero' sono state concesse ulteriori 24-48 ore per informare i cittadini e condividere con il commissario le scelte. Pansa avrebbe indicato come siti Casamarciano e Chiaiano in provincia di Napoli, Buccino e Baronissi in provincia di Salerno, Morcone e Casalduni in provincia di Benevento, Cava di Carinola in provincia di Caserta, Petrulo Irpino e Lioni in provincia di Avellino. Tra i siti che verranno scelti, cinque dovranno essere attrezzati per poter diventare discariche, perche' resta confermato - come tra l'altro gia' stabilito dalla legge - che ogni provincia dovra' avere una discarica. Quanto all'ipotesi normativa su cui si sta lavorando, l'obiettivo e' quello di 'trasformare', almeno sulla carta, le ecoballe - di proprieta' della Fibe ma poste sotto sequestro dalla magistratura - in balle in modo da poterle inertizzare e utilizzarle, ad esempio, per ricostituire morfologicamente le cave.

Redazione Il Quiquiri'

martedì 6 novembre 2007

...un mare di guai... un mare di idee...


Che cosa è che in questi plumbei giorni veramente desideriamo per il nostro prossimo futuro? Cosa davvero ci auspichiamo che accada per noi stessi e per quelli che vi abiteranno, nel nostro Paese, nel nostro comune? Naturalmente, queste enormi domande potrebbero interessare non solo quelli che sono “lontani”, ma forse anche coloro che pensano più o meno di stabilizzarsi per il futuro in Italia, o più precisamente qui a Carinola. Ma non credo che potranno interessare coloro che hanno già tante volte tergiversato in merito. Giovanni Sartori, recentemente, ha cercato di fare un’analisi, in pochi minuti, sull’attuale situazione politico-istituzionale durante la trasmissione “Parla con me”. Ebbene- sorvolando per fretta i giudizi sul governo Prodi- dopo aver giudicato come “ l’ultima spiaggia il Pd”, consiglia ai nostri parlamentari di adottare per la riforma elettorale il sistema tedesco, come il più attuabile e forse in grado di portare, in futuro, una ventata di rinnovamento nei partiti, attraverso un sistema proporzionale-preferenziale, con soglia di sbarramento al 5%. Questo mi sembra almeno un inizio che questi grassi coccodrilli dovrebbero sforzarsi ad approvare in tempi rapidi. Intanto, sono sicuro, che nessuno avrà ancora pensato alla prima domanda con cui inizia questa pallida serie di periodi. Oppure no, starete già pensando di chi è la colpa, e saprete certamente indicare “questo o quello” per questa o quell’altra cosa. “Si il sindaco una volta ha fatto questo!! lo giuro!!..no!non è vero, è stato quell’altro!!” E’ certamente questo l’atteggiamento che richiederebbe la situazione. Bravissimi, davvero. O forse no è il mio atteggiamento,carico di preclusioni, a suggerire questa probabile reazione. La verità, probabilmente, è che seppur ci importa di chiederci cosa vogliamo per il nostro futuro, preferiamo rimandare la risposta. Preferiamo l’incerto al certo. Un vecchio una volta mi disse che nella vita la cosa più importante fosse farsi le domande giuste, il resto sarebbe venuto provando a rispondervi con onestà e coraggio. Dialogando continuamente con noi stessi e con gli altri dunque. Ma riflettendoci bene forse la mia non è una domanda che può entrare nella categoria delle “domande giuste”. Ma io provo a rispondervi. Quello che mi auspico è che a questa maledetta congiuntura politico-economico, fradicia di pioggia infetta- che spesso nella storia si è presentata alle porte degli uomini- vi si opponga il coraggio, la libertà che da sempre ci hanno fatto voltare pagina. E’ vero il nostro contributo può essere minimo, ma non potrà mai essere, se dato con forza di spirito, vano, illusorio. No, questo la storia non lo insegna. Ebbene, perché cosi’ immobili, stanchi, vinti, davanti a tanta bellezza della nostra italica terra. perché non provare a cambiare le cose. Come? Su questo io sto provando a rispondere, cominciando a farmi delle domande. Chi si presenterà nelle liste come consigliere, chi come sindaco di Carinola, chi sostenitore di entrambi coi propri voti per sperare di prendere una delega, che cosa ci racconterà stavolta? La solita storiella? Ebbene di questi credo che non ne abbiamo bisogno. Bisogna invece che si faccino avanti dei nuovi, anche senili, ma con coraggio negli occhi ed onestà nell’animo. E se questi non esistano a Carinola, e bisognerà prima disegnarli? Ebbene allora penso che chiunque sia d’accordo con me, sarà anche d’accordo ad opporci, con ogni mezzo consentito, ad un nuovo tracollo quinquennale. Altrimenti vuol dire che siamo già in “ un mare di guai”, come sostiene lo stesso Sartori.

