Ma, questa, è un’altra storia.
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venerdì 31 agosto 2007
La guerra dei Cassonetti. Capitolo II - l'incantesimo della parola di burro
Ma, questa, è un’altra storia.
mercoledì 29 agosto 2007
Avviso a tutti i lettori
martedì 28 agosto 2007
il mestiere delle armi biforcute
Si è svelato poi l’incontro in biga di Cesare Dibiasiius e di Marcantonio Russo dopo aver sviscerato le carte dell’ultimo Consilum Massimum*. E dunque l’incontro, si evince dalle stesse parole del triumviro a cui non segue poi nessuna smentita da parte di Di Biasius, e che quindi prova che alla fine Russo nell’affare Cese non abbia le mani coinvolte, vi è stato per ragioni che lo stesso triumviro svela.
Riportiamo l’actium secundus di Marcantonio, nell’ultima parte che a noi c’interessa, dopo aver ottenuto le antichissime trascrizioni. “..l’incontro c’è stato, gliene ho dato atto, però poi abilmente si è dimenticato di dire(rivolto a Di Biasius) l’incontro di che natura era e di che tipo era. Quello è l’incontro che io sollecitai al sindaco a distanza di un giorno, due giorni, mò faccio confusione probabilmente sulle date, di un volantino che fu distribuito a Carinola a firma di Forza Italia; volantino estremamente critico nei confronti dell’amministrazione e particolarmente nei confronti del sindaco e dell’assessore Marrese, poiché noi all’epoca -e penso che ce ne ricordiamo bene tutti quanti- assumemmo l’impegno di assumere un atteggiamento che sarebbe stato condiviso da tutti fino a quando non si fosse risolto il problema della discarica, un minuto dopo la della soluzione ognuno poi avrebbe detto la sua verità. (dunque una sorta di armistizio provvisorio, fino a quando non fosse stata scongiurata la realizzazione dell’impianto a Cese di F.O.S.- nota dello storico di guerra). Quindi io telefonai al sindaco per chiedergli scusa in privato di quello che si era verificato, scuse che poi feci pubblicamente nell’aula consiliare del palazzo di fronte. Per quanto riguarda Mannillo, gli devo dare atto dell’abilità solita, perché non ci sorprende più. Caro Gennaro dal mio punto di vista ti arrampichi sugli specchi.....continua ma questa è un ‘altra storia...
*Dal consiglio comunale del 27 agosto 2007, sui si è dibattuto, quasi come se stessero a Porta a Porta della “ Raccolta dei rifiuti nonché dello smaltimento degli stessi”
Mitridate
....j'accuse....
Il Quiquirì sta in questo periodo nuovamente facendo parlare di se, ma ancora molti sono quelli che non riescono a capire quale sia la funzione di questa nuova maniera di informazione. Quante volte per televisione assistiamo a scelleratezze alle quali vorremmo con tutte le nostre forze controbattere e non possiamo. Quante volte ci capita di ascoltare qualche notizia evidentemente di propaganda al telegiornale che lasciamo passare, che sappiamo sia falsa o mezza vera e alla quale non possiamo controbattere. Quante volte politici fanno promesse che si rivelano il contrario di ciò che in realtà è e non possiamo controbattere. Oggi stesso ho ascoltato dire "Da oggi non ci sarà più Lucignolo bella vita, cult di questi anni, mancherà a noi della redazione di studio aperto come a tutti gli italiani per essere uno dei programmi più riusciti di questi anni". E’ proprio quando sento queste cose che vorrei un qualcosa come il Quiquirì ma a livello nazionale, qualcosa dove poter esporre la propria idea, che in questo caso sarebbe che grazie a programmi come questi sempre più ragazze e ragazzi al mattino prima di uscire lasciano il cervello sul comodino e tutti infighettati si chiudono la porta alle spalle. Tanti che in questi giorni pensano che il Quiquirì sia un covo di nullafacenti, di figli di papà e quant’altro ancora, non hanno capito l’importanza di questa cosa. Senza il Quiquirì oggi come oggi, nel nostro comune, dire ciò che si pensa sarebbe se non impossibile quanto meno invisibile. A tutti quelli che vedono in questa cosa qualcosa di negativo io lancio un j’accuse, a voi che non volete che la gente parli, che non volete che la gente si esprima, che non volete che si mettano su iniziative che non siano di sola pura propaganda, che non si diano dritte da seguire disinteressatamente e non per il puro spirito politico che da noi, al sud, porta sempre ed inevitabilmente alla costruzione di un bel niente. Siamo stanchi di tutto questo, ma non riesco a capire come ancora così tanta gente possa rimanere senza nulla da dire quando finalmente ha a disposizione forse l’unico spazio veramente rimasto libero. Libero perché qui si pubblica tutto (tranne ovviamente commenti che inneggiavano alla camorra, ovviamente censurati), anche critiche contro noi stessi, chiunque scriva un articolo, chiunque voglia esporre la sua idea. Non ho altre parole e tutto questo è al solo fine di spronare un po’ quei non politici che ancora non hanno capito a cosa serve quello che noi stiamo cercando di fare.
