Che cosa è che in questi plumbei giorni veramente desideriamo per il nostro prossimo futuro? Cosa davvero ci auspichiamo che accada per noi stessi e per quelli che vi abiteranno, nel nostro Paese, nel nostro comune? Naturalmente, queste enormi domande potrebbero interessare non solo quelli che sono “lontani”, ma forse anche coloro che pensano più o meno di stabilizzarsi per il futuro in Italia, o più precisamente qui a Carinola. Ma non credo che potranno interessare coloro che hanno già tante volte tergiversato in merito. Giovanni Sartori, recentemente, ha cercato di fare un’analisi, in pochi minuti, sull’attuale situazione politico-istituzionale durante la trasmissione “Parla con me”. Ebbene- sorvolando per fretta i giudizi sul governo Prodi- dopo aver giudicato come “ l’ultima spiaggia il Pd”, consiglia ai nostri parlamentari di adottare per la riforma elettorale il sistema tedesco, come il più attuabile e forse in grado di portare, in futuro, una ventata di rinnovamento nei partiti, attraverso un sistema proporzionale-preferenziale, con soglia di sbarramento al 5%. Questo mi sembra almeno un inizio che questi grassi coccodrilli dovrebbero sforzarsi ad approvare in tempi rapidi. Intanto, sono sicuro, che nessuno avrà ancora pensato alla prima domanda con cui inizia questa pallida serie di periodi. Oppure no, starete già pensando di chi è la colpa, e saprete certamente indicare “questo o quello” per questa o quell’altra cosa. “Si il sindaco una volta ha fatto questo!! lo giuro!!..no!non è vero, è stato quell’altro!!” E’ certamente questo l’atteggiamento che richiederebbe la situazione. Bravissimi, davvero. O forse no è il mio atteggiamento,carico di preclusioni, a suggerire questa probabile reazione. La verità, probabilmente, è che seppur ci importa di chiederci cosa vogliamo per il nostro futuro, preferiamo rimandare la risposta. Preferiamo l’incerto al certo. Un vecchio una volta mi disse che nella vita la cosa più importante fosse farsi le domande giuste, il resto sarebbe venuto provando a rispondervi con onestà e coraggio. Dialogando continuamente con noi stessi e con gli altri dunque. Ma riflettendoci bene forse la mia non è una domanda che può entrare nella categoria delle “domande giuste”. Ma io provo a rispondervi. Quello che mi auspico è che a questa maledetta congiuntura politico-economico, fradicia di pioggia infetta- che spesso nella storia si è presentata alle porte degli uomini- vi si opponga il coraggio, la libertà che da sempre ci hanno fatto voltare pagina. E’ vero il nostro contributo può essere minimo, ma non potrà mai essere, se dato con forza di spirito, vano, illusorio. No, questo la storia non lo insegna. Ebbene, perché cosi’ immobili, stanchi, vinti, davanti a tanta bellezza della nostra italica terra. perché non provare a cambiare le cose. Come? Su questo io sto provando a rispondere, cominciando a farmi delle domande. Chi si presenterà nelle liste come consigliere, chi come sindaco di Carinola, chi sostenitore di entrambi coi propri voti per sperare di prendere una delega, che cosa ci racconterà stavolta? La solita storiella? Ebbene di questi credo che non ne abbiamo bisogno. Bisogna invece che si faccino avanti dei nuovi, anche senili, ma con coraggio negli occhi ed onestà nell’animo. E se questi non esistano a Carinola, e bisognerà prima disegnarli? Ebbene allora penso che chiunque sia d’accordo con me, sarà anche d’accordo ad opporci, con ogni mezzo consentito, ad un nuovo tracollo quinquennale. Altrimenti vuol dire che siamo già in “ un mare di guai”, come sostiene lo stesso Sartori.
Manfredi delle Mattinate