C’è un comune dove ogni giorno il sindaco litiga con qualche
assessore e in mancanza di questi con
qualche consigliere comunale. Ogni funzionario ha diritto oltre che allo
stipendio al suo premio di produzione o allo straordinario ma in cambio dà il
servizio che vuole. A queste condizioni è ovvio che ci sia anche chi non dia
nulla. Nessuno sa cosa debba fare e nessuno cerca cosa fare e così tutti girano a vuoto creando solo confusione.
Si deve pagare un fornitore? Si va dal dirigente degli affari generali, che manda dal dirigente dell’ufficio finanza, che manda dal dirigente dell’ufficio
economato, che a sua volta rinvia al dirigente degli affari generali. Chi
resiste a questo giro dopo cinque sei anni viene liquidato. Ogni giorno in
questo fantastico comune sorge qualche problema, che non si sa chi dovrebbe
risolvere e quando si sa quello non lo risolve comunque. Siccome non ci sono i veri responsabili
i problemi si accavallano sempre di più. Ci sono le strade rotte dalle ditte
che dovevano aggiustarle. Ci sono gli edifici senza tetto perché qualcuno
doveva restaurarli. C’è l’edificio scolastico inutilizzato perché abusivo. C’è
il cimitero che non si sa a chi è affidata la manutenzione. Ci sono i plessi
scolastici ancora col riscaldamento a gasolio, che per qualcuno è strano che
finisca quando fa freddo. Ma l’ultima è
da raccontare in quanto è una vera chicca.
Si dice che per un errore di copia
l’amministrazione abbia deliberato uno sconto tariffario per i cittadini che
avessero effettuato il compostaggio domestico. Siccome lo sconto è notevole, visto che le tariffe sono come quelle della Costa Smeralda, molti cittadini ne
hanno fatto richiesta .Tantissimi hanno presentato la loro domandina dichiarando
la propria adesione al progetto. Nel comune della confusione purtroppo però non
esiste il progetto del compostaggio, né esiste un regolamento che ne fissi i
paletti, né si sa a chi rivolgersi per chiedere. Nel pieno rispetto della regola
della confusione ognuno esegue il compostaggio a modo suo. Fin qui si può anche
sorridere di questi dilettanti professionisti della politica, ma se si pensa che
ci possono essere centinaia di piccole discariche incontrollate c’è un po’ da
preoccuparsi. Visto che non ci sono regole anche chi ha solo qualche metro quadrato si dà al
compostaggio. Può darsi che abbia aderito anche chi non ha il giardino e butti
l’umido chi sa dove. Purtroppo questa come le altre vicende resteranno insolute
perché altrimenti questo comune perderebbe il titolo di comune della confusione
e forse anche dell’incapacità.
P.S. Il comune di cui si tratta non è frutto di fantasia ma
è reale. E’ un comune molto esteso con quasi diecimila abitanti in provincia di
Caserta e dista qualche decina di km dal Garigliano. Ad amministrarlo ci sono
medici, infermieri e portantini. Non si scrive il nome per non fare pubblicità
Teodosio