Smirne Smirnorum
domenica 26 agosto 2007
Carinola, comune cablato
giovedì 23 agosto 2007
Fascisti tristi
Mattia Di Lorenzo, da anni impegnato nella causa fascista, difficilmente riuscirà a diventare sindaco per i seguenti motivi:
Castore & Polluce
martedì 21 agosto 2007
Sindacatura agli sgoccioli: facciamo un bilancio.
Puntando ad un analisi generale dei presunti miglioramenti che le amministrazioni Di Biasio hanno portato al comune di Carinola nei quasi dieci anni di governo è una cosa ardua e difficile. Sfiderei chiunque privato cittadino, e dunque con nessun interesse politico, a dire, cosi’ su due piedi, che il nostro comune ha avuto dei visibili miglioramenti o se è rimasto invariato in molti settori (ambiente, vivibilità urbanistica, opere pubbliche funzionali, cultura, politiche sociali e agricole), o se è il caso addirittura di parlare di fallimento totale. E’ un fatto importante cominciare a munirci di idee solide per quanto riguarda il lavoro amministrativo svolto fino ad ora, poiché fra qualche mese, pensiamo a dicembre-gennaio, saranno tappezzati muri di slogan e volti, alcuni di questi di nostra conoscenza alcuni nuovi, che vorranno il nostro voto per andare ad amministrare il nostro comune. Bisogna, dunque, prima che ciò avvenga operare una sorta di bilancio amministrativo che vada nella direzione di contenuti sentiti e dunque veritieri. Prima di continuare è giusto che anche l’opposizione abbia un giudizio negativo o positivo che sia, in quanto anch’essa ha un enorme lavoro da svolgere ed è quello di fare in modo che vengano rappresentati tutti i cittadini che hanno preferito affidarsi agli avversari dell’attuale maggioranza. Per non essere portati ad esprimere un giudizio generale che forse non può tenere conto dei vari settori, cominceremo a darlo nei vari spicchi di potere, che poi alla fine sono i vari assessorati delegati per l’ambiente al vicesindaco Gennaro Mannillo (ds); cultura dott. Elisa Mazzucchi (margherita); lavori pubblici il sindaco Pasquale Di Biasio; politiche agricole Argene Merola (sdi); istruzione Vincenzo Ceraldi udeur; assessore al personale(ovvero controllo dei dipendenti comunali) Mario Nicolò Margherita; politiche sociali Antimo Marrese. Questa è la giunta comunale che delibera su tutte le questioni inerenti alla vita amministrativa. Ora sulla scorta delle divisioni operate sopra e se credete opportuno dare un giudizio, se volete anonimo, potremmo aprire un dibattito on-line che potrà aprirci nuovi dubbi, chiarirci degli altri e che sarà certamente produttivo per quello che sarà il nostro giudizio per i prossimi volti che si presenteranno alla nostra porta per chiederci il voto. Fino ad ora penso di non essere stato legato a nessun vincolo verso politici di turno, e godendo di una materiale indipendenza politica posso quindi, come ho già avuto modo di ribadire in altre sedi (anche ufficiali), esprimere il mio giudizio quasi interamente negativo delle ultime due consiliature targate Pasquale Di Biasio: per un importante motivo ed è quello che vede il comune di Carinola lontano da uno sviluppo economico e socio culturale, indipendentemente da fattori esterni, tanto promesso dai balconi nelle passate campagne elettorali. Se volete potrei andare molto più a fondo, ma tempo ce n’è, e per ora mi fermo qui. Per quanto riguarda l’opposizione anche qui le cose sono bollenti, in quanto su non poche questioni , quelle più sotterranee, la minoranza non si capisce perché non batte il ferro finchè è caldo, diversamente da quanto è accaduto per esempio sull’incompatibilità, poi risolta, di Di Biasio per la doppia carica di sindaco e presidente del consorzio idrico. Io penso che anche per la minoranza il mio giudizio è quasi interamente negativo. Ai posteri il giudizio.
Micco de’ Carani
lunedì 20 agosto 2007
"Io Saviano, condannato a morte"
Qualcosa di piu' di un'intervista interessante... non so voi ma io mi sono identificato nelle parole di Saviano ....
