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lunedì 2 febbraio 2015

Il comune della confusione


C’è un comune dove ogni giorno il sindaco litiga con qualche assessore e in mancanza di questi con qualche consigliere comunale. Ogni funzionario ha diritto oltre che allo stipendio al suo premio di produzione o allo straordinario ma in cambio dà il servizio che vuole. A queste condizioni è ovvio che ci sia anche chi non dia nulla. Nessuno sa cosa debba fare e nessuno cerca cosa fare e così  tutti girano a vuoto creando solo confusione. Si deve pagare un fornitore? Si va dal dirigente degli affari generali, che  manda dal dirigente dell’ufficio finanza, che  manda dal dirigente dell’ufficio economato, che a sua volta rinvia al dirigente degli affari generali. Chi resiste a questo giro dopo cinque sei anni viene liquidato. Ogni giorno in questo fantastico comune sorge qualche problema, che non si sa chi dovrebbe risolvere e quando si sa quello non lo risolve comunque. Siccome non ci sono i veri responsabili i problemi si accavallano sempre di più. Ci sono le strade rotte dalle ditte che dovevano aggiustarle. Ci sono gli edifici senza tetto perché qualcuno doveva restaurarli. C’è l’edificio scolastico inutilizzato perché abusivo. C’è il cimitero che non si sa a chi è affidata la manutenzione. Ci sono i plessi scolastici ancora col riscaldamento a gasolio, che per qualcuno è strano che finisca quando fa freddo. Ma l’ultima  è da raccontare in quanto è una vera chicca. 

Si dice che per un errore di copia l’amministrazione abbia deliberato uno sconto tariffario per i cittadini che avessero effettuato il compostaggio domestico. Siccome lo sconto è notevole, visto che le tariffe sono come quelle della Costa Smeralda, molti cittadini ne hanno fatto richiesta .Tantissimi hanno presentato la loro domandina dichiarando la propria adesione al progetto. Nel comune della confusione purtroppo però non esiste il progetto del compostaggio, né esiste un regolamento che ne fissi i paletti, né si sa a chi rivolgersi per chiedere. Nel pieno rispetto della regola della confusione ognuno esegue il compostaggio a modo suo. Fin qui si può anche sorridere di questi dilettanti professionisti della politica, ma se si pensa che ci possono essere centinaia di piccole discariche incontrollate c’è un po’ da preoccuparsi. Visto che non ci sono regole anche chi  ha solo qualche metro quadrato si dà al compostaggio. Può darsi che abbia aderito anche chi non ha il giardino e butti l’umido chi sa dove. Purtroppo questa come le altre vicende resteranno insolute perché altrimenti questo comune perderebbe il titolo di comune della confusione e forse anche dell’incapacità.


P.S. Il comune di cui si tratta non è frutto di fantasia ma è reale. E’ un comune molto esteso con quasi diecimila abitanti in provincia di Caserta e dista qualche decina di km dal Garigliano. Ad amministrarlo ci sono medici, infermieri e portantini. Non si scrive il nome per non fare pubblicità

Teodosio