Ormai è certo la Santa Messa in diretta dal comune di Carinola si farà il 28 di Febbraio p.v. Precisamente sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di Casale di Carinola. Come e perchè questa scelta nessuno lo sà e nulla è trapelato dalle alte sfere. Si parla di un prete consulente della rai che decide autonomamente sulle location della messa domenicale in diretta. Si dice che il vescovo di Sessa A. che celebrerà la messa non abbia contribuito alla decisione, tantomeno il sindaco di Carinola. L'evento è qualcosa di eccezionale perchè è la prima volta che si verifica nel comune di Carinola e doveva essere sfruttato meglio. La Messa domenicale trasmessa in diretta dalla rai ha diffusione in tutto il mondo, perciò è seguita da milioni di spettatori cattolici ed in particolare italiani residenti all'estero. Oltre all'aspetto religioso, dall'evento tutti cercano di ricavare un ritorno, mostrando le bellezze del territorio. Anche in questa occasione ci sarà come al solito un breve scorcio sulle bellezze paesaggistiche ed artitiche del comune ospitante, seppur certamente non sufficiente ad evidenziarle. Sarebbe stato meglio che la celebrazione avvenisse nella chiesa dell'Episcopio a Ventaroli o nella cattedrale di Carinola o nel convento di San Francesco di Casanova. Monumenti prestigiosi che pochi conoscono ma che sono unici per l'arte che racchiudono tra le proprie mura. Sarebbe stato un biglietto da visita di Carinola eccezionale, che avrebbe potuto attrarre la curiosità di tanti appassionati di arte. Purtroppo la scelta è caduta su una chiesa come tante altre migliaia in Italia e nel meridione. Chiesa bellissima e tenuta benissimo, ma senza alcuna opera d'arte capace di far diventare una trasmissione televisiva occasione di ritorno economico. Si è preferito una chiesa anonima ad un tesoro artitisco come la chiesa dell'Episcopio di cui ne esiste solo un'altra, che è la basilica di Sant'Angelo in Formis. Gli affreschi del x secolo, o meglio quelli che restano, sono unici come pure i mestieri che raffigurano. Le colonne che portano direttamente alla magnifica abside affrescata, sembrano un percorso verso la redenzione. Assistere ad una funzione religiosa in quella chiesa è qualcosa di veramente emozionante in quanto ci si sente insieme a migliaia e migliaia di antenati, oltre che ai primi cristiani che vi hanno pregato. Unica nota positiva della vicenda, la solerzia con cui l'amministrazione carinolese ha reso praticable la strada per raggiungere la chiesa per permettere il transito ai camion della rai. Non è servito e sarà una occasione persa in quanto, invece di mostrare un tesoro di Carinola, mostremo la chiesa di Casale, facendo commuovere i casalesi lontani, diciamo che almeno, servirà a questo.
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sabato 27 febbraio 2016
Occasione persa
Ormai è certo la Santa Messa in diretta dal comune di Carinola si farà il 28 di Febbraio p.v. Precisamente sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di Casale di Carinola. Come e perchè questa scelta nessuno lo sà e nulla è trapelato dalle alte sfere. Si parla di un prete consulente della rai che decide autonomamente sulle location della messa domenicale in diretta. Si dice che il vescovo di Sessa A. che celebrerà la messa non abbia contribuito alla decisione, tantomeno il sindaco di Carinola. L'evento è qualcosa di eccezionale perchè è la prima volta che si verifica nel comune di Carinola e doveva essere sfruttato meglio. La Messa domenicale trasmessa in diretta dalla rai ha diffusione in tutto il mondo, perciò è seguita da milioni di spettatori cattolici ed in particolare italiani residenti all'estero. Oltre all'aspetto religioso, dall'evento tutti cercano di ricavare un ritorno, mostrando le bellezze del territorio. Anche in questa occasione ci sarà come al solito un breve scorcio sulle bellezze paesaggistiche ed artitiche del comune ospitante, seppur certamente non sufficiente ad evidenziarle. Sarebbe stato meglio che la celebrazione avvenisse nella chiesa dell'Episcopio a Ventaroli o nella cattedrale di Carinola o nel convento di San Francesco di Casanova. Monumenti prestigiosi che pochi conoscono ma che sono unici per l'arte che racchiudono tra le proprie mura. Sarebbe stato un biglietto da visita di Carinola eccezionale, che avrebbe potuto attrarre la curiosità di tanti appassionati di arte. Purtroppo la scelta è caduta su una chiesa come tante altre migliaia in Italia e nel meridione. Chiesa bellissima e tenuta benissimo, ma senza alcuna opera d'arte capace di far diventare una trasmissione televisiva occasione di ritorno economico. Si è preferito una chiesa anonima ad un tesoro artitisco come la chiesa dell'Episcopio di cui ne esiste solo un'altra, che è la basilica di Sant'Angelo in Formis. Gli affreschi del x secolo, o meglio quelli che restano, sono unici come pure i mestieri che raffigurano. Le colonne che portano direttamente alla magnifica abside affrescata, sembrano un percorso verso la redenzione. Assistere ad una funzione religiosa in quella chiesa è qualcosa di veramente emozionante in quanto ci si sente insieme a migliaia e migliaia di antenati, oltre che ai primi cristiani che vi hanno pregato. Unica nota positiva della vicenda, la solerzia con cui l'amministrazione carinolese ha reso praticable la strada per raggiungere la chiesa per permettere il transito ai camion della rai. Non è servito e sarà una occasione persa in quanto, invece di mostrare un tesoro di Carinola, mostremo la chiesa di Casale, facendo commuovere i casalesi lontani, diciamo che almeno, servirà a questo.