Manfredi delle Mattinate


La resa dei conti


E’ vero, dobbiamo dirlo: a volte tra i vari commenti apparsi su questo blog se ne trovano alcuni di pessimo gusto. Parolacce, insulti e nomignoli che forse ci si potrebbe risparmiare. Ma la durezza di alcuni (pochi per la verita’) non dovrebbe oscurare quelli che invece utilizzano questo spazio per dare sfogo alle proprie preoccupazioni, idee e perche’ no, frustrazioni, in modo non “politically correct”. I politici locali, abituati ormai ai loro codici dialettici di comportamento nei quali, volenti o nolenti, riescono a coinvolgere anche gli operatori della stampa locale, sono stati colti di soopresa da questo linguaggio, con il quale, bisogna ricordarlo, hanno iniziato a convivere molto tempo prima dell’ondata di grillismo e “antipolitica” (per chi non ricorda i giorni della distribuzione del quiquiri cartaceo puo’ fare un giro su http://members.xoom.alice.it/quiquiri/ ).
Ora che le elezioni si avvicinano, la paura di perdere consenso sta facendo decidere ad alcuni dei nostri politici che e’ arrivato il momento di passare ai fatti. Stando a quanto riferiscono alcuni dei piu’ recenti commenti, “la settimana scorsa è stato chiamato sul Comune l'Avvocato Iannettone perchè mettesse a punto una denuncia (non so se è stata presentata) alla redazione del quiquirì e con l'occasione si è saputo che il consigliere comunale Di Lorenzo ha esposto alcune decunce facendo anche dei nomi di alcuni ragazzi che secondo lui collaborano con la redazione del quiquirì”. A cio’ aggiungerei le velate minacce ricevute dal colonnello-maggiore-generale-ammiraglio dei …. Vigili Urbani, ad evitare la distribuzione cartacea in assenza di permessi, perche’ cio’ avrebbe potuto compromettere la pulizia della nostra linda e quasi svizzera cittadina (solo che al posto della mucca viola e bianca di Milka abbiamo le magrissime vacche di Vincenzo che ti sbarrano la strada per la via di Falciano, cosa che secondo I Vigili comporta meno pericoli dei nostri volantini).
Oltre a queste, e ad altre azioni che non sto qui ad elencare, il nulla. Saranno impegnati nelle strategie di allineamento-esclusione-famiglianza-questo e’ mio-questo e’ contro-favori pre-elettorali-pescare giovani con famiglie grosse ecc ecc ecc. Il brutto e’ che, temo, queste rimangono ancora, a dimostrazione di quanto ancora dobbiamo progredire, le strategie vincenti.

