Sui giornali si è letta la notizia che la Regione Campania ha erogato i fondi per la riapertura del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni. Per i meno informati detto villaggio offre una vasta offerta formativa anche innovativa come i corsi in scienze aeronautiche. Morto il fondatore don Salvatore D’Angelo, sacerdote famosissimo per essere stato grande amico di Giulio Andreotti, l’istituto ha avuto un forte tracollo finanziario che lo ha portato alla chiusura. L’intervento della regione con l’interessamento del presidente della commissione bilancio, Massimo Grimaldi, ha permesso la ripresa delle attività con grande soddisfazione del personale e degli allievi. A latere di questa notizia, su un giornale on line locale si è letto che la moglie del consigliere è stata assunta in detto istituto alla sua riapertura. Tante polemiche e commenti scandalizzati anche da parte di chi spesso ha usato gli stessi metodi. La pratica del nepotismo è talmente diffusa in Italia che ormai la si può considerare legge. Tutte le personalità di peso hanno figli teste d’uovo come i genitori pertanto hanno diritto a posti di rilievo. I figli di Ciampi, Napolitano, Mattarella, Severino, Fornero, solo per citarne qualcuno, sono piazzati in posti super pagati senza che nessuno protesti più di tanto. Adesso per un posto da mille euro al mese (se li prende ) alla moglie del consigliere regionale si sono scatenate polemiche a non finire. Non si vuole prendere la parti di nessuno ma è risaputo da tutti quali siano i metodi di reclutamento del corpo docente della scuola italiana. Per accedere all'insegnamento una volta si espletava un regolare concorso che si ripeteva a cadenza regolare. Da una decina di anni invece si entra per punteggio, che ci si procura, con servizi resi presso scuole private o diplomifici, spesso gratuitamente. Si conseguono diplomini e master presso improbabili università private o invalidità varie, tutto fa brodo per aumentare il punteggio ed entrare in prima o seconda fascia, anticamere dell’assunzione. Chi si impegna di più in questi giochetti arriva primo all'agognata assunzione in ruolo. Non si può far finta di non conoscere queste situazioni quando tutti le praticano, dal famoso avvocato o commercialista all'ultimo ingegnere. L’uso dell’influenza politica per procurare un posto alla moglie è criticabile ma in questo caso sembra legittima difesa. Sarebbe ingiusto privare una laureata, forse anche brillante, dell’opportunità offerta a tante casalinghe disperate. La critica è sempre giusta ma in questo caso bisognerebbe riportarla nei giusti termini imposti dalla vita reale della nazione in cui si vive.
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