lunedì 8 febbraio 2016
Carinola senza futuro
Da qualche mese si discute di città
futura, di rilancio del comune, di innesto di forze fresche e di
associazioni progressiste che dovrebbero rilanciare il comune di
Carinola. Ottimi propositi, corredati da ottime frasi ad effetto, pronunciate però da persone inaridite dagli anni e da un vecchio
modo di operare. Questi discorsi sono fatti da una oligarchia vecchia
di decenni logorata da dibattiti al solo fine del desiderio di potere
e la legislatura trascorsa ne è un esempio lampante. I nomi sono quelli
di sempre, De Risi, Russo, Di Biasio, Marrese, Di Maio, affiancati da
qualche accolito di secondo ordine. Già hanno iniziato a riunirsi, anche tramite interposte persone ed appena finita la barzelletta
della proposta di lista unica si disporranno in due liste
contrapposte. La lista unica è inattuabile perché l’obiettivo di
ognuno di loro è ricoprire la carica di sindaco e, purtroppo o per fortuna, c’è
un solo posto disponibile. Se fosse possibile come con le vecchie
normative di ruotare, facilmente avrebbero raggiunto l‘accordo
sulla lista unica. Fare il sindaco a Carinola per loro non è
difficile in quanto gli interventi da realizzare sono gli stessi da
trent’anni a questa parte. Portare avanti l’inutile piano
regolatore e come da trenta anni distribuire compensi al sempiterno
ing. Di Santa Croce, a geologi , agronomi, tecnici ed
amministrativi vari. Elargire contributi ai tantissimi poveri di
Nocelleto senza verificarne l’isee, incarichi a tutti gli avvocati
dei dintorni e se capita qualche incarico tecnico per qualche
lavoretto finanziato dalla regione, oltre a pagare regolarmente la Sacom e
l’impresa di raccolta rifiuti. Per i fondi non ci sono problemi, si
attinge dai proventi delle tasse più alte d’Europa decurtate dalla
percentuale per qualche società esterna individuata dal sindaco.
Volendo si può anche assumere qualche tecnico amico o anche qualche
nuovo impiegato comunale, purché abbia la residenza fuori comune in modo tale da evitar litigi. Atti già visti e ripetuti negli anni
che non danno alcuna difficoltà nel ripeterli a nessuno di questi
personaggi vecchi del mestiere. A fianco di queste osservazioni che
possono sembrare critiche ma sono la realtà, bisogna anche esprimere
alcune considerazioni in difesa dei dinosauri carinolesi. Sono gli
unici che si interessano giornalmente, anche se a modo loro, della
cosa pubblica che bene o male ha bisogno di essere guidata. L’assenza
di partecipazione delle masse popolari e dei giovani in particolare, ha comportato la vita eterna dei soliti noti con nessi e connessi.
Purtroppo tranne qualche timido tentativo nel periodo elettorale non
c’è interesse per la vita politica del comune da parte dei
giovani. Azione che deve essere giornaliera e che comporta anche
sacrificio personale ed a volte economico. La mancata progettualità,
la mancanza di sogni dei giovani si manifesta anche nella situazione
di questo blog aperto per esprimere le loro idee che evidentemente
mancano. Difficile raccogliere frutti senza aver seminato in
concorrenza con agricoltori che lavorano giorno e notte come Russo,
Marrese , Dimaio e Dibiasio. La mancanza di partecipazione dei
giovani e delle loro idee certamente moderne condanna questo comune
a renderlo senza futuro e sempre più arretrato.