Zappa e Tridente

giovedì 1 novembre 2007

Il viaggio del Tordo Zip


Il tordo di nome Zip era nato in primavera sulle montagne svizzere al confine con l’Austria nel giardino di una linda casetta. Sin da pulcino era convissuto con gli abitanti del villaggio che gli volevano bene e a volte gli mettevano del cibo sugli appositi trespoli. Aveva trascorso l’estate felice mangiando ciliegie, prugne e more nei giardini delle case. Arrivato l’autunno fu convocato insieme a tutta la famiglia dal capostormo che li informò che l’inverno era alle porte e con esso la neve, quindi dovevano migrare. Chiese di decidere democraticamente in quale luogo passare l’inverno e tutti dissero la propria, c’era chi voleva andare in Spagna, chi in Portogallo, chi in Grecia, chi nell’Africa del nord, tutti luoghi caldi e pieni di olive, il loro cibo preferito. Chiese la parola un tordo nato e vissuto a Basilea, questi propose di andare in Italia e precisamente in Campania spiegando il motivo della sua proposta. Aveva saputo che in quella regione vi sono delle olive saporitissime che nella zona di Carinola vengono chiamate “malevizzole”, proprio perché piacciono ai “malevizzi” (nome dialettale del tordo). Disse poi che ci sono boschi verdi pieni di dolcissimi corbezzoli e il clima è tanto mite che sembra sempre primavera, tanto che la chiamano terra dell’amore che invita tutti a cantare, uomini e animali. E poi aggiunse: "Il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio, grande intenditore di uccelli, è nato e vive in Campania e si batte per la difesa di noi animali. È vero che ha due cognomi e i lavoratori non si devono fidare di lui, ma gli animali si". Aggiunse infine: "ha detto in un convegno a Basilea che in Campania se uno rapina e ammazza un tabaccaio non va in galera, ma se maltratta un animale prende cinque anni di carcere". Questa ultima affermazione convinse tutti e all’unanimità fu scelto di svernare in Campania. Il pomeriggio, dopo aver fatto due o tre voli concentrici sulle case per salutare tutti gli abitanti, lo stormo si mise in volo in direzione sud, Mar Ligure, poi Mar Tirreno infine la Campania. Il tempo era bello, con un piacevole levante che stirava le penne e ne aumentava la velocità, cosicché nel cuore della notte arrivarono in vista delle rive campane. Sulla costa videro una luce abbagliante da cui proveniva una musica dolce di zirli e gorgheggi d’amore. Subito i più giovani si lanciarono in picchiata ma invece di trovare sexy compagne si trovarono impigliati in una rete tesa sul mare fra due barche. Insieme a loro c’erano, fringuelli, pettirossi, pispole, storni e anche qualche beccaccia, tutti insieme uniti nella stessa fine orrenda. Lo stormo continuò con più attenzione pensando ad un piccolo incidente, cosicché quando arrivarono alla pineta e videro un invitante albero secco e illuminato si sentirono sollevati. Da questo proveniva una dolce musica d’amore e zirli di passione, tutto lo stormo vi si lanciò sopra. Appena arrivati nel raggio luminoso, dall’oscurità incominciarono ad arrivare centinaia di fucilate, i poveri tordi si resero conto della trappola, ma era ormai troppo tardi. Quelli posati sull’albero caddero stecchiti. Gli altri volando vorticosamente accecati dalla luce del faro e terrorizzati dal rumore degli spari morirono fucilati insieme ad altri malcapitati uccellini. Il tordo Zip assieme ad altri quattro o cinque riuscì fortunatamente ad allontanarsi dalla trappola. Si rifugiarono in un boschetto aspettando il mattino seguente. Appena incominciò ad albeggiare si rimisero in volo verso le colline dove avrebbero potuto cibarsi di corbezzoli e olive. Da ogni lato arrivavano richiami di ogni genere, zirli, gorgheggi, chioccoli da apparecchiature elettroniche sofisticatissime, che li invitavano a fermarsi, i compagni di Zip lo fecero e caddero uno a uno crivellati dai pallini. Il tordo Zip capito che erano tutte trappole e in mezzo a che gente era capitato volò in alto, portandosi fuori tiro, ma quei forsennati gli sparavano ugualmente. Dall’alto, oltre ai suoi compagni superstiti, vide morire stormi di ingenue allodole che fiduciose si lanciavano sui richiami elettronici, facendosi sterminare. Si alzò ancora di più puntando alla cima del monte Massico, pensando, "Non mangerò le olive malevizzole ma almeno sopravviverò"!! Così si posò su di un albero nel bosco sulla cima del monte. Pensò "Sono salvo!". E mentre tra sé e sé rifletteva su questo, una pioggia di pallini lo trafisse… lo aspettavano anche là. E così finì il viaggio del nostro caro tordo Zip.
P.S. Purtroppo questa storia è vera.
The Big Hunter