La sentenza dei Casalesi: aspetteremo il momento giusto. La vita blindata senza più libertà. Le paure per i familiari. E il coraggio di scrivere e accusare. Per dare una speranza ai giovani. Colloquio con Roberto Saviano
Attorno a lui spesso c'è il vuoto. Il condominio del centro di Roma dove viveva in una stanza da studente ha protestato per la quiete disturbata dalla scorta. E i vicini della madre hanno addirittura scritto al Comune chiedendo che alla donna venisse 'assegnata una residenza più sicura': un modo burocratico per chiederne il trasloco. Alla 'Süddeutsche Zeitung' ha parlato di una quotidianità randagia, senza fissa dimora, senza più punti cardinali. Tranne quello che considera più importante: la scrittura. "Scoprire quanto potesse essere potente la scrittura è stato uno choc. Non solo per lo sconvolgimento totale della mia esistenza. In genere, un libro non riesce a influire sulla vita dell'autore. Invece intorno a 'Gomorra' si è creato subito un passaparola, una catena di persone che attraverso il libro si sentivano a me vicine e io ho sentito questo contatto con loro. Non avrei mai immaginato tanto. Due siti Web di solidarietà, la vicinanza di amici nuovissimi che hanno protetto le mie parole. E quella di alcuni colleghi".Ci tiene anche a ricordare le persone che si sono occupate della sua sicurezza, gli stessi investigatori che portano avanti le indagini sui Casalesi: il coordinatore della Procura antimafia di Napoli, Franco Roberti; i pm Antonello Ardituro e Raffaele Marino, il colonnello Gaetano Maruccia. A Raffaele Cantone, il pubblico ministero che conduce i processi più importanti contro la camorra casertana, lo unisce anche la pressione continua dei clan. E c'è poi Tano Grasso che lo ha consolato con l'esperienza di chi ha vissuto sotto scorta per un intero decennio. Molte cose l'hanno sorpreso negativamente. "Soprattutto l'accusa di aver infangato la mia terra. Di aver speculato sul suo dolore. C'è stata prima diffidenza e poi ostilità per il modo con cui ho raccontato la criminalità. Da molta intellighenzia napoletana e dal mondo puritano delle lettere che si è sentito invaso da nuovi codici, nuove visioni e soprattutto nuovi lettori".Poi c'è stata una gelosia verso il successo, come se fosse frutto di chissà quale operazione di marketing editoriale. "Invece 'Gomorra' sancisce l'ascesa del lettore e dimostra la grande possibilità della scrittura. Rivoluzionaria. Perché non è la scrittura che apre la testa, non è lo scrittore che rende liberi i lettori. No: è il lettore che rende libero lo scrittore, che cancella la censura. Pamuk, Politkovskaja, Rushdie - che hanno dovuto affrontare situazioni ben più gravi della mia come testimonia il sacrificio della giornalista russa - hanno imposto le loro idee grazie alla spinta dei lettori. È un meccanismo che trasforma il mercato, legando consumo e libertà di scrittura".
domenica 19 agosto 2007
La guerra dei cassonetti
venerdì 17 agosto 2007
Discussioni post-LunArte e pre-Festa dell'Olio
...ricordo che è stata attivata la moderazione dei commenti, per cui si invita a non usare frasi estremamente scurrili (anche se su questo possiamo anche sorvolare) :-)
... commentate gente, commentate!
Il QuIquIrI'
giovedì 16 agosto 2007
Linea ferrata Sparanise-Gaeta
stazioni turistiche di Sessa Aurinca e Baia Domizia con la cittadina in
provincia di Latina. Lo ha deciso l’amministrazione provinciale di Caserta che
ha deliberato anche il finanziamento degli studi di fattibilità per la
realizzazione del collegamento ferroviario tra Capua e l’aeroporto di
Grazzanise.
Lo schema di protocollo d’intesa per gli studi è stato proposto dall’assessore
alla Mobilità e Grandi infrastrutture Antonio Reccia.
Successivamente sarà trasmesso alla Regione Campania per integrarlo al piano
della metropolitana regionale. “Le opere — dichiara l’assessore Reccia — già
inserite come proposta di pianificazione provinciale nel Piano di Bacino di
traffico provinciale e nelle Linee guida per la mobilità e il trasporto,
rappresentano entrambe elementi di grande novità per uno sviluppo armonico e
sostenibile di Terra di Lavoro e sono state individuate sia per eliminare
oggettive difficoltà sul fronte dei trasporti nell’area aurunca e domizia sia
per prevedere il collegamento diretto tra la Metropolitana della Conurbazione
casertana con l’aeroporto di Grazzanise, collegamento ora ipotizzato, per
Caserta e gran parte della provincia, attraverso il percorso ferroviario per
Aversa e Villa Literno”.
Per il recupero dell’ex ferrovia Sparanise-Gaeta si prevede di operare
attraverso il riutilizzo del tracciato e delle infrastrutture preesistenti,
mentre per il collegamento ferroviario aeroporto di Grazzanise-Capua sarà
fondamentale potenziare il ruolo di Capua come nodo di collegamento tra la
Metropolitana Capua-Caserta-Maddaloni, in via di realizzazione, e l’aeroporto
di Grazzanise, con l’innesto nel collegamento ferroviario già previsto dalla
Regione Campania tra l’aeroporto e Villa Literno. I protocolli d’intesa
verranno sottoposti a breve agli enti territoriali interessati (per il recupero
della ex Sparanise-Gaeta i Comuni di Sparanise, Francolise, Teano, Carinola,
Sessa Aurunca, Cellole, mentre per la Capua-aeroporto di Grazzanise i Comuni
interessati sono quelli di Capua, Santa Maria La Fossa e Grazzanise), oltre che
alla Rete ferroviaria italiana e all’Ente Autonomo Volturno, ente regionale
preposto alla realizzazione delle infrastrutture per la mobilità ferroviaria.
“Come Provincia — conclude Reccia — continuiamo a lavorare rispettando il
programma d’azione per rendere più competitivo il nostro territorio. Le nuove
scelte arrivano dopo un altro accordo fondamentale per il settore della
mobilità, ovvero il protocollo d’intesa per la realizzazione dei nodi
scambiatori per il trasporto intermodale a sostegno dell’innovazione
strutturale nel campo del trasporto pubblico locale. Proprio nei giorni scorsi
l’intesa è stata sottoscritta anche dai Comuni di Capua e Falciano del Massico,
a dimostrazione di un’ampia convergenza del territorio per la risoluzione degli
attuali problemi del trasporto pubblico su strada”."
Citazione tratta da "Il Denaro" da O' Milanes, che vorrebbe sapere cosa ne pensiamo.
mercoledì 15 agosto 2007
La base Nato esiste - versione integrale
Queste dunque le specifiche della base militare ed anche le uniche informazioni certe e reperibili. Tutto il resto sono voci, supposizioni che si rincorrono. L'attentato terroristico di Al Qaeda doveva avere luogo tra il 1997 e il 2001, che per la base è il momento della sua chiusura. La sua identificazione è sempre stata con il comune di Mondragone, anche se le uniche due entrate visibili si trovano in diverso territorio comunale, ad una distanza di almeno 30 km . Immaginate un piccola catena montuosa che si affaccia sul mare, qui si trova Mondragone; Sessa Aurunca e Carinola sono posizionate, invece, verso l'interno. Se la definizione non è di comodo (Base Nato di Mondragone), si deve immaginare che gli americani abbiano scavato molto, e molto in profondità. Le entrate sono ormai totalmente in rovina. Quella principale è nel territorio di Carinola. Una strada asfaltata, che si dipana sulla collina e giunge ad un grande spiazzo, che ospitava anche una base di atterraggio per gli elicotteri. Ora è piena solo di immondizia, per le varie emergenze rifiuti che si rincorrono in Campania. L'entrata, delimitata da alcune mura con cancello in ferro, mostra soltanto un vecchio sistema di tubi per la corrente elettrica, sul lato destro l'ingresso vero e proprio nella roccia. L'entrata secondaria, situata nel territorio di Sessa Aurunca, è ben nascosta nella montagna. I posti di guardia ormai sono ricoperti da sterpaglie, le torrette di guardia sono diverse e sparse su un vasto territorio della montagna stessa. Da queste si può anche definire sommariamente le dimensioni, notevoli, del complesso militare. Pochi elementi esterni sono ancora visibili anche qui: i soliti tubi arrugginiti, torrette che cadono a pezzi e centraline elettriche. Nessun simbolo identificativo è rimasto, o chissà se mai c'è stato. Le entrate vere e proprie della base scavate nel cuore della montagna sono alte oltre due metri e di forma circolare. Nella colata di cemento che ne ha decretato la fine dell'utilizzo, sono stati lasciati piccoli fori per far passare aria fredda e tesa anche nelle più calde giornate estive.
Rimane la presenza di una montagna violata nelle sue profondità. Inquietante e silenziosa. Una base immensa che non ha ancora una definizione precisa. Hanno coperto il tutto con il cemento. Forse per loro è ancora accessibile, attraverso un'entrata nascosta. E in tempi di lotta al terrorismo, in cui le regole vengono meno, è plausibile fantasticare che una base di queste fattezze possa essere usata anche come un carcere, protetta da occhi indiscreti, per i nemici dell'occidente? E' lecito domandarsi se i pericoli corsi in oltre trenta anni da parte della popolazione siano realmente cessati, o invece permangono?
di Sergio Nazzaro e Dario Alberto Caprio