PopUp
domenica 13 dicembre 2015
Giubileo della poca misericordia
Domenica 13 Dicembre alle ore 17 il vescovo di Sessa Aurunca celebrerà il giubileo aprendo solennemente la porta della cattedrale. Leggendo l'avviso ho ricordato il volto tirato e tristissimo di p Giovanni, il custode del convento di Casanova, di qualche domenica fa. Ho ricordato i suoi occhi pieni di lacrime, a stento trattenute, proprio a causa del giubileo come solo poi si è capito. Le sue parole farfugliate ed evidentemente trattenute per non trascendere, informavano i fedeli della telefonata che aveva ricevuto di prima mattina. Stava ancora sonnecchiando quando era stato svegliato da una telefonata del vescovo. Questi gli chiedeva se fosse vero che avesse intenzione di inaugurare il giubileo al convento di san Francesco senza il suo permesso. Dal tono della voce del vescovo capiva che più di una richiesta di informazioni era una dura censura verso il suo operato. Il vescovo gli diceva che aveva ricevuto un fax con la foto di un manifesto informativo sull'avvenimento in questione. Padre Giovanni capito di che parlasse gli spiegò che si trattava semplicemente di un concerto per celebrare il giubileo senza apertura di nessuna porta. Qualche fedele aveva fotografato la testata del manifesto del concerto in onore del giubileo e lo aveva inviato al vescovo provocando l'equivoco. Giustificata la rabbia di padre Giovanni verso l'informatore ed anche verso l'informato anche se trattenuta. Assurdo che esistano persone che si professano cristiani che possano agire in questo modo. Più assurdo che un vescovo possa incoraggiare questi comportamenti per tenere sotto controllo un sacerdote. Un francescano che ogni giorno si sacrifica per il bene del convento che gli è stato affidato, sacrificio anche economico per la manutenzione continua di cui ha bisogno. Il suo impegno per offrire tante iniziative culturali come il concerto degli allievi musicisti di Santa Cecilia, vari premi di alto livello, oltre alla collaborazione offerta a varie associazioni culturali. Questa sua frenetica e fruttuosa attività viene vista come concorrenza sleale da qualcuno molto poco cristiano. Questi topi di sagrestia intendono la professione della fede come un commercio o come pura attività politica, in cui bisogna a tutti i costi contrastare la concorrenza. Se non si vuole riconoscere a padre Giovanni ed ai suoi collaboratori e collaboratrici il merito del suo lavoro, almeno gli si conceda di lasciarlo in pace in ossequio agli insegnamenti di papa Francesco sulla misericordia cristiana.
Arcipre
sabato 28 novembre 2015
Verrilo Funeral Service
La campagna propagandistica della ditta Verrillo continua senza sosta nel nostro comune.
E’ la seconda volta che piazzano lo stesso manifesto. La prima volta che l'ho letto, dopo essermi fatto una risata, l’ho
cordialmente ignorato; ora, come cittadino, mi sento un po’ preso in giro. Cosa
credono questi signori, che i cittadini carinolesi siano idioti?
Scrivono a lettere cubitali, su un manifesto, quello che sono i
comportamenti scorretti della concorrenza che , secondo loro, sguinzaglia i propri segugi per
accaparrarsi un funerale. Peccato che i comportamenti che deplorano siano stati
essi stessi a praticarli per primi! O forse credono che non abbiamo notato
le loro squallide manovre?
In qualsiasi casa c’era un malato grave, fuori si piazzavano due avvoltoi pronti ad aspettare il decesso, per racimolare quel misero 50 euro di
mancia per avergli procurato un cliente. Qualche volta, gli avvoltoi si sono
fatti avanti anche prima del decesso.
Ora i Verrillo sentono il dovere di
avvisare la popolazione che ci sono persone che danno falsi consigli ed indirizzano eventuali clienti verso un servizio funebre diverso dal loro. Ma guarda!
Lucrare sulla morte e sulle disgrazie delle persone è stato sempre qualcosa di vomitevole, ma qualcuno è più vomitevole degli altri.
Se dovessi aver bisogno di un servizio funebre, sicuramente mi rivolgerei a chi mostra almeno un po' di rispetto per la morte degli altri, non ad altri.
Sempreverde
venerdì 10 luglio 2015
La Sagra del cinghiale
Il diciannove di questo mese a Casanova
si terrà la prima sagra del cinghiale. Evento organizzato dai
cacciatori di cui, anche se non si può dire, la maggior parte di
essi sono dei bracconieri. Sì, il bracconaggio da anni sembra quasi
diventato cosa normale, cosa che non stupisce o indigna. Sia chiaro
che non sono contro la caccia a patto che venga fatta secondo le
regole, le quali sul piano teorico salvaguardano fauna e flora senza
intaccare il “divertimento” dei cacciatori. Ma le regole sulle
nostre colline non vengo mai rispettate. Lacci a tutto spiano ovvero
la barbara tecnica che blocca i cinghiali tra fili di ferro nascosti
nella vegetazione. Pallottole e armi non convenzionali, battute
fuori stagione e dove non è permesso, boschi pieni di bossoli. Per
non parlare di scrofe gravide uccise, cani sacrificati e tante
illegalità che sul monte Massico sono normale amministrazione. Sono
consapevole degli insulti che riceverà questo pezzo ma credo che
bisognerebbe essere il meno ipocriti possibili il 19 quando
assaggeremo del buon cinghiale. Sicuramente le delizie proposte alla
sagra non saranno il frutto di battute di caccia fuori legge ma, per
quanto mi riguarda, credo sia doveroso evidenziare che ciò che
succede sulle nostre colline è lontano km dal concetto di caccia
etica.
Personalmente ( non me ne vogliano gli
ambientalisti) credo che il CACCIATORE vero è più ambientalista di
un ambientalista, in quanto per preservare la sua passione preserva
l’ambiente naturale. Il cacciatore vero spara ciò che si può
sparare e non fa stragi solo per fare il tronfio verso gli amici,
purtroppo però sul Massico ci sono pochi cacciatori e moltissimi
bracconieri, tutti lo sanno ma non importa a nessuno.
La lobby dei bracconieri, dalle nostre
parti, è più forte delle lobby delle banche, pensiamo infatti alla
mobilitazione contro la proposto di trasformare le nostre colline in
aree protette, possibilità subito cestinata in quanto tutte le forze
politiche avrebbero perso voti e credibilità da tutte quelle persone
vicine alla lobby della scoppetta.
Il 19 tutti a
mangiare cinghiale a Casanova e chi se ne frega degli sfregi
eternati dai soliti noti perché, diciamocela tutta, i bracconieri
dalle nostre parte sono delle star, tutti conoscono le loro identità
ma non si può dire, denunciare altrimenti pare brutto ed è proprio
tale concetto, al limite della camurria, che distrugge tutto. Ora,
non fraintendetemi, non sto assolutamente dicendo che il male del
nostro territorio sono i cacciatori anzi i bracconieri ma il fingere
di non sapere e/o di non vedere, questo sì che è un male mortale.
E’ sempre così, tutti sanno ma non
si può dire perché pare brutto e quindi chi se ne frega dei
cinghiali, dei boschi che prendono fuoco, degli incivili che
inquinano le campagne e così via, tanto il 19 mangeremo cinghiale e
tutto sarà perdonato a tutti.
Una sola cosa chiedo a chi legge questo
pezzo, di farsi una piccola domanda mentre inforchettiamo una
squisita pappardella: cosa danno i cacciatori/bracconieri al nostro
territorio?
Avete mai visto o saputo di un
cacciatore che un giorno ha lasciato a casa il proprio fucile per
dedicarsi, per esempio, alla raccolta dei bossoli o dei rifiuti
lasciati in collina?
Avete mai visto o saputo di un
cacciatore che abbia provato a cacciare un piromane?
Io no ma spero di sbagliarmi.
Buon cinghiale a tutti
mercoledì 1 luglio 2015
Segnalazione Importante
Con la presente vi segnalo che stanno pervenendo ad alcuni utenti del Servizio Acquedotto del Comune di Carinola, alcuni avvisi Bonari di pagamento inviati da Equitalia, per consumi di acqua mai effettuati. La stima dei consumi per gli anni 2011, 2012 e 2013 per alcuni utenti, molti peraltro non residenti, è stata fatta sulla base di valutazioni forfettarie, pur essendo accessibili in molti casi i contatori pere rilevarne la lettura ed esistendo in molti casi la lettura rilevata di gran lunga inferiore alla stima effettuata.
Per cui ci sono persone (tra cui anche molti anziani) che hanno ricevuto avvisi di pagamento per consumi pari al doppio di quello ad oggi (2015) effettuati.
Molti di questi utenti sono costretti a recarsi in Comune per far rettificare la richiesta di pagamento, ma sono invitati a presentare una richiesta al Protocollo senza la certezza dei tempi in cui le bollette saranno riemesse e soprattutto senza la certezza che il Comune richieda ad Equitalia la sospensione dell’emissione delle Cartelle Esattoriali conseguenti all’avviso bonario con emissione veloce di uno Sgravio Parziale. E’ una cosa gravissima perché Equitalia interpellata ha dichiarato che per non procedere con l’emissione delle cartelle esattoriali, il Comune deve emettere subito uno Sgravio Parziale per il cittadino sulla base delle letture reali comunicate e della documentazione presentata, e l’utente con questo sgravio dovrebbe recarsi presso Equitalia stessa per bloccare l’avviso di pagamento errato e pagare quanto invece dovuto; ma questo il Comune non lo sta facendo e sta solo accettando i ricorsi che non si saprà se e quando saranno esaminati.
E’ molto probabile quindi che molti di questi utenti si ritroveranno fra un anno o due con una Cartella di Pagamento illegittima, maggiorata dai costi e dalle sanzioni, e saranno costretti a far ricorso, con ulteriore dispendio di Costi e Tempo oltre ad avere per tutto questo tempo una situazione debitoria in itinere con Equitalia. Tutto questo per una inefficienza dell’Amministrazione Comunale, che dovrebbe invece per la "legge sull'autotutela" (ai sensi dell'Art. 68 del DPR n.287/92, dell'Art.2 quater del DL n.564/94 convertito nella legge 656/94 e del DM n.37/97) riparare tempestivamente ai propri errori palesi.
lunedì 25 maggio 2015
Tra Lui e Lei sceglier non saprei
La consultazione elettorale per il rinnovo del consiglio
regionale della Campania è ormai alle porte. Il comune di Carinola presenta due
candidati, uno di centrodestra ed una di sinistra. Da giorni il bel faccione di
Massimo Grimaldi sorride da ogni angolo di strada invitando tutti a dare il massimo, che ovviamente si traduce in
date il voto a Massimo. L’altro volto sui muri è quello di Giuseppina Di Biasio, figlia d’arte del sindaco emerito di Carinola per oltre un decennio. Grimaldi da cinque anni è scomparso dalle
contrade carinolesi, dedicandosi a quelle
aversane forse più redditizie elettoralmente parlando. Tranne qualche fugace
apparizione nella sede comunale per dare disposizioni alla sua giunta, quasi mai
si è fermato a chiacchierare con i comuni mortali come faceva all’inizio della
sua carriera. Ormai non ha bisogno del
loro voto visto che con due legislature si è assicurato una ricca buonuscita ed
un altrettanto corposo vitalizio. Comunque è da giustificare se si ferma di più nell’agro aversano, lì ci vivono
centinaia di migliaia di persone e pertanto il consenso elettorale è molto più
cospicuo. Purtroppo però ogni tanto qualche amico di quelle parti lo cita nelle
proprie dichiarazioni ai giudici e per
lui sono grattacapi. La figlia di Di Biasio, come da tutti conosciuta, non è
valutabile in quanto non si è mai cimentata nell’agone politico. E’ stata
oggetto delle cronache cittadine soltanto perché alcuni sostenevano che
lavorasse presso lo studio a cui il padre procurava delle consulenze. Semplici
cattiverie di paese, che colpiscono qualunque brava ragazza. L’unico suo merito al momento è quello di essere "la figlia di", che di questi tempi non è poco. Criticarla non
si può ma nemmeno sostenerla in quanto si ha l’impressione che votando lei si
voti suo padre. Si ha la netta
sensazione che il padre l’abbia candidata per racimolare qualche migliaio di voti per aspirare a qualche altra poltrona visto che
quella che ha è traballante se non rotta. Per quanto considerato fin ora, scegliere tra i due, come un giusto
senso di campanilismo imporrebbe, è davvero difficile. La lista di
Grimaldi ha in Giggino a purpetta l’esponente di punta. Per chi non lo sapesse
è un condannato a cinque anni di reclusione per i suoi rapporti con la nuova
camorra organizzata di Raffaele Cutolo. La lista del pd sostenuta da Di Biasio è
infarcita di condannati ed inquisiti
insieme ad ex esponenti del centrodestra e qualche fascista non ex. Il quadro è
deprimente per chi vota per avere una
buona ed onesta amministrazione. Semplicissimo scegliere per chi pratica il
voto di scambio con un favore avuto o da avere. Difficilissimo per il cittadino
onesto che vorrebbe le istituzioni rappresentate da persone oneste e che
amministrino nell’interesse della comunità e non dei singoli. Per questi
cittadini, se sono veramente onesti, il problema della scelta tra questi due
candidati non deve essere presa nemmeno in considerazione ed il loro consenso
andrà sicuramente ad altri.
Orpheus
giovedì 7 maggio 2015
Carinola faccia la sua parte
Sono mesi che una massa di persone sfidano le onde del mare per raggiungere le coste italiane. Migliaia di profughi e di disperati affidano la loro vita a barche di fortuna per raggiungere l’Europa. Non tutti riescono a raggiungere la meta prefissata a volte per l’inclemenza del mare ed a volte per errore umano. Tante le vittime che giacciono in fondo al mare il cui numero solo nell'ultimo mese ha superato il migliaio. Per chi li accompagna nel loro pericoloso viaggio loro sono solo merce da consegnare, merce pagata alla partenza perciò se non arriva a destinazione agli spedizionieri poco importa. All'inizio di questo anno sembrava una semplice impennata del numero di sbarchi invece sembra che resteranno ad un ritmo altissimo ancora per molto tempo. Le prefetture interessate all'accoglienza ormai sono allo stremo e non sanno più dove ospitare il gran numero di nuovi arrivati. L’ingorgo si è creato perché solo poche regioni ed un limitato numero di comuni si è reso disponibile ad accogliere i migranti. Anche il numero paventato del milione di arrivi sarebbe poca cosa se diviso fra tutti i novemila comuni d’Italia. Se ogni comune facesse accoglienza si risolverebbe il problema e non si creerebbe disagio come accade adesso a causa della eccessiva concentrazione di immigrati in poche città. Anche Carinola potrebbe rendersi disponibile senza alcun trauma per la popolazione. Abbiamo tanti fabbricati a Carinola vuoti o poco impegnati come l’ex tribunale, la scuola elementare di Carinola, Santa Croce, San Donato senza dimenticare il famoso polo scolastico. Le case delle frazioni di Casanova e Casale sono il doppio degli abitanti contando anche i bambini dell’asilo senza dimenticare il convento di San Francesco. Quello sarebbe il luogo più indicato visto che non vi si svolge alcuna attività e che è dotato di almeno quaranta posti letto già disponibili. Per renderli perfettamente operativi basterebbero dei lavori di ristrutturazione di modesta entità. Nel comune ci sono tanti volontari di associazioni culturali, associazioni religiose e caritatevoli, congreghe, comitati feste ecc. Centinaia di persone volenterose che potrebbero dare una mano per ospitare queste persone in difficoltà. Senza ricorrere ai famosi quaranta euro a testa basterebbe procurare loro un po’ di biancheria e le cucine oltre alle vettovaglie necessarie per le esigenze giornaliere. Sarebbe una accoglienza paesana più economica e certamente più solidale.
giovedì 23 aprile 2015
Lo scoraggiatore di professione. Definizione.
Oggi non lavoro e voglio dedicarmi ad altro. Devo inviare un dossier importante ed apro un cassetto per cercare dei documenti. Li trovo. Faccio tutto per bene, quindi preparo un caffè e apro Facebook. Finisco su Franco Arminio, paeseologo, il quale pubblica un pezzo di un articolo che uscirà su una rivista. Eccolo.
"La paesologia conosce bene lo scoraggiatore militante, ma sarebbe il caso di definirlo meglio. Io in genere dico che è uno che ha fallito la sua vita e si adopera con successo a far fallire la vita degli altri. Poi ricorro a un’immagine: il tipo truce che sta davanti al bar con la birra in mano, quello che si diverte a infilzare chi passa con gli aghi della maldicenza. Lo scoraggiatore militante è uno che conosce benissimo il galateo del rancore. È l’eroe della vita piccola. È un piromane della maldicenza, appicca appena può focolai di malanimo e trova ovunque terreno fertile. In Irpinia se parli male di qualcuno, subito trovi un ruolo, diventi un missionario dello sconforto. Immagino che accada in altre terre, ma qui siamo all’alta specializzazione."
Si, accade anche in altre terre, da noi ad esempio. E sebbene di cio' ne avessi coscienza, questo insolito pezzo mi ha fatto ancora una volta riflettere. Anche a Casanova pascolano e ingrassano scoraggiatori di professione i quali effettivamente in genere si ritrovano davanti al bar. Ma per quale inspiegabile godimento "ci si mette a parlar male " dei vicini di casa, talvolta dei parenti, insomma di persone della stessa comunità?Non saprei dirlo, quello che so invece è che quelle parole dette con malanimo molto spesso feriscono a fondo. Parole che affondano iniziative, ucciso nuove idee sul nascere. Fortunatamente pero' non tutti si lasciano ferire dagli scoraggiatori e dalle scoraggiatrici: le lingue non posson nulla contro le menti libere, spensierate.
E quindi apro un libro e mi metto a leggere tranquillamente.
martedì 24 febbraio 2015
Anche l’on.le tiene famiglia
Sui giornali si è letta la notizia che la Regione Campania ha erogato i fondi per la riapertura del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni. Per i meno informati detto villaggio offre una vasta offerta formativa anche innovativa come i corsi in scienze aeronautiche. Morto il fondatore don Salvatore D’Angelo, sacerdote famosissimo per essere stato grande amico di Giulio Andreotti, l’istituto ha avuto un forte tracollo finanziario che lo ha portato alla chiusura. L’intervento della regione con l’interessamento del presidente della commissione bilancio, Massimo Grimaldi, ha permesso la ripresa delle attività con grande soddisfazione del personale e degli allievi. A latere di questa notizia, su un giornale on line locale si è letto che la moglie del consigliere è stata assunta in detto istituto alla sua riapertura. Tante polemiche e commenti scandalizzati anche da parte di chi spesso ha usato gli stessi metodi. La pratica del nepotismo è talmente diffusa in Italia che ormai la si può considerare legge. Tutte le personalità di peso hanno figli teste d’uovo come i genitori pertanto hanno diritto a posti di rilievo. I figli di Ciampi, Napolitano, Mattarella, Severino, Fornero, solo per citarne qualcuno, sono piazzati in posti super pagati senza che nessuno protesti più di tanto. Adesso per un posto da mille euro al mese (se li prende ) alla moglie del consigliere regionale si sono scatenate polemiche a non finire. Non si vuole prendere la parti di nessuno ma è risaputo da tutti quali siano i metodi di reclutamento del corpo docente della scuola italiana. Per accedere all'insegnamento una volta si espletava un regolare concorso che si ripeteva a cadenza regolare. Da una decina di anni invece si entra per punteggio, che ci si procura, con servizi resi presso scuole private o diplomifici, spesso gratuitamente. Si conseguono diplomini e master presso improbabili università private o invalidità varie, tutto fa brodo per aumentare il punteggio ed entrare in prima o seconda fascia, anticamere dell’assunzione. Chi si impegna di più in questi giochetti arriva primo all'agognata assunzione in ruolo. Non si può far finta di non conoscere queste situazioni quando tutti le praticano, dal famoso avvocato o commercialista all'ultimo ingegnere. L’uso dell’influenza politica per procurare un posto alla moglie è criticabile ma in questo caso sembra legittima difesa. Sarebbe ingiusto privare una laureata, forse anche brillante, dell’opportunità offerta a tante casalinghe disperate. La critica è sempre giusta ma in questo caso bisognerebbe riportarla nei giusti termini imposti dalla vita reale della nazione in cui si vive.
Fuge Rumores
lunedì 2 febbraio 2015
Il comune della confusione
C’è un comune dove ogni giorno il sindaco litiga con qualche
assessore e in mancanza di questi con
qualche consigliere comunale. Ogni funzionario ha diritto oltre che allo
stipendio al suo premio di produzione o allo straordinario ma in cambio dà il
servizio che vuole. A queste condizioni è ovvio che ci sia anche chi non dia
nulla. Nessuno sa cosa debba fare e nessuno cerca cosa fare e così tutti girano a vuoto creando solo confusione.
Si deve pagare un fornitore? Si va dal dirigente degli affari generali, che manda dal dirigente dell’ufficio finanza, che manda dal dirigente dell’ufficio
economato, che a sua volta rinvia al dirigente degli affari generali. Chi
resiste a questo giro dopo cinque sei anni viene liquidato. Ogni giorno in
questo fantastico comune sorge qualche problema, che non si sa chi dovrebbe
risolvere e quando si sa quello non lo risolve comunque. Siccome non ci sono i veri responsabili
i problemi si accavallano sempre di più. Ci sono le strade rotte dalle ditte
che dovevano aggiustarle. Ci sono gli edifici senza tetto perché qualcuno
doveva restaurarli. C’è l’edificio scolastico inutilizzato perché abusivo. C’è
il cimitero che non si sa a chi è affidata la manutenzione. Ci sono i plessi
scolastici ancora col riscaldamento a gasolio, che per qualcuno è strano che
finisca quando fa freddo. Ma l’ultima è
da raccontare in quanto è una vera chicca.
Si dice che per un errore di copia
l’amministrazione abbia deliberato uno sconto tariffario per i cittadini che
avessero effettuato il compostaggio domestico. Siccome lo sconto è notevole, visto che le tariffe sono come quelle della Costa Smeralda, molti cittadini ne
hanno fatto richiesta .Tantissimi hanno presentato la loro domandina dichiarando
la propria adesione al progetto. Nel comune della confusione purtroppo però non
esiste il progetto del compostaggio, né esiste un regolamento che ne fissi i
paletti, né si sa a chi rivolgersi per chiedere. Nel pieno rispetto della regola
della confusione ognuno esegue il compostaggio a modo suo. Fin qui si può anche
sorridere di questi dilettanti professionisti della politica, ma se si pensa che
ci possono essere centinaia di piccole discariche incontrollate c’è un po’ da
preoccuparsi. Visto che non ci sono regole anche chi ha solo qualche metro quadrato si dà al
compostaggio. Può darsi che abbia aderito anche chi non ha il giardino e butti
l’umido chi sa dove. Purtroppo questa come le altre vicende resteranno insolute
perché altrimenti questo comune perderebbe il titolo di comune della confusione
e forse anche dell’incapacità.
P.S. Il comune di cui si tratta non è frutto di fantasia ma
è reale. E’ un comune molto esteso con quasi diecimila abitanti in provincia di
Caserta e dista qualche decina di km dal Garigliano. Ad amministrarlo ci sono
medici, infermieri e portantini. Non si scrive il nome per non fare pubblicità
Teodosio
domenica 25 gennaio 2015
Ricordi sporchi d'inverno
Era parecchio tempo che non guardavo foto del paese dove sono cresciuto, poi giovedi' pomeriggio, per caso, nell'appartamento di R, un amico brasiliano di origini italiane, ne sono venute fuori assai e quasi per magia hanno colorato quelle ore. Cosi' sulle foto ci siamo messi a chiacchierare.
***
Wow! ha esclamato R, ma è bellissimo!!come avete fatto?!Deve essere stata proprio una bella esperienza...
[Si, lo è stata ed i ricordi si sono messi su un treno che correva di pomeriggio, per attraversalo dolcemente].
***
Poi gli ho mostrato foto di Palazzo Petrucci, il Convento di San Francesco, l'Episcopio, il borgo di Casale, le colline di Casanova, la Cattedrale di Carinola, i terreni a coltura a Nocelleto...gli ho parlato delle processioni, dei nostri bar, di San Giuseppe, della caccia al cinghiale, del mare a due passi, del vino Falerno, di San martino e Monte Massico..e di tanto altro ancora..
[la mia voce era rapita dalla luce dei ricordi]
***
R: Come mai te ne sei andato?! Sembra proprio un bel posto..
Io: Si lo è..solo che manca lavoro ..
.. e manca pure..
[ le parole erano piene di rabbia
e quando è cosi' si gelano dentro
vi rimangono
aspettando di sciogliersi dopo l'inverno]
domenica 18 gennaio 2015
Io non sono Charlie
Il mondo intero è rimasto scosso, come è giusto che sia, dal duro attentato terroristico ai giornalisti francesi del satirico Charlie Hebdo. Un colpo tremendo che ha suscitato orrore, paura e rabbia sia in Occidente che nell’Oriente moderato. La domanda che oggi, dopo un simile atto criminoso, corre in molte coscienze è: si poteva evitare tutto questo?
Per molti è facile puntare il dito contro il fondamentalismo islamico e il suo terribile terrorismo, ma siamo cosi sicuri che l’Occidente non abbia la sua parte di responsabilità? Siamo cosi sicuri che non abbia colpa alcuna in quello che è accaduto? Francamente no, non ne sono cosi sicuro.
Credo che l’Occidente abbia la sua bella parte di responsabilità e non può certo esserne soddisfatto. E’ molto semplice giustificarsi, nascondendosi dietro un paravento di pseudo libertà; la libertà di stampa, la libertà di parola, la libertà di tutto. Ma dove finisce la libertà di una persona?... Finisce là dove comincia quella di un altro. Frase scontata, ma non sempre osservata.
I giornalisti del Charlie Hebdo sono state le vittime di questa mancata osservanza di una semplice regola del vivere civile e questa inosservanza ha innescato un meccanismo subdolo di vendetta e ferocia.
Non si può ignorare che il fanatismo islamico esista e sia pericoloso, né si può pensare di arginarlo ridicolizzando ciò che per esso è sacro con delle vignette satiriche. Per conto mio, è il metodo più sbagliato che possa esserci e che mette in pericolo non solo l’intero occidente, ma anche e soprattutto le numerose minoranze cristiane che vivono in paesi islamici e che diventano bersagli di rabbia e di vendetta.
Credo invece che il rispetto per l’altrui religione sia sempre alla base della civile convivenza. Là dove questo rispetto non c’è, è chiaro che si scherza con il fuoco e si agita un bastoncino in un vespaio.
Purtroppo, non tutti i popoli riescono a raggiungere lo stesso livello di civiltà e di democrazia ed alcuni non le raggiungono mai. Non tutti i popoli condividono la stessa cultura. Pretendere che le raggiungano in un attimo, sapendo sorridere a certe provocazioni, è una superbia tutta occidentale.
Ali Baba
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