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giovedì 16 agosto 2007

Linea ferrata Sparanise-Gaeta

"Sarà ripristinata l’ex linea ferroviaria Sparanise-Gaeta che collega le
stazioni turistiche di Sessa Aurinca e Baia Domizia con la cittadina in
provincia di Latina. Lo ha deciso l’amministrazione provinciale di Caserta che
ha deliberato anche il finanziamento degli studi di fattibilità per la
realizzazione del collegamento ferroviario tra Capua e l’aeroporto di
Grazzanise.
Lo schema di protocollo d’intesa per gli studi è stato proposto dall’assessore
alla Mobilità e Grandi infrastrutture Antonio Reccia.
Successivamente sarà trasmesso alla Regione Campania per integrarlo al piano
della metropolitana regionale. “Le opere — dichiara l’assessore Reccia — già
inserite come proposta di pianificazione provinciale nel Piano di Bacino di
traffico provinciale e nelle Linee guida per la mobilità e il trasporto,
rappresentano entrambe elementi di grande novità per uno sviluppo armonico e
sostenibile di Terra di Lavoro e sono state individuate sia per eliminare
oggettive difficoltà sul fronte dei trasporti nell’area aurunca e domizia sia
per prevedere il collegamento diretto tra la Metropolitana della Conurbazione
casertana con l’aeroporto di Grazzanise, collegamento ora ipotizzato, per
Caserta e gran parte della provincia, attraverso il percorso ferroviario per
Aversa e Villa Literno”.
Per il recupero dell’ex ferrovia Sparanise-Gaeta si prevede di operare
attraverso il riutilizzo del tracciato e delle infrastrutture preesistenti,
mentre per il collegamento ferroviario aeroporto di Grazzanise-Capua sarà
fondamentale potenziare il ruolo di Capua come nodo di collegamento tra la
Metropolitana Capua-Caserta-Maddaloni, in via di realizzazione, e l’aeroporto
di Grazzanise, con l’innesto nel collegamento ferroviario già previsto dalla
Regione Campania tra l’aeroporto e Villa Literno. I protocolli d’intesa
verranno sottoposti a breve agli enti territoriali interessati (per il recupero
della ex Sparanise-Gaeta i Comuni di Sparanise, Francolise, Teano, Carinola,
Sessa Aurunca, Cellole, mentre per la Capua-aeroporto di Grazzanise i Comuni
interessati sono quelli di Capua, Santa Maria La Fossa e Grazzanise), oltre che
alla Rete ferroviaria italiana e all’Ente Autonomo Volturno, ente regionale
preposto alla realizzazione delle infrastrutture per la mobilità ferroviaria.
“Come Provincia — conclude Reccia — continuiamo a lavorare rispettando il
programma d’azione per rendere più competitivo il nostro territorio. Le nuove
scelte arrivano dopo un altro accordo fondamentale per il settore della
mobilità, ovvero il protocollo d’intesa per la realizzazione dei nodi
scambiatori per il trasporto intermodale a sostegno dell’innovazione
strutturale nel campo del trasporto pubblico locale. Proprio nei giorni scorsi
l’intesa è stata sottoscritta anche dai Comuni di Capua e Falciano del Massico,
a dimostrazione di un’ampia convergenza del territorio per la risoluzione degli
attuali problemi del trasporto pubblico su strada”."

Citazione tratta da "Il Denaro" da O' Milanes, che vorrebbe sapere cosa ne pensiamo.

6 commenti:

  1. Ecco un pezzetto di storia e qualche dettaglio in più sulla strada ferrata in oggetto (direttamente dalla Rete):

    http://www.lestradeferrate.it/mono9.htm

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  2. la ferrovia? a me sembra na bufala

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  3. Qualche altra informazione sul progetto.


    GRAZZANISE. «Sull’aeroporto di Grazzanise ci scontriamo a Roma con forze e interessi trasversali che si oppongono, non soltanto per difendere Fiumicino, ma anche perché puntano a un aeroporto nel basso Lazio».



    Il governatore Bassolino lo ha detto chiaro e tondo rispondendo ieri in Consiglio regionale a una osservazione del capogruppo di An, Francesco D’Ercole, che durante il dibattito sul Dpef criticava lo stallo sulla realizzazione del nuovo aeroporto internazionale e proponeva il coinvolgimento di investitori stranieri. «Forze e interessi trasversali» che hanno ben chiare le enormi potenzialità di Grazzanise, legate soprattutto alla sua localizzazione in un bacino di domanda di trasporto aereo che intercetta due aree metropolitane (Napoli e Roma) e un mercato turistico intercontinentale che guarda a percorsi in un ambito che parte dal Cilento e finisce a Firenze.

    Infatti, Grazzanise non è solo la pista capace di alleggerire il saturo ma molto comodo Capodichino, ma è anche la possibile destinazione dei nuovi grandi vettori come l’Airbus 380 e i nuovi jumbo della Boeing che arriveranno sul mercato delle tratte intercontinentali portando i nuovi flussi del turismo asiatico, la cui crescita nei prossimi anni è prevista con un trend a due cifre ma anche l’aeroporto capace di dare spazi e tariffe interessanti al vorticoso mercato delle low cost (che su Napoli continua a crescere con un trend del 20 per cento). Nel primo caso la concorrenza è con Fiumicino, intasato e non molto apprezzato all’estero, nel secondo con l’aeroporto che sostituirà l’attuale scalo romano delle low cost, Ciampino.

    E se fino a qualche settimana l’antagonista poteva essere prima Latina e poi Viterbo, ora l’attenzione è su Frosinone. Come dire, vista la distanza tra i due luoghi, o Grazzanise o Frosinone. Si legge così l’ostracismo romano verso Grazzanise, nonostante gli impegni presi a fine febbraio dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. Un attendismo che punta a far risaltare i problemi delle infrastrutture di accesso al nuovo scalo campano, soprattutto alla rete autostradale, problema che sarebbe abbastanza minimo nel caso di Frosinone.

    Ed è per questo che anche nelle istituzioni locali è chiara la necessità di correre contro il tempo, ciascuno per le sue competenze.

    Se il consorzio Asi ha già individuato intorno al nuovo scalo le aree che potranno essere impiegate per ospitare i centri di logistica, ieri la Provincia di Caserta ha finanziato gli studi di fattibilità per il recupero dell’ex linea ferroviaria Sparanise-Gaeta (che collega Sparanise, Sessa Aurunca e Baia Domizia) e per la realizzazione del collegamento ferroviario tra Capua e l’aeroporto di Grazzanise.

    Per il recupero dell’ex ferrovia Sparanise-Gaeta si prevede di operare attraverso il riutilizzo del tracciato e delle infrastrutture preesistenti, mentre per il collegamento ferrovia-aeroporto di Grazzanise-Capua «sarà fondamentale potenziare - spiega l’assessore Reccia - il ruolo di Capua come nodo di collegamento tra la Metropolitana Capua-Caserta-Maddaloni, in via di realizzazione, e l’aeroporto di Grazzanise, con l’innesto nel collegamento ferroviario già previsto dalla Regione Campania tra l’aeroporto e Villa Literno».

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  4. Sul sito dell'avv. Ceraldi (www.carinola.net) viene segnalato che in data 13 settembre 2007 verrò siglato il protocollo di intesa con gli enti territoriali (tra cui il comune di carinola).

    Il progetto é senz'altro molto ambizioso, quasi un sogno (soprattutto stimando tempi e "modalità" di realizzo).

    Quindi "siamo realisti, esigiamo l'impossibile".

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  5. FERROVIA DEL MARE, INTESA PER LO STUDIO DI FATTIBILITÁ DE FRANCISCIS: “OPERA STRATEGICA PER LO SVILUPPO"

    Cinquant’anni dopo la sua dismissione, la Provincia di Caserta punta a riattivare la “ferrovia del mare”, che collegava l’area aurunca con il basso Lazio. Il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, ha siglato questa mattina, nella sala Giunta dell’Ente, il protocollo d’intesa per la redazione dello studio di fattibilità che mira al recupero della tratta Sparanise-Formia-Gaeta, con la realizzazione della Linea ferroviaria Nord-Occidentale.

    Con De Franciscis hanno firmato l’accordo i sindaci di Sessa Aurunca, Luciano di Meo (delegato anche dei colleghi di Sparanise e Cellole), di Teano, Raffaele Picierno, gli assessori delegati di Carinola (Ceraldi) e Francolise (Simeone), alla presenza dell’assessore provinciale ai Trasporti, Antonio Reccia, del presidente della Commissione consiliare Trasporti, Amilcare Nozzolillo, e del direttore generale della Provincia, Alessandro Diana. All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana.

    Nella programmazione della mobilità provinciale, l’infrastruttura è ritenuta strategica per lo sviluppo del territorio “e va a sanare – spiega De Franciscis – la separazione funzionale e infrastrutturale venutasi a creare ormai da cinquant’anni tra una vasta area di Terra di Lavoro, che va da Sparanise al litorale domizio-aurunco fino al Fiume Garigliano, la restante parte del territorio provinciale e l’area del basso Lazio”.

    “Pertanto – aggiunge l’assessore Reccia – abbiamo avvertito la necessità di proporre alla Regione Campania, nell’ambito della programmazione del progetto di Metropolitana Regionale, il recupero di tale asse ferroviario, fondamentale per attuare un riequilibrio territoriale, attivando processi di mobilità sostenibile e di ammagliamento delle aree nord-occidentali della provincia con la conurbazione casertana e i servizi insediati, in particolare le sedi della Seconda Università, oltre che di sviluppo turistico e logistico, vista la possibilità di collegamento dell’interporto di Maddaloni-Marcianise con il Mof di Fondi e con l’area portuale di Gaeta”. Il recupero proposto è relativo al

    tratto oggetto della ricostruzione post-bellica, che va da Sparanise Rfi-Bivio Gaeta a Fasani via Sessa Aurunca Superiore che, dopo l’innesto con Direttissima Roma-Napoli all’altezza di Cellole, si propone di prolungare con una breve bretella di collegamento (circa 6 km ) con Baia Domizia, dotando così il litorale domizio.

    In tal senso si è già espresso il Consiglio provinciale di Caserta, approvando le osservazioni al Piano territoriale regionale e il Piano di Bacino di Traffico. L’ ideazione e attivazione della “ferrovia del mare” è avvenuta in epoca umbertina. L’opera fu finanziata nel 1879 con la Legge “Beccarini”, la costruzione avvenne tra il 1890 ed il 1892 e nello stesso anno la linea fu posta in esercizio. Nel 1957 fu decretata la dismissione, appena dopo 7 anni dalla ripresa del servizio dopo la ricostruzione post-bellica, la “Ferrovia degli Aurunci” ha rappresentato per il territorio già dell’antico Distretto di Gaeta di Terra di Lavoro (territorio che si estendeva da Fondi a Francolise) il naturale legame con Caserta e la restante parte della provincia.


    da www.caserta24ore.it, del 14 settembre 